mercoledì 11 maggio 2016

Titanic (poesia ironica)






Suona l’orchestra, giocano a biliardo
i gentiluomini, la nave va, scintillano
i pomelli delle porte e nei cristalli i vini
luccicano, pregiati, e che ordine nelle cabine!
Nessun male può succedere, a noi, in questa
rutilante sera. Eppure si allarmano, alcuni
seccatori: c’è qualcosa che non va, dicono
questi iettatori. Non ascoltiamoli, per carità,
qui non c’è  niente da temere, i soliti allarmisti,
si sa, ce n’è ogni dove, che gente! Ci sono
le scialuppe, almeno per alcuni, i salvagenti:
ma poi, a noi, chi ci potrebbe mai affondare?
Stiamo calmi, sereni, nessuna lamentela!
Zittiamo le Cassandre, godiamoci la vita
finché c'è, A loro i dubbi, cosa da insicuri!
Confidare in sé è tutto ciò che conta,
andare sempre avanti, o almeno fare finta!
Solo i perdenti hanno l'acqua alla gola,
solo i pazzi, è noto, abbaiano alla luna,
solo i vittimisti, Dio ne scampi, si crucciano
ogni sera, ma noi no! Noi di niente abbiamo
mai paura: lasciamo il timone ai capitani,
non preoccupiamoci di questa seccatura,
la notte è giovane, ci dobbiamo divertire,
stare allegri, non pensare: inutile angustiarsi.
E poi, perché dovremmo aver paura?
Che sarà mai un iceberg a quest'ora!


di R.Q.








martedì 10 maggio 2016

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 47. Joelle, Jennifer e Vlad fanno il punto della situazione

Risultati immagini per fuoco sacro atar

Il Grande Fuoco delle Vestali di Estogh illuminava la Fonte Sacra e il Varco che conduceva a Gothian.


Sepulchre of the Crying Gods map by LingonB on DeviantArt:

La Fonte Sacra , detta anche Lacrime degli Dei, era incredibilmente simile alle Sorgenti del Danubio presso Donaueschingen, un luogo da molti considerato come il vero centro dell'Europa, se non addirittura l'Ombelico del Mondo.
Se fosse stato presente, Waldemar avrebbe apprezzato: lui amava molto Donaueschingen, così come tutte le terre che il Danubio lambiva nel suo incedere maestoso lungo quello che era stato per secoli il limes dell'impero romano.






Joelle Burke-Roche osservava la scena con soddisfazione: l'ora solenne, segnata dal destino, batteva nel cuore di Estgoth e si espandeva in tutti i meandri delle gallerie che l'avevano condotta fino a lì, alle soglie di un nuovo mondo e di nuove avventure.

Fino a quel momento, la sua era stata una vita di desiderio e di appagamento, una vita felice che lei voleva prolungare il più a lungo possibile, da quel giorno fino all'eternità, sempre giovane, sempre bella, sempre forte.
Sempre e per sempre.

Si rivolse al suo mentore:
<<Ho deciso, Vlad. Berrò l'acqua della Fonte Sacra e acquisirò i poteri del vampirismo psichico>>

Vlad sorrise, nello stesso modo in cui, tanti anni prima, aveva sorriso a Virginia Burke-Roche, quando aveva chiesto di entrare a far parte della famglia Dracu.

<<Quando Virginia bevve da questo calice, scelse di prendere il cognome dei Dracu>>


Let your love flow outward through the universe, To its height, its depth, its broad extent, A limitless love, without hatred or enmity. Then, as you stand or walk, Sit or lie down, As long as you are awake, Strive for this with a one-pointed mind; Your life will bring heaven to earth --Sutta Nipata:


<<Forse a tempo debito lo farò anch'io, ma non per adozione!>>

Vlad capì e sorrise:
<<Mi sembra una richiesta legittima, se riusciremo a sconfiggere i nostri nemici>>

<<Come mai con Virginia ci fu un'adozione invece di un matrimonio? Era già maggiorenne, e tu eri libero. Potevate sposarvi. Lei non ti piaceva?>>

<<Non concedo con facilità il privilegio di essere la mia Principessa consorte>>

<<Ehi ehi, non tirartela troppo! Comunque una cosa è certa: Virginia non era all'altezza>> poi si volse verso sua sorella <<e tu Jennifer cosa farai adesso? Verrai con noi oltre il Varco?>>

<<No, io resto. Non c'è niente a Gothian che mi interessi>>

<<E come passerai il tempo, oltre a tenere acceso il fuoco sotto terra?>>

<<Curerò gli interessi di Waldemar da queste parti>>

<<Waldemar! Sempre Waldemar! Ma chi è Waldemar? Non è nessuno! E' un contenitore in cui sono stati introdotti dei poteri. Una specie di automa, anzi, peggio, uno zombie!>>

Qui intervenne Vlad:
<<Non sottovalutarlo Joelle. Sei troppo intelligente per fare questo errore>>

<<E allora dimmelo tu, Vlad, chi è Waldemar?>>

<<Waldemar è chi decide di essere. Può permettersi il lusso di farlo>>

<<Non è il momento degli indovinelli, Vlad. Parla chiaro!>>

<<A Waldemar è toccata l'indole tipica dei genio creativo, che oscilla tra l'umore melanconico e quello collerico, in maniera spesso imprevedibile ed incoerente, ed è proprio questo ciò che lo rende pericoloso. Nemmeno io riesco a prevedere le sue mosse!>>

<<Ma allora cos'è, un lunatico, un borderline? Un nevrotico quasi psicotico?>>

<<Magari! No, non è un pazzo e non è nemmeno un nevrotico. Se così fosse, rientrerebbe in uno schema prevedibile! E invece Waldemar è completamente fuori dagli schemi. 
Ogni volta che credo di aver capito chi è e di potergli appiccicare un'etichetta, ecco che lui, come un'anguilla, mi sguscia via dalle mani...>>

<<Waldemar è un'anguilla... interessante>>

<<Le anguille sono dure a morire, Joelle>>

<<Io preferisco gli uomini tutti d'un pezzo!>> dichiarò lei.

<<Ah ah, ma non esistono, mia cara! Non crederai mica alle favole? O ai personaggi dei film e delle serie tv? Nella realtà sono maschi come tutti gli altri... molto mediocri, in verità...come quasi tutti i maschi>>

Joelle scosse il capo:
<<Non credo a nessuna favola, ma una cosa è certa: Waldemar è una nullità!>>

<<Quella "nullità" mi tiene sotto scacco da vent'anni! Quando mandai Virginia a vampirizzarlo, mai mi sarei mai aspettato che lui l'avrebbe messa contro di me>>

<<Ne è uscito malissimo, comunque, da quella storia. Annientato. L'ombra di se stesso>>

<<Eppure adesso è il Grande Maestro dell'Ordine degli Iniziati, il che lo rende uno degli uomini più potenti di questo pianeta, e non solo di questo. Come vedi, è sfuggito di nuovo al mio controllo, Joelle!>>

<<Questo è accaduto perché Jessica era una dilettante! Ma io sono tutta un'altra questione, e tu lo sai>>

Vlad assunse un'espressione severa:
<<Hai grandi qualità, è vero, e sei decisamente combattiva, ma hai ancora molto da imparare.
Dovrai affrontare una vera "prova del dolore": è nel momento della sofferenza che si distingue la persona veramente forte da quella che crede di esserlo, ma non lo è>>

Joelle si infuriò come una tigre:
<<I miei genitori sono stati uccisi quando avevo solo tre anni! Perdere i genitori è la suprema prova del dolore!>>

<<In generale sì, ma non nel tuo caso: avevi una grande famiglia alle spalle, tante persone che ti hanno amata e cresciuta anche meglio di come avrebbero fatto loro, e, cosa non trascurabile, hai ereditato un sacco di soldi. Insomma, è molto più facile essere orfani sul retro di una limousine che su un marciapiede, non trovi?
E poi non hai mai conosciuto la malattia! La debolezza e il dolore che derivano dalla malattia! Quella sì che è sofferenza!>>

<<Vlad, è solo una mia sensazione, o tu stai cercando realmente di portarmi sfiga?>>

Vlad sorrise:
<<La sfiga, mia cara Joelle, è l'unica vera certezza dell'universo! Si può dubitare di qualunque altra cosa, ma della sfiga no!>> poi la fissò intensamente con i suoi occhi di un blu profondo come la notte: <<Scherzi a parte, quello che sto cercando di dirti è che prima di giudicare gli altri devi aver provato sulla tua pelle lo stesso identico dolore che è toccato a loro, e questo avverrà molto presto. 
La prima prova sarà quella di bere alla Fonte Sacra: sarà molto dolorosa la trasformazione in vampiro psichico>>

Joelle non si scompose:
<<Ti dimostrerò che avrò la forza per superare quella prova, e non solo quella!>>

<<A Gothian, ti verrà insegnato a comprendere ciò che è diverso da te, metterti nei panni degli altri!
Se non comprenderai i tuoi avversari, non potrai mai sconfiggerli. 
Devi andare oltre il tuo punto di vista. Osservare le cose da altre angolature.
E questo vale anche per ciò che credi di sapere su Waldemar>>

Jennifer si introdusse nella discussione:
<<Vlad ha ragione, Joelle. Io ho avuto a che fare con Waldemar. La notte in cui si introdusse nei sotterranei, per parlare con lady Margaret, io lo misi alla prova: gli offrii la possibilità di fuggire da Estgoth, dove di fatto era tenuto prigioniero. Se fosse stato un codardo o uno sciocco sarebbe fuggito, ma lui ha scelto di rimanere. e questa scelta gli ha permesso di diventare il capo degli Iniziati e di acquisire poteri ineguagliabili>>

<<D'accordo, ha dei Poteri, ma resta comunque una persona ambigua>>

Jennifer sollevò le sopracciglia:
<<L'ambiguità mette radici là dove ogni certezza si sgretola e va a morire>>
Non è il più forte che sopravvive, ma il più flessibile, il più resiliente, quello che percepisce meglio la natura del cambiamento e sa trasformare se stesso a seconda delle necessità>>

<<Ma che prove abbiamo di questa sua resilienza?>>

Vlad riprese la parola:
<<Ci sono cose su di lui che tu non sai. Cose che pochissimi sanno. Solo io, forse, incomincio ad avere un quadro completo delle motivazioni che hanno guidato le scelte della sua vita, che è stata molto più avventurosa di quel che si possa immaginare.
Ah, se sapessi quante volte sono stato così vicino ad annientarlo!
Eppure, tutte le volte che credevo di averlo schiacciato, lui si è sempre rialzato.
E ogni volta che si rialzava era un po' più grande>>


<<Ma di che cosa stai parlando?>>

<<A suo tempo saprai tutto, mia cara Joelle.  E insieme lo sconfiggeremo una volta per tutte!
Ma adesso abbiamo cose urgenti a cui pensare: devi attingere alla Fonte Sacra, avviare la tua trasformazione e poi insieme attraverseremo il Varco ed entreremo a Gothian!>>