La
lingua sanscrita (anche
sanscrito da
saṃskṛtam, संस्कृतम् in
devanagari) è una
lingua ufficiale dell'
India appartenente alla
famiglia delle
lingue indoeuropee. Da essa derivano molte lingue moderne del paese (prima e più diffusa tra tutti l'
hindi). Il termine
sams-kr-ta significa, nell'antica lingua, "perfezionato" e può essere reso col latino
con-fec-tus (la radice
kṛ del sanscrito corrisponde alla radice
fac, es.
facio, del latino).
Storia
La prima
grammatica sanscrita stampata in Europa fu compilata alla fine del
XVIII secolo per opera del
missionario Paolino da San Bartolomeo[2]. Tuttavia già nel
XVI secolo Filippo Sassetti, in alcune lettere dall'India indirizzate agli amici e alla famiglia, indicò una certa somiglianza di alcune parole sanscrite con l'italiano, ma l'affinità tra il sanscrito e le lingue europee più diffuse risultò evidente nel
1786, quando
William Jones della East India Company presentò nella sede di
Calcutta della
Royal Asiatic Society un saggio in cui dimostrava come la lingua sanscrita fosse riconducibile al ceppo linguistico delle lingue germaniche e delle lingue classiche più conosciute. Di qui, l'interesse del sanscrito da parte degli studiosi europei nel
XVIII secolo aprì la strada alla linguistica storica e comparata: in particolare furono comparati il sistema delle radici e il sistema delle declinazioni del sanscrito con quelli delle lingue europee classiche e moderne (es. sanscrito
pitàr = greco
patèr = latino
pater = tedesco
Vater = italiano
padre). La declinazione del sanscrito comprendeva otto casi, tra i quali lo strumentale e il locativo (cfr. le lingue baltiche e slave).
Classificazione
Se ne hanno due versioni:
La grammatica
Il sanscrito è con ogni probabilità la lingua indoeuropea più conservatrice: mantiene tutte le forme originali e ne presenta poche innovative. Il nome ha una declinazione complessa: i casi sono 8 (con ogni probabilità gli stessi dell'indoeuropeo):
nominativo,
genitivo,
dativo,
accusativo,
vocativo,
strumentale,
ablativo e
locativo; uno in più rispetto al latino arcaico e al gallico, nei quali strumentale e ablativo non sono mai stati distinti; due in più rispetto al latino classico, dove è praticamente perso anche il locativo; tre in più rispetto al greco antico che assimila strumentale, ablativo e locativo negli altri cinque. I numeri sono tre, come in greco antico: singolare, duale e plurale; anche i generi sono tre: maschile, femminile e neutro, forse innovazione rispetto all'indoeuropeo, nel quale probabilmente maschile e femminile non si distinguevano. Il verbo, assai complesso e arcaicizzante, ha quattro modi finiti: indicativo, congiuntivo, ottativo, imperativo, come in greco antico; cinque tempi: presente, imperfetto, aoristo, perfetto e futuro (quest'ultimo non esisteva in indoeuropeo); a differenza di latino e greco non ha un piuccheperfetto e un futuro perfetto. Accanto all'attivo e al passivo il sanscrito sviluppa la forma media (unica tra le lingue indoeuropee, insieme al greco antico); le forme sono sintetiche e non perifrastiche, a differenza di quanto accade nella maggior parte delle lingue moderne.
Note
- ^ Germano Franceschini e Francesco Misuraca, 1.11. Le lingue del diritto indiano, in India: diritto commerciale, doganale e fiscale, Wolters Kluwer Italia, 2006, p. 16, ISBN 8821723569.
- ^ (LA) Paulinus a S. Bartholomaeo, Sidharubam seu Grammatica Samscrdamica. Siddarupam. Cui accedit Dissertatio historico-critica in linguam Samscrdamicam vulgo Samscret dictam, in qua huius linguae exsistentia, origo, praestantia, antiquitas, extensio, maternitas ostenditur, libri aliqui ea exarati critice recensentur, & simul aliquae antiquissimae gentilium orationes liturgicae paucis attinguntur, & explicantur auctore Fr. Paulino a S. Bartholomaeo, Romae, ex typographia Sacrae Congregationis de Propaganda Fide, 1790.
Bibliografia
- Saverio Sani, Grammatica sanscrita, Giardini, Pisa, 1991
- Carlo Della Casa, Corso di Sanscrito, Edizioni Unicopli, Milano, 1980 (1998, seconda edizione)
- Massimo Morroni, Sanscrito semplice. Introduzione allo studio, Roma, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2012, ISBN 978-88-910370-4-6
- Ashok Aklujkar, Corso di sanscrito, Milano: Hoepli, 2012, ISBN 978-88-203-4818-2
Dizionari sanscrito–italiano]
- Tiziana Pontillo, Sanscrito-italiano, italiano-sanscrito, Milano: A. Vallardi, 1993, ISBN 88-11-94152-0
Voci correlate