Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
sabato 19 marzo 2016
Le radici sono importanti
C'è una scena molto profonda, nel film "La grande bellezza", di Sorrentino, in cui la centenaria suora ospite per un breve pellegrinaggio a Roma, dice una frase apparentemente ovvia, e quasi ridicola: "Lo sa perché mangio radici? Perché le radici sono importanti".
Ecco, questa frase ha un ruolo centrale nel film, perché indica al protagonista la via per ritrovare quella vena artistica e creativa che aveva perduto nel disperdersi quasi completamente nella mondanità della capitale.
Io metterei questa frase di fianco ad altre, che voglio citare in questa pagina del mio diario.
Un'altra frase che riguarda le radici è quella rappresentata nell'immagine sottostante, dove vediamo un albero i cui rami sono identici, in quanto a forma ed estensione, alle radici, e la scritta è "Così sopra, così sotto", che vuol dire, naturalmente, che senza il contributo di una quantità ampia di radici, non sarebbe possibile, per l'albero, espandersi in quel modo con il tronco e con i rami.
Oppure ancora la frase di Chesterton che compare nell'immagine di apertura: "Così forte è la tradizione che le generazioni future sogneranno riguardo a qualcosa che non hanno mai visto".
La Civiltà Occidentale ha una grande tradizione sulla quale le generazioni si sono formate, sia in famiglia che nella scuola che in generale nella vita.
Ora è in atto un processo di svalutazione della tradizione della civiltà occidentale a vantaggio di quella delle altre civiltà. Ora, premesso che l'apporto di ogni civiltà alla cultura umana è fondamentale, bisogna però dire che è altrettanto fondamentale che ogni civiltà provveda primariamente alla trasmissione della propria cultura e dei propri elementi tradizionali, altrimenti corre il rischio di perderli per sempre.
Il tradizionalismo non è un "adorare le ceneri", come polemicamente disse papa Bergoglio, al contrario è un mantenere viva la fiamma, il Sacro Fuoco della cultura e dell'arte.
venerdì 18 marzo 2016
La piantina dell'appartamento di Casa Baggins. Floor plan of Bag End
Come possiamo vedere l'interno della casa di Bilbo Baggins e di suo nipote Frodo ha una forma curvilinea, che si adatta a quella della collina in cui è scavata la galleria Hobbit.
Ora, dopo aver rivisto un'infinità di volte i film, che ho scelto come riferimento piuttosto che i libri, (perché le indicazioni sono maggiori e la possibilità di vedere concretamente la casa e l'arredamento è di grande aiuto) posso dire che incomincio solo ora a raccapezzarmi.
Per capire la piantina dell'appartamento e collegarla alle immagini interne ed esterne, cerchiamo di seguire alcune linee guida.
L'ingresso presenta subito, a sinistra, un collegamento ampio e senza porte al salotto.
E' lo stesso soggiorno dove Gandalf getterà l'anello nel camino e racconterà a Frodo la verità, mentre Sam ascolta di nascosto sotto alla finestra grande.
Infatti il soggiorno si riconosce non solo per l'ampiezza, ma anche per avere una finestra grande quasi quanto la porta d'ingresso e due finestrini ai lati, che sono quasi due oblò.
Questo soggiorno è molto ordinato nella trilogia cinematografica de "Lo Hobbit", quando ancora Bilbo è un solido borghese dalle abitudini tranquille e "rispettabili".
In quella stanza si svolge il colloquio in cui Gandalf indica il ritratto del prozio di Bilbo, il grande Ruggitoro Tuc, uno zio di sua madre Belladonna Tuc, mentre Bilbo, seduto in poltrona davanti al camino, appena riavutosi da uno svenimento, fuma la sua inseparabile pipa e borbotta sul fatto che un Baggins di Casa Baggins deve stare a casa propria ed evitare le avventure.
Troveremo questo soggiorno molto più in disordine nei film de Il Signore degli Anelli, quando ormai Bilbo è un vecchio stravagante e un po' pazzo che ha perso completamente le manie d'ordine della "rispettabilità borghese".
Possiamo vedere che quel salotto dà direttamente sulla cucina, attraverso una arcata tonda.
E' possibile già da qui scorgere la tavola della cucina, le panche, il camino, le pentole, le posate, persino i fasci di aglio e di cipolla appesi al soffitto.
Ritornando alla piantina possiamo vedere che la stanza del salotto è chiamata "Parlour" e che è collegata alla Kitchen.
Possiamo però anche vedere che l'ingresso, Entrance House, dà anche, tirando dritto invece di voltare, su una Oak Hall dove si possono vedere, nel film, le radici (ben levigate e lucidate) della quercia che cresce in cima alla collina dove ha luogo la stessa Casa Baggins.
In quella Oak Hall vi è una specie di attaccapanni e vi sono due porte chiuse che conducono, una a un vero e proprio vestibolo e l'altra a una sala da fumo, che però nei film non si vedono.
Ciò che invece si vede è l'ampio corridoio centrale, curvo e suddiviso in tre rami.
Una East Hall, un Atrium, che è la parte più ampia, dove c'è un tappeto e un grande lampadario (nel quale Gandalf sbatte più volte la testa) e una West Hall, in fondo alla casa, di cui si vede molto poco e che conduce alle stanze degli ospiti e ad un'uscita posteriore.
Dall'Atrium centrale si vedono sul davanti la sala da pranzo, dove ci sarà la grandiosa cena dei Nani, e dall'altra parte la dispensa, con le sue
cantine e il suo ripostiglio, che sarà letteralmente saccheggiata dalla voracità dei Nani.
L'Atrium dà anche sullo studio di Bilbo, il quale a sua volta è collegato alla camera da letto.
Quando Bilbo si risveglia dopo la serata con i Nani, lo vediamo camminare lungo una traiettoria che lo conduce dalla camera da letto.
...con letto a baldacchino, lavabo, camino e varie panche e armadi), attraverso lo studio e l'atrium, dando un'occhiata alla porta della sala da pranzo...
...entrando poi in cucina e quindi nel salotto dove vede che è stato lasciato il Contratto: e a quel punto maturerà, guardando fuori dalla finestra, la decisione di partire.
Esistono in commercio dei modellini ridotti di Casa Baggins, che eliminano il corridoio e dispongono diversamente le stanze.
Sono qualcosa di simile a una casa delle bambole.
Tutto questo dà comunque l'idea che ormai, per noi fan di Tolkien e di Peter Jackson, Casa Baggins è un luogo quasi più reale di casa nostra!!!
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