Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
lunedì 7 aprile 2014
Virginia D. Capitolo 3. Fantasie, ipotesi e deduzioni.
Se una cosa strana accade una volta è puro caso, se accade due volte è una singolare coincidenza, ma se accade tre volte, be', allora è diverso.
Al terzo giorno in cui la misteriosa studentessa si presentò con un aspetto che ne confermava lo stile e la rendeva diversa da tutte le altre, dovetti prendere atto che era una persona speciale, perché, al contrario di quel che pensano i moralisti, l'abito fa il monaco.
Camicetta bianca abbottonata, colletto bianco, una leggerissima maglia viola con ricami in pizzo, che lasciava intravvedere tutto, pantaloni neri, scarpe nere. Capelli sciolti
Mi sedetti di fianco a lei, che per la prima volta mi rivolse un rapido sguardo, dalla testa ai piedi, come era logico immaginarsi da una persona che cura tanto il proprio aspetto.
Non dirò com'ero vestito io, ma certamente anch'io avevo il mio stile, ed era uno stile classico, un po' come se avessi la divisa di qualche college privato inglese o americano.
In quel momento non lei non mostrò alcun segno di interesse, ma in seguito seppi che era stato proprio il mio abbigliamento a farle capire che anche io avevo una personalità diversa dall'ordinario.
In fondo sia lei che io avevamo scelto un'immagine che incarnava un'idea di distinzione elegante non fine a se stessa, ma veicolo di un messaggio che poteva essere compreso soltanto da chi aveva una forte sensibilità estetica.
Sentivo che questa affinità avrebbe potuto, prima o poi, favorire una comunicazione con lei.
Immaginavo che un giorno avrebbe potuto rivolgere a me il suo meraviglioso sorriso, e non per mera cortesia, ma per una comprensione profonda del fatto che potevamo condividere qualcosa.
Per il momento avevo in mano pochi dati riguardo alla sconosciuta che mi aveva così affascinato.
Continuava ad essere totalmente riservata, non parlando con nessuno e non cercando alcun contatto.
Era estremamente veloce e precisa nel prendere appunti, in bella calligrafia, peraltro, come solo le donne sanno fare.
In questo io ero molto vicino al maschio medio: i miei appunti erano disordinati e scritti con una calligrafia incomprensibile persino a me stesso.
Però vidi con sorpresa che, almeno due volte, Virginia sbirciò verso il mio quaderno, come per avere conferma riguardo a qualcosa che la giunonica prof. di Lingua latina aveva detto frettolosamente.
Al termine delle due ore di latino, la classe si divideva, in quanto i "classicisti" frequentavano un corso di lingua greca, mentre i "modernisti" erano indirizzati verso un corso di linguistica italiana.
Quel giorno decisi, per pura curiosità e con la massima discrezione, di seguirla e vedere se in effetti andava a frequentare Lingua greca.
Notai ancora che non parlava con nessuno, nemmeno con le ragazze "classiciste". Si fermava a prendere il caffè alla macchinetta, ma lo consumava in disparte e poi si recava dritto nell'aula di greco, senza nemmeno andare in bagno.
Ipotizzai anche qui che doveva avere, come me, il disgusto per le condizioni esecrabili in cui versavano i bagni dell'università più antica del mondo. Pareva che fosse dai tempi del padre Irnerio che non li avessero più puliti!
Questo tipo di condotta richiedeva una buona dose di autocontrollo, ed era una cosa che io apprezzavo molto.
Con la stessa curiosità, alla fine delle due ore successive, tornai a seguirla da lontano e vidi che, appena uscita dall'aula, si recava direttamente fuori dalla facoltà e alla fermata dell'autobus.
Questo non mi permetteva di sapere se abitava in città, come me, o se era una pendolare.
Le mie indagini, però, non si spinsero oltre.
Cast
Emmy Rossum - Virginia D.
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