domenica 28 dicembre 2014

Le scene tagliate da La Battaglia delle Cinque Armate e che vedremo nell'extended edition.


L'unico rimprovero che si può muovere a "Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate" è che ci sono stati troppi tagli, rispetto all'edizione estesa che uscirà solo tra un anno. In particolare il finale mi è parso troppo rapido, troppo sbrigativo. Ma questo è accaduto perché si è preferito riservare tutti i dettagli ai veri appassionati.
Durante la conferenza stampa (e sul red carpet), nello specifico, regista, attori e produttrice ci hanno anticipato che il montaggio integrale durerà intorno ai 30 minuti in più rispetto alla versione cinematografica. Il “cut” definitivo e gli effetti visivi saranno pronti intorno alla metà del 2015 mentre l’uscita sarà fissata presumibilmente per novembre 2015, come di consueto.
Nell’attesa, qui di seguito potete leggere un resoconto di tutte le scene che mancano all’appello e che con tutta probabilità faranno parte della Extended Edition.

Smaug attacca Pontelagolungo

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La sequenza iniziale con Smaug che attacca Pontelagolungo durerà un po’ di più, come confermato daLuke Evans. “Più scene sui tetti” ha anticipato l’attore.

Legolas nell’accampamento

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Alla fine della Desolazione di SmaugTauriel abbandona Legolas per dedicarsi a Kili, mentre il figlio di Thranduil si allontana a dorso del suo cavallo a caccia di Bolg. Nel terzo film, tuttavia, assistiamo a una grossa ellissi visto che Legolas appare dietro Tauriel per “richiamarla” come se non si fossero mai separati. Alla sequenza segue un momento con Bard e Legolas, e soltanto dopo assistiamo alla scena in cui Tauriel interroga Legolas su ciò che ha appreso su Bolg, come se fosse appena arrivato all’accampamento.
La sensazione è che Legolas sia stato aggiunto alla prima scena con Tauriel e Kili solamente in seguito alla decisione di rimuovere le scene della sua “spedizione” (l’inquadratura, infatti, con un Legolas posticcio e immobile ha tutta l’aria di essere un pick-up).

Il Palantir e I Guardiani dei Tre

Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate | Il trailer nel dettaglio
Non è chiaro se la scena sia stata girata, ma nel palantir di Dol Guldur Gandalf avrebbe dovuto vedereSmaug alla guida di un esercito di orchi. Philippa Boyens ha comunque confermato che ci sarà qualcosa in più sugli anelli magici. La traccia della soundtrack “I Guardiani dei Tre” lascia infatti presagire qualcosa in più.

Sauron

Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate | Il trailer nel dettaglio
L’inquadratura non ha niente a che fare con l’edizione estesa, ma è interessante notare l’aspetto che avrebbe dovuto avere Sauron in uno dei primi rendering della sequenza della sua apparizione.

Beorn a Dol Guldur

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Nel film, la fuga da Dol Guldur mostra Gandalf, ancora gravemente ferito, che viene portato in salvo sulla slitta di Radagast. Nella sequenza ci sarebbe dovuto essere anche Beorn, preso prigioniero dagli orchi e torturato come si vede nelle immagini dal set e in un concept. Nelle “Cronache dal Set – Parte V” leggiamo che:
Dol Guldur si presenta come un ambiente pericoloso, con spunzoni e spine, scale diroccate, cornicioni e voragini aperte: l’ambientazione ideale per inseguimenti da brivido. A un certo punto, infatti, doveva essercene uno che coinvolgeva Radagast, Gandalf e alcuni orchi che trascinavano Beorn prigioniero.
Dopo la cacciata di Sauron, nel film, vediamo improvvisamente Gandalf in forze con cappello a spada alla mano. È chiaro che qualcosa è stato tagliato.

Il bastone di Gandalf

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Al momento di separarsi dall’amico dopo averlo salvato a Dol Guldur, Radagast avrebbe dovuto lasciare a Gandalf il suo bastone, visto che quello dello stregone grigio è stato distrutto da Sauron. Il bastone sarà poi lo stesso in tutta la trilogia del Signore degli Anelli.

Eserciti in marcia

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THE HOBBIT: THE BATTLE OF THE FIVE ARMIES
mangiaterra scavano le gallerie nelle montagne per permettere all’esercito di Bolg di arrivare più in fretta e di nascosto a Erebor, ma non lo vediamo attraversare i tunnel come nel trailer.
Anche Azog per una frazione del film “scompare”, e in un fotogramma avremmo dovuto vedere l’orco bianco alla guida del suo terribile esercito.

La stanza della contabilità

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Come ci spiegano le Cronache, “stracolma di enormi mucchi di monete accuratamente impilate, scatole di gioielli e oggetti preziosi, nella stanza della contabilità ci sono gru e argani per sollevare, classificare e inventariare il vasto tesoro che la squadra di Thorin è venuta a riprendersi. [..] Naturalmente i nani iniziano a contare i pezzi e stimare il lavoro del loro tesoro e a cercare l’Arkengemma. [...] Bombur è l’esperto di tesoro del gruppo e di conseguenza gli viene affidato il compito immane di compilare un rapporto completo del tesoro di Erebor“.
Philippa Boynes ha dichiarato che Bombur avrà finalmente una battuta nell’edizione estesa. Sarà questa l’occasione?

Bofur e Bilbo

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Come confermato da James Nesbitt, prima che Bilbo fugga da Erebor ci doveva essere un momento tra lui e Bofur. Sarebbe stato un bellissimo richiamo al primo film in cui il nano cerca di trattenere lo hobbit che ha deciso di lasciare la compagnia, poco prima che vengano attaccati dai goblin.

Nani contro Elfi

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Nel film, nonostante la tensione fra loro, elfi e nani non combattono. A giudicare da questi fotogrammi, tuttavia, nell’edizione estesa ne vedremo delle belle. Notiamo anche l’esercito di nani a dorso di arieti, e la cosa darebbe più senso all’utilizzo che Thorin e i suoi compagni fanno delle bestie corazzate, visto che nel film spuntano fuori letteralmente dal nulla.

Il carro da guerra

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Nelle intenzioni iniziali, un gruppo di nani avrebbe raggiunto Collecorvo comandando un carro trainato quattro arieti e guidandolo finchè il terreno sconnesso lo avesse consentito. In seguito avrebbero sganciato gli animali e li avrebbero cavalcati su per il fianco roccioso della montagna (come si vede nel film).
Il carro – come abbiamo visto nel teaser trailer – viene attaccato dai Warg, bestie che nell’edizione cinematografica non scendono affatto in guerra sebbene nei primi due film abbiano grande spessore.
Oltre a questa scena, si spera che venga dato più risalto ai nani in battaglia che non vanno a Collecorvo. In un’intervista, William Kircher aveva preannunciato che ci sarebbe stato un bellissimo momento con Bifur in relazione all’incampacità del personaggio di proferire parola nella lingua comune.

Battute mancanti

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Tutto ciò che ho fatto, l’ho fatto per loro“.
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Quando si è difronte alla morte, uno che cosa può fare?
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Questa era l’ultima mossa di un grande piano, un piano a lungo preparato“.
Avete una sola domanda a cui rispondere: come finirà questo giorno?“.

Il finale esteso

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Philippa Boyens ha ammesso che la conclusione del film è stata drasticamente ridotta perchè “non volevamo i finali multipli di cui siamo stati accusati con Il Signore degli Anelli“. Ne deriva che ilfunerale di Thorin, Kili e Fili (come vediamo nella foto tratta dalle Cronache dal Set), l‘incoronazionedi Dain e il destino di Bard saranno tutti svelati nell’edizione estesa. La produttrice ha anche anticipato che si sarà una bellissima scena di addio con Bill Connolly e Martin Freeman.
Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate | Il trailer nel dettaglio
Gemme bianche, di pura luce stellare“. Dovrebbe anche esserci il momento in cui Thranduil ottiene le gemme a lungo desiderate. Quel che è certo, comunque, è che scopriremo ancora di più su Legolas, sua madre e il suo passato. La produttrice ha ammesso che durante la pre-produzione del film si era addirittura pensato di girare una serie di flashback, “ma ci stavamo spingendo un po’ troppo oltre“.
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Visto che Bilbo decide di tornare a casa solo con le sue cose, nell’edizione estesa dovremmo vedere lo hobbit dirigersi nella grotta dei troll vista durante il primo film a scavare per prendere la piccola parte di tesoro seppellita dai nani. Nel prologo dello Hobbit, infatti, il vecchio Bilbo dice a Frodo che il forziere in cui sta frugando “puzza ancora di Troll“. Sarebbe anche bello vedere il momento in cui Ori regala il suo ritratto a Bilbo.
Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate è uscito il 17 dicembre 2014.
Cosa ne pensate? Potete commentare la notizia qui sotto o in questo topic del Forum della Terra di Mezzo.
Questa la sinossi aggiornata:
Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate porta ad un’epica conclusione delle avventure di Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia e la Compagnia di Nani. Dopo aver reclamato la loro patria dal drago Smaug, la compagnia ha involontariamente scatenato una forza letale nel mondo. Infuriato, Smaug abbatte la sua ira ardente e senza pietà alcuna su uomini inermi, donne e bambini di Pontelagolungo. Ossessionato soprattutto dal recupero del suo tesoro, Thorin sacrifica l’amicizia e l’onore e mentre i frenetici tentativi di Bilbo di farlo ragionare si accumulano finiscono per guidare lo Hobbit verso una scelta disperata e pericolosa. Ma ci sono anche pericoli maggori che incombono. Non visto, se non dal Mago Gandalf, il grande nemico Sauron ha mandato legioni di orchi in un attacco furtivo sulla Montagna Solitaria. Mentre l’oscurità converge sul conflitto in escalation, le razze di Nani, Elfi e Uomini devono decidere se unirsi o essere distrutte. Bilbo si ritrova così a lottare per la sua vita e quella dei suoi amici nell’epica Battaglia delle Cinque Armate mentre il futuro della Terra di Mezzo è in bilico.
Potete seguire tutte le notizie sui film dello Hobbit nel nostro HUB dedicato alla saga.
Fonti: EmpireLe Cronache dal Set – Parte V

Sotto, la morte di Ori e Balin a Moria, nel SdA

sabato 27 dicembre 2014

Castelli che hanno ispirato Hogwarts: Hunyad Castle, Romania









Castello Hunyad (rumeno Castelul Huniazilor o Castelul Corvineştilorungherese Vajdahunyad vára) è un castello presso la città transilvana di Hunedoara, nell'attuale Romania. Fino al 1541 rientrava nei domini delRegno d'Ungheria, passò poi ai territori del Principato di Transilvania.
Si ritiene sia il luogo ove Vlad L’Impalatore venne tenuto prigioniero da Mattia Corvino per i sette anni successivi alla sua cattura nel 1462.

Storia

Il castello apparteneva alla famiglia Hunyadi che lo ricevette in dono dall’imperatore Sigismondo. Venne massicciamente ristrutturato tra il 1446 ed il 1453 ad opera di Giovanni Hunyadi. La struttura è chiaramente gotica ma presenta anche elementi architettonici rinascimentali.

Architettura

Castello Hunyad ha una massiccia struttura difensiva, un ponte levatoio ed una corte interna, il tutto ingentilito da una notevole plasticità delle superfici (finestre, balconate, doccioni etc.). È stato costruito sopra una precedente fortificazione che aveva sfruttato l’altopiano roccioso in aggetto sul torrente Zlasti.
La ristrutturazione volute da Giovanni Hunyadi fece del maniero una dimora sontuosa. Vennero aggiunte torri, saloni e camere per gli ospiti. La galleria ed il mastio (chiamato "Ne boisa" = Non avere paura), invariati dai tempi di Giovanni, e la Torre di Capestrano (dedicata al frate francescano amico del voivoda Giovanni) sono oggi gli elementi di spicco del complesso. Notevoli anche la Sala dei Cavalieri, la Torre Clava, il Bastione Bianco (l’antica dispensa fortificata), e la Sala della Dieta dalle pareti adorne di ritratti (vi si incontrano i potentati Matei Basarab di Valacchia, Vasile Lupu di Moldavia e molti altri). Nell’ala del castello nota come "Mantello" si trovo il dipinto del corvo che celebra il soprannome Corvino che accompagnò i discendenti di Giovanni Hunyadi.
Nella corte, accanto alla cappella costruita durante il regno di Vlad III di Valacchia, si trova un pozzo profondo 30 metri. La leggenda narra che venne scavato da dodici prigionieri turchi cui venne promessa la libertà se avessero trovato l’acqua nella pietra. Dopo quindici anni di scavi gli sfortunati trovarono una fonte ma non vennero ricompensati dai loro carcerieri, che invece posero accanto al pozzo una lapide con inciso Voi avete l’acqua ma non avete un’anima. Studiosi recenti hanno proposto invece la seguente traduzione Hasan, che visse schiavo dei giaour, scrisse questo nella fortezza vicino alla chiesa.

Voci correlate










Al primo tocco di Inverno, Estate svanisce



Poiché sta arrivando il Grande Freddo e l'Inverno vero e proprio, per la gioia di tutti gli Stark, dedico un post a questo quadro in stile preraffaellita.
Il dipinto allegorico a grandezza naturale mostra le due figure emblematiche della stagione estiva e quella invernale. E’ evidente il vivido contrasto tra la figura di Estate, rappresentata come un fanciulla dal viso tenero e cordiale che sparge petali di rose in una cascata intorno a sé, e quella di Inverno, un uomo avvolto in un mantello nero che fa pensare immediatamente alla rappresentazione della Morte con la falce, seguito da un vento gelido. Il tocco di Inverno, che sfiora Estate con le sue dita, è estremamente drammatico. E’ giunta la fine di Estate e il ciclo perenne della natura si rinnova; non si tratta solo di un cambiamento di stagione, ma anche di età della vita. Estate infatti è nel fiore della giovinezza, in vesti oro e rosa, mentre Inverno, più anziano, ha un accenno di grigio tra i capelli scuri. Quest’ultimo si allunga e tende la mano per toccare la spalla di Estate, con uno sguardo a metà tra il dolore e la consapevolezza dell’inevitabile. Il cambiamento di stagione diventa un pretesto per ricordare la durezza della vita; Inverno non è che la personificazione dello squallore, del freddo, delle difficoltà della vita. Mentre guarda Estate, così ignara del destino che l’attende mentre saltella e sparge fiori come se la sua fine non arrivasse mai, è come se ricordasse sé stesso e il ricordo provoca dolore.
 — presso Al primo tocco di Inverno, Estate svanisce, Valentine Cameron Prinsep, 1897, olio su tela, 189 x 136 cm, Oldham (Regno Unito), Gallery Oldham .

Parodie fantasy. Christmas edition 4





"Mithrandir, perché il Mezzuomo?"




Thranduil: "Ma quanto mi sfilano questi stivali?"









Sarcasmo multiplo. Christmas edition.