domenica 17 luglio 2016

Il Trono del Toro. Capitolo 15. La morte di Arianna e la partenza di Re Glauco



Gorgeous Margaery Tyrell Fanart Game of Thrones #got #asoiaf #SongOfIceAndFire:

Pochi giorni prima della partenza di re Glauco per l’Ellade, una missiva giunse da Atene.
Glauco, che l’aveva ricevuta per primo, non riuscì a trattenere le lacrime e corse da sua madre, a cui porse il papiro senza dire una parola.

Pasifae lesse e rimase impassibile,




Poi commentò:
«Fortunatamente il bambino è sopravvissuto. Ippolito, che strano nome…»

Glauco era esterrefatto:
«E’ tutto quello che avete da dire, madre? Arianna è morta di parto e voi vi preoccupate della stranezza del nome del bambino? Ma allora è vero che avete un pezzo di ghiaccio al posto del cuore!»

«Disperarsi non farà certo rinascere tua sorella. Il dolore è una questione privata, non è mia abitudine esibirlo. Tu che sei un uomo e un re dovresti imparare a dominare i tuoi sentimenti, anche nelle più gravi circostanze»

«Madre, io non vi seguo…»

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«Un giorno capirai. Ora comunque bisogna pensare ai vivi: mio nipote ha bisogno di una madre fidata» e si fermò a riflettere, sempre imperturbabile.
Ma Glauco non si dava pace:
 «Se fosse morto Sarpedon, il vostro piccolo bastardo, allora sì che piangereste! Solo a lui volete bene come una vera madre»

Pasifae lo osservò con disappunto:
«Oh, avanti, Glauco, non metterti a fare il bambino!. Bisogna che ti trovi presto una moglie che ti faccia diventare un vero uomo, ma per il momento è più urgente decidere chi sarà la seconda moglie di Teseo»

«Ecco! Tu decidi della vita degli altri come se si trattasse di animali da allevamento»

Pasifae sorrise:
«Per le famiglie reali è sempre così. Mio padre diceva: "Un re non ha figli, ha soltanto eredi". Comunque ho deciso: domani tu partirai per Atene e porterai con te tua sorella Fedra per offrirla, anzi imporla, come moglie a Teseo. Fedra veglierà su mio nipote e ci assicurerà il controllo di Atene e del suo porto»

«Complimenti madre! Ti sei sbarazzata dei tre figli avuti da Minosse in un solo giorno! Così il tuo piccolo bastardo potrà avere tutto l’Impero per sé!»

Pasifae sospirò:
«Sei tu il re, e quando ti avrò trovato moglie avrai un successore. Sarpedon non c’entra con la politica»
«Tu menti!»
«Ora basta, Glauco! Ricordati che siamo in lutto e dobbiamo organizzare una cerimonia commemorativa per Arianna prima che tu parta. Adesso lasciami sola»

Glauco se ne andò, lanciandole uno sguardo furente.

Pasifae si recò subito nelle stanze di Sarpedon
Il bambino le venne incontro felice gridando:
«Mamma, mamma, mi porti a vedere il mio cavallino?».
Lei lo abbracciò e lo strinse forte.
Glauco ha capito tutto. Dovrò far sorvegliare Sarpedon con più attenzione.



Rivolse al figlio uno sguardo pieno d'affetto, che nessun altro aveva mai visto dipinto su quel volto:
«Un bambino, che un giorno sarà re, deve imparare a pensare, e solo dopo a divertirsi» disse a Sarpedon.
«Ma io so già pensare. Io voglio andare a cavallo»
«E’ troppo pericoloso. Quando sarai più grandicello ti insegnerò io stessa»
«Ma mamma! Io sono già grande!»
«Certo, certo caro… ma, ancora non sei pronto…»
«E quando sarò pronto?»
«Presto amore mio, presto» rispose Pasifae con voce preoccupata.
Improvvisamente si sentì stanca.
 Arianna è morta a vent’anni. Io ne ho trentacinque e sono già nonna. Ippolito… spero che Fedra possa essere una buona madre per lui
Non ne era del tutto convinta.
Fedra è una sciocca. Da me ha preso solo la bellezza. Spero che questa basti per tenere buono Teseo.
Tornò a guardare il suo figlioletto adorato, che giocava con alcune bambole.
Glauco potrà anche sposarsi, ma i suoi figli non saliranno mai sul trono del Toro, né i figli di Creteo o di Deucalione! Sarà Sarpedon il prossimo Minosse, ed io sarò la sua regina madre.
Era il suo sogno, ma era ancora ben lungi da realizzarsi.
Per ora lasciamo che Glauco e Catreus facciano il lavoro sporco e rimettano in sesto le finanze del regno. Poi, quando tutto sarà sistemato a dovere, dovremo chiamare a raccolta i nostri alleati ed eliminare tutti gli avversari. Quel giorno tutto il potere sarà mio, e, fintanto che Sarpedon non sarà adulto, io sarò la prima donna assisa sul trono del Toro e la prima a regnare col suo nome sull’Impero di Creta.




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