Minas Tirith
Venne fondata da
Isildur insieme al fratello
Anárion e il suo nome era
Minas Anor. Essa assunse successivamente il nome di Minas Tirith (che significa
torre di guardia). La città è conosciuta dalle popolazioni di
Rohan, nella loro lingua, come
Mundburg, ed ha il significato di
Forte Bocca ("mund" = "bocca" e "burg" = "forte"/"fortificazione"). Una delle motivazioni di questa denominazione è il fatto che Minas Tirith si trova di fronte a
Mordor e ai possedimenti di
Sauron che guardano ad est.
Storia
La fortezza venne costruita nel 3320 della
Seconda Era dai Númenóreani in esilio con il nome di
Minas Anor (
torre del sole calante), insieme a
Minas Ithil (torre della luna crescente), con lo scopo di proteggere
Osgiliath (allora capitale del maestoso regno degli
Uomini,
Gondor). Era la residenza di
Anárion, mentre suo fratello
Isildur (entrambi figli di
Elendil che giunse da
Númenor durante la distruzione di questa insieme ad un gruppo di
Númenoreani non ancora intaccati dalle parole malefiche di
Sauron) dimorava nell'altra torre e insieme regnavano ad Osgiliath sul regno che il padre aveva loro affidato per occuparsi del regno di
Arnor. A Minas Tirith si trovava l'
Albero Bianco di Gondor, il
Nimloth, arrivante quasi direttamente dal perduto reame di
Númenor, distrutto durante il regno di
Ar-Pharazôn.
Nimloth appassì dopo l'estinzione della Stirpe dei Re di
Gondor, ma durante il regno di
Re Elessar, si scoprì un Alberello bianco, figlio di Nimloth. Questo era nato dopo la caduta della stirpe dei
Sovrintendenti della casa di
Anárion. (Per questo la trasformazione cinematografica di
Peter Jackson è errata: lì Nomloth risorge, ma nel libro muore definitivamente nel 2852 della Terza Era)
Nel 1690 della
Terza Era Re Tarondor spostò la residenza del Re a Minas Anor e
Osgiliath iniziò a cadere in rovina. Costruita sulle sponde del
Fiume Anduin, Osgiliath subì parecchie incursioni da parte degli
Orchi e dai corsari di
Umbar.
Nel 2000 della
Terza Era i
Nazgûl uscirono da
Mordor e assediarono
Minas Ithil, nel 2002 Minas Ithil cadde. Al suo interno si insedia il re dei
Nazgûl e cambia il nome di Minas Ithil in
Minas Morgul. Al tempo della caduta dei Minas Ithil, viene anche catturato il
Palantir che si trovava nella città.
Allora la città prese il suo nome definitivo, ispirandosi alla
Minas Tirith costruita nel
Beleriand ad opera dei primi
Elfi che vi giunsero.
Aspetto
Lo scudo delle Guardia della Cittadella di Minas Tirith
La
fortezza è stata edificata su sette diversi livelli, somiglianti a sporgenza scolpite nella collina, circondate ognuna da bianche
mura e chiuse da sette cancelli non allineati tra di loro. Nella settima cerchia, in cima alla città, si trovano l'Alta Corte, la piazza della fontana (dove si trova l'
albero bianco) di
Gondor e la
Torre Bianca, costruita dai Re e rinnovata da
Ecthelion I (da cui prende il soprannome di
Torre di Ecthelion), alta circa 90 metri. Al centro, come una
chiglia di nave, una sporgenza di roccia del
Mindolluin spacca in due la città.
Minas Morgul (ˈminas ˈmorɡul. In Sindarin: Torre della Stregoneria), conosciuta anche con il suo precedente nome di Minas Ithil (in Sindarin: Torre della Luna), è una città fortificata di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien. Il suo nome completo è Minas Ithil nella Valle di Morgul, poiché la città si trova in una profonda valle dallo stesso nome.
Etimologia
Minas Ithil significa "Torre della Luna" e Minas Morgul significa "Torre della Magia Nera". La parola minas significa "torre". La parola ithil è un nome poetico per la Luna proveniente da sil o thil che significa "splendere di luce bianca o argentea". La parola morgul significa "magia nera". L'elemento mor significa "nero, oscuro". L'elemento gûl significa "stregoneria, magia" dalla radice ngolor o nólë che significa "lungo studio, sapienza, conoscenza"
Minas Ithil era chiamata anche la Torre della Luna e la Torre della Luna Sorgente. Minas Morgul era chiamata anche la Città Morta e la Torre della Negromanzia.
Storia
Dopo la distruzione di
Numenor,
Isildur e
Anárion, i figli di
Elendil, approdarono a
Gondor.
Isildur costruì Minas Ithil all'estremità meridionale di una piacevole valle nell'
Ithilien, vicino al confine montuoso di
Mordor, mentre
Anárion costruì
Minas Anor più a
ovest oltre l'
Anduin. I fratelli avevano i loro
troni fianco a fianco a
Osgiliath.
Isildur piantò un germoglio dell'Abero Bianco
Nimloth al di fuori della sua casa a Minas Ithil, e uno dei sette
palantír era custodito nella torre. I bianchi muri in
marmo, gli edifici e la torre della città erano stati progettati per catturare e riflettere la luce della
luna, e rifulgevano di una morbida luminescenza argentea.
Quando
Sauron tornò dopo essere sfuggito alla distruzione di
Númenor, attaccò gli esuli di
Númenor, e le sue forze presero Minas Ithil nel 3429
S. E.. Anche se l'Albero Bianco fu bruciato,
Isildur riuscì a sfuggire con la sua famiglia lungo l'
Anduin con un suo germoglio, in cerca di suo padre
Elendil. La città fu poi ripresa e mentre
Isildur,
Anárion e
Elendil attaccavano
Mordor, i figli minori di
Isildur Aratan e
Ciryon furono inviati alla guarnigione di Minas Ithil, al fine di intercettare
Sauron, se avesse tentato di scappare da
Mordor a
ovest.
Quando l'
Ultima Alleanza sconfisse
Sauron nel 3441
S. E., Minas Ithil fu restaurata come città/fortezza e prosperò per molti anni, anche se era ormai sotto il dominio del figlio di
Anárion,
Meneldil, come aveva progettato
Isildur per impadronirsi del Regno paterno di
Arnor.
Isildur piantò i semi dell'Albero Bianco a
Minas Anor in memoria di
Anárion, che era stato ucciso durante la Guerra.

Preparandosi per il ritorno di
Sauron, gli
Spettri dell'Anello assediarono Minas Ithil nel 2000, e presero la città per il loro oscuro maestro due anni più tardi. Minas Ithil fu occupata da creature crudeli e sulle sue mura furono poste fortificazioni minacciose. Il
palantír custodito nella Torre fu rubato e successivamente installato presso
Barad-dûr. La città divenne un orribile, malefico posto, e fu chiamata Minas Morgul, "La Torre della Magia Nera" in
Sindarin; anche la valle in cui si trovava divenne conosciuta come Valle di Morgul. In risposta, Minas Anor fu rinominata
Minas Tirith, "La Torre di Guardia", per indicare l'eterna vigilanza di
Gondor contro la minaccia del
Re Stregone.

Sotto gli
Spettri dell'Anello Minas Ithil fu pervertita in una versione orribilmente corrotta della sua precedente bellezza. La sua porta era simile a una bocca cavernosa. Il corso della torre ruotava lentamente, mostrando una diversa testa ghignante a ogni turno, e le mura di
marmo di Morgul rifulgevano non riflettendo il chiaro di Luna, ma con una pallida, spaventosa luce propria che
Tolkien descrive come "una luce
cadaverica" che "non illuminava nulla". Mentre Minas Ithil probabilmente fu, ai suoi tempi, una vivace, rumorosa città come
Minas Tirith, Minas Morgul era silenziosa come una
tomba. Le mura e la torre di Minas Morgul avevano molte finestre, ma tutte erano spente e non rivelavano nulla degli orrori all'interno. La magia nera che aveva permeato la Valle di Morgul era talmente grande che poteva far impazzire gli uomini che si avvicinavano troppo alla città. Un ponte di pietra bianca correva attraverso la Valle di Morgul dalla porta della città alla parete
nord, e ad ogni estremità del ponte vi erano orribili statue serpeggianti di uomini e animali. Su entrambi i lati della Valle vi erano campi di fiori che emanavano un odore di marcio.

Quando l'Esercito dell'Ovest, diretto al
Morannon per la loro
ultima resistenza, passò per Minas Morgul, distrusse il ponte che conduceva alla Valle di Morgul e bruciò i suoi campi. Le forze di
Aragorn non incontrarono resistenza da parte della Torre poiché l'intera guarnigione della città era stata uccisa alla
Battaglia dei Campi del Pelennor. Il Principe
Imrahil di
Dol Amroth propose di attaccare
Mordor attraverso Minas Morgul, ma gli altri temettero che il male presente nella valle potesse far impazzire gli uomini di
Gondor. Inoltre
Gandalf, sapendo che il
Portatore dell'Anello era passato per di là per raggiungere
Monte Fato, preferì
non attirare l'attenzione su Morgul attaccandola.
Dopo la
Guerra dell'Anello, quando
Aragorn fu incoronato re
Elessar, nominò
Faramir Principe dell'
Ithilien.
Faramir costituì la sua residenza a
Emyn Arnen, a sud-est di
Minas Tirith, e governò da lì con la sua nuova sposa,
Éowyn. Alla sua incoronazione, re
Elessar decretò inoltre che
Minas Ithil nella Valle di Morgul doveva essere totalmente distrutta e resa pulita per sette anni, e che nessun uomo vi avrebbe poi abitato. Non è stato reso noto se Minas Ithil e
Osgiliath siano state mai ricostruite, dato che la maggior parte della popolazione dell'
Ithilien viveva presso
Emyn Arnen.
Lo scudo delle armate di Minas Morgul
Adattamenti
La città appare ne
Il Ritorno del Re, il terzo film della
trilogia diretta da
Peter Jackson. Minas Morgul, la Scala e la Torre di
Cirith Ungol, e la Tana di
Shelob sono stati disegnati tutti da
John Howe, con la strada di Morgul che usa una
prospettiva forzata in una miniatura
bluescreen. A differenza di
Minas Tirith, disegni ufficiali di Minas Morgul sono estremamente rari e incoerenti, cosicché
Howe ha avuto notevole libertà nella progettazione della città per il
film. La progettazione di
Howe di Minas Morgul è stata ispirata dall'esperienza dell'estrazione dei
denti del giudizio: allo stesso modo, gli
Orchihanno sovrapposto i loro progetti contorti a una precedente città di
Gondor.
[1]. Per Cirith Ungol
Howe si era basato sui disegni di
Tolkien, ma quando
Richard Taylor l'ha giudicata "noiosa", la scala è stata ridisegnata con più curve. La scenografia interna, come
Minas Tirith, è stata costruita su pochi livelli multipli che suggeriscono una più ampia struttura.
Note
- ^
. New Line Cinema, , 2004