Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
domenica 8 giugno 2014
Celtic revival
Sopra il Pendragon rosso del Galles, sotto la collina Tor di Glastonbury, anticamente circondata dalle paludi e conosciuta come Ynis Witrin o, più comunemente, Avalon.
La Dama del Lago, Signora di Avalon
I luoghi arturiani: Tintagel, nella punta estrema della Cornovaglia, e la perduta Lyonesse. Le linee che collegano il luogo presunto di Camelot con gli altri siti celtici.
Stonhenge
Erin go bragh = Ireland forever = Irlanda per sempre
Lugh Samildànach, maestro delle infinite arti
Cymru = Wales = Galles
Il Re Cervo! Cosa succederà al Re Cervo quando il Cervo Giovane sarà cresciuto?
Il culto del Re Cervo fu introdotto dai Galli Senoni nella pianura padana fino alle coste e diede il nome alla città di Cervia
Nella mitologia celtica, Cernunnos era lo spirito divinizzato degli animali maschi cornuti, specialmente dei cervi, un dio della fecondità, degli animali e della natura selvaggia. Come "Dio Cornuto", Cernunnos fu una delle numerose divinità simili presenti in molte culture antiche. È associato alla figura Oltretombale del Dis Pater.
Il vischio sacro
La sacra quercia
Mappa dettagliata dell'isola di Avalon ai tempi di Artù, intorno all'attuale Canterbury Tor
Avalon è un'isola leggendaria, facente parte del ciclo letterario legato al mito di Re Artù, situata nella parte occidentale delle isole britanniche, famosa per le sue belle mele, infatti il suo nome, letteralmente vorrebbe dire Isola delle Mele (anche se secondo alcune teorie, la parola Avalon potrebbe essere anche una traslitterazione inglese del termine celtico Annwyn, cioè il regno delle fate, o Neverworld).
Il primo documento scritto che ci parla di Avalon dandole il significato di Isola delle Mele si trova nella Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth; questa è la traduzione più probabile, visto che in bretone e in cornico il termine usato per indicare mela è Aval, mentre in gallese è Afal, pronunciato aval. Inoltre il concetto di un'"isola dei beati", posta nell'estremo occidente (il luogo del tramonto) è presente anche altrove nella mitologia indoeuropea, in particolare nel Tír na nÓg e nel mito delle greche Esperidi (anche queste ultime famose per le loro mele).
Secondo alcune leggende (cfr. il poeta Robert de Boron), Avalon sarebbe il luogo visitato da Gesù e da Giuseppe d'Arimatea e quello dove, proprio Giuseppe d'Arimatea, dopo aver raccolto il sangue di Cristo in una coppa dilegno (il Sacro Graal), si rifugiò, fondando anche la prima chiesa della Britannia.
Sarebbe anche il luogo in cui fu sepolto re Artù, trasportato nell'isola su una barca guidata dalla sorellastra, la Fata Morgana.
Secondo la leggenda, Artù riposa sull'isola, in attesa di tornare nel mondo quando questo ne sentirà nuovamente il bisogno.
Secondo la leggenda, Artù riposa sull'isola, in attesa di tornare nel mondo quando questo ne sentirà nuovamente il bisogno.
Per alcuni Avalon andrebbe identificata con Glastonbury. A partire dagli inizi dell'XI secolo prese corpo la tradizione secondo cui Artù fu sepolto nella Glastonbury Tor, che in passato era circondata dall'acqua, proprio come un'isola. Durante il regno di Enrico II, secondo il cronista Giraldo Cambrense e altri, l'abate Enrico di Blois commissionò una ricerca, che, a una profondità di 5 metri, avrebbe portato alla luce un enorme tronco di quercia o una bara con un'iscrizione: "Qui giace sepolto l'inclito re Artù nell'isola di Avalon". I resti furono sotterrati di nuovo davanti all'altare maggiore, nell'abbazia di Glastonbury, con una grande cerimonia, a cui parteciparono anche reEdoardo I e la sua regina. Il luogo divenne meta di pellegrinaggio fino al periodo della Riforma protestante. Una vicina vallata porta il nome di Valle di Avalon. Comunque, la leggenda di Glastonbury è stata spesso considerata falsa.
Per altri Avalon sarebbe da ubicare sul Monte di san Michele, in Cornovaglia, che si trova vicino ad altre località associate con le leggende arturiane. Questo monte, è in realtà isola che si può raggiungere quando c'è bassa marea. La questione è confusa da leggende simili e toponimi presenti in Bretagna.
L'isola di Avalon veniva chiamata anche "Inis witrin" (cioè "isola di vetro") per l'abbondanza di guado, pianta che sfuma sull'azzurro e che i guerrieri celti utilizzavano per tingersi la faccia per andare in battaglia.
Letteratura
- Nel lai Lanval di Maria di Francia, il cavaliere si innamora di una fata e dopo aver sperimentato l'ingratitudine della corte arturiana, decide di abbandonare il mondo degli uomini per andare a vivere nell'isola incantata con la sua amata.
- Nella canzone di gesta La Bataille Loquifer il gigante Rainouart arriva all'isola di Avalon grazie all'aiuto di tre fate. Qui incontra re Artù, il quale gli chiede come prova del proprio coraggio di affrontare il mostro Chapalù.Morgana, la fee a vis cler, invaghitasi del cavaliere, giacerà con lui e dalla loro unione nascerà il mostro Corbon (fratellastro di Maillefer), che ricomparirà in seguito ne Les Enfances Renier.
- Ciclo di Avalon - ciclo di romanzi fantasy di Marion Zimmer Bradley che ha avuto grande successo ed influenza soprattutto nel contesto del Neopaganesimo.
- Nel manga di Nao Kodaka e Rika Tanaka Kirara Princess, Avalon è la città dalla quale proviene la protagonista, Kirara Reno.
- Nella saga Wings di Aprilynne Pike (Wings, Spells, Illusions, Destined) la protagonista, Laurel, è una fata proveniente da Avalon, messa nel mondo degli umani per salvaguardare il regno fatato.
Musica
- Una canzone degli Iron Maiden dell'album Final Frontier si intitola Isle of Avalon
- Il quinto disco in studio di Cyndi Lauper, pubblicato nel 1997, si intitola "Sisters of Avalon", che è anche il titolo della prima canzone del disco.
- La traccia finale di Ágætis byrjun, album dei Sigur Rós, è intitolata Avalon.
- Una canzone dell'Album Under a Violet Moon della Rock band britannica Blackmore's Night è intitolata Avalon.
- Avalon è stata di ispirazione per il titolo di un album del gruppo musicale Roxy Music intitolato appunto "Avalon", e per il cantante Kenny Loggins di cui uno dei suoi album riporta il titolo Back to Avalon.
- Sempre nella musica, Avalon è anche il titolo di una canzone cantata da Lene Marlin e i Lovebugs
- I Led Zeppelin in una loro canzone intitolata The Battle of Evermore in Led Zeppelin IV citano Avalon.
- I Roxy Music hanno cantato una canzone dal nome Avalon ed inserita nell'LP Avalon
- Un album di Van Morrison del 1989 è intitolato Avalon sunset.
- Stones of Avalon è una canzone dell'album Unicorn dei Tyrannosaurus Rex.
- I Red Hot Chili Peppers intitolarono una loro canzone "Rivers Of Avalon"
- Alberto Fortis ha scritto una canzone che parla di Avalon, tratta da "Fiori sullo schermo futuro".
- Il progetto della Metal Opera Avantasia della band Power metal Edguy prende il suo nome da Fantasia e appunto Avalon
- Il cantante dei Godsmack Sully Erna ha scritto una canzone che dà il titolo al album "Avalon"
- Avalon è anche un produttore di musica psytrance
- Avalon è anche la dodicesima canzone dell'album Excalibur del gruppo power metal Grave Digger
- Avalon è una canzone presente nel CD At your inconvenience, del rapper londinese Professor Green
- "Walking in Avalon" è il titolo di un album del cantante texano Christopher Cross, uscito nel 1998, edito dalla CMC International Record
- Avalon viene citata nella canzone A Past and Future Secret della band power metal Blind Guardian.
- Avalon è anche il titolo di una canzone della band visualkei giapponese Mejibray.
- "The mist of Avalon" Alain Stivell" icona della musica tradizionale Bretone e celtica
- "Sail away to Avalon" è il titolo di una canzone di Arjen Anthony Lucassen (Ayreon) nell'album "The final experiment"
Altro
- La trama del videogioco Tomb Raider: Legend ruota attorno a degli altari di pietra sparsi per il mondo che altro non sono che dei portali dimensionali per Avalon. Questi possono essere attivati soltanto grazie alla mitica spadaExcalibur, della quale successivamente si scopre esisterne diverse copie in quantità pari al numero di questi portali dimensionali. Nel successivo Tomb Raider: Underworld, Avalon viene fatta coincidere con Helheim, uno dei nove mondi sotterranei della mitologia norrena.
- Nel videogioco Ace Combat: The Belkan War la valle che precede la diga in cui si trova il supermissile V-2 si chiama appunto Avalon.
- Nel film Zohan - Tutte le donne vengono al pettine la pettinatura preferita ed ispiratrice del protagonista si chiama Avalon.
- Avalon è divenuto il nome di un film diretto da Mamoru Oshii nel 2001; nel film il gioco di guerra intorno a cui si svolgono le vicende è a sua volta chiamato Avalon.
- Avalon, in Fate/stay night è il fodero di Excalibur, la spada di Saber/Arturia pendragon, che è contenuta dentro Emiya Shiro. Sottotitolata "The Ever Distant Utopia" (La sempre distante Utopia), nello scenario "fate" svolgerà un ruolo cruciale nella battaglia finale.
- Nel manga e anime Code Geass: Lelouch of the Rebellion, l'Avalon è una nave bellica utilizzata dal secondo principe imperiale di Britannia, Schneizel El Britannia.
- Online esiste un gioco di ruolo online liberamente ispirato all'isola di Avalon.
- Nel Ciclo di Corwin delle "Cronache di Ambra" di Roger Zelazny, Avalon è il mondo governato da Corwin prima di perdere la memoria, e di cui un'ombra sarà governata dal fratello Benedict
- "Mon Avalon" olio su tela opera dell'artista Roberto De Siena (page facebook)
Bibliografia
- Storia dei re di Britannia. Traduzione dal latino, introduzione e note di Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini. Biblioteca della Fenice, Guanda, Parma 2005 (Ia edizione 1989). ISBN 88-8246-822-4
- Historia Regum Britanniae. Traduzione dal latino, introduzione e note di Italo Pin. Treves Editore, Roma 2005 (prima edizione Studio Tesi Editore, Roma 1993)
- John Morris, The Age of Arthur: A History of the British Isles from 350 to 650. Barnes & Noble Books, New York 1996 (1ª edizione 1973). ISBN 0-7607-0243-8
- John Jay Parry e Robert Caldwell, Geoffrey of Monmouth. In Arthurian Literature in the Middle Ages, a cura di Roger S. Loomis, Clarendon Press, Oxford University 1959. ISBN 0-19-811588-1
- Brynley F. Roberts, Geoffrey of Monmouth and Welsh Historical Tradition. «Nottingham Medieval Studies», 20 (1976), pp. 29–40.
- J.S.P. Tatlock, The Legendary History of Britain: Geoffrey of Monmouth's Historia Regum Britanniae and its early vernacular versions. University of California Press, Berkeley, 1950.
Animali
Il popolo italiano
Per la serie "il bue che dà del cornuto all'asino"
Singolare caso di imprinting a cui persino Konrad Lorenz stenterebbe a credere
Jaime e Cersei Lannister
Catelyn Stark e Brandon
Sir Petyr Baelish
La velocità con cui Daenerys Targaryen sta marciando verso Westeros
Cugini di Casa Baratheon
Tutti insieme appassionatamente
Fidanzato che si vuol far perdonare qualcosa
Fidanzata che accetta il dono della pace
Bella la vita, eh?
Il re delle nevi
La vedetta lombarda
Curiosità, il tuo nome è "gatto"...
Su, non stare lì impalato come un allocco!
Mangiare più frutta e verdura NON fa dimagrire
Udite udite, finalmente una bella notizia!
Puntuale come tutti gli anni, ecco che con l'avvicinarsi dell'estate, arriva anche il momento della fatidica prova costume e con essa - spesso - anche quello di mettersi a "stecchetto". Tra diete alquanto originali, più o meno equilibrate, efficaci o "sane", ecco che anche per chi pensava di andare sul sicuro, arriva una doccia fredda: mangiare più frutta e verdura non fa dimagrire. Un brutto colpo sia per gli amanti dei cibi freschi sia per chi aveva già fatto scorte dal fruttivendolo o al supermercato.
In una società sempre più alle prese col problema dell'obesità in crescita , si sono moltiplicati i messaggi "salutisti", che invitano a consumare più alimenti freschi e in particolare frutta e verdura. Se si calcola che quasi metà degli italiani è già a dieta (45% secondo i dati Ac Nielsen ), è anche vero che la percentuale di successo dei regimi alimentari ristretti è inferiore al 9%. Anche negli Stati Uniti la campagna Let's Move della first Lady , Michelle Obama, non sembra aver prodotto risultati eclatanti, nonostante in alcune scuole di New York si sia cercato di sostituire agli snack le merende a base di frutta.
Ora uno studio , firmato dall'economista americano Roland Sturm del RAND Corporation, dimostra come il solo fatto di consumare maggiori quantità di frutta e verdura non risolve il problema del sovrappeso. Secondo il docente, il buon senso comune che spinge a mangiare più cibi freschi ha avuto un effetto deleterio negli anni, perché insieme ad un maggior consumo di questi alimenti, è aumentata anche l'obesità. Ma come è possibile? Il motivo, in realtà, è molto semplice: invece che mangiare più frutta e verdura al posto di biscotti o altri cibi calorici, si finisce col mangiare sia gli uniche gli altri, con un accumulo di calorie troppo elevato rispetto al reale fabbisogno giornaliero.
Secondo i calcoli effettuati dal professor Sturm negli Usa, oggi la popolazione consuma circa 30 pounds (circa 13,5 kg) di verdura e 25 (11,25 kg) di frutta in più rispetto a quanta non ne mangiasse nel 1970. Sfortunatamente, però, se ne mangia troppa! La quantità di calorie che un adulto ingeriva quotidianamente oltre 40 anni fa era pari a circa 2.100, contro le 2.500 di oggi. Non solo: secondo Sturm, storicamente è dimostrato che qualsiasi dieta che favorisca il consumo di un certo tipo di macronutriente, tendenzialmente fa solo sì che si mangi una maggior quantità di questo tipo di cibo rispetto agli altri, ma non che si riduca l'apporto calorico in sé. Per dimostrarlo il docente ricorda come negli '90, quando erano di moda le diete senza grassi, si registrò un calo vertiginoso del consumo proprio di grassi, compensato però da un boom nell'assunzione di carboidrati. Lo stesso dicasi per la dieta Atkins (nel 2000), quando la gente semplicemente abbandonò il consumo di carboidrati per tornare a mangiare più grassi.
La ricetta di Sturm, dunque, è semplice: "Non si può prevenire l'obesità mangiando di più senza tener conto della quantità di nutrienti che si ingeriscono - spiega a The Altantic - ma ha a che fare con il maggiore o minore consumo di energia". Il vero problema, dunque, è quanto si mangia, non cosa, e soprattutto quanto si consuma.
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