lunedì 14 luglio 2014

La vera storia di Galadriel, regina degli Elfi di Lothlorien



Dama Galadriel è un personaggio di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien. Compare in Il Signore degli AnelliIl SilmarillionRacconti incompiuti e Racconti ritrovati. Nata a Valinor, lasciò l'Occidente in giovane età e visse una vita avventurosa nella Terra di Mezzo, che la portò ad essere protagonista di tutte le più importanti vicende della storia delle prime Tre Ere.
Il nome Galadriel significava Albero-ghirlanda e, al di fuori di Lórien, veniva associato, dalla gente che non conosceva i giorni antichi e la vera storia della Dama, con il nome dei Galadhrim, la gente di Lórien.
Fu la custode dell'Anello d'Acqua, Nenya, forgiato nell'antichità dal più grande maestro elfico, Celebrimbor, nipote di Feanor. Sua figlia Celebrían sposò Elrond e fu madre di Arwen.

Galadriel, principessa del sangue reale, nacque in Valinor, nipote di Finwë, primo Re dei Noldor, in quanto figlia di Finarfin, nato dal secondo matrimonio del re con Indis, della stirpe dei Vanyar. Fin dalla più giovane età apparve la più bella tra le principesse dei Noldor.





In gioventù fu di carattere fiero e ribelle, influenzata dal comportamento spavaldo dello zio Fëanor, il creatore dei Silmaril, il quale ammirava lo splendore dei suoi capelli dorati, che le derivavano dalla nonna Indis.



Pur mostrandosi all'inizio reverente nei confronti dei Valar, si ribellò a loro durante l'Ottenebramento di Valinor a opera di Morgoth e Ungoliant
Decise di lasciare Eldamar, e secondo alcune versioni conobbe Celeborn ad Alqualondë (questo in base alla prima versione redatta da Tolkien, perché nella versione "canonica", in The Road goes ever on, egli figurava come un Elfo del Doriath alla corte di Thingol, poiché suo padre ne era il nipote) dove viveva da lungo tempo con la stirpe di sua madre.


Imboccò la strada dell'esilio dopo la rivolta di Fëanor, giungendo con Celeborn nel Beleriand, nel porto di cui era signore Círdan il Timoniere (nei Racconti incompiuti, a differenza de Il Silmarillion, Galadriel giunge con Celeborn su una nave dei Teleri e non con i Noldor al seguito di Fëanor o di Fingolfin, attraversando l'Helcaraxe). Nessuno dei due partecipò mai alla guerra contro Angband, fortezza di Morgoth: si ritirarono, dopo un soggiorno nel Doriath, al di là degli Ered Lindon, prima della distruzione del Beleriand.


Per i primi tempi dimorarono sul lago Evendim, a nord della futura Contea, vicino ad Annúminas. Lì, tra il 350 e il 400, nacque Amroth (che, in seguito, Tolkien disconoscerà essere figlio di Celeborn e Galadriel, indicando in Celebrían la loro unica figlia, pur non indicandone la data di nascita).

Nel 700 si recarono a est fondando il regno di Eregion, aiutati probabilmente dal fatto che conoscevano i Nani di Khazad-dûm, di cui divennero amici (specialmente Galadriel, perché a volte si dice che Celeborn non li amasse, perché ricordava l'uccisione di Thingol da parte di un gruppo di Nani). Presero contatto con gli Elfi dell'Anduin, i Nandor, lontani congiunti di Celeborn, a quel tempo dislocati in una superficie boschiva che si estendeva su entrambe le rive per alcune decine di miglia e comprendeva anche Dol Guldur.
Capitò che Sauron riuscisse a circuire i fabbri dell'Eregion, primo tra tutti Celebrimbor, fino a che questi, presa coscienza dell'errore, si ribellarono. Celebrimbor, nipote di Feanor, diede alla Dama sua cugina l'anello Nenya, uno dei Tre Anelli dei Re degli Elfi.



Dopo la distruzione dell'Eregion, Galadriel e Celeborn si rifugiarono presso l'Alto Re dei Noldor, Gil Galad. Celeborn seguì Gil Galdad nella battaglia di Dagorlad dove Sauron fu sconfitto, ma non ucciso. 
Morto Gil Galad, in battaglia, Galadriel e Celeborn trovarono ospitalità a Imladris, fondata da poco da Elrond Mezzelfo, e vi dimorarono assieme per molti anni. Si trasferirono poi nel Belfalas, nella futura Dol Amroth, presso il porto elfico di Edhellond.
Fu in uno di questi soggiorni che Gandalf il Grigio le consegnò l'Elessar, la mitica gemma magica degli Elfi, che anni dopo sarebbe passata ad Aragorn.



Fu solo nella Terza Era, nel 1981, dopo la morte di Amroth, che Celeborn e Galadriel, chiamati dai Galadhrim a custodire il loro regno, divennero i sovrani di Lórien, circa mille anni prima dei fatti che avrebbero preceduto la Guerra dell'Anello.


Un triste evento segnò la vita di Galadriel e riguardò sua figlia Celebrian, che durante un viaggio da Lorien a Imladris fu colpita da una freccia avvelenata dagli orchi.


Galadriel e Celeborn piansero per la disgrazia della figlia Celebrian, colpita da una freccia avvelenata. Celebrian, moglie di Elrond e madre di Arwen, partì per l'Ovest, nella speranza di salvarsi dal veleno. Di lei non si seppe più nulla.

Galadriel e la Guerra dell'Anello




Nella Terza Era, Galadriel entra a far parte del Bianco Consiglio, a capo del quale vorrebbe mettere Gandalf, e non Saruman il Bianco, di cui sospetta il tradimento.





Durante il viaggio verso Sud della Compagnia dell'Anello, Lothlórien è una tappa del viaggio. Galadriel fa la conoscenza di Frodo Baggins che le offre l'Unico Anello, abbagliato dallo splendore della Dama elfica; la Dama rifiuta il potere a lungo desiderato, riscattandosi così agli occhi dei Valar, che le perdonano l'antica ribellione, compiuta negli anni della sua ribelle gioventù.





 Offre ai membri della Compagnia alcuni importanti doni: ad Aragorn ella dona una spilla d'argento a forma di aquila che incastona una grande pietra verde, dono per le future nozze con Arwen (di cui lei è la nonna).






In questa occasione dice addio ad Aragorn, perché sa che non si incontreranno mai più.
Il Lamento di Galadriel è noto per la sua parola chiave: Namarie, che in elfico significa Addio.

Namárië! Nai hiruvalyë Valimar.
Nai elyë hiruva. Namárië!


 A Legolas un arco di Lórien; a Gimli, che (ormai perdutamente innamorato di lei) osa chiederle un solo e semplice capello, ella concede graziosamente quanto richiestole (l'enorme valore simbolico di ciò si rivela tenendo presente che Galadriel concede volentieri questo dono a Gimli, un Nano, mentre lo rifiutò più volte, molte ere prima, a Fëanor in persona); a BoromirMeriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc dona delle preziose cinture; a Samvise Gamgee una scatolina con polvere di Lórien, per concimare al suo ritorno a casa la terra della Contea, ed una corda elfica; e infine, a Frodo, una fiala d'acqua dello specchio, nel cui interno è stata catturata la luce della stella di Eärendil, la Stella del Vespro: essa dovrà servire al Portatore dell'Anello per le ore più buie del suo viaggio. 







Subito dopo la partenza della Compagnia, Galadriel ospita e veste il rinato Gandalf, sopravvissuto alla battaglia contro il Balrog di Morgoth.
Galadriel incontrò poi la nipote Arwen e la sostenne nel suo desiderio di sposare Aragorn.

Durante la Guerra dell'Anello, Lothlórien subisce tre attacchi, tutti respinti, e alla fine di questi Galadriel e Celeborn si inoltrano nel Bosco Atro, dove incontrano Thranduil, re del reame elfico del bosco e dove Galadriel purifica la foresta e la fortezza di Dol Guldur dal ricordo di Sauron. Con la scomparsa dell'Unico Anello la decisione per gli Alti Elfi è chiara; così Galadriel, dopo aver assistito al matrimonio della nipote Arwen e al funerale di Re Théoden, parte dalla Terra di Mezzo insieme ad Elrond, Gandalf, Frodo, Bilbo Baggins e a tanti della sua razza, verso le Terre Imperiture, salpando dai Mithlond il 29 settembre del 3021 della Terza Era, andando a riunirsi alla Casa di Finarfin e alla figlia, seguita da Celeborn.





L'ultima regina degli Elfi scompare nella nebbia...


4 commenti:

  1. Mi ha sempre incuriosito la figura di Galadriel (anche se devo dire che Cate Blnchett non mi è mai piaciuta tanto per interpretarla, il suo aspetto ha un che di "strano" ripsetto alla figura descitta nel libro... ma ovviamente è solo una mia personalissima impressione) e non avevo mai sentito così bene la sua storia!
    Nel libro è un personaggio estremente affascinante ma tende a "disperdersi" un pò rispetto agli altri: questo post ha chiarito molti punti che mi erano rimasti poco chiari! Davvero interessante! :D

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    1. Il personaggio di Galadriel è molto più complesso e interessante di quello che può apparire nei film e anche di quello che può sembrare se si è letto solo Il signore degli anelli e non gli altri romanzi, o comunque, anche se li si è letti, ci si è dimenticati di alcuni elementi.
      E' quindi molto utile, per capire l'importanza del personaggio, tenere presente la sua storia e i suoi legami con tutti gli altri protagonisti, altrimenti sembra davvero qualcosa di evanescente e indefinito.
      Nel Silmarillion, che è il libro che ho riletto di più in assoluto, (ormai ho perso il conto, credo di saperlo a memoria :-D ) la vicenda di Galadriel è appassionante, perché mostra l'evoluzione da una giovinezza ribelle e impulsiva ad una sempre crescente consapevolezza e saggezza, maturate attraverso l'esperienza del dolore, della sconfitta e della perdita delle persone amate.
      Per questo Galadriel appare così malinconica: perché è una sopravvissuta che ha visto morire quasi tutti coloro con cui aveva intrapreso il viaggio da Valinor verso la Terra di Mezzo. E' stata un'esule per innumerevoli anni, ha visto tutte le guerre, ha perso anche la sua unica figlia e si trova nel dilemma di dover sostenere la nipote in un amore che le farà perdere l'immortalità elfica. In questo quadro si capisce anche il senso del "Lamento di Galadriel", la poesia che Tolkien scrisse veramente in elfico! Tra l'altro la scena del suo dialogo con Aragorn (come anche quella del dialogo con Arwen) sono state tagliate perché avrebbero reso troppo lungo il film e quindi io le ho potute vedere solo perché ho preso il cd con l'extended edition. E il dialogo con Aragorn è davvero commovente e quell'addio, con quella splendida parola "Namarie", dà veramente un senso di magia alla decisione di Galadriel di tornare a Valinor, alla fine, e di lasciare tutto ciò che aveva di più caro, perché era consapevole che l' "era leggendaria" era finita e iniziava il tempo degli uomini, dove gli elfi non avrebbero avuto più spazio. Se si rifilette su questo si capisce l'intento di Tolkien di comunicare al lettore il rimpianto del mondo pre-moderno, la cui scomparsa ci ha privati di molte forme di bellezza che non ritroveremo più in natura e nemmeno nella cultura o nell'arte. Insomma, partendo da Galadriel si possono trovare numerosissime questioni su cui vale la pena riflettere.
      Mi fa molto piacere che tu l'abbia apprezzato! Grazie!!! :-)

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    2. Infatti io ho letto per bene solo il Signore degli Anelli, il Simarillion l'ho solo iniziato, ma i libri di Tolkien richiedono un certo impegno con tutti i personaggi e le avventure che contengono, quindi devo trovare un momento di tranquillità per leggerlo se non non ci capirei niente!^^

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    3. Sì, è verissimo, il Silmarillion più che un romanzo è una raccolta di testi mitologici che tra l'altro è stata pubblicata dopo la morte di Tolkien, a cura di suo figlio (che da allora ha pubblicato un libro all'anno, con i vari testi incompiuti!). Io per capire bene l'ho riletto molte volte a distanza di anni, per questo penso che sia utile fare un'opera di esposizione e di introduzione, con questo tipo di post, riguardo all'argomento. Per esempio per domani ho preparato un post su Rivendell-Gran Burrone che sicuramente ti piacerà, anche perché ho selezionato delle immagini molto particolari, che ho ricercato con molta pazienza... spero che apprezzerai! ;-)

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