lunedì 2 febbraio 2015

Estgot. Capitolo 18. Le regine cattive sono le principesse che non sono state salvate



<<Lei è stato molto diretto con me, lord Waldemar ed io lo sarò altrettanto. I suoi sospetti riguardo a Jessica sono fondati. Stia dunque attento a non farsi manipolare da lei e dalla setta guidata dalla sua famiglia. Gli Iniziati potranno anche mettervi sul trono, ma Jessica sarà una regina cattiva, e la farà soffrire, Waldemar, come ha fatto soffrire me e tutti coloro che l'hanno amata>>
La dichiarazione di Andrei Ulienko parevano sensate e sincere e Waldemar non aveva dubbi sul fatto che Jessica l'avrebbe fatto soffrire.
Quello era stato evidente fin dall'inizio, eppure non si era sottratto a tale minaccia.

Non c'è rosa senza spine. Amare significa anche mettere in conto l'eventualità del fallimento.

Nel caso di Jessica si trattava quasi di una certezza, poiché la sua personalità si era formata passando attraverso il dolore, tanto che Waldemar citò una frase che aveva sentito da qualche parte, poco tempo prima, forse in relazione ad un film:

<<Le regine cattive sono le principesse che non sono state salvate. 
Forse Jessica può essere ancora salvata>>



Andrei si sentì sotto accusa:
<<Salvare Jessica?Avrei dovuto salvarla io? E da chi, poi?>>
L'altro sospirò:
<<Salvarla da se stessa, in primo luogo, e poi dalle cattive influenze degli Iniziati>>
Ulienko scosse il capo:
<<Io non oso mettermi contro di loro. Almeno, non apertamente>>
Gli occhi di Waldemar si fecero attenti:
<<Conosce i nomi di qualcuno di loro? Qualcuno di queste parti, che è in contatto con Jessica>>
Andrei gli si avvicinò e parlò a voce bassa:
<<Le posso fare il nome di un giovane Iniziato molto vicino a Jessica: si chiama Ivan Kaspar, è un ingegnere di Estgot.  Poi ci sono altri personaggi insospettabili, di cui mi è stato vietato espressamente di parlare>>
Waldemar capì che tra essi dovevano esserci tutti i Massoni che facevano il doppio gioco infiltrandosi tra gli Iniziati, o viceversa,
Tra di loro c'è senz'altro anche il ministro Kaiserring.
Ma non era ancora giunto il momento per sfidare apertamente il suo nemico.
<<Mi parli di questo Ivan Kaspar>>
Ulienko colse la balla al balzo:
<<E' un giovane promettente, avrà al massimo 25 anni, ma è già avviato ad una brillante carriera. La sua famiglia godeva di una certa influenza, ad Estogt, prima della guerra civile. 
Erano ben accetti nel salotto di Glynis Burke Roche, la nonna di Jessica, e sono fuggiti con lei in America, quando scoppiò la guerra. Un anno fa, tuttavia, lui è tornato, fresco di laurea al MIT di Boston, per prendersi la sua rivincita. 
Le mie fonti dicono che ha superato brillantemente l'Iniziazione agli Arcani Supremi>>
Waldemar si rese conto che Kaspar era il suo avversario più diretto:
<<In cosa consiste questa Iniziazione?>>

Andrei sollevò i palmi delle mani:
<<E' uno dei loro massimi segreti. Si dice che molti che ci hanno provato in molti, ma solo pochi l'hanno superata>>

<<Hanno provato e hanno fallito?>>interloquì Waldemar

<<Hanno fallito e sono morti!>> fu la risposta lapidaria di Ulienko

<<E invece Kaspar è sopravvissuto. E' un osso duro>>

Ulienko pareva invidioso nei confronti di costui:
<<Sì, ed ha una pessima influenza su Jessica. E' un uomo pericoloso!>>
Waldemar sorrise:
<<Mi hanno detto la stessa cosa di lei, dottor Ulienko>>
L'altro rimase impassibile:
<<Se è per questo, lo dicono anche di lei, Lord Waldemar.
La verità è che viviamo in tempi difficili e in luoghi degradati: il pericolo è ovunque, non sappiamo di chi fidarci, ma ci sono pericoli maggiori e pericoli minori.
Le sto offrendo una possibilità di scelta, fidarsi di me o fidarsi di Jessica e dei suoi amici Iniziati>>

<<Io intendo salvare Jessica da queste manovre di palazzo>> 

<<Jessica non vuole essere salvata, Lord Waldemar. Chi non si salva da sé, non lo salva nessuno. Pensate piuttosto a salvare voi stesso: il ministro Kaiserring sa essere molto clemente con chi decide di diventare un suo informatore in partibus infidelium>>

Il sorriso di Waldemar divenne sarcastico:

<<Scegliere tra diventare una spia della Massoneria del ministro Kaiserring o un adepto degli Iniziati della famiglia Burke Roche mi pare come dover decidere di che morte morire. 
Se proprio dovrò farlo, credo che farò come Socrate: berrò la cicuta. 

Quel grande sapiente, mentre moriva, diceva che il freddo della morte si sente giungere dai basso. Era una metafora dei nostri bassi istinti.
Io non ho bevuto la cicuta, eppure adesso il freddo mi giunge fino al cuore>>

Sarcasmo multiplo























domenica 1 febbraio 2015

Estgot. Capitolo 17. La Via della Mano Sinistra





Come previsto, Andrei Ulienko, direttore dell'agenzia delle imposte di Estgot, fedelissimo del ministro Kaiserring, si presentò a Sleepy Providence nel pomeriggio, per "dare il benvenuto" al nuovo governatore Roman Waldemar.
Ulienko era un trentacinquenne di bella presenza, sicuramente più atletico e prestante di Waldemar,
e si presentò con modi gentili e garbati.
Waldemar volle però arrivare subito al punto:
<<La governante, miss Jessica Baumann, mi ha detto che lei, dottor Ulienko, è stato il suo ex fidanzato>>
Lui confermò:
<<E' vero. Siamo stati insieme per due anni>>
Waldemar abbassò la voce e con aria complice gli chiese:
<<Se non sono indiscreto, qual è stata la causa della separazione?>>
Ulienko alzò e abbassò le spalle:
<<Incompatibilità di carattere. Jessica ha una personalità piuttosto autoritaria e instabile. Un anno fa ha incominciato a presentare sbalzi di umore piuttosto forti. Nei momenti di crisi mi rivolgeva accuse strane e alludeva a misteriosi complotti, a stravaganti cospirazioni. Parlava di cose strane, come il Grande Occhio che Tutto Vede. Io non ero disposto a tollerare tutto questo>>



Waldemar annuì:
<<E allora come mai Jessica è stata confermata come governante, pur presentando queste... ehm... alterazioni della personalità?>>
Ulienko allargò le braccia:
<<Ordini del ministro Kaisserring. I suoi comandi non si discutono>>
Waldemar capì che si trovava di fronte a un osso duro:
<<Per la serie: non capisco, ma mi adeguo. Mi dica, dottor Ulienko, lei ha mai sentito parlare della setta degli Iniziati agli Arcani Supremi?>>
Lui rise:
<<Oh, ma certo! Jessica ne parlava in continuazione! E' una sua idea fissa. Povera ragazza! 
Ha sofferto tanto dopo la morte dei suoi genitori e aveva bisogno di dare la colpa a qualcuno e così si è inventata tante storie senza né capo, né coda. Non bisogna darle corda, su questi argomenti!>>
Waldemar sorrise a sua volta:
<<Sono d'accordo con lei, ma non tutto ciò di cui Jessica parla è frutto di fantasia. La setta degli Iniziati esiste sul serio. Io conoscevo una certa Virginia Dracu, che mi parlò delle stesse cose. Era una parente di Jessica e le somigliava molto, anche se era più bella.



 <<Una parente? Be', allora immagino che la pazzia sia una cosa di famiglia!>> tagliò corto Ulienko, che al sentire il nome di Virginia Dracu si era leggermente alterato.
Waldemar capì di aver trovato la traccia giusta da seguire:
<<E' probabile. La cosa singolare, però, è che le stesse cose mi furono riferite da altre persone di assoluta lucidità mentale, come il filologo Luca Bosco, il bibliofilo Dean Corso, l'editore Boris Balkan e persino da Lord Francis Oakwood, Duca di Albany>>
Ulienko si accigliò:
<<Sono tutti nemici politici del ministro Kaiserring. E' anche a causa di queste cattive compagnie che lei è stato esiliato. Ma lei è un uomo intelligente, Waldemar, e il ministro, nella sua infinita clemenza, crede che lei possa essere recuperabile alla nostra causa>>
Waldemar rimase basito:
<<Quale causa?>>
L'altro sbuffò:
<<Suvvia, non faccia il finto tonto! Lei sa che ci sono due modi per accostarsi alle domande ultime sul senso dell'esistenza: un modo luminoso, che viene chiamato la Via della Mano Destra, ed è rappresentato dalle grandi religioni monoteiste, ma anche dalla Massoneria, di cui io e il ministro Kaiserring siamo onorati di far parte. Il Duca di Kent in persona ha chiesto di lei, dietro intercessione di sua sorella, la principessa Alexandra, l'onorevole lady Ogilvy>>
Waldemar non poté fare a meno di ricordare la cena di beneficenza in cui aveva conosciuto la principessa Alexandra di Kent, l'onorevole lady Ogilvy:
<<Come vede ho anche ottime frequentazioni>>
Ulienko annuì:
<<La Massoneria è molto preoccupata per il proliferare delle sette come quella degli Iniziati. Esse rappresentano un modo irrazionale e oscurantista di approccio al mistero, che è chiamato la Via della Mano Sinistra. Vi appartengono i movimenti neopagani, le sedicenti streghe della Wicca e alcune sette segrete, tra cui anche sette sataniche>>
Waldemar scosse il capo:
<<Ah ah, è ridicolo!>>
L'altro sorrise a sua volta:
<<Sono stati gli Iniziati che l'hanno condotta verso l'occultismo. Non le ha mai accennato alla Via della Mano Sinistra?>>




Waldemar ci pensò:
<<Ora che mi ci fa pensare, l'ho sentita pronunciare questa frase: "Ti offro carne corrotta. Con la Mano Sinistra te la porgo">>




Ulienko sgranò gli occhi:
<<E' una formula rituale. Disse a me la stessa identica frase la prima volta che facemmo l'amore! Ne deduco che anche lei è stato vittima delle capacità seduttive di questa strana ragazza>>
Waldemar si limitò a fissarlo:
<<Lei si ritiene una vittima di Jessica Burke Roche?>>
L'altro rimase spiazzato:
<<Perché l'ha chiamata con quel cognome?>>
Waldemar sorrise:
<<E' una Burke Roche per parte di madre. Appartiene alla dinastia del Serpente Rosso, a cui fu conferito l'Ordine del Dragone. Sa come è chiamato da queste parti?>>
Ulienko impallidì di colpo:

<<In lingua romena l'Ordine del Dragone è chiamato Dracula. Non mi dirà che lei crede ai vampiri, governatore Waldemar?>>

Lui rise:
<<Ah ah, Dio me ne liberi! No, non esistono i vampiri nel senso tradizionale del termine. 
Ma la donna di cui le ho parlato prima, Virginia Dracu, era a tal punto piena di vita e di energia che qualcuno se ne insospettì. Il professor Gallo, un esperto di Storia delle religioni con cui Virginia scriveva la tesi di laurea, era un convinto sostenitore dell'esistenza del cosiddetto "vampirismo psicologico".
 Questo accade quando in una coppia una delle due parti sottrae energie mentali all'altra. Virginia era così, ed è così anche Jessica, non è vero, dottor Ulienko?>>

Andamento del prezzo del petrolio dagli anni 80 ad oggi

Due parole su Sergiuzzo Mattarellum, il nuovo Presidente che piace ai cattocomunisti




Se non fosse stato figlio di Bernando Mattarella e fratello di Piersanti Mattarella, il timido, pacato e riservatissimo Sergiuzzo, come lo chiamano a Palermo, non sarebbe arrivato in cima al Colle.
 Lo avrei visto bene come austero burocrate in un sonnacchioso ufficio palermitano.
Certo, in confronto agli altri nomi dei quirinabili che sono circolati in questi mesi, Mattarella si distingueva quantomeno per sobrietà e "fisico del ruolo": anziano, sguardo severo, aspetto irreprensibile.
E' tuttavia singolare che a riesumare politicamente questo antico dinasta democristiano, sia stato proprio il cosiddetto rottamatore.
Adesso i giornalisti fanno a gara a tessere le lodi sia del giovane premier che del neopresidente, quasi una beatificazione in vita.
Democristiano dunque, ma dell'ala sinistra, quella di Moro e di De Mita, che ha sempre strizzato l'occhio al PCI.
 "Falce e mattarello", questo d'ora in avanti sarà il simbolo del Quirinale.
Sergiuzzo è in perfetta sintonia ideologica col pauperismo di Bergoglio, ma mentre Mattarella ne rappresenta il lato cupo e minaccioso, da inquisitore, il Papa ne rappresenta il lato buonista e chiacchierone, ma sono due facce della stessa medaglia: direi che mai come adesso Roma e il Vaticano sono tornate ad essere una cosa sola.
Berlusconi sta distruggendo il centro-destra (in effetti anche io preferisco il trattino, non mi piacciono i minestroni dove c'è dentro di tutto, preferirei che l'alternativa a Renzi fosse rappresentata da una alleanza tra un centro liberalconservatore e una destra nazionalpopolare) e non credo che sarà facile ricostruirlo, perché il regime catto-comunista ha dalla sua, oltre al Quirinale e al Vaticano, anche la Corte Costituzionale, gran parte della Magistratura e dei Mass-media, quasi tutta l'Intellighenzia, e anche l'appoggio esterno, fondamentale, della Finanza internazionale e della Troika, il che parrebbe un controsenso se non fosse vero il fatto che la sinistra ama così tanto i poveri che è felice quando può aumentarne il numero, impoverendo il ceto medio a vantaggio di istituzioni straniere e altre categorie amiche.
Speriamo che il Presidente Mattarella non sia di parte. Ma del resto ogni atto, ogni decisione, presuppone un'etica di riferimento, la quale a sua volta è spesso legata ad una ideologia o ad una religione. E allora le cose diventano molto complicate.

La morte di Balin a Moria



Balin era uno dei dodici accompagnatori di Thorin Scudodiquercia e Bilbo Baggins nella Ricerca di Erebor. Figlio di Fundin e fratello maggiore di Dwalin, nacque nell'anno 2763 della Terza Era. Balin fu mandato in esilio dal drago Smaug nell'anno 2770, insieme con i Nani della Montagna Solitaria sopravvissuti. Nell'anno 2790, Balin seguì Re Thráin IInella sanguinosa battaglia dei Nani e degli Orchi, dopo che si era sistemato per un po' in una colonia di Nani sui Monti Azzurri. Nel 2841, Balin iniziò una sventurata ricerca con Re Thráin II per ritornare a Erebor. Questo viaggio terminò con la scomparsa ed eventuale morte di Thráin II. Balin ritornò sui Monti Azzurri. Durante la Ricerca, esattamente un secolo dopo, lui e Bilbo divennero intimi amici. Molti anni dopo la distruzione di Smaug, Balin fu a capo di una spedizione per ricolonizzare Khazad-dûm a Moria, a cui parteciparono diversi nani di Erebor, con la disapprovazione di Dáin II Piediferro, fra cui: OriÓinFrárLóniNali e Flói. Sebbene la colonia avesse un buon inizio, Balin fu ucciso dopo solo pochi anni, all'inizio di un assalto di Goblin che distrusse la colonia. Ad assisterlo nel momento del trapasso vi erano Ori, in qualità di scrivano e Oin in qualità di medico e farmacista.
 Ne La Compagnia dell'Anello la Compagnia trovò la sua tomba, nella stanza di Marzebul, dove ci fu l'ultima difesa dei nani, che infine vennero trucidati. Il libro di Khazad-dûm venne ritrovato da Gandalf che lo diede a Gimli.