mercoledì 23 gennaio 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 5. Sephir Eclionner a Yuste.







Monastero di Yuste, Estremadura, Hispania, Impero Lathear, 6 giugno 1001 I.L.

L'anziano principe della corona Sephir Eclionner, patriarca della Dinastia imperiale, si era ritirato, dopo la vittoria di suo nipote Marvin presso Elenna sul Dhain, un anno prima.
In quel giorno glorioso il suo acerrimo nemico, il Conte Fenrik Steinberg di Gothian  era stato sconfitto in battaglia e ucciso in duello da Marvin Vorkidian, re dei Keltar, che aveva così ottenuto sul campo la fedeltà di quindici legioni di Lathear e il controllo su tutto il regno degli Alfar, diventando l'uomo forte del Continente Centrale.
Ho dovuto cedergli tutte le mie legioni. A me non avrebbero più obbedito. Non restava che ritirarmi.

Il luogo del buen retiro di Sephir Eclionner era una dimora adiacente al monastero di Yuste in Estremadura, un luogo semi-arido della provincia hispanica a sud di Lathena, dove si parlava un latheari moderno molto particolare, lo spagnolo castigliano.
Ufficialmente, il motivo per cui aveva scelto quel luogo, era il clima caldo e secco, che gli rendeva più sopportabili i dolori alle ossa dovuti all'età avanzata e alle ferite di guerra, in particolare quella alla gamba destra, inflittagli dal Conte di Gothian nell'anno della Primavera di Sangue.
E questa era in effetti una parte della verità.
Ho ottenuto la mia vendetta. 
Il conte Fenrik era stato sconfitto e ucciso l'anno precedente, da Marvin Vorkidian, il nipote prediletto di Sephir.
Ma a che prezzo!
Ho dovuto inginocchiarmi davanti a Marvin  e cedergli il diritto di reclamare per sé il trono del Sole ed Celeste Impero dei Lathear.
E qui si viene al motivo reale per cui mi trovo in questa landa desolata.
Da Yuste si poteva raggiungere Lathena, la capitale, con meno di un giorno di cammino. E si potevano ricevere notizie fresche, e ospiti importanti.
Sephir aspettava entrambe le cose.
Vyghar arriverà prima del tramonto.
Lo aspettava nel cortile interno, seduto su un grande scranno di legno scuro cesellato, sorseggiando da un calice d'argento il rosso e liquoroso vino del sud.



La noia di questo luogo finirà per uccidermi.
Da mesi attendeva notizie che non arrivavano. Non si trattava di notizie specifiche, ma più che altro di novità.
Aveva sperato di trovare una pace spirituale, ma la vita contemplativa non era fatta per lui. Era sempre stato un uomo d'azione, un condottiero, un capo. La devozione mistica dei monaci gli risultava incomprensibile.
Ciò che conta è il movimento reale che abolisce lo stato di cose del presente.
In fondo c'era in lui una vena quasi rivoluzionaria. Gli piaceva pescare nel torbido. "Rerum novarum cupido" lo aveva definito il cardinale Arenga, arcivescovo di Lathena.
Alla mia età, partecipare ancora al Gioco del Trono è più che altro un modo per ammazzare il tempo.
Certo anche qualcun altro sarebbe stato ammazzato, ma questo era il prezzo che ogni giocatore metteva in conto sin dall'inizio.
Mentre pensava a questo, sentì uno scalpitare di zoccoli, e si accorse, con piacere, che il suo ospite era arrivato ancor prima del previsto. Il sole precipitava in un tramonto infuocato, e l'aria era più calda del solito. Il passaggio del cavallo e del cavaliere aveva zittito i grilli e le cicale che con le loro elitre squassavano finissimi sistri d'argento, tintinni a invisibili porte che forse non s'aprono più.
Lord Vyghar di Linthael, ammiraglio della flotta imperiale, si fece avanti e salutò il vecchio parente, che lo aveva cresciuto come un figlio ai tempi dell'Alleanza di Tupile.
Veste ancora come un pirata!



Da quando era stato concluso il Nuovo Patto, l'anno precedente, Vyghar aveva assunto il controllo dei mari. Aveva giurato su tutto ciò che aveva di più caro e sacro la promessa di non tradire l'imperatore Elner XI, nonostante in cuor suo preferisse vedere Marvin sul Trono del Sole, non fosse altro perché il giovane era figlio lady Lilieth Vorkidian, sua seconda moglie.




<<Ci sono novità?>> chiese subito Sephir, avidamente.
Vyghar sorrise, e lo guardò con i suoi magnetici occhi neri.
<<E' un periodo di bonaccia universale, caro zio!>>
Sephir era imparentato con Vyghar per parte di madre:
<<Scommetto che ti stai annoiando anche tu! Ti mancano le scorribande, i ritrovi di fortuna, l'aria fresca di Tupile, le piogge di Terramara, le onde azzurre di Tortuga!>>
Quei riferimenti avevano colpito nel segno.
La vita da pirata gli manca veramente. 
Un'ombra passò rapida davanti agli occhi di carbone del pirata di un tempo.
<<Marvin non sta mantenendo la promessa>>



Dal tono di voce usato da Vyghar, il vecchio Sephir capì che era molto arrabbiato.
<<Nel giuramento che pronunciò di fronte a Kerelic di Alfarian, Marvin non indicò limiti di tempo>>
Vyghar batté un pugno sul tavolo:
<<Maledizione! Si è persino dimenticato di sua madre! Tu non hai idea di quanto Lilieth desideri riabbracciarlo. Mi si spezza il cuore a vedere le sofferenze di mia moglie, e quelle di Lorran e di Alienor... a volte temo che non gli importi più nulla di noi>>
Sephir condivideva quella preoccupazione:
<<I miei informatori dicono che non è più lui. Si crede un Messia, ogni giorno arringa truppe di fanatici, parla degli Arcani Supremi, invoca il Jihad, spedisce ovunque i suoi tirapiedi dell'Organizzazione Missionaria, il paravento per le sue conquiste. In un solo anno Marvin ha fatto scorrere più sangue di me in tutta la mia vita...>>
Si fermò.
Eppure noi gli consentiamo di fare tutto questo perché Elner sarebbe mille volte peggio.



Vyghar aveva intuito il pensiero del vecchio.
<<Marvin sa di essere il male minore. Sa che noi lo consideriamo tale e che lo aspettiamo per liberarci di Elner e dei suoi alleati: la Dinastia, i generali, l'Alto Clero, i latifondisti, e a nord tutte quelle creature infernali, demoni, elfi oscuri, vampiri... e anche...>>
Qui si interruppe.
<<Anche Marigold, volevi dire? Può essere, ma non ne sarei così sicuro. Marigold fa sempre il doppio gioco, ha sempre il piede in due staffe e male che vada, cade sempre in piedi. Mia figlia Ellis mi scrive che la Dama Gialla sta cercando di fare amicizia con lei, in nome della loro "parentela", specie da quando sono nati Anakin e Valyria, mia "postuma prole">>
L'ex pirata guardò con occhio dubbioso il nobile zio:
<<Mi chiedo se i tuoi sentimenti siano chiari, in tutta questa faccenda. Marigold ti ha dato due splendidi figli... forse ti piacerebbe conoscerli? Magari con loro potrebbe andare meglio che con Ellis e Masrek?>>
Il vecchio principe aggrottò le sopracciglia:
<<Infandum iubes renovare dolorem! Mi stai chiedendo di rinnovare un dolore indicibile. Pensi che io, alla mia età, voglia veramente seconda possibilità, come padre? Se anche Marigold me lo permettesse, ci sarebbe sempre Ellis ad impedirmelo. So per certo che teme i suoi fratellastri, e che Marvin li teme ancora di più. No, se anche volessi, non potrei mai allearmi con Marigold>>
Vyghar ebbe come un'intuizione:
<<E se ci fosse una terza possibilità?>>
Sephir fu percorso da un brivido, e le sue iridi color indaco pulsarono di venature violacee, come spesso accadeva agli Eclionner del ramo primogenito della Dinastia.
<<Oseresti metterti contro il successore legittimo? Contro il figlio di Lilieth e Masrek? Tertium non datur!>>
La voce era piena di emozione, come se finalmente il Gioco del Trono si fosse rimesso in moto sul serio.
L'ex pirata sorrise:
<<Non sto pensando a me stesso, ho solo un quarto di sangue Eclionner e comunque preferisco una vita più avventurosa di quella di un sovrano che appone sigilli dalla mattina alla sera su pergamene che non ha nemmeno il tempo di leggere. No...>> e qui fece una pausa ad effetto <<...la terza possibilità, che anche Lilieth approva, considerando lo scarso interesse di Marvin nei confronti dei Lathear, è contrapporgli un altro erede legittimo, anzi, più legittimo di lui!>>
Sephir parve divertito:
<<Vuoi forse insegnare a me la linea di successione legittima nell'ambito della Dinastia di cui sono il patriarca? Io ho consegnato l'anello imperiale al mio primogenito Masrek e lui l'ha consegnato a sua volta all'unico legittimo tra i suoi figli, Marvin. Quali altre legittimità conosci?>>
Vyghar, con sguardo fintamente distratto e voce atona, mormorò:
<<Mi dispiace ricordartelo, ma tu fosti diseredato, e Masrek rinunciò a reclamare il Trono, che passò al nostro comune e defunto cugino Elner X, l'ultimo legittimo imperatore a portare la Corona dei Diecimila anni! Elner XI non è suo figlio, per sua stessa ammissione. In tal caso la corona spetta alla maggiore delle sorelle di Elner X, la principessa Irulan>>



Calò un silenzio assoluto, mentre il crepuscolo si tingeva di un colore cobalto, e poi blu oltremare, fino ad arrivare all'indaco come quello degli occhi di Sephir Eclionner:
<<Irulan è un burattino nelle mani di sua madre Susan Fuscivarian>>



<<Di fatto il potere passerebbe a quell'intrigante di Susan. Non posso credere che Lilieth abbia anche solo pensato ad una simile assurdità>>
Vyghar fissava la stella del vespro:
<<Ti riporto le esatte parole che Lilieth mi ha autorizzato a riferirti: "Cosa succederà al Cervo Adulto, quando il Cervo Giovane sarà cresciuto? Marvin ormai non è più quello che era, non è più mio figlio, è il figlio del futuro. Ma a me questo futuro pieno di fanatici non piace per niente. Di' a Sephir che sono pronta a sostenere altri candidati legittimi, persino contro la volontà di mio figlio">>


Cast

Charles Dance (Tywin Lannister) = Sephir Eclionner, principe della corona imperiale
Johnny Depp = Lord ammiraglio Vyghar di Linthael
Claire Forlani (Igraine di Camelot) = lady Lilieth Vorkidian di Linthael
Jon Snow = Marvin Vorkidian
Virginia Madsen = principessa Irulan Eclionner
Susan Sarandon = hon. lady Susan Fuscivarian (Fujiwara)


Nota

Riguardo alle lingue antiche e moderne del Continente Centrale propongo questa classificazione:

Alfari antico = tedesco
Alfari moderno = inglese
Keltari antico = celtico (gallese, irlandese, scozzese, bretone), ancora parlato nelle Highlands.
Keltari moderno dialettale = dialetti gallo-italici
Keltari moderno ufficiale = francese
Latheari antico = latino
Latheari moderno ufficiale (lingua comune del Continente) = italiano
Latheari moderno dialettale = occitano nelle province del nord, catalano nelle province del centro, spagnolo castigliano nelle province del sud-est, portoghese nelle province del sud ovest e nelle colonie oltremare.

Citazioni

Nell'ordine di apparizione, da Marx, Fortini, Herbert (Dune), Martin (Game of thrones), Pascoli, Musil, Virgilio, Zimmer Bradley

martedì 22 gennaio 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 4. Ellis Eclionner a Gothian.



Castello di Gothian, Contea dell'Artico, Regno degli Alfar, 5 giugno 1001 dalla fondazione dell'Impero.

Ogni volta che si svegliava e si rendeva conto di trovarsi nel tetro e freddo castello di Gothian, l'ex reggente imperiale Ellis Eclionner si rendeva conto che la supervisione di quel luogo e del territorio circostante, era ormai diventata la sua unica ragione di vita.



Ho solo trentotto anni e mi ritrovo confinata in questo luogo mostruoso, tagliato fuori dal mondo. 
Era un anno che risiedeva in quel covo di aquile, nel buio gelido della lunga notte artica.
Le sembrava di essere diventata come la pietra con cui era stata costruita la rocca di Gothian, così fredda, così dura, così prosciugata, così refrattaria così totalmente disanimata.
Come questa pietra è il mio pianto che non si vede. La morte si sconta vivendo.
Era passato più di un anno dalla morte di Masrek, suo fratello e suo amante, padre del suo unico figlio, l'imperatore Elner XI Eclionner, signore dei Lathear.
Sarebbe stato meglio se fossi morta con lui.
A tutti coloro che, più o meno scandalizzati, avevano osato chiederle come potesse essere definito quell'amore così forte, così travolgente, così tormentato e così scandaloso che l'aveva unita a suo fratello nello spirito e nella carne, Ellis aveva sempre risposto: "Lui è l'altra parte di me. La parte migliore".
Quando Masrek l'aveva lasciata, la prima volta, per fuggire dalla vergogna dell'incesto e dalla gelosia per il matrimonio riparatore di lei con il cugino, lei era precipitata in una crisi così devastante che soltanto un rimedio aveva potuto salvarla dalla consunzione o dal suicidio, e cioè il potere usato come droga, o come gioco, quello che tutti i partecipanti consideravano "l'unico gioco che conta, il gioco del Trono".
Grazie ai suoi astuti e spietati collaboratori, come il senatore Sibelius Fuscivarian e il ministro dei servizi segreti Bial l'Eunuco, Ellis era riuscita a diventare reggente dell'Impero Lathear in nome del figlio minorenne Elner XI ed a governare per diciassette anni col pugno di ferro.
Poi l'ho ritrovato, il mio amore. Quando ormai non ci pensavo più, quando credevo di aver messo definitivamente il cuore in pace, lui è tornato da me.
Erano stati i giorni più belli della sua vita.
Eppure quando ci penso, soffro, perché la felicità passata non è più felicità, mentre il dolore passato è ancora dolore.
Il dolore della morte precoce del suo amato, proprio quando erano al culmine della felicità.
Masrek Eclionner era nel fiore dei suoi anni.



Ellis lo aveva sempre adorato, ed in quei giorni lui l'aveva ricambiata con una pienezza e una convinzione che nessuno dei due aveva mai conosciuto prima.
Se chiudeva gli occhi lo rivedeva, e dopo l'attimo di piacere iniziale, subito l'angoscia le ghermiva il cuore e la malinconia la privava di ogni forza.
Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria.
Per questo cercava di distrarsi, e le occasioni non mancavano, considerando l'incarico di governatrice di Gothian che le era strato affidato da Marvin Vorkidian, il figlio che Masrek aveva avuto dalla moglie Lilieth.
L'importanza di quell'incarico, che in altri momenti avrebbe potuto ricordare un promoveatur ut amoveatur, in una rocca di punizione, come la chiamavano le missionarie bene gesserit, risiedeva sostanzialmente in due compiti: sterminare i vampiri creati dal Conte Fenrik e tenere a bada la sua vedova, la Contessa Marigold.



Ellis viveva entrambi questi compiti come un modo per continuare a punire coloro che avevano ucciso Masrek, sia direttamente (il Conte) sia indirettamente (la Contessa e tutti i vampiri di Gothian).
Marigold ha la sfacciataggine di comportarsi come se fosse ancora la padrona di casa!
Fosse stato per Ellis, non avrebbe avuto alcuno sconto di pena. L'avrebbe eliminata prima ancora che mettesse al mondo i gemelli concepiti con Sephir Eclionner.
Quei gemelli sono miei fratellastri, figli di mio padre. Non sarebbero mai dovuti nascere.
Ma non era lei a decidere: gli ordini li dava Marvin Vorkidian, re dei Keltar e reggente degli Alfar.
Rispetto a Marvin, i sentimenti di Ellis non erano chiari.
A renderli complicati era sempre la solita storia dell'incesto tra lei e Masrek.
Marvin è mio nipote, ma anche il figlio che il mio amato ha avuto da sua moglie.
Per questo Ellis lo amava e lo detestava contemporaneamente.
Mi ricorda tanto suo padre, eppure si vede che ha tratto il meglio di sé da Lilieth Vorkidian.
La rapidità con cui Lilieth si era consolata e risposata, dopo la morte di Masrek, suscitava in lei un senso di sdegno.
Marvin era cambiato, nell'ultimo anno. Ragionava con la freddezza di un vecchio politico.
Ah, se potessi avere mano libera!
C'erano stati momenti in cui la tentazione di disobbedire a Marvin e strangolare Marigold l'avevano quasi sopraffatta.
Come quando Marigold ha osato paragonarsi a me dicendo che siamo "sorelle nel dolore" per aver perduto per sempre i nostri amati.
Che idiozia! Marigold non sapeva nemmeno lontanamente cosa volesse dire l'amore!
Il solo ricordo di quel colloquio la mandava su tutte le furie.
Marigold, con espressione apparentemente seria e tono di voce melenso, le aveva ricordato "le ragioni per cui siamo come parenti". Le aveva elencate con scrupolosa attenzione:
<<Ellis, tu sei la madre dell'uomo che amo, e sei la figlia del padre naturale dei miei bambini. Ammetto che è una parentela piuttosto inconsueta ma...>>
Gli occhi di Ellis avevano pulsato di pagliuzze violacee nel blu indaco.
<<Inconsueta? Hai sedotto mio figlio e mio padre, e tuo marito ha ammazzato mio fratello! Una bella parentela, non c'è che dire!>>



Marigold aveva replicato, con viso afflitto e voce affranta:
<<Considera almeno che soffriamo per le stesse ragioni!>>



Anche se le parole di Marigold le erano sembrate sincere, non poteva ammettere che si ponessero sullo stesso piano le loro sofferenze.
<<Tu hai amato più uomini, e li hai tutti traditi... io invece...>>
Lei invece ne aveva amato uno solo, e l'aveva amato davvero.
Marigold aveva annuito, ma poi aveva aggiunto:
<<Succederà anche a te. Non sei obbligata a rimanere qui per sempre, e sei ancora giovane e bella. E per quanto possa sembrarti impossibile, un giorno, forse prima di quanto credi, sono certa che ti innamorerai di nuovo, perché in fondo è questa la vita: innamorarsi ancora una volta>>




Cast

Eva Green (Morgana) - Ellis Eclionner
Lena Headey (Cersei Lannister) - Marigold di Gothian
Viggo Mortensen (Aragorn) - Masrek Eclionner
Jamie Campbell-Bower (Caius Volturi) -Fenrik di Gothian.


Nota

Il testo contiene citazioni da Ungaretti e da Dante.

Gli eredi di Gothian. Capitolo 3. Marigold nel castello di Gothian.

Gothian Castle, Gothianshire, United Kingdom of Alfars,  5 july 1001 I.L.



Per lady Marigold Ataris von Steinberg., tornare dopo tanto tempo al Castello di Gothian, di cui formalmente era ancora Contessa, era stata una specie di rimpatriata. Nonostante fosse una prigioniera affidata alla severissima custodia dell'ex reggente imperiale Ellis Eclionner, lady Marigold si sentiva ancora la signora anche del feudo circostante, situato all'estremo nord del Continente Centrale, presso il circolo polare artico.
Il freddo non mi spaventa. Sono una custode del Fuoco Segreto e reggo la fiamma di Atar.
Atar, demone del fuoco, era suo padre, mentre sua madre era una Alfar e nelle sue vene scorreva sia il nobile sangue degli Elfi Luminosi, sia quello degli uomini del nord. Dal nome del padre, il dio Atar, le derivò il cognome da nubile, Ataris.
Edwina era stato il suo primo nome, ma quando si era risvegliata da un lungo sonno, trascorso in quel gelido e gotico castello di vampiri, aveva scelto un nome che evocava in lingua alfari moderna un fiore luminoso, il marigold. E da allora era stata conoscita come Marigold Ataris, contessa di Gothian.



Altri due demoni facevano parte della sua vita: il primo era Eclion, il signore delle tenebre, progenitore della Dinastia imperiale Lathear e quindi anche dei figli che Marigold aveva generato con Sephir Eclionner; il secondo era Gotharc, padre del Conte di Gothian, che era stato il suo secondo marito.
Ho amato tre uomini della dinastia Eclionner, e ne ho sposati due, ma il mio matrimonio più lungo è stato quello con Fenrik di Gothian.
Tutti ancora la chiamavano Marigold di Gothian e si rivolgevano a lei chiamandola Contessa o Vostra Grazia.
Ellis ha permesso in questo modo che si salvassero quantomeno le apparenze.
In realtà Marigold era prigioniera e non poteva lasciare il Castello per alcuna ragione.
Fino a quel momento la cosa non era stata affatto un problema.
La contessa di Gothian infatti aveva portato a termine proprio lì la sua gravidanza, fino a che, pochi mesi prima, erano nati due gemelli. Li aveva chiamati con nomi che evocavano leggende del passato: Valyria, la bambina e Anakin il maschio.
Erano eterozigoti e quindi diversi: Valyria era una vera e propria Eclionner: capelli neri, occhi neri e pelle bronzea. Anakin invece aveva assunto i caratteri tipici dei mezzosangue nati dall'unione di un Alfar e di un Lathear: capelli castano chiari, occhi nocciola, pelle bianchissima.
Cresceranno senza un padre.
Era ben noto che il vecchio principe della corona, Sephir Eclionner era stato un genitore catastrofico per i figli avuti dalla defunta moglie, la principessa Wensy Fuscivarian



Masrek era stato schiacciato e annientato. Ellis era diventata una nevrotica frustrata e pervertita.
E' decisamente meglio che Sephir stia alla larga dai gemelli. Ma io sarò costretta a vivere da sola per sempre?
La condanna era molto chiara: arresti domiciliari a vita nel castello di Gothian per cospirazione ai danni dell'Imperatore.
Eppure, Elner, io ti ho amato veramente. Mi sono fatta da parte per salvare te e il tuo trono.  Ti ho fatto male per non farlo alla tua vita.



All'inizio aveva sentito molto la sua mancanza. Si era anche sentita rifiutata, dopo tutto quello che aveva fatto per lui, quando le memorie del suo antenato Arexatan si erano risvegliare nella sua mente. In nome dell'amore che aveva provato per Arexatan e per Elner quando erano divenuti la stessa persona, aveva voltato le spalle a suo marito, il Conte di Gothian, provocando il fallimento del loro piano di conquista.
Dei quattro compagni della mia vita, nessuno pensa più a me, se non come un problema da tenere a bada. 
Quando Arexatan era stato ucciso, lei aveva chiesto asilo a Fenrik di Gothian.

 

Avevano vissuto appartati per lunghissimo tempo.
Ah, Fenrik, io mi nascosi in te, poi ti ho nascosto da tutto e tutti per non farmi ritrovare.
C'era un debito di gratitudine che lei aveva tradito.
Mentre il Conte combatteva la sua ultima battaglia, lei stava trattando i termini della resa.
Si immaginava la scena del duello tra Fenrik e Marvin Vorkidian, e la sognava come se l'avesse vista di persona.
Tu eri in piedi contro il cielo ed io così dolente mi levai, come se mi dicessero "imputato alzatevi!"
Ma qual era il capo di imputazione? Avrebbe veramente potuto salvare Fenrik dalla morte?
Aveva dovuto scegliere ed aveva preferito salvare Elner, il suo vero amore. Ma per salvarlo aveva dovuto rinunciare a lui e a tutto il resto, persino alla libertà.
Ricordava ancora l'ultima volta che l'aveva visto, prima di partire per il nord.
Ci separammo un po' come ci unimmo, senza far niente, e niente poi c'era da fare, se non che farlo, e finalmente noi fuggimmo lontano, dove non ci si può più pensare.
La scelta di Sephir, come padre dei suoi figli, era stata un modo per consentire ad Elner di legittimarsi di fronte al Senato imperiale, attraverso il matrimonio con Alienor di Alfarian, una sposa ben più gradita a tutti.
E del resto il suo amore per lui era troppo possessivo e totalizzante per poter durare senza portare ad una consunzione reciproca, o a un reciproco incendio distruttore.
Il nostro amore era fatto così, non poteva realizzarsi senza danno, e noi finimmo prima che lui ci finisse.
Era un paradosso, almeno per lei. Dal momento in cui aveva deciso di non vederlo più, aveva capito che lui sarebbe rimasto sempre nei suoi pensieri e nei suoi sogni.
Agii in quel modo perché quel nostro amore non avesse fine. Volevo averti, e solo allora mi riuscì, quando mi accorsi che ero lì per perderti.
Nessuno aveva capito quanto era stato doloroso per lei quel momento, ma forse era meglio così, visto che lei aveva una reputazione da difendere, quella di "cattiva senza scrupoli", di "bella senz'anima".
Forse i presenti l'avevano persino giudicata opportunista, quando aveva siglato il Nuovo Patto, legittimando il potere di Elner e il suo matrimonio con Alienor, assumendo su di sé tutte le colpe.
Non ti lasciai un motivo né una colpa, ma solo il ricordo di me, per sempre, e per tutto quanto il tempo che mi resta io ti penserò e ogni volta come la prima, in questo addio, io mi innamorerò di te.


Cast

Lena Headey (Cersei Lannister) - Marigold Ataris von Steinberg, contessa di Gothian.
Charles Dance (Tywin Lannister) - Sephir Eclionner
Loki Avengers - Elner XI Eclionner, imperatore dei Lathear.
Alucard of Castlevania - Lord Fenrik Steinberg, conte di Gothian.

Nota
Nei pensieri di Marigold sono facilmente riconoscibili varie citazioni tratte dalla canzone "Mille giorni di te e di me" di Claudio Baglioni.







Gli eredi di Gothian. Capitolo 2. L'imperatrice Alienor tra figli e amanti.



Lathena, capital of Lathears Commonwealth Empire, 2 june 1001 I.L.

La diciassettenne Alienor di Alfarian, figlia del re degli Alfar, era divenuta imperatrice dei Lathear quando, all'incirca un anno prima, aveva sposato l'imperatore Elner XI della dinastia Eclionner.



Non era stato un matrimonio d'amore: l'avevano costretta a sposarlo per motivi politici, in base a un contratto firmato dai genitori di lei e dalla madre di lui, Ellis, all'epoca Reggente imperiale.
Ora del regno degli Alfar e della mia vita restano solo macerie e i miei genitori sono cenere.


Non sapeva chi era maggiormente responsabile della devastazione del regno: il Conte di Gothian che lo aveva invaso e contaminato col suo esercito di vampiri albini o il re dei Keltar, Marvin Vorkidian, che lo aveva "liberato" iniziando poi una guerra civile per mantenerne il controllo.
Marvin aveva promesso di liberare anche me, ma è passato un anno ed è ancora lassù al nord e si rifiuta di rivelare i suoi progetti.



A volte temeva che non sarebbe più sceso fino a Lathena. In fondo lui aveva sposato la donna che amava, lady Igraine Canmore di Logres, regina dei Keltar, che lo venerava come un dio.
Io invece sono tenuta lontana dell'uomo che amo.
Il vice-ammiraglio della flotta imperiale, sir Lorran Plum, ex pirata come gran parte dei componenti della nuova flotta, era l'amore della sua vita.



Ma non posso vederlo. Posso solo scrivergli e ricevere le sue lettere, grazie alle premure di Lilieth Vorkidian.























Lady Lilieth era la sua migliore amica, e l'unica a cui stesse veramente a cuore la sua felicità. Ed era la moglie dell'ammiraglio Lord Vyghar di Linthael, che aveva sposato in seconde nozze, dopo la morte di Masrek Eclionner, suo primo marito, da cui aveva avuto il figlio Marvin.



Alienor consegnava a Lilieth le sue lettere d'amore per Lorran e quelle di supplica per Marvin, e sempre tramite l'amica, e dama di compagnia, riceveva le risposte di entrambi
Appassionate quelle di Lorran, laconiche ed evasive quelle di Marvin.
L'imperatore Elner XI tollerava questo scambio epistolare, perché questo gli era stato imposto dal Nuovo Patto, concluso un anno prima con le altre potenze del Continente, che aveva accettato la legittimità della sua successione al trono e la possibilità generare con Alienor un erede in cui scorresse anche il nobile sangue degli Alfar, gli elfi luminosi.
Questo ha accresciuto il prestigio della Dinastia, ma ha imposto l'assoluta certezza che i nostri figli siano senza alcun dubbio legittimi e di sangue Eclionner.
Per questo Alienor non poteva incontrare privatamente alcuna persona di sesso maschile.
Solo l'Imperatore aveva accesso immediato a lei, sempre e ovunque. E pareva instancabile nel suo desiderio di generare un erede al trono.
Ed il primo figlio era nato tre mesi prima.
Una  bambina, mentre lui avrebbe voluto il maschio.
E lo voleva con tanta insistenza che era riuscito di nuovo a mettere incinta Alienor.
La bambina che era nata era una Mezzosangue, ma di altissimo rango, nata dai rampolli di due famiglie reali, quella dei Lathear e quella degli Alfar.
Eleanor Eclionner, la principessa imperiale.


                 Eclionner Dinasty 
                                                             (in grassetto sono indicati i personaggi ancora in vita)
                                                              _______________________________________
                                                              |                                     |                                       |
                                    Wechtigar XVI Barbablù                   Vorian Eclionner          Diana Eclionner
                                                    +                                             +                             +
                                     Sophie Tessier-Ashpool                  Melania Orwell        William Richese
                                                     |                                              |                               ! 
Sen. Sibelius Fuscivarian          Sephir Eclionner             Ivar Eclionner                Helena Richese
                                     |              +                                     +                                      +
  Kato Fuscivarian - - -  Wensy Fuscivarian - -  -  Susan Fuscivarian       Conte di Linthael               
   +                   ________ |________                        _   _  _!_____                           |
Jessica            |                           !                           |        |                              Vyghar  
Antares       Masrek --- --+ ----Ellis Eclionner-+  Elner X      Irulan                 di Linthael
 _| _                +                                       |                     Eclionner                        
|        |              Lilieth   Vorkidian         Elner XI                                                             
Hito   Leto                   |                             + 
Fuscivarian               Marvin               Alienor di Alfarian
+                                Vorkidian                 |
Chani Corrino                +                       Eleanor Eclionner
                               Igraine Fenmore  


Era una bimba bellissima, con capelli castano chiari e occhi blu.
Ma per Elner è come se non esistesse.
Per questo aveva ripreso a frequentare quasi subito il suo letto.
Ed ora sono di nuovo incinta di lui, e il mio sogno d'amore si allontana.
Solo se Marvin avesse cacciato il suo fratellastro dal Trono, Alieno avrebbe potuto liberarsi da quella gabbia dorata.
Ma se Marvin non verrà, dovrò trovare un altro modo per liberarmi!
Era stanca di affidare la sua sorte alla sola speranza.
Troppe volte ho sperato inutilmente, ed ora non voglio più illudermi.
Se Marvin non fosse arrivato entro l'estate come promesso, Lilieth aveva promesso che avrebbe aiutato lei e Lorran a fuggire insieme, con l'ausilio della flotta imperiale comandata da suo marito Vyghar.
Ma l'Ammiraglio ha giurato fedeltà ad Elner e mi aiuterà solo se Elner verrà deposto da qualcun altro, ma da chi, se Marvin non intende muoversi?



Cast

Tamzin Merchant (Catherine Howard) - Alienor di Alfarian
Tom Hiddleston (Loki) - imperatore Elner XI  Eclionner
Jon Snow - Marvin Vorkidian
Orlando Bloom - sir Lorran Plum
Claire Forlani (Igraine di Camelot) - lady Lilieth Vorkidian di Linthael
Johnny Depp (Jack Sparrow) - lord ammiraglio Vyghar di Linthael


lunedì 21 gennaio 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 1. La congiura.



Lathena -  1 giugno, anno 1001 dalla fondazione dell'Impero Lathear. Un anno dopo la vittoria di Marvin Eclionner Vorkidian ad Elenna sul Dhain.

<<Dobbiamo fermalo, a tutti i costi!>> dichiarò l'imperatore Elner XI Eclionner.



Si trovava in piedi di fronte agli altri congiurati.
Erano presenti, oltre ad alcuni esponenti della Dinastia imperiale Eclionner, anche i rappresentanti di tutti coloro che avevano subìto un danno, o si aspettavano di subirlo, da parte di Marvin Eclionner Vorkidian, re dei Keltar, reggente degli Alfar e pretendente al trono dei Lathear.
<<Concordo. Bisogna agire, e in fretta>> aggiunse Susan Fuscivarian, madre del defunto imperatore Elner X Eclionner <<altrimenti lui e Sephir stermineranno il resto della Dinastia>>

File:Princess Wensicia.jpg

Elner XI annuì.
Anche se Susan non è realmente mia nonna, io sono ufficialmente il figlio di suoi figlio, e le nostre famiglie sono legate da un unico destino.
La Dinastia comprendeva infatti le varie fazioni della famiglia imperiale Eclionner e della famiglia senatoria Fuscivarian.

                                                                          Eclionner Dinasty 
                                                             (in grassetto sono indicati i personaggi ancora in vita)
                                                              _______________________________________
                                                              |                                     |                                       |
                                    Wechtigar XVI Barbablù                   Vorian Eclionner          Diana Eclionner
                                                    +                                             +                             +
                                     Sophie Tessier-Ashpool                  Melania Orwell        William Richese
                                                     |                                              |                               ! 
Sen. Sibelius Fuscivarian          Sephir Eclionner             Ivar Eclionner                Helena Richese
                                     |              +                                     +                                      +
  Kato Fuscivarian - - -  Wensy Fuscivarian - -  -  Susan Fuscivarian       Conte di Linthael               
   +                   ________ |________                        _   _  _!_____                           |
Jessica            |                           !                           |        |                              Vyghar  
Antares       Masrek --- --+ ----Ellis Eclionner-+  Elner X      Irulan                 di Linthael
 _| _                +                                       |                     Eclionner                        
|        |              Lilieth   Vorkidian         Elner XI                                                             
Hito   Leto                   |                             + 
Fuscivarian               Marvin               Alienor di Alfarian
+                                Vorkidian                 |
Chani Corrino                +                       Eleanor Eclionner
                               Igraine Fenmore  
             

Elner sapeva che la fazione di Susan Fuscivarian poteva contare, oltre all'appoggio delle figlie (le principesse imperiali Irulan ed Elia), della cognata (lady Jessica Antares) e dei nipoti Hito e Leto Fuscivarian,  anche del sostegno di molti membi influenti del Senato imperiale, specie tra le famiglie Corrino, Orwell, Tessier-Ashpool e Richese.
Hanno due cose in comune: parentela con la Dinastia ed odio verso l'attuale princeps Senatus, Aralte Velars, principe di Marina Sedovia.
A rappresentare il gruppo di senatori che avevano aderito alla congiura vi era l'acerrimo nemico del principe di Marina Sedovia e cioè Julius Tellez-Peron-Gurtabay, sedicesimo duca di Alba-Osuna.

File:AEGON III.jpg

Per quanto riguardava invece l'esercito, il leader dei militari che guidavano la congiura era il generale  Cornelius Moff Tarkin.



Ma la congiura si estendeva ben oltre i confini dell'Impero Lathear.
Vi erano infatti numerosi oppositori a Marvin Vorkidian sia nel regno dei Keltar che nel regno degli Alfar, ed inparicolare nella Contea di Gothian.
L'alta aristocrazia del Keltar si sente defraudata e l'ala tradizionalista dei Druidi non accetta l'introduzione del culto di Ahura Mazda.
I portavoci di questo malcontento erano l'esule lord Gallrian de Bors, ex Duca di Amnisia...



.... e il druido Bendeigind, rappresentante dell'ala tradizionalista del clero celtico.
In rappresentanza degli Alfar vi era il comandante degli Elfi Oscuri, che sosteneva di parlare a nome del principe Hans-Axel di Alfarian, fratello di Alienor, la moglie di Elner XI.
Il comandante Morgil Thalion di Lumbar era un elfo oscuro di nobili natali, un Alfar trasformato in seguito al morso dei vampiri albini di Gothian.



Infine, persino i vampiri di Gothian avevano mandato due loro rappresentanti, che si proclamavano legittimi erede del defunto Conte Fenrik, nati dal suo primo matrimonio con la nobildonnaOfelia Rahella Targaryen di Elsinore
Questi pretendenti al titolo di Conti di Gothian erano una coppia di gemelli vampiri albini. 
Il fratello era Daemon Viserys "Iceblood" von Steinberg di Gothian, Principe di Thule.

File:Daemon Blackfyre.jpg

Ma la più terribile era sua sorella Daenerys, detta Hearteater ,"La divoratrice di cuori", perché era solita cibarsene nel senso letterale del termine.



Daenerys aveva ritenuto giusto informare i congiurati che anche Marigold di Gothian, prigioniera nel castello sotto il controllo di Ellis Eclionner, appoggiava la causa dei vampiri e non reclamava diritti alla successione per due gemelli, figli di Sephir Eclionner, che aveva messo al mondo. Riguardo alla femmina, Valyria, le sue ambizioni erano che diventasse come lei. Per il maschio, Anakin chiedeva un posto di potere e prestigio, ma nessun trono.
Credere che Marigold si chiami fuori dal Gioco del Trono sarebbe ridicolo. E' chiaro che sta facendo il doppio gioco, e non aspetta altro che io e Marvin ci distruggiamo a vicenda. 
Ma per il momento Elner non aveva intenzione di rifiutare l'appoggio formale di Marigold.
Ora tutti quei congiurati si incontravano per la prima volta ed avevano ben chiaro sia il loro obiettivo, sia quali erano i loro nemici.


Cast

Susan Sarandon - Susan Fuscivarian (Fujiwara)
Tom Hiddleston (Loki) - Elner Eclionner
Jessica Brooks (Ghanima Atreides) - Alienor di Alfarian
Alice Krige - Jessica Antares
James McAvoy - Leto Fuscivarian
Aegon III Targaryen - Duca di Alba-Osuna
Peter Cushing - Gen. Tarkin
Mace Tyrell - Gallrian de Bors
Daemon Blackfire Targaryen - Daemon Iceblood von Steinberg zu Gothian
Vampire Luis Royo - Daenerys Hearteater von Steiberg
Lena Headey (Cersei Lannister) - Marigold di Gothian
Jon Snow - Marvin Vorkidian



sabato 22 dicembre 2012

Gothian. Capitolo 146. Ultimo capitolo: duello e gran finale!



«Marvin Eclionner Vorkidian, sei pronto?» domandò Fenrik di Gothian, secondo l’antico rituale della faida tra famiglie aristocratiche.
Marvin non si scompose: «Sono pronto da una vita» 
Senza mai lasciarlo con gli occhi, Fenrik venne avanti, sollevò la spada e la bilanciò fra le dita per saggiarne il contatto. L’eccitazione saliva in lui. Questo era il combattimento che aveva sempre sognato, quello che gli avrebbe aperto la via al potere, poiché l’Imperatore Elner XI avrebbe sicuramente premiato chiunque avesse ucciso il suo odiato fratellastro. 
Vedremo se sai resistere al veleno della mia lama pensò Fenrik e disse: «Preparati a incontrare la morte, stupido ragazzo!»
«Parliamo o combattiamo, vampiro?» Avanzò con passo felino, gli occhi puntati sulla lama davanti a lui, il corpo rannicchiato, la spada di Vorkidex puntata in fuori, come un’estensione del suo braccio.
Girarono lentamente l’uno intorno all’altro, con passi brevi, che stridevano sul terreno, pronti a gettarsi l'uno contro l'altro alla prima occasione.
In prima fila tra la folla il vecchio Sephir tremava. Se Marvin avesse fallito, quella sarebbe stata la fine della Dinastia.
Fenrik balzò, fingendo di colpire con la destra, ma facendo balzare la spada nella sinistra all'ultimo minuto.
Marvin  lo schivò facilmente, notando nel colpo vibrato da Fenrik l’eccessiva sicurezza del combattente che sottovaluta l'avversario. Gli tornarono alla memoria le parole di Vorkidex : Nei primi istanti, studia l’avversario. Meglio non cercare una rapida vittoria: i minuti di studio iniziale sono una garanzia di successo nel lungo periodo. Prendi il tuo tempo.

Il duello continuò con fasi alterne: Marvin era sempre sulla difensiva, ma riusciva a schivare gli attacchi del Conte di Gothian con straordinaria abilità e velocità, il che era motivo di irritazione per il suo avversario.
«Forse pensi di prolungare la tua vita con questa danza?» chiese Fenrik, sdegnato.
Marvin  aveva visto abbastanza per una prima valutazione. Fenrik avanzava a sinistra offrendo all’avversario il fianco destro, come se la cotta di maglia fosse una protezione sufficiente. Era l’azione di un vampiro che non temeva le ferite mortali, poiché solo una spada d'argento nel cuore poteva ucciderlo.
Fenrik  fece un nuovo balzo verso di lui, ma non lo colse di sorpresa. Marvin si aspettava quella mossa e riuscì a deviare l’improvviso fendente. Ricordò che una volta Vorkidex aveva detto: In combattimento, aspettati soltanto quello che accade. In questo modo, non sarai mai sorpreso.
Di nuovo essi girarono l’uno intorno all’altro, attenti, i muscoli pronti a scattare.
Marvin guardò il viso senza età del suo avversario, vide che nuovamente l’esaltazione s’impadroniva di lui, e ancora una volta Fenrik balzò vibrando un colpo, e il giovane lo parò di nuovo.
Fenrik si aspetta ancora una reazione difensiva: questo è il momento di giocare la mia carta migliore: l'Inaspettato!
«Hai paura, ragazzo?» mormorò Fenrik «Dovresti averla, sai... io sono un immortale...»

Marvin colpì improvvisamente di piatto la gamba del Conte, che impreparato, cadde a terra.
Prima che potesse rialzarsi, con una velocità stupefacente, Marvin lo colpì al petto e la punta della spada si aprì un cammino fino al cuore del Vampiro..
 Fenrik, troppo sorpreso per rendersi conto della gravità del colpo subito, ebbe solo il tempo di digrignare i denti, mentre tutto diventava nero intorno a lui.
Poi in un breve attimo, la consapevolezza della fine gli donò un'inaspettata quiete.
E' dunque questa la morte? si chiese il Conte mentre il mondo si spegneva intorno a lui. 
Un sonno senza sogni e senza fine... nessun cielo, e nessun inferno...
Fu il suo ultimo pensiero, poi il suo corpo sussultò e si afflosciò al suolo.
A Marvin rimaneva un'ultima cosa da fare.
Per uccidere definitivamente un vampiro, dopo avergli trafitto il cuore con una lama d'argento, bisogna tagliargli  di netto la testa.
Marvin stava per punire l'assassino di suo padre, ma non provò alcuna gioia nel farlo. Sapeva bene che uccidere non è mai un atto gioioso, nemmeno quando a morire è il peggiore dei nemici.
Il colpo della sua spada troncò definitivamente l'esistenza del più longevo vampiro di tutti i tempi.
Dopo pochi istanti, il corpo del Conte di Gothian divenne cenere.

Sic transit gloria mundi.

 Intorno a lui si era fatto silenzio. Nessuno aveva creduto in una vittoria così completa.

Nemmeno io ci avevo creduto, ed ora dovrò abituarmi al peso del successo, che può schiacciare un uomo tanto quanto quello del fallimento.
Respirando a fondo per ritrovare la calma, Marvin si guardò intorno.
Impugnò la spada e alzò gli occhi verso il cielo. Il suo primo pensiero fu per il genitore perduto:
 <<Masrek, padre mio, ora sei vendicato!>>
Poi si voltò e fissò suo nonno Sephir e sua zia Ellis. Incontrò il loro sguardo: un lampo, tra i loro occhi. Ogni parola era inutile.

 Il vecchio patriarca degli Eclionner e l'ex reggente imperiale si inginocchiarono davanti a lui, seguiti da tutti gli altri presenti. Era l'antico rituale con cui, da tempo immemorabile, si riconosceva e si trasmetteva il potere supremo.
<<Figlio di Cento Re>> disse Sephir, sinceramente commosso <<tu hai ridato onore e gloria alla mia stirpe. Chiedimi qualsiasi cosa, ed io te la concederò>>

Marvin sollevò la mano destra, per imporre silenzio.




«Ascoltatemi tutti: queste sono le mie condizioni per il Nuovo Ordine Mondiale che oggi nasce dopo questa vittoria>>

Si rivolse a Sephir e ad Ellis:
<<Per prioma cosa voglio il comando diretto e irrevocabile delle venti legioni Lathear che hanno contribuito, insieme all'esercito dei Keltar, a sconfiggere il nemico>>
Il vecchio Sephir non ebbe obiezioni: «Ti stanno acclamando "imperator", generale vittorioso. Sei già il loro comandante. Fai buon uso della loro forza. Io mi ritirerò a Yuste, nel sud, vicino a Lathena, nell'attesa che anche tu giunga nella capitale dei tuoi antenati per regolare i conti con tuo fratello Elner».

Marvin annuì:
<<Ho promesso a re Kerelik che avrei liberato sua figlia Alienor dal matrimonio combinato con Elner, e lo farò! E sarà anche l'occasione per rivedere finalmente mia madre dopo sedici anni!>>


 


Ma prima ci sono altre questioni immediate: conquistare il castello e la contea di Gothian, in modo che possa ospitare la prigioniera Marigold Ataris, quando arriverà a nord. Intendo affidarne la custodia a mia zia Ellis>>



L'ex-reggente annuì: <<E' una saggia decisione. Il figlio che Marigold porta in grembo andrà tenuto sotto stretta sorveglianza, per evitare che diventi come la madre, o peggio>>




Marvin annuì:
 <<Ci vorranno anni per bonificare l'Artico e tutta la zona di Gothian dai vampiri e per questo istituirò una forza speciale di assalto, per portare a termine la mia rivoluzione, e per governare i territori che ora si trovano sotto il nostro controllo. Incontrerò la regina Alyx ed i suoi figli ad Alfarian. La regina è stata trasformata in vampiro, ed è pericolosa. I figli sono divenuti elfi oscuri, e comunque sono troppo giovani. Nominerò un comitato di reggenza, sotto la presidenza del druido Gwydion e di lord Ywain de Bors, duca di Amnisia»
Padre Ulume, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, forse in attesa di un incarico, colse il significato nascosto nelle parole di Marvin.
 «Forze d'assalto? Rivoluzione? Comitato di reggenza? Stai già parlando come un despota! Non puoi scatenare i tuoi Keltar su tutto l'universo!»

<<Ormai è troppo tardi: non potrei fermarli nemmeno se volessi. Quando un popolo oppresso da millenni di schiavitù riesce a liberarsi e ad uscire dai suoi confini, allora è destinato a fondare un nuovo impero. Nessuna diga potrà fermare la loro ondata. Prega per me, perché solo io, come voleva la profezia, riuscirò a far andare questa corrente nella giusta direzione>>

Igraine Canmore di Logres fu la prima a capire le implicazioni di quel discorso, e il suo sguardo era già quello altero e orgoglioso di una regina.



 Aveva intravisto nelle parole di Marvin la futura "guerra santa" che avrebbe portato i Keltar, i druidi e i Canmore delle Highlands a dominare tutto il continente. E forse fu per questo, o forse solo per amore, che dichiarò, rivolta a Marvin:

<<Benedetto sia il nostro Profeta! Ed il suo popolo! Possa il loro passaggio purificare il mondo!>>
Proprio in quel momento un raggio di sole si posò su Marvin, come a significare l'approvazione degli dei, compreso il supremo Ahura Mazda, mentre i suoi scudieri lo aiutavano a indossare l'armatura dorata e la corona. Poi salì sul suo destriero bianco.
<<Grandi obiettivi ci attendono nel futuro, sia a nord che a sud, in questo e negli altri continenti>>  e poi, rivolto alle legioni dei Lathear, parlò nella loro lingua:
<<Regere imperio populos, pacique imponere mores, parcere subiectis et debellare superbos!>>

Mentre un'ovazione accoglieva le sue parole, guardò un'ultima volta i vecchi membri del Consiglio Privato, che stentavano a riconoscere nel Profeta vittorioso di quel momento il fragile ragazzo che era stato un anno prima.

Devo dare loro il tempo di abituarsi. Ma devo anche metterli in guardia.

Sorrise:
«Non abbiate paura! Chi è innocente, non ha nulla da temere da me! Chi è colpevole, invece...>> e qui tornò serio e fece una lunga pausa, ruotando lo sguardo da sinistra a destra <<...e chi ha in animo di tradirmi, sappia allora che rimpiangerà i "modi gentili" del Vampiro!» 
Infine, rivolto ai suoi fedelissimi, indicò il settentrione e disse:
<<Si va Nord! Sempre dritti! Stanotte dormiremo a Gothian!>>


FINE

"A l'alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e 'l velle, sì come rota ch'igualmente è mossa, l'Amor che move il sole e l'altre stelle" (Dante, Paradiso, XXXIII)

P.s.
Il sequel di questo romanzo si chiamerà "Gli eredi di Gothian" e riprenderà le avventure di tutti i personaggi dal punto in cui sono state lasciate, per sciogliere i nodi irrisolti e dare inizio a nuovi sviluppi. Sospendo il blog per un po' di tempo, perché sono molti, troppi, gli impegni che mi aspettano nei prossimi mesi. Auguro buone feste a tutti. Spero che il mio romanzo vi sia piaciuto, e vi garantisco una cosa: prima o poi ritornerò!