Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
giovedì 11 febbraio 2016
mercoledì 10 febbraio 2016
Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 34. Memorie del sottosuolo
Dopo la partenza di lady Helena, che era tornata a Londra insieme al marito, alla zia e alla nipote, nel vecchio castello di Sleepy Providence ad Estgoth erano rimaste soltanto le esponenti della famiglia Burke-Roche.
Joelle poteva contare sul sostegno di sua nonna Glynis e sulla cauta neutralità di sua zia Isabel.
Nessuna di loro due l'avrebbe ostacolata, nelle sue prime esplorazioni dei piani bassi.
Ma lady Margaret e la sua fida discepola Jennifer era tutto un altro paio di maniche.
E infatti, proprio mentre Joelle visitava la cripta, si sentì afferrare al braccio destro da una mano secca, callosa e artigliata.
<<Non è prudente aggirarsi da sola nei meandri di questo castello.
E' vetusto e nasconde molti brutti ricordi>> sibilò lady Margaret Burke-Roche.
Mai brutti quanto, te, Margaret! Fu il pensiero di Joelle, e nemmeno le sue parole furono tenere:
<<Tu sei vissuta qui per un tempo quasi infinito, e hai vagato senza tregua nelle catacombe, durante i lunghi inverni del tuo esilio.
Tu, interminabilmente sopravvissuta a te stessa...>>
<<E sopravvivrò anche a te, Joelle, se procederai da sola oltre questi confini>>
<<Perché? Cosa c'è oltre questi confini?>>
<<Dolore>> dichiarò Lady Margaret, continuando a stringerle la mano nodosa e artigliata intorno al polso <<molto dolore>>
<<Sai Margaret, ogni volta che ti guardo e ricordo che sei la mia bisnonna, mi vengono in mente i miei genitori, che sono morti giovani, mentre tu sei ancora qui.
Non offenderti, ma trovo intollerabile l'idea che i giovani periscano e i vecchi resistano.
E' contro natura. Tu sei contro natura. Il tuo aggrapparti al disfacimento della vecchiaia è contro natura>>
<<Sei sempre dolce come un pasticcino all'arsenico, mia cara, ma sta' attenta: la tua aspirazione all'immortalità e all'eterna giovinezza è ancor più contro natura>>
<<E' qui che ti sbagli. Il mio è un desiderio molto comune: chiunque vorrebbe crescere senza invecchiare, vivere senza perdere la salute e la bellezza. Cosa c'è di male in tutto ciò?>>
<<C'è che il prezzo è il Morso del Vampiro, e se tu credi di poter usare Vlad, scordatelo, perché è sempre stato lui ad usare gli altri!>>
<<In tanti secoli, tu e i tuoi amici non siete riusciti ad ucciderlo. Questo depone a favore della sua intelligenza e a sfavore della vostra>>
<<No, la verità è un'altra. La verità è che se puoi ucciderlo, lui può ucciderti di più>>
<<Il che conferma che ho fatto bene a sceglierlo come alleato>>
<<Era il tuo destino, ed io non ho intenzione di ostacolare la tua ricerca, Joelle, anzi potrei persino esserti di aiuto>>
<<Timeo Danaos, et dona ferentis>>
<<Glynis e Isabel ti hanno insegnato bene! Ma non hai nulla da temere da me, per un motivo ben preciso, che non ha nulla a che fare col fatto che sei mia pronipote.
Io non ti sarò d'ostacolo perché il Destino vuole che tu segua proprio quella via che ora stai cercando qui, nel sottosuolo. Questo è un luogo che conserva memoria di eventi ancestrali.
Queste mura, questi cunicoli, questi labirinti hanno vita propria...
Queste spelonche stavano aspettando te, e tu non le hai deluse. Hai superato tutte le prove. Ora non ti resta che procedere verso il Varco di Estgoth, perché quello è il tuo destino>>
<<Il destino non esiste. Ci sono io, e ci sono le mie scelte.
Tu riesci a comprendere solo la tradizione, ma il mio pensiero mira a tutto ciò che ancora non è avvenuto!>>
<<E' vano opporsi, mia giovane e ribelle pronipote>>
<<Sono i tuoi disegni ad essere vani, Margaret >>
<<Non sono disegni miei. L'intera nostra stirpe è un disegno degli Arcani Supremi, i Grandi Antichi, le Potenze della Terra, i Guardiani della Galassia, i Dominatori dell'Universo!
Ogni singolo incontro, ogni singolo matrimonio, ogni singola storia della nostra famiglia... ognuna di queste cose è stata voluta da loro, per migliaia di anni>>
<<Nessun matrimonio d'amore, per millenni?>>
<<L'amore è un'antica forza, una delle tante che ci è servita in passato, ma non è più essenziale per la sopravvivenza della nostra specie>>
<<Parli così perché non l'hai mai conosciuto>> ribatté Joelle.
<<Parlo così perché ho visto la figlia di Jessica! Sta crescendo in maniera abnorme! E' già in grado di camminare e di parlare! Per molti è un'abominazione, ma per me è il passo successivo dell'Evoluzione Umana!>>
<<La figlia di Jessica se ne può andare al diavolo, per quel che mi riguarda!>>
<<Ma non capisci? Non ti rendi conto che tu stessa sei stata il veicolo di quell'evoluzione? Sei tu che hai permesso a Vlad di somministrare a Jessica l'Acqua della Vita, conferendo così alla bambina poteri straordinari.
Anche questo era parte del tuo destino. Io lo sapevo e non ho fatto niente per fermarti, così come non lo farò nemmeno adesso>>
<<Bene, allora perché mi trattieni? Sei pregata di venire al punto!>>
<<Io sono la Custode del Varco di Estgoth, ma non ho il potere di aprirlo.
Questo Varco è uno dei più grandi misteri della Storia. La soluzione di questo mistero si trova nel Necronomicon, il principale testo di negromanzia esistente. E la sezione che più importa al riguardo è la Storia dei Grandi Antichi. Spiega tutto sulle varie fazioni che si combatterono prima che l'umanità si evolvesse. L'umanità è il frutto dell'unione tra i primitivi e queste varie fazioni.
Ho insegnato tutto questo a Jennifer. Lei potrebbe esserti di grande aiuto>>
<<Ah, ecco dove volevi arrivare! Mi vuoi mettere Jennifer alle calcagna perché ti faccia da spia e riesca a oltrepassare il Varco>>
<<No, Jennifer non andrà oltre il Varco, almeno non per il momento. Ma è necessario che ti istruisca su alcune questioni fondamentali. I nostri interessi non sono contrastanti. Jennifer ha una missione diversa dalla tua, ma non opposta. Dovrà verificare, su questa Terra, quanto scritto ne "La dottrina segreta" di Madame Blavatsky, un'occultista che fu screditata perché aveva detto qualcosa di troppo audace, e cioè che la razza umana discende da un innesto tra l'homo sapiens primitivo e altre razze extraterrestri, tra cui gli Iperborei e gli Atlantidei, che ho ragione di credere siano niente meno che gli Alfar che abitano nel nord della Nuova Terra.
E' essenziale che Jennifer ti spieghi tutto questo, in modo che tu possa affrontare con cognizione di causa tutto ciò che troverai dall'altra parte.
Giungerai sulla soglia, sul ciglio, in un momento sconvolgente di vertiginosa attesa e di estremo pericolo, sotto un nuovo cielo e con una Nuova Terra tra le mani. Attenta! Non lasciartela cadere!>>
<<E va bene! Jennifer potrà accompagnarmi fino al Varco, ma non un millimetro oltre!
Potrà raccontarmi le fiabe della buonanotte, dopodiché girerà i tacchi e mi lascerà libera di proseguire da sola>>
<<Oh, ma non sarai sola: ci sarà Vlad con te... una compagnia che non ti invidio affatto>>
<<Sempre meglio di Jennifer>>
Margaret sorrise, suo malgrado:
<<Un giorno, quando tutto sarà compiuto, quando avrai svolto interamente la tua parte nel nostro Grande Disegno e non sarai più utile a nessuno, ci sarà qualcuno che ti farà passare la voglia di ridere. E allora sarà il mio turno, perché ride bene chi ride ultimo, non dimenticarlo mai>>
Joelle aveva imparato da tempo a lasciarsi scivolare via tutte le malignità che la gente si riteneva stranamente in diritto di gettarle addosso, come se l'ironia fosse una colpa resa inaccettabile se sommata a tutte le altre sue doti:
<<Come potrei dimenticare ciò che tutti si affannano ad augurarmi?
Ma fossi in te non sarei così sicura degli oracoli e men che meno dei proverbi.
La partita è appena iniziata e l'esito è completamente incerto
Persino gli Immortali, dall'alto dei loro troni, non sono al sicuro!
In fondo cos'è mai una corona, se non un cappello dove ci piove dentro?
Ed è proprio il nostro riso ciò che loro più temono: derisi dagli uomini, persino gli Dei sarebbero perduti.
E l'uomo libero deve crearsi da solo, perché gli Dei sanno creare soltanto schiavi!>>
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