venerdì 28 marzo 2014

I cattolici negli Stati Uniti: mappa e percentuali




"Con un’impostazione inedita e nomine cardinalizie in controtendenza rispetto al passato, Francesco ha invece sparigliato le carte. Più che per i temi etico-sessuali, d’ora in poi il successore di Pietro ha intenzione di spendersi per le questioni sociali ed economiche. Il suo sostegno non sarà più appannaggio esclusivo dei conservatori.

Colti di sorpresa, i due partiti d’America cercano di adattarsi e di volgere a loro favore il nuovo corso della Chiesa universale.

Non per intercettare il fantomatico «elettorato cattolico» – a dispetto dei luoghi comuni, da decenni il voto dei cattolici riflette fedelmente quello del resto della popolazione – quanto per sfruttare la popolarità di Francesco.

Per Obama si tratta di nobilitare la sua eredità politica, magari corredandola di qualche successo legislativo. Per repubblicani e democratici l’obiettivo è (ri)definire il loro ruolo nel panorama nazionale, nel tentativo di aggiudicarsi le prossime consultazioni parlamentari e presidenziali.

In ogni caso un cambiamento epocale. Specie per il Grand Old Party, che per oltre vent’anni è stato l’interlocutore privilegiato dei vescovi."


La carta rappresenta la distribuzione dei cattolici negli Stati degli Usa, le province ecclesiastiche e le diocesi. A una più elevata percentuale di cattolici corrisponde un colore più scuro sulla mappa. Nei quadretti sono scritte le percentuali di cattolici e protestanti.

[Carta di Francesca La Barbera]

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