"Con un’impostazione inedita e nomine cardinalizie in controtendenza rispetto al passato, Francesco ha invece sparigliato le carte. Più che per i temi etico-sessuali, d’ora in poi il successore di Pietro ha intenzione di spendersi per le questioni sociali ed economiche. Il suo sostegno non sarà più appannaggio esclusivo dei conservatori.
Colti di sorpresa, i due partiti d’America cercano di adattarsi e di volgere a loro favore il nuovo corso della Chiesa universale.
Non per intercettare il fantomatico «elettorato cattolico» – a dispetto dei luoghi comuni, da decenni il voto dei cattolici riflette fedelmente quello del resto della popolazione – quanto per sfruttare la popolarità di Francesco.
Per Obama si tratta di nobilitare la sua eredità politica, magari corredandola di qualche successo legislativo. Per repubblicani e democratici l’obiettivo è (ri)definire il loro ruolo nel panorama nazionale, nel tentativo di aggiudicarsi le prossime consultazioni parlamentari e presidenziali.
In ogni caso un cambiamento epocale. Specie per il Grand Old Party, che per oltre vent’anni è stato l’interlocutore privilegiato dei vescovi."
Citazione da "Come una rockstar, il papa egalitario turba e seduce Washington",
articolo presente in "Le conseguenze di Francesco".
articolo presente in "Le conseguenze di Francesco".
La carta rappresenta la distribuzione dei cattolici negli Stati degli Usa, le province ecclesiastiche e le diocesi. A una più elevata percentuale di cattolici corrisponde un colore più scuro sulla mappa. Nei quadretti sono scritte le percentuali di cattolici e protestanti.
Da "Le conseguenze di Francesco", Limes
[Carta di Francesca La Barbera]
Nessun commento:
Posta un commento