mercoledì 4 ottobre 2017

Mappa completa della Terra di Mezzo

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Della Terra di Mezzo conosciamo soltanto la zona del Nord-Ovest e alcuni elementi confinanti.
Questa ricostruzione comprende le zone del Sud (Harad) e dell'Est (Rhun), che Tolkien ha descritto, ma non ha mai disegnato.

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Altre mappe della Terra di Mezzo

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martedì 3 ottobre 2017

L'universo di Tolkien: mappa di Arda

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Questa ricostruzione tiene conto delle informazioni presenti nel Silmarillion, ne Lo Hobbit, ne Il Signore degli Anelli e nei Racconti Incompiuti di Numenor e della Terra di Mezzo.
Da notare le zone tratteggiate al nord che rappresentano le terre inondate dopo la distruzione del Beleriand al termine della Prima Era.

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lunedì 2 ottobre 2017

Alfabeto sanscrito

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La lingua sanscrita (anche sanscrito da saṃskṛtam, संस्कृतम् in devanagari) è una lingua ufficiale dell'India appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee. Da essa derivano molte lingue moderne del paese (prima e più diffusa tra tutti l'hindi). Il termine sams-kr-ta significa, nell'antica lingua, "perfezionato" e può essere reso col latino con-fec-tus (la radice kṛ del sanscrito corrisponde alla radice fac, es. facio, del latino).
Il ruolo di questa lingua nella cultura indiana è simile a quello del latino e del greco antico in Europa. In sanscrito furono composti molti testi classici, ad esempio i Veda. Se ne hanno due versioni, poco divergenti: il sanscrito vedico ed il sanscrito classico, più tardo. È una delle 23 lingue ufficialmente riconosciute dall'allegato VIII della Costituzione dell'India.[1]

Storia


Manoscritto del Devimahatmya dell'XI secolo
Il primo testo in sanscrito sono i Rig-veda. La maggior parte dei testi sopravvissuti sono stati composti nell'India antica e medievale. In sanscrito vedico furono scritti i poemi epici Mahābhārata e Rāmāyaṇa.
La prima grammatica sanscrita stampata in Europa fu compilata alla fine del XVIII secolo per opera del missionario Paolino da San Bartolomeo[2]. Tuttavia già nel XVI secolo Filippo Sassetti, in alcune lettere dall'India indirizzate agli amici e alla famiglia, indicò una certa somiglianza di alcune parole sanscrite con l'italiano, ma l'affinità tra il sanscrito e le lingue europee più diffuse risultò evidente nel 1786, quando William Jones della East India Company presentò nella sede di Calcutta della Royal Asiatic Society un saggio in cui dimostrava come la lingua sanscrita fosse riconducibile al ceppo linguistico delle lingue germaniche e delle lingue classiche più conosciute. Di qui, l'interesse del sanscrito da parte degli studiosi europei nel XVIII secolo aprì la strada alla linguistica storica e comparata: in particolare furono comparati il sistema delle radici e il sistema delle declinazioni del sanscrito con quelli delle lingue europee classiche e moderne (es. sanscrito pitàr = greco patèr = latino pater = tedesco Vater = italiano padre). La declinazione del sanscrito comprendeva otto casi, tra i quali lo strumentale e il locativo (cfr. le lingue baltiche e slave).
Altri studiosi dell'età romantica furono Henry Thomas Colebrooke, autore della prima grammatica sanscrita filologicamente accurata, e Wilhelm August von Schlegel, al quale si deve l'avvio dello studio di questa lingua in Germania.

Classificazione

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Sanscrito vedico e Sanscrito classico.
Il sanscrito appartiene al ramo indoario del gruppo indoiranico, una delle famiglie linguistiche derivate dall'indoeuropeo.
Se ne hanno due versioni:

La grammatica

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Grammatica sanscrita.
Il sanscrito è con ogni probabilità la lingua indoeuropea più conservatrice: mantiene tutte le forme originali e ne presenta poche innovative. Il nome ha una declinazione complessa: i casi sono 8 (con ogni probabilità gli stessi dell'indoeuropeo): nominativogenitivodativoaccusativovocativostrumentaleablativo e locativo; uno in più rispetto al latino arcaico e al gallico, nei quali strumentale e ablativo non sono mai stati distinti; due in più rispetto al latino classico, dove è praticamente perso anche il locativo; tre in più rispetto al greco antico che assimila strumentale, ablativo e locativo negli altri cinque. I numeri sono tre, come in greco antico: singolare, duale e plurale; anche i generi sono tre: maschile, femminile e neutro, forse innovazione rispetto all'indoeuropeo, nel quale probabilmente maschile e femminile non si distinguevano. Il verbo, assai complesso e arcaicizzante, ha quattro modi finiti: indicativo, congiuntivo, ottativo, imperativo, come in greco antico; cinque tempi: presente, imperfetto, aoristo, perfetto e futuro (quest'ultimo non esisteva in indoeuropeo); a differenza di latino e greco non ha un piuccheperfetto e un futuro perfetto. Accanto all'attivo e al passivo il sanscrito sviluppa la forma media (unica tra le lingue indoeuropee, insieme al greco antico); le forme sono sintetiche e non perifrastiche, a differenza di quanto accade nella maggior parte delle lingue moderne.

Note

  1. ^ Germano Franceschini e Francesco Misuraca, 1.11. Le lingue del diritto indiano, in India: diritto commerciale, doganale e fiscale, Wolters Kluwer Italia, 2006, p. 16, ISBN 8821723569.
  2. ^ (LA) Paulinus a S. Bartholomaeo, Sidharubam seu Grammatica Samscrdamica. Siddarupam. Cui accedit Dissertatio historico-critica in linguam Samscrdamicam vulgo Samscret dictam, in qua huius linguae exsistentia, origo, praestantia, antiquitas, extensio, maternitas ostenditur, libri aliqui ea exarati critice recensentur, & simul aliquae antiquissimae gentilium orationes liturgicae paucis attinguntur, & explicantur auctore Fr. Paulino a S. Bartholomaeo, Romae, ex typographia Sacrae Congregationis de Propaganda Fide, 1790.

Bibliografia

  • Saverio Sani, Grammatica sanscrita, Giardini, Pisa, 1991
  • Carlo Della Casa, Corso di Sanscrito, Edizioni Unicopli, Milano, 1980 (1998, seconda edizione)
  • Massimo Morroni, Sanscrito semplice. Introduzione allo studio, Roma, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2012, ISBN 978-88-910370-4-6
  • Ashok Aklujkar, Corso di sanscrito, Milano: Hoepli, 2012, ISBN 978-88-203-4818-2

Dizionari sanscrito–italiano]

  • Tiziana Pontillo, Sanscrito-italiano, italiano-sanscrito, Milano: A. Vallardi, 1993, ISBN 88-11-94152-0

Voci correlate

martedì 26 settembre 2017

Il referendum per l'indipendenza del Kurdistan

Iraqi Kurdistan in Iraq (de-facto and disputed hatched).svg

   Official borders of the Region of Iraqi Kurdistan 

   Territory controlled by Iraqi Kurdistan

   Territory claimed by Iraqi Kurdistan

   Rest of Iraq

Location of Iraqi Kurdistan

Nella giornata di ieri si è tenuto, nel nord dell'Iraq, il referendum per l'indipendenza del Kurdistan iracheno. Si è votato in tutte le zone attualmente controllate dalle milizie curdo-irachene dei peshmerga, compresa la città di Kirkuk.
Il quorum è stato ampiamente raggiunto e i sì hanno vinto attestandosi sopra il 90%.
Ora si tratta di capire come questa indipendenza verrà recepita dalla comunità internazionale e soprattutto dagli stati vicini.
L'unico paese che ha appoggiato senza riserve l'indipendenza del Kurdistan iracheno è stato Israele.
Gli USA hanno mantenuto una posizione neutrale.
Nettamente contrari l'Iraq, che non riconosce l'indipendenza dei secessionisti curdi, la Turchia, che teme un'emulazione da parte dell'enorme comunità curda in territorio turco, l'Iran, per ragioni analoghe a quelle di Iraq e Turchia e infine la Siria, che di fatto non controlla più i territori del Kurdistan siriano, detto Rojava.
Questi paesi minacciano di isolare il Kurdistan e di bloccarne ogni forma di fornitura e commercio.
Il giovane stato curdo dovrà ancora lottare per ottenere il riconoscimento della propria indipendenza da parte della comunità internazionale.


lunedì 25 settembre 2017

L'impero di Angela Merkel al suo quarto mandato come Cancelliere tedesco

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Risultati elettorali del 24 settembre 2017 e nuova composizione del Bundestag
PartyConstituencyParty listTotal
seats
+/–
Votes%SeatsVotes%Seats
Christian Democratic Union (CDU)[a]14,027,80430.218612,445,83226.87193-73
Social Democratic Party (SPD)11,426,61324.6599,538,36720.589148-45
Alternative for Germany (AfD)5,316,09511.535,877,09413.09295+95
Free Democratic Party (FDP)3,248,7457.004,997,17810.77878+78
The Left (DIE LINKE)3,966,0358.654,296,7629.26166+2
Alliance 90/The Greens (GRÜNE)3,717,4368.014,157,5648.96465+2
Christian Social Union in Bavaria (CSU)[a]3,255,6047.0452,869,7446.2045-11
Free Voters337,4871.6266,8281.3
Ecological Democratic Party119,0960.685,8380.4
Die PARTEI56,0530.3159,3680.8
Bavaria Party49,3850.247,6660.2
Pirate Party Germany40,1330.280,6300.4
National Democratic Party13,3610.167,7430.3
Marxist–Leninist Party12,0300.110,1400.0
Human Environment Animal Protection11,4460.1154,7830.7
Bürgerrechtsbewegung Solidarität3,7440.01,6520.0
Animal Protection Alliance2,0080.07,8550.0
German Communist Party1,8170.03,3140.0
The Violets – for Spiritual Politics1,2350.0
Alliance C9920.0
New Liberals5380.0
The Right3970.01,1270.0
Die Einheit3730.0
V-Party30,5570.1
Gesundheitsforschung12,6620.1
Alliance for Germany5,1440.0
Human World4,2700.0
Socialist Equality Party3870.0
B*
The Greys
du.
MG
Family Party
The Women
Renter's Party
BGE32,0310.2
DM26,7590.1
DiB23,0430.1
AD-DEMOKRATEN19,4050.1
The Humanists3,0590.0
Others31,7110.2
Independents2,4550.0
Invalid/blank votes249,889188,628
Total20,908,505100299100391690
Registered voters/turnout27,196,82676.9
Source: Bundeswahleiter (299 of 299 constituencies reporting)
Popular Vote
CDU/CSU
  
33.0%
SPD
  
20.6%
AfD
  
13.0%
FDP
  
10.6%
DIE LINKE
  
9.1%
B'90/GRÜNE
  
8.9%
Others
  
5.0%
Bundestag Seats
CDU/CSU
  
34.6%
SPD
  
21.7%
AfD
  
13.5%
FDP
  
11.2%
DIE LINKE
  
9.6%
B'90/GRÜNE
  
9.4%


  The Left: 66 seats
  SPD: 148 seats
  The Greens: 65 seats
  FDP: 78 seats
  CDU: 193 seats
  CSU: 45 seats
  AfD: 95 seats

Das Merkelreich

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martedì 19 settembre 2017

Tutte le casate nobiliari di Games of Thrones

Houses of GoT

Stefano di Moldavia e Vlad III di Valacchia

L'immagine può contenere: 3 persone, cielo e spazio all'aperto

Stephen The Great of Moldavia (1457 - 1504) and Vlad Dracula The Impaler of Wallachia (1448,1456 - 1462,1476 - 1477). Both the Rulers were formidable enemies of the Ottoman Sultan Mehmed II The Conqueror (1444 - 1446,1451 - 1481), who cast down the Byzantine Empire