mercoledì 15 gennaio 2014

Alcune carte a colori sulla Francia dell'era Hollande



Carta di Francesca La Barbera    La carta illustra lo spazio esagonale della Francia continentale. Ma quello francese è tutt’altro che uno Stato nazionale  quanto piuttosto una nazione mondiale, come dimostrano i territori  extraeuropei rappresentati nella carta.La Francia è composta da 27 regioni (22 sul territorio  metropolitano più cinque dipartimenti d’oltremare), a loro volta divise  in 101 dipartimenti. La Francia possiede inoltre territori che non hanno  lo status di regione o dipartimento, elencati nel riquadro giallo.Carta tratta dall’editoriale “L’impossibilità di essere normali” di Limes 3/2012 “La Francia senza Europa”.



Carta di Francesca La Barbera“È  [...] lo Stato a segnare il campo della geopolitica tricolore, che si espande o contrae a seconda delle epoche e dei regimi. [...] In un intreccio di scale spazio-temporali [...]: la memoria della massima espansione territoriale come pallida ma cogente sinopia dell’affresco contemporaneo, marcato dai confini della Repubblica con annessi dipartimenti, collettività e territori d’Oltremare (in tutto oltre un milione di chilometri quadrati e la seconda zona economica esclusiva marittima al mondo), dall’universo geolinguistico della Francofonia, dalle forze militari di sovranità (dalla Guyana ai Caraibi, da Riunione a Mayotte, dalla Nuova Caledonia alla Polinesia) e di presenza (dall’Afghanistan al Libano, dal Golfo di Aden al Sahel o al Kosovo), schierate al di là dell’Esagono, sotto l’ombrello nucleare. Per disegnare la Francia serve dunque il planisfero”.Tratto dall’editoriale “L’impossibilità di essere normali” di Limes 3/2012

Carta di Laura CanaliLa carta illustra il mantenimento da parte della Francia di interessi neocoloniali anche dopo il dissolvimento del suo impero africano, un sistema chiamato Françafrique.Nella carta vengono mostrati il dislocamento delle forze tricolori, le date dell’intervento (o dell’influenza) francese in crisi interne e i nomi delle missioni militari.Sono in evidenza anche due tra le aziende che hanno (o hanno  avuto) un ruolo cruciale in Africa: Elf (petrolio) e Bolloré (leader dei  porti del Golfo di Guinea).


Carta di Francesca La BarberaLa carta illustra l’agonia dell’euro, evidenziando i Piigs (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna) e classificando i paesi secondo il rating di Standard & Poor’s.I paesi “Neuro” sono gli Stati ricondotti al progetto di  creare un club della valuta unica ristretto ai membri più virtuosi. Le  nazioni europee sono anche elencate in ordine decrescente di pil pro  capite calcolato secondo la parità del potere d’acquisto (dato ufficiale  del Fondo monetario internazionale aggiornato al 2011). Carta tratta dall’editoriale “L’impossibilità di essere normali” di Limes 3/2012 “La Francia senza Europa“.

Carta di Francesca La Barbera“Da quando il Muro di Berlino le è crollato addosso,  sconvolgendone i disegni archimedei e resuscitando gli spettri del 1870  e del 1940, la geopolitica europea di Parigi si muove nella logica di  limitare i danni. L’Europa come Grande Francia è impensabile. Tocca  almeno evitare che si configuri come Grande Germania. [...] Alcuni toni striduli della campagna presidenziale francese, a echeggiare il timore dei boches e a rinverdire la vergogna dei collabos (i francesi che tesero la mano all’occupante hitleriano) quasi il fiscal compact  fosse la Carta del Quarto Reich, confermano che il nervo della  germanofobia è facilmente irritabile. Come rivelò il senso di panico  con cui Mitterrand reagì, subito dopo il crollo del Muro, all’incombere  della riunificazione tedesca”.Dall’editoriale “L’impossibilità di essere normali” di Limes 3/2012 “La Francia senza Europa“.



Carta di Laura CanaliLa carta evidenzia le direttrici di penetrazione  della Francia nell’Africa settentrionale e occidentale. Dal riquadro  sono esclusi le isole dell’Oceano Indiano e Gibuti per mostrare più nel  dettaglio come la Francia sottomise un terzo del Continente Nero. Nel 1880, i possedimenti francesi africani erano  limitati a porti e zone costiere in Algeria, Senegal e Golfo di Guinea.  Nel giro di un trentennio, le forze armate di Parigi si diressero contro  i principali potentati locali (mostrati dalla carta).  Le esplorazioni spianarono la strada alle occupazioni.  La carta illustra come in generale fu attorno alle rotte aperte dalle  spedizioni che Francia e Gran Bretagna costruirono i loro imperi  coloniali.

Carta di Laura CanaliLa carta raffigura l’Unione francese nata contestualmente alla promulgazione della costituzione della Quarta repubblica.I territori che essa comprendeva avevano quattro status diversi.  Algeria e Riunione erano dipartimenti d’Oltremare (componenti dello  Stato francese a tutti gli effetti). Africa Occidentale Francese, Africa  Equatoriale Francese, Madagascar, Comore e Gibuti erano invece  territori d’Oltremare. Appartenevano all’Unione anche i territori associati  (Togo Francese e Camerun Francese, ex colonie tedesche) e Stati  associati (Tunisia e Marocco, sotto protettorato riconosciuto dalla  Società delle Nazioni prima e dalle Nazioni Unite poi).

Carta di Laura CanaliLa carta illustra l’impatto della lacerante guerra  d’Algeria per la Francia: 2 milioni di giovani francesi combatterono in  Africa tra 1954 e 1962; un milione di “pieds noirs” (i francesi nati in  Algeria) emigrò oltre il Mediterraneo, seguiti da oltre 400 mila  africani. Sono in evidenza gli eventi più cruenti e le operazioni dell’esercito  francese e del Fonte di liberazione nazionale, che dalle roccaforti sui  monti orientali spostò lo scontro nelle città: il culmine fu la  battaglia d’Algeri del 1957. La carta mostra anche i bastioni dell’Organisation armée secrète, gruppo terroristico formato dai generali che avevano tentato un colpo di Stato contro De Gaulle. L’Oas fu responsabile dell’escalation della violenza, anche in Francia, con diversi attentati.

Nessun commento:

Posta un commento