martedì 22 aprile 2014

L'Artemisia e le sue proprietà anti-tumorali

Artemisia annua cancro

Si chiama Artemisia Annua ed è un’erba usata nella medicina cinese già da diversi millenni. E’ pressocché sconosciuta nella medicina occidentale anche se recentemente è stata presa in esame dai ricercatori dell’Università della California.
Gli antichi cinesi la utilizzavano spesso per la cura di numerose malattie dato il potere curativo della sua sostanza base, l’artemisina. Tuttaviala medicina occidentale ha sempre usato questo estratto come potente antimalarico e, solo recentemente (esistono studi a proposito fin dal 2001, mentre quello più recente risale al 2011, quando sono stati condotti esperimenti in vitro), si è accorta che l’artemisina, in combinazione col ferro è in grado di agire contro le cellule cancerogene del cancro al polmone con effetto immediato, dando sin da subito effetti positivi del 28%.
Sicuramente l’Artemisia Annua diventerà oggetto di grande interesse da parte delle compagnie del farmaco, dato che i ricercatori californiani hanno dimostrato che i primi effetti positivi sono visibili già entro le 24 ore.
Ma come agisce questa importante pianta cinese? L’artemisina, cioè il principio attivo della pinata, unito al ferro, localizza le cellule cattive operando di fatto una selezione. Poi le cellule tumorali vengono sconfitte dal principio attivo. Ed il gioco è fatto. Adesso sarà compito degli scienziati stabilire per quali tipi di cancro sia efficace questo principio attivo. Per adesso comunque, gli studi dimostrano che l’artemisina è in grado di fermare il fattore di trascrizione ‘E2F1′ intervenendo  nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro.
In una intervista a Panorama.it, Marco Pierotti, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha parlato dell’Artemisia Annua. Ecco uno stralcio dell’intervista:
Ma questa “erba magica” è davvero così efficace?
“Si tratta di studi interessanti e che hanno un fondamento” spiega a Panorama.it  Marco Pierotti, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano . “Anche se a prima vista si potrebbe pensare ad una di quelle notizie da lasciar perdere, esistono studi in proposito fin dal 2001, mentre quello più recente risale al 2011, quando sono stati condotti esperimenti in vitro”.
Come funziona l’Artemisia Annua?
Questa erba era usata nella medicina cinese, poi venne dimenticata per un lungo periodo, fino a quando negli anni ’70 si ritrovarono manoscritti che ne indicavano l’uso come antimalarico. Diciamo che può dare degli effetti positivi là dove c’è un’alta concentrazione di ferro, situazione che si verifica in alcuni tipi di tumore (non tutti, però), per garantire la rapida riproduzione delle cellule tumorali, sulle quali questa erba risulta “tossica”. Insomma, non si tratta di una sorta veleno di scorpione…
Insomma, non è proprio una “bufala”, ma cosa dicono gli studi in proposito?
L’ultimo lavoro, come accennato, risale al 2011 quando una company, che detiene un “mezzo brevetto”, ha creato in laboratorio una molecola sintetica che riproduce gli effetti dell’erba. Al momento dunque esistono dati sperimentali in vitro, ma perché si possa davvero usare il principio alla base dell’azione dell’Artemisia Annua ci vorranno ancora diversi passaggi, dalle procedure su animali fino alle sperimentazioni cliniche. Insomma, occorrono ancora anni.

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