mercoledì 28 maggio 2014

Quando la barba non era una moda ma un rimedio medico



     Se non ne potete più della moda hipster della barba, non possiamo che essere solidali con voi. Ma sappiate che, tanto tempo fa, le cose sono andate anche peggio.

 Nell’Inghilterra di metà 800 si abbandonò il viso tanto ben rasato in favore di lunghe barbe, per intenderci, alla Dickens, o  alla Darwin o alla Marx (sì, perché Marx visse a lungo e morì a Londra) per motivi non di moda, ma di salute, come spiega lo Smithsonian.
La cosa può sembrare abbastanza buffa: in cosa la barba potrebbe essere una difesa salutare? Come racconta sul suo blog lo storico della medicina Alun Withney, i medici dell’epoca consideravano la barba un ottimo filtro per difendersi dalle impurità dell’aria. All’epoca della prima industrializzazione la qualità si era abbassata in modo brusco e inaspettato, e i rimedi scarseggiavano. Non solo: era vista anche come un mezzo per rilassare la gola, ottima per chi doveva tenere discorsi in pubblico. Aiutava, sempre secondo le loro astruse idee, a prevenire il mal di gola.



Purtroppo, però, uno dei sovrani più barbuti dell'epoca, l'imperatore Federico III di Germania, morì proprio per un tumore alla gola, mettendo in crisi le convinzioni di gran parte dei medici dell'epoca.
La genesi dei tumori è tuttora un campo in gran parte sconosciuto, mentre rispetto all'Ottocento, la medicina ha sviluppato la conoscenza del ruolo svolto dai batteri e dai virus nelle forme infettive.

L’inquinamento da carbone era molto presente, la nebbia era già smog, e la paura per la salubrità dell’aria un allarme molto forte.
Certo, resta sempre vero che la barba troppo folta, dal punto di vista medico, non è una cura in nessun modo, anzi, potrebbe anche essere un rischio, in quanto mezzo di contagio. Ma anche qui le teorie divergono e riguardano ogni forma di pelosità presente sul corpo e le sue ipotetiche funzioni. Ma è un campo dove non vogliamo ulteriormente addentrarci... ;-)

Mappa dei paesi più inquinati al mondo





          Quando si parla di inquinamento, il discorso diventa di interesse globale. In questo campo i numeri non sono teneri: oltre sette milioni sono infatti le morti premature causate dall’inquinamento atmosferico nel corso del 2012. Tra queste la maggioranza sono dovute a malattie cardiovascolari con l’80% legate a cardiopatia, ischemica o ictus. I Paesi a basso e medio reddito nel sud est asiatico e nelle regioni occidentali del pacifico sono state interessate dal maggior numero di decessi a causa dell’esposizione da parte dei soggetti all’inquinamento atmosferico, con una una cifra di decessi che si aggira intorno ai 5,9 milioni.
Recentemente poi città come Pechino e Parigi hanno fatto notizia per l’altissima percentuale di polveri sottili presenti nell’aria, tanto che le autorità locali hanno in parte vietato la circolazione delle autovetture per provare contrastare questo fenomeno

Paradisi di mare








Laghi e fiumi di montagna





















Flower Power







Geranio





Begonie







Peonie



Fiori di oleandro



Iris





Rododendro



Ceanothus deililianus



La Rosa bianca o Rosa di York













E mettiamoci pure le rose bianche del matrimonio di Kim Kardashian









Alberi e fiori