lunedì 3 agosto 2015

Parodie fantasy



Arya medita di eliminare gli sceneggiatori e gli autori.



Sotto:La vera natura del Trono di Spade: è un transformer modello Shrike



 L'unica Baratheon legittima erede... e l'unica vera intellettuale di GoT! Ci mancheranno le sue lezioni di scrittura agli analfabeti! ;-)



Prom party, una elegante serata per festeggiare la promozione



Il giudizio spietato di Ser Meryn sull'outfit di Kerry Ingram



Impavida anche nel fuoco! Altro che Jennifer Lawrence!



Una coincidenza?


Le reali età delle attrici più giovani della quinta stagione di GoT



... e l'inevitabile commento di Ser Meryn



Metafore



I bei tempi andati



Ora, se con questo caldo di luglio 2015, nel palco di Wimbledon, il nostro Kit Harington si è tenuto quell'enorme zazzera sudaticcia, io credo che una ragione professionale ci sia: Jon Snow still alive!!!

Celebrities At Wimbledon 2015

Avengers (Brienne come Hulk è impagabile!)



Gara di sterminio



Classificazioni


Il vero protagonista



Siamo la coppia più bella del mondo





Intenditore



Targaryen girl and Lannister milf



Discriminazioni





Too old



The Last Battle of Stannis Baratheon, Jedi Version

Game of Thrones

Metallari



Parallelismi



Corna



Minerva



Metafora dell'attuale ordinamento sociale (tra i Nove: Rotschild, Soros, Kissinger e Rockefeller)



Minaccia



W gli Hobbit



I vuoti di memoria di Gandalf



Le mirabolanti avventure del Paladino Orlando nella vita reale



Certe notti tra mosche e zanzare...



La tragica decisione



True story



Capelli



Shampoo



L'ira funesta



Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 1. Il Grande Disegno



Il Castello di Estgoth,  sulla cima di una collina irta e rocciosa, nel versante ucraino dei Carpazi, proiettava la sua ombra sull'intera vallata sottostante e sulla città omonima.
Dalla finestra all'ultimo piano della torre più alta, lord Roman Waldemar, Governatore della provincia Estgoth per conto dell'Unione Occidentale e Gran Maestro dell'Ordine degli Iniziati agli Arcani Supremi, osservava il paesaggio sottostante.
Ben pochi erano a conoscenza dei segreti di cui lui e il suo Ordine erano depositari e ancora meno erano quelli che potevano anche solo immaginare la natura e l'importanza dell'Operazione Hohenzollern, il cui inizio era imminente.
I piani erano già stati definiti nei minimi particolari.
Cinquanta militari tedeschi, appartenenti alla Guardia di Ferro, braccio armato dell'Aristocrazia Nera, una delle quatto componenti dell'Ordine degli Iniziati, e reduci dalla guerra civile in Ucraina, erano rimpatriati in Germania e attendevano gli ordini.
Altri Iniziati tedeschi, infiltrati nella pubblica amministrazione del land del Baden-Wurttenberg, erano pronti ad aprire le porte del castello di Hohenzollern, nella notte del 10 agosto, quando li avrebbero raggiunti il Gran Maestro, il Comandante generale Leonenko e il Consigliere Albedo.



Per millenni l'Ordine degli Iniziati aveva preparato e tessuto in segreto il Grande Disegno che stava alla base di quella spedizione.
Il Programma Genetico, le Premonizioni, i Patti con i Signori degli Elementi e tutte le precedenti operazioni non erano stati altro che la premessa di ciò che stava per accadere.
Lo stesso lord Waldemar, inizialmente scettico riguardo alle finalità dell'Ordine e ancor di più nei confronti dei metodi per ottenerle, aveva infine dovuto ammettere che il Grande Disegno costituiva l'unica speranza, per il genere umano, di sopravvivere al Grande Cataclisma le cui prime avvisaglie si stavano già verificando, nel disinteresse generale.
Dopo l'Iniziazione e l'elezione a Gran Maestro, Waldemar aveva volutamente mantenuto un certo riserbo, rimanendo al di sopra delle parti e preparando in silenzio un progetto che potesse conciliare le diverse anime dell'Ordine.



Dall'infinitesimale germe di un'idea, quella degli Arcani Supremi, condivisa da quattro società segrete (l'Aristocrazia Nera, devota a Eclion, il Serpente Rosso, devoto a Belenos, la Fiamma di Atar, devota al Signore del Fuoco, e la Fonte Sacra, devota a Gothar, Signore del Ghiaccio), l'Ordine degli Iniziati aveva compreso le potenzialità di un piano così esteso, così protratto nel tempo, così complesso e sottile, che anche il solo pensiero della sua immensità suscitava timore reverenziale persino negli Iniziati di rango più elevato.
Eppure, nel corso dei secoli, gli Iniziati erano già stati messi a dura prova: avevano dovuto sopravvivere a condizioni di "quasi disastro", accettare perdite cocenti e sottomissioni umilianti nei confronti di entità inferiori. In tutte queste circostanze, la segretezza e la pazienza erano state anteposte a ogni altra considerazione, per preservare il segreto del Programma Genetico e della ricerca dei Varchi che conducevano alla Nuova Terra.
Tutto questo e molto di più era stato compiuto per nascondere il mistero degli Arcani Supremi da ogni tentativo di profanazione. Così facendo, in tutti quei millenni, gli Iniziati avevano creato e alimentato la loro stessa leggenda.



Ma il tempo della segretezza si stava lentamente avviando verso la sua naturale conclusione. 
L'Operazione Hohenzollern era destinata ad essere una delle ultime missioni segrete, prima che l'Ordine degli Iniziati decidesse se e quando uscire allo scoperto.
Waldemar assaporava quel momento di attesa con la sicurezza di chi, dopo una vita di incertezze, era finalmente riuscito a diventare non soltanto padrone del proprio destino, ma anche di quello di un'intera organizzazione che perseguiva obiettivi politici della massima importanza.
Chi intendeva persistere nell'illusione che l'umanità potesse tirare a campare all'infinito secondo gli schemi distruttivi della società dei consumi sfrenati era libero di farlo, ma non avrebbe trovato posto nella Via Aurea.
Su questo punto la Profezia era molto chiara.

Chi è convinto che questa situazione sia sostenibile, resterà qui a godersi il Grande Cataclisma. 
Gli altri, invece, saranno i pionieri della Nuova Terra, i fondatori dei nuovi regni millenari di un'umanità che ha saputo evolversi oltre i propri attuali limiti.

L'evoluzione biologica del genere umano stava per compiere un passo avanti, dopo millenni di inerzia.
Era stata davvero una lunga attesa.
Gli Iniziati hanno atteso più di chiunque altro. 
Da millenni il Programma Genetico andava avanti, così come il dialogo con i Grandi Antichi, i Signori degli Elementi, al di sopra dei quali vi erano soltanto gli Arcani Supremi.
Noi siamo i prediletti dei Quattro Immortali. A noi è stato comunicato il Grande Disegno. Ed io soltanto conosco l'ubicazione dei Varchi. Tutto il resto è irrilevante.



Il Varco che si trovava all'interno del Burg Hohenzollern conduceva in un castello identico, che il popolo dei Drow aveva costruito per ordine di Atar, sotto la guida attenta e volitiva di Edwina Ataris, l'immortale figlia del Signore del Fuoco e della sua sacerdotessa di rango segreto, Isabel Burke-Roche. 
Farò ai Drow un'offerta che non si può rifiutare. Persino Edwina scenderà a patti. La Rocca di Alfarian diventerà il nostro primo avamposto sul Continente Centrale della Nuova Terra. 
Un obiettivo ambizioso, certamente, ma il Gran Maestro era fiducioso nel buon esito della spedizione.
Lord Waldemar era confortato dalle premonizioni e dalla facoltà di intuire il pensiero degli interlocutori e di parlare le lingue dei popoli alieni.
Erano facoltà notevoli, anche se c'erano dei limiti ben precisi oltre i quali nemmeno lui poteva andare.
Non gli era concesso di usare quei poteri per fini personali o per avvantaggiare le persone che amava.
Tutti i suoi tentativi per conoscere la sorte di Jessica, la donna che portava in grembo sua figlia, erano, fino a quel momento, andati a vuoto.
Mi occuperò di quella questione al mio ritorno, quando nascerà la bambina. 
Il parto era previsto per settembre e la missione si doveva concludere prima della fine di agosto, per cui c'era un ampio margine di tempo per assistere personalmente al parto e garantire a Jessica e ad Igraine la sicurezza.
Ammesso che non ci siano contrattempi imprevisti nella missione o che il parto non avvenga in anticipo. Ma le premonizioni non mi hanno mostrato niente al riguardo, almeno per ora.
Era appropriato, infatti, che persino il Gran Maestro dell'ordine non potesse ottenere premonizioni a comando. Esse si presentavano da sole e spesso in maniera non chiara, tanto che vi era bisogno di interpretarle. Tutto ciò per impedire qualsiasi forma di abuso e di interferenza rispetto a questioni che facevano parte di ciò che non poteva essere cambiato.
E così, proprio colui che era chiamato Profeta e Messaggero degli Dei, brancolava nel buio riguardo al destino di coloro che amava.
La missione, però, sarà molto proficua, e tutti coloro che hanno dubitato di me, dovranno ricredersi.

domenica 2 agosto 2015

Quando c'erano i Targaryen...























Il torneo di Harrenhal, nell'anno della Falsa Primavera

La caduta di Harrenhal





Harrenhal è il castello più grande dei Sette Regni e seggio della Casa Baelish: è situato nelle Terre dei Fiumi, sulla costa settentrionale del lago Occhio degli Dei. Sin dalla Guerra di Conquista dei Targaryen è un luogo tetro e in rovina.



Harren il Nero, re delle Isole di Ferro e delle Terre dei Fiumi, fa costruire Harrenhal come un monumento a sé stesso, con l’intenzione di farne il castello più grande del Continente Occidentale che mettesse in secondo piano tutti gli altri. La costruzione della fortezza dura quarant’anni: migliaia di prigionieri di altri regni muoiono nelle cave incatenati a carri o durante il lavoro nelle cinque torri. Nel castello si congela d’inverno e si soffoca d’estate. Alberi-diga vecchi di migliaia di anni vengono abbattuti e trasformati in travi e assi. Harren riduce sul lastrico le Terre dei Fiumi e le Isole di Ferro per realizzare il suo sogno.
Una volta terminati i lavori, Harren si vanta dell’inespugnabilità della sua fortezza. Non ha fatto i conti, però, con Aegon il Conquistatore e i suoi draghi che si sono appena lanciati alla conquista del Continente Occidentale. Il giorno stesso in cui Harren si stabilisce nella sua fortezza, Aegon e le sue sorelle attraccano nel punto in cui poi sarebbe sorta Approdo del Re. Alte mura e torri minacciose non sono un ostacolo per i draghi che bruciano vivi Harren e i suoi figli nella torre più alta, conosciuta ora come Torre del Rogo del Re. A causa dell’elevata temperatura delle fiamme, le pietre di Harrenhal assumono un aspetto bruciacchiato e sciolto.

La Barriera, il Castello Nero e la Foresta Stregata

La Torre della Gioia e la morte di Lyanna Stark



Dopo la sconfitta dei Targaryen nella Battaglia del Tridente, Ned Stark cavalca fino alla Torre della Gioia nelle montagne di Dorne con sei compagni (Martyn CasselTheo WullEthan GloverMark RyswellHowland ReedWillam Dustin), e trova tre membri della Guardia Reale rimasti fedeli - Ser Arthur Dayne, Ser Oswell Whent, e Ser Gerold Hightower- a guardia della stessa. Solo Ned e il suo alfiere Howland Reed sopravvivono alla battaglia che segue. Ned trova Lyanna dentro la torre in una pozza di sangue, morente. Quando Eddard ricorda il conflitto in sogno, c’è un altro dettaglio: quando i combattenti si scontrano, Lyanna grida. Il sogno poi muta in una tempesta di petali di rose blu, che si sollevano contro un cielo venato di sangue. Non si sa con certezza se questi dettagli siano ricordi accurati.
Lyanna muore in una stanza che odora di sangue e rose. La febbre l’ha lasciata senza forze, la sua voce è flebile come un sussurro. C’è paura nei suoi occhi, quando chiede a Ned di prometterle qualcosa. Quando suo fratello le dà la propria parola, la paura scompare. Lei sorride, e le sue dita si stringono attorno a quelle del fratello. Si stavano ancora tenendo la mano quando lei si lascia andare alla morte. Petali di rose cadono dal suo palmo, morti e neri. Successivamente, Howland Reed trova Eddard che ancora le stringe le dita. Riesce a separare la mano del fratello vivo da quella della sorella morta, anche se Eddard non ha memoria di ciò che accadde dopo la morte di Lyanna. Né il contenuto della promessa fatta a Lyanna né la causa della sua morte sono conosciute. Le sue ultime parole sono una frase che seguirà il fratello per il resto della sua vita:
« Prometti, Ned.»

Lyanna ha solo sedici anni quando muore. La sua tomba giace nelle cripte di Grande Inverno, a fianco di quella di Rickard Stark. Dall’altro lato della tomba di Rickard, si trova la tomba di Brandon Stark. Una statua raffigurante Lyanna è scolpita nella pietra della sua tomba, ma Robert Baratheon dice che lo scultore non è riuscito a catturare la sua bellezza. Eddard afferma che sia stata Lyanna stessa a chiedergli di riportarla a Grande Inverno. Bran Stark nota che solo i re e i lord di Grande Inverno hanno statue con le loro sembianze, non i membri della loro famiglia. 

File:Asiulus Promise Me Ned.png

Il personaggio di Cersei Lannister è ispirato a Margherita d'Angiò, regina d'Inghilterra

Asshai of the Shadows



Asshai, città natale di Melisandre, è una città portuale situata nell'area sud-est del Continente Orientale, nel punto in cui il fiume Ash sfocia nel Mare di Giada, dove il mare incontra lo Stretto del Croco. Asshai si trova sull'estremità meridionale di una penisola chiamata Terre delle Ombre, per questo motivo la città viene spesso chiamata Asshai-delle-Ombre. Per indicare un viaggio ad Asshai, si usa spesso la locuzione "passare attraverso l'ombra". L'area di Asshai e delle Terre delle Ombre viene spesso chiamata semplicemente "L'Ombra".
Le origini di Asshai si perdono nella notte dei tempi e persino i suoi abitanti affermano di non sapere chi ha costruito la città: essa si trova lì da quando il mondo ha avuto inizio e vi rimarrà fino alla sua fine.