mercoledì 18 maggio 2016

Album (poesia)




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come eravamo,
ricordi,
Imagine
noi cantavamo.
E sempre noi,
noi che ridevamo,
noi che spendevamo,
negli anni Ottanta
(e l'Utopia già
buttata via).
Lady di ferro,
nei denti il coltello:
tagli ed affari,
guerre e miserie.
C'illudevamo
stessero là.
E ancora noi,
ricorderai,
noi che prendevamo
il sole a Bali,
noi a Dubai,
a Sharm-el-Sheik,
nei ruggenti
anni Novanta
di Wall Street.
E poi, ancora noi,
anni Duemila,
col naso in su:
cadono torri,
scoppiano bombe,
aerei, bus,
metropolitane
e la guerra,
sì la guerra,
è arrivata
fino a qui.
Show must go on.
Duemiladieci,
eccoci qua:
fondamentalisti
e finanzieri,
nuovi cellulari,
selfie e vanità,
l'austerità e la crisi,
i progressisti
(è di moda, ora,
 si sa): buonisti,
papi, cancellieri
e noi poveri illusi
invasi e camerieri
di un'altra civiltà.
E poi non so,
domani noi,
il piatto forte,
fragole e sangue,
velami e tenebre,
fin troppo facile
sarà per altri
al posto nostro
il finale scrivere.
E tu non piangere,
chiudi le pagine:
quando hai finito,
spegni la luce.


di Riccardo Querciagrossa
(e dei suoi primi quarant'anni)

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