venerdì 13 settembre 2013

Wide leg pants: l'eleganza femminile intramontabile.





Se fossi una donna, tra i miei capi di abbigliamento preferiti ci sarebbero sicuramente i pantaloni a palazzo, conosciuti anche come wide-leg pants, per una serie di ottime ragioni che elenco in dieci punti.

1) Non passano mai di moda: sono un classico, un evergreen, costantemente riproposto nelle sfilate, per cui li si può tranquillamente indossare qualunque sia la tendenza in vigore, e li si può mantenere sempre nel guardaroba, a portata di mano, in ogni stagione, quando si vuole un look che si distingua in modo positivo e di classe senza contrastare col trend del momento.




2) Sono eleganti in modo naturale: conferiscono classe e raffinatezza, in ogni occasione. Perfetti per apparire "cool" e "posh" ottenendo il massimo risultato col minimo sforzo.





 (Katherine Hepburn)

3) Si prestano a numerosissimi abbinamenti sia nella stagione autunno-inverno...





... sia in quella primavera-estate.




E possono essere abbinamenti semplicissimi, ma di gran classe:





 oppure bizzarri e raffinati nello stesso tempo...



...cute, amazing and stunning...

. (Blake Lively)







4) Permettono di ottenere un look professionale per ogni tipo di lavoro di medio-alto livello.



5) Sono comodi e morbidi, ariosi e piacevoli al tatto.



6) Sono adatti ad ogni tipo di fisico, in quanto nascondono sia i fianchi abbondanti che la bassa statura (delle scarpe si vede solo la punta e il tacco, conferendo slancio e impressione di fisico longilineo).



 (Kourtney Kardashian)


7) Sono versatili e si prestano ad ogni tipo di forma, di colore e di tessuto.










8) Possono essere molto sexy... anche in versione super wide.



9) Sarebbe poi ora di mandare in pensione i leggins o i jeans a sigaretta... credetemi, hanno stancato veramente...

10) Se Olivia Palermo, icona di stile, indossa molto spesso i wide leg, in tutte le occasioni e le stagioni, perché non seguire il suo esempio?











































Ragazze, vi ho convinte ad indossarli?




giovedì 12 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 15. Lady Edith.



Il maniero dei Burke-Roche era tetro anche nelle giornate di sole, ma quando il cielo si rannuvolava, allora il castello diventava realmente spettrale.
Robert e Maggie si erano uniti a lady Edith per pranzo.
La nobildonna appariva compiaciuta.
Qualcuno deve averla informata del trattamento che Maggie mi ha riservato. E' chiaro che vogliono incastrarmi. Non sarei mai dovuto tornare qui.
Forse la terza prova dell'iniziazione agli Arcani Supremi consisteva proprio nel riuscire a fuggire da quel luogo.
Ma prima devo vedere la biblioteca. Devo sapere se ciò che dice Maggie è vero, o se è stato solo un pretesto per attirarmi nella trappola.
Lady Edith Burke-Roche, baronessa Fenroy, prese la parola nell'intervallo tra la prima e la seconda portata.
<<Mi perdoni se parlo di affari a tavola, Robert, ma vorrei sapere con esattezza se intendi accettare l'incarico di custode della mia biblioteca>>
Robert si sentiva sempre più accerchiato:
<<Immagino che Vostra Grazia sia a conoscenza del fatto che ieri non sono stato nelle condizioni di poter visitare la Collezione Burke-Roche. Pertanto, prima di confermarle l'accettazione di un incarico di tale responsabilità, occorre che io prenda visione dei tesori che si conservano nella biblioteca. Io sono uno studioso, ma non ho una preparazione specifica per la conservazione dei beni culturali>>
La nobildonna sorrise, ma i suoi occhi rimasero gelidi:
<<Non essere modesto, Robert Oakwood. Le tue referenze sono impeccabili: Boris Balkan in persona mi ha detto che hai svolto ricerche presso le più importanti collezioni degli Stati Uniti e dell'Europa. La vedova Telfer, la baronessa Kessler e il professor Fargas hanno confermato la perizia con cui hai saputo condurre i tuoi studi di storia negli antichi testi. In particolare mi è stata riferita la tua passione per i legami tra l'eresia catara e i Templari>>

File:La nona porta.jpg

<<Lady Edith, sono certamente onorato di queste referenze, per quanto mi risulti preoccupante il fatto che ognuna delle persone da lei citate sia scomparsa in circostanze misteriose, compreso il bibliofilo con cui collaborai in quelle ricerche, il dottor Dean Corso. Anche lui mi accennò, ora che mi ricordo, all'esistenza di una fantomatica Nona Porta. Da allora io mi sono tenuto alla larga da quel tipo di incarichi, e comunque c'è una certa differenza tra l'attività dello studioso bibliofilo e quella del bibliotecario>>
Gli occhi di ghiaccio di Lady Edith lo fissarono con severità:
<<Balkan e la Telfer hanno seguito una pista sbagliata. La Kessler e Fargas non si rendevano conto del pericolo che stavano correndo. Quanto a Corso, lui non era un vero bibliofilo, era solo un mercante, anzi, un mercenario! Per questo ha fallito! Tu invece sei stato l'unico ad aver intuito che la Nona Porta fosse in tutt'altro luogo. Ora sai che il Varco è qui, ma non siamo in grado di evocarlo. Mio marito era convinto che la soluzione di questo mistero stesse in uno dei testi conservati nella nostra biblioteca. E qui entri in gioco tu, mio caro Robert. Vedi, nella tua preparazione l'unica cosa che manca è la conoscenza degli esemplari bibliografici, unici al mondo, custoditi nella Collezione Burke-Roche, in particolare quelli provenienti dalla cappella di Rosslyn, in Scozia. I dissapori tra me e lady Vivien erano legati proprio alla custodia di tali volumi, oltre al fatto che con lei il tempo non faceva il suo dovere. Non so come riuscisse a mantenersi giovane, ma ho qualche sospetto. Ma il passato è passato. Ci siamo fatte la guerra per decenni e questo ha portato solo a conseguenze nefaste. E' tempo di porre fine una volta per tutte all'antica frattura>>



<<Un lodevole proposito, Vostra Grazia, ma quello che non capisco è come mai ci sia voluto tanto tempo per arrivare a un compromesso. Se mia nonna Vivien si è opposta fino all'ultimo a questa soluzione, una ragione ci sarà stata, non trova, lady Edith?>>
La nobildonna stava sezionando con freddezza chirurgica la sua porzione di vitello tonnato, per cui non sollevò nemmeno gli occhi dal piatto quando rispose, con un tono completamente distaccato:
<<Se ci fosse stata una ragione particolare, lady Vivien l'avrebbe senz'altro confidata al suo adorato nipote, non trovi, Robert Oakwood?>>
<<Credo che mia nonna non mi abbia confidato nulla perché temeva che la conoscenza di quei segreti mi avrebbe messo in pericolo>>
Lady Edith scosse il capo:
<<Ti sbagli! L'unico reale pericolo che corri è quello di conoscere la Verità>>




Cast

Johnny Depp - Robert Oakwood

Maggie Smith - lady Edith Burke-Roche, baronessa Fenroy

mercoledì 11 settembre 2013

La regina di Spagna e la Duchessa d'Alba


La regina Sofia a braccetto con Cayetana Maria del Rosario Fitzjames Stuart de Tomes y Falcò Gurtabay, diciottesima Duchessa d'Alba, la donna (?) più rifatta e con più titoli nobiliari dell'universo conosciuto. Secondo alcuni la sua nascita risalirebbe a circa 3500 anni fa, all'epoca del faraone Ramsete II.

Gli Arcani Supremi. Capitolo 14. La Principessa del Sangue.



Maggie Burke-Roche aveva un tatuaggio molto particolare, in una zona altrettanto particolare.
Questo accentuava il suo aspetto di bellezza "demoniaca" e trasgressiva.
Il suo corpo era solo apparentemente esile: in realtà aveva una grande forza muscolare, tale da riuscire a tenere immobilizzato Robert sul tappeto.
In lei era forte una vena sadica, perché era chiaro che quell'atteggiamento dominante e quasi violento rientrava in una specie di feticismo.
<<Piano>> le disse Robert <<fai più piano>>
Lei continuò più veloce di prima.
<<Maggie, non ho i preservativi>>
<<Ho preso la pillola, e ora sta' zitto a lascia fare a me>>
Torreggiava su di lui, e le sue gambe divaricate gli bloccavano le anche.
I suoi movimenti erano bruschi e forti, poco femminili.
Robert si sentiva quasi oggetto di violenza da parte di lei.
<<Mi fai male, Maggie!>>
Lei rese ancora più veloci i movimenti pelvici, presa da un'eccitazione che le dilatava le pupille, tanto da farla apparire i suoi occhi come quelli di una tigre.
Alla fine il dolore e il piacere divennero una cosa sola ed entrambi raggiunsero l'acme e l'estasi.
Dopo, rimasero distesi in silenzio, senza dire nulla.
Fu lei a parlare per prima:
<<Robert, mi dispiace, non so cosa mi è preso>>
Lui provava un conflitto interiore, perché anche se lei lo aveva preso con violenza e gli aveva fatto male, doveva ammettere che non aveva mai provato in vita sua un piacere più intenso.
<<Maggie... io non so quali siano le tue abitudini... forse c'è una vena sado-maso nel tuo modo di vivere la sessualità... ma tu hai abusato di me... mi hai molestato, ne sei consapevole?>>
Lei sospirò, poi lo guardò con un'espressione vaga, gli occhi semichiusi, la bocca carnosa leggermente aperta, come se fosse in contemplazione.



<<Però ti è piaciuto, Robert, di' la verità>>
Lui continuava ad essere combattuto:
<<Io preferisco la dolcezza, la delicatezza. Preferisco una donna che si comporti in modo femminile>>
Lei aveva la voce roca:
<<Ti è piaciuto, non negarlo. Hai presente la storia dei due cervelli? Voi maschi avete due cervelli indipendenti. Quello della testa vi dice una cosa e quello tra le gambe ve ne dice un'altra>>
Robert dovette constatare che in effetti quella situazione gli aveva permesso una performance superiore al normale.
<<Questo però può valere una volta. Ma per me non potrebbe mai diventare l'abitudine>>
Lei sorrise:
<<Io non faccio mai l'amore due volte allo stesso modo. Non esiste abitudine, non esistono rituali. Solo fantasia e improvvisazione. E comunque so distinguere bene tra chi ci sta e chi non ci sta. Una donna non potrebbe violentare un uomo nemmeno se lo volesse. Comunque, hai superato una prova importante nella tua iniziazione agli Arcani Supremi>>
E nel dire questo si alzò, nuda e da un mobile nelle vicinanze estrasse un piccolo baule, da cui prese una carta dei Tarocchi, un Arcano Maggiore, l'Imperatrice.



<<Ma quindi tu hai fatto questo solo perché te l'hanno ordinato?>>
Maggie scosse il capo:
<<No. L'hanno fatto fare a me, perché ti desideravo. Solo una Principessa del Sangue Reale poteva ambire a questo ruolo. Ed io ero l'unica che univa la purezza del sangue al desiderio>>
Robert era confuso:
<<Ma perché questo nostro rapporto dovrebbe essere inteso come una prova? Cosa ho dimostrato, ai loro occhi?>>
Lei sorrise:
<<Hai dimostrato che ami e desideri le donne, anche quando sono più forti e potenti di te. L'importanza di questo ti sarà spiegata più avanti>>


martedì 10 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 13. Maggie.



Maggie Burke-Roche li osservava da un po' di tempo, ma Robert se ne accorse solo quando lei gli sorrise e gli disse:
<<Ora mi credi?>>
Robert, suo malgrado, annuì:
<<E tu hai perdonato il mio scetticismo?>>
Maggie annuì a sua volta, poi si rivolse all'altro uomo:
<<Stoker, mi permetti di portarti via il tuo pupillo? Dobbiamo continuare un certo discorso...>>
Richard Stoker la guardò con freddezza:
<<Non c'è bisogno del mio permesso, Maggie, ma ti avverto: se gli torcerai anche un solo capello dovrai vedertela con me>>
Lei rise:
<<Uh, che paura! Vieni, Robert, lasciamo questo noioso architetto al suo ancor più noioso lavoro. Devo farti vedere molte cose>>
Quando si furono allontanati, Robert le chiese:
<<Tu e Stoker vi conoscevate già?>>
<<Mio nonno era un Iniziato agli Arcani Supremi. Un tempo Richard Stoker era suo amico, prima che tra loro scoppiasse la guerra per succedere a tua nonna nella carica di Priore. Da quel momento, non c'è stata più simpatia tra le nostre famiglie. Averlo come vicino di casa è piuttosto seccante. Non devi fidarti di lui, Robert>>
<<E' la stessa cosa che lui mi ha detto di te>>
<<Lui è un arrivista. Un parvenu. Al suo attivo può vantare solo che il fatto il suo bisnonno Bram Stoker ha scritto "Dracula">>




<<Noi invece discendiamo da stirpi regali, da dinastie che hanno fatto la storia>>
Robert sospirò:
<<Bah... dinastie di oppressori, di guerrafondai... felice il paese privo di storia!>>
Maggie scosse il capo:
<<Quando conoscerai la discendenza messianica, capirai di cosa sto parlando>>
<<Lo capisco benissimo, è la leggenda del Sang Real, o Santo Graal, ma sono tutte invenzioni romanzesche!>>
<<Cambierai idea, dopo aver visto la biblioteca della mia famiglia. Lì ci sono le prove, e non si tratta certo di rebus tipo il Codice Da Vinci. Non c'è nessun Codice, ci sono papiri e pergamene, un tesoro inestimabile. Non si trovavano a Rosslyn, ma a Scone. E provenivano da Glastonbury e prima ancora da Roma>>
E come per convincerlo maggiormente, lo prese per mano.
Questa mossa lo sorprese.
Maggie era molto attraente, ma fino a quel momento Robert non aveva notato alcun tentativo di seduzione da parte di lei.
Il contatto fisico, però, rovesciò completamente la situazione.
E' difficile resistere alla sensualità di questa donna.



La sua mano era calda, e tutto il suo corpo, perfino i vestiti, trasmettevano un senso di calore accogliente.
Sempre mano nella mano, entrarono di nuovo nel castello dei Burke-Roche.
<<Lady Edith non ci terrà compagnia?>>
<<Mia nonna non ha molte energie. Ormai la signora del castello sono io. Pensa... tutta sola in questa grande dimora, circondata solo da vecchi servitori. Può essere molto noioso>>
<<Ma con tutti i soldi che hai, potresti andare ovunque a divertirti>>
<<Non mi interessano i divertimenti banali. E cerco la compagnia di persone che posso considerare miei pari>>
Si voltò verso di lui, gli prese anche l'altra mano, e lo baciò con molta decisione, con una foga quasi animalesca.
Gli si avvinghiò addosso con un abbraccio estremamente vigoroso.
Questa donna ha il diavolo in corpo. 
La desiderava, ma nello stesso tempo ne era spaventato.
Alla fine, con una mossa quasi da arti marziali, lo distese su un divano del grande salotto e lo immobilizzò.
<<Ti voglio!>> disse <<e ti avrò!>>

Elisabetta II e Wallis Simpson



Nonostante si odiassero, la regina Elisabetta II e la moglie di suo zio Edoardo, l'americana Wallis Simpson, Duchessa di Windsor, si incontrarono in alcune rare occasioni. Questa foto risale agli anni Settanta ed è sicuramente avvenuta dopo la morte del Duca di Windsor, essendo Wallis in lutto.
Alcuni hanno mosso critiche alla pettinatura della Duchessa, che era sempre piuttosto originale, al contrario di Elisabetta, che in 87 anni di vita non ha mai cambiato pettinatura (solo colore dei capelli).

lunedì 9 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 12. Misteri ad Hollow Beach.


Mentre camminavano lungo la Antler Street, a Robert veniva in mente una gran quantità di domande da porre a Richard Stoker.
<<Ma quella storia della maledizione che ha colpito i residenti di Antler Street ha qualche fondamento, che lei sappia?>>
Stoker scosse il capo:
<<La risposta a questo interrogativo potrebbe trovarsi nella biblioteca dei Burke-Roche>>
<<Quindi dovrei accettare l'incarico di studiare i testi di lady Edith?>>
<<Sì, ma deve stare molto attento! Edith e sua nipote sono molto pericolose! L'unico motivo per cui sono costretto a scendere a patti con loro è la presenza di manoscritti unici nella Collezione Burke-Roche. Ci sono testi che provano la discendenza arturiana della famiglia Lake>>
Robert sorrise:
<<Discendenza arturiana? Ma io credevo che questi fossero solo miti di origine celtica, rivisitati in chiave romana e cristiana!>>
Stoker ricambiò il sorriso:
<<Questo perché noi abbiamo fatto sparire tutti i documenti riguardanti il regno di Uther e Arthur Pendragon. Sono gelosamente custoditi in poche collezioni di libri antichi appartenenti a Iniziati agli Arcani Supremi. La collezione Telfer, la collezione Kessler, la collezione Fargas, la collezione Balkan e, dulcis in fundo, la collezione Burke-Roche>>
<<Ecco il motivo per cui dovrei tornare da lady Edith. Con la massima prudenza, naturalmente>>
Stoker annuì:
<<Lady Edith ha un desiderio particolare: che la sua unica erede, Maggie, sposi il Figlio dei Cento Re>>
<<Se io fossi veramente il Figlio dei Cento Re, lei non desiderebbe che sua figlia India diventasse mia moglie?>>
L'architetto lo fissò un severo cipiglio:
<<India ha un'altra missione, molto più delicata. E poi comunque lei e India siete parenti. Mia moglie Evelyn è una Van Garret, una cugina di sua madre, mio caro Robert!>>
Lui sgranò gli occhi:
<<Dice davvero? Io non sapevo nulla...>>
<<Siamo tutti una grande famiglia! Beh, a questo punto, chiamiamoci per nome e diamoci del tu, è il minimo!>>



Erano arrivati di fronte alla casa degli Oakwood.
Robert la indicò con la mano:
<<Come vedi, Richard, la mia casa è un rudere. Non so se la mia famiglia possa permettersi un restauro>>
Stoker sorrise:
<<Per la famiglia di Vivien Oakwood il mio lavoro è completamente gratuito. Questa casa è stata per molti anni un vero e proprio tempio per gli Iniziati!>>





Robert continuava a far fatica ad accettare quell'idea.
<<Mi sembra tutto così simile a quelle storie tipo i romanzi di Dan Brown, hai presente. Quelle cose tipo gli Illuminati, i Rosacroce, il Priorato di Sion, i Templari, il Santo Graal... se ci aggiungi che io mi chiamo Robert, come quel personaggio bizzarro che è Langdon, beh... la credibilità di questa situazione è quantomeno traballante>>
Stoker face spallucce:
<<Dan Brown e tutti gli altri hanno fantasticato molto, ma non sono mai arrivati a noi, alla Verità>>
<<Ma almeno con la Massoneria avrete avuto qualche contatto?>>
<<I Massoni sono nostri nemici. E le faide interne agli Iniziati nascono anche dal sospetto che alcuni di loro siano Massoni. Non escluderei, per esempio, che lady Edith e il suo defunto marito lo fossero, così come non escluderei che loro, o altri loro alleati, come i Fitzherbert o i Balkan, di Manhattan, siano anche affiliati a sette sataniche!>>





<<Ma allora sono veramente in grave pericolo! Quelli sono dei pazzi sanguinari!>>
<<Certo che lo sono! Ed è per questo che io ti ho messo in guardia!>>




Cast

Nicole Kidman - Evelyn Van Garret Stoker

Mia Wasikowska - India Stoker


Albero genealogico di re Artù - Family tree of king Arthur Pendragon



Ci sono vari possibili altri alberi genealogici a seconda dei testi da cui sono tratti.


















domenica 8 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 11. Il Priore.



<<Quindi lei, signor Stoker, appartiene veramente alla setta degli Iniziati?>>
Robert incominciava a rendersi conto di essere realmente in pericolo.
<<Sì, e sono qui come supervisore della sua iniziazione, signor Oakwood, il che significa che devo controllare che tutto avvenga secondo le regole>>
Richard Stoker aveva assunto un'espressione solenne.
Ci fu silezio, per un po', poi Robert chiese:
<<Posso rifiutare di sottopormi all'iniziazione? E che cosa potrebbe succedermi, nel caso l'iniziazione fallisse?>>
<<Il Figlio dei Cento Re non può rifiutarsi, quindi noi procederemo comunque. Nel caso l'iniziazione fallisse, lei potrà tornare alla sua vita normale, ma sarà per sempre vincolato al voto del "Silentium" riguardo a tutto ciò che ha visto e appreso qui, durante questa prova. Ma il vero pericolo non deriva dall'iniziazione in sé, quanto piuttosto dai nemici della sua famiglia, signor Oakwood>>
<<E chi sarebbero questi nemici?>>
<<Se glielo dicessi violerei il "Silentium". L'unica cosa che posso dirle è di muoversi con maggiore prudenza rispetto a ieri>>
<<Perché mi chiamate Figlio dei Cento Re?>>
Stoker lo fissò severamente:
<<Quello che sto per dirle le risulterà assurdo, ma io le garantisco che è la pura verità. Suo nonno Henry era figlio naturale di un nipote della regina Vittoria. Per qusto lei discende dai re d'Inghilterra e Scozia, e tramite il casato dei Lake, gli antenati di sua nonna Vivien,  dai re di Britannia e Galles. Entrambe le casate hanno però un'origine ancor più prestigiosa, ma anche questo segreto è coperto dal "Silentium">>
Robert restava scettico, ma sapeva di essere comunque nel mirino di una organizzazione potente e doveva cercare di capire il perché:
<<Ho trovato una carta dei Tarocchi, un Arcano Maggiore, la Somma Sacerdotessa. Chi può avermela lasciata?>>
<<Un Iniziato.  E' il riconoscimento che lei ha superato la prima prova, quella di conoscere l'identità della sua stirpe e del ruolo di sua nonna Vivien quale Priore degli Iniziati e Duchessa di Albany, ma soprattutto di aver incominciato a prendere in considerazione l'idea che lei non sia morta, ma si trovi solo di là dal Varco, in un'altra dimensione>>



<<La seconda prova in cosa consisterà? E quante prove sono in tutto?>>
<<Le prove sono sette. Non posso dire altro, ma ci sono invece altri particolari che lei deve conoscere. Ogni continente ha nove Varchi . Solo gli Iniziati sanno cosa c'è al di là di ognuno di essi. Nella loro somma saggezza, i Priori hanno ritenuto giusto chiudere molti di quei Varchi. Per esempio in Europa ognuno dei Nove è stato chiuso. I due varchi a cui era legata la tua famiglia erano quello di Glastonbury, nel Somerset e quello di Scone, in Scozia. Il primo fu chiuso quando Morgana di Avalon vi portò suo fratello Arthur Pendragon, ultimo re di Britannia prima dell'invasione dei Sassoni. Il Varco di Scone fu chiuso molto tempo dopo, quando si estinse la dinastia Canmore e ascese al potere la dinastia Stuart, da cui tu discendi e da cui discende anche la famiglia Burke-Roche, seppure in maniera meno diretta. Negli Stati Uniti esistevano tre varchi: uno a Sleepy Hollow, e di quello ti stai occupando nella tua tesi di laurea e scoprirai che è stato chiuso grazie alla famiglia Van Garrett, quella di tua madre.




Gli altri due varchi sono ancora aperti. Uno dovrebbe trovarsi nei dintorni di Nashville, dove io abito normalmente. L'ultimo, la cosiddetta Nona Porta, si trova qui, a Long Island, da qualche parte nel punto dove la Laguna dietro allo Sleepy Pond diventa stagnosa e quasi inaccessibile>>
Mentre parlavano entrarono due donne, una bionda, sui quarantacinque anni e una ragazza nella tarda adolescenza.
<<Le presento mia moglie Eve e mia figlia India>>



Entrambe le donne lo osservarono con distacco, per non dire con sospetto.
La moglie ha l'aria di disapprovare tutto ciò che il marito fa o dice. La figlia dev'essere un tipo strano, una ragazza molto timida, poco socievole, che non gradisce le intrusioni di sconosciuti nella propria vita, specie se le rubano l'attenzione del padre.
Il suo secondo pensiero invece andò alle somiglianze:
La ragazza assomiglia incredibilmente a certe foto di Vivien da giovane.
Dopo brevi convenevoli, Eve disse che si sarebbe recata in spiaggia, mentre India avrebbe fatto una passeggiata lungo la Laguna, naturalmente portandosi dietro il fucile da caccia.
Sa maneggiare le armi. Uhm, è una ragazza decisamente pericolosa. 
Quando se ne furono andate, Richard Stoker chiese:
<<Qual è la sua impressione?>>
Robert rispose sinceramente, in particolare per quanto riguardava la somiglianza di India con Vivien Oakwood da giovane.
<<Ho delle foto di mia nonna a diciott'anni. E' impressionante vedere quanto somigliasse a sua figlia, signor Stoker>>
Stoker non ne fu meravigliato.
<<Vivien me lo diceva sempre. A dire il vero, questo fu uno dei motivi per cui Vivien mi ha scelto come suo successore. Attualmente infatti sono io il Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi>>



Robert voleva chiedergli molte cose, ma Stoker lo fermò:
<<Ora credo che sia il momento di occuparci della questione del restauro della casa dei suoi nonni. Me la faccia visitare, poi decideremo!>>


Cast

Anjelica Houson - Vivien Oakwood di Albany

Johnny Depp - Robert Oakwood

Nicole Kidman - Evelyn Stoker

Mia Wasikowska - India Stoker

sabato 7 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 10. L'architetto.



Dopo una notte costellata da incubi e frequenti risvegli, Robert prese a dormire profondamente solo quando fuori già albeggiava.
I sogni si fecero più dolci.
Sognò le albe di Long Island, e il sole che sorgeva sull'Atlantico.
In quei sogni era bambino e riviveva quel senso di originaria serenità che aveva provato quando proprio da quella stanza, tanti anni prima, era stato svegliato dal levare del sole, in un cielo rosa, che rifletteva la sua tonalità pastello sul mare.
Avrebbe sicuramente continuato a cullarsi in quel sonno così dolce se, inaspettatamente, la suoneria del cellulare non avesse incominciato a squillare con decisione.
Robert annaspò, con gli occhi semichiusi e la bocca impastata.
Vide che era il numero del cellulare di sua madre, ma appena rispose ebbe solo il tempo di salutarla e dirle che stava bene, quando cadde la comunicazione.
In ogni caso, quella chiamata aveva avuto due effetti positivi: gli era servita da sveglia e aveva rassicurato i suoi genitori, sempre molto apprensivi.
Alla luce del sole del mattino, tutte le paure della notte e i vari incubi gli sembrarono qualcosa di ridicolo.
Ma il sollievo non era destinato a durare molto.
Si era da poco concesso una doccia rinfrancante, quando trovò nel pavimento del corridoio una busta che non aveva visto prima.
La aprì e trovò una carta con una strana illustrazione.



E dietro una scritta: "Questo era ieri. Gli Arcani Maggiori ti condurranno agli Arcani Supremi".
Dunque si trattava di una carta dei tarocchi.
Tra due colonne, una nera con la lettera B e una bianca con la lettera J c'era l'immagine di una Somma Sacerdotessa, come recitava la didascalia in fondo, vestita di azzurro e con una corona somigliante a quella di una divinità egiziana, con una sfera al centro e delle corna ricurve e convesse ai lati. Dietro c'era un giardino con alberi e frutti, che parevano lamponi o more. Il vestito azzurro pareva trasformarsi in acqua, mentre in fondo una mezzaluna gialla completava il quadro.
La donna portava in mano in misterioso libro.
E' l'Arcano Maggiore che rappresenta la Papessa. La scritta "Questo era ieri" indica tutte le allusioni al ruolo di mia nonna nella setta degli Iniziati. Gli altri Arcani maggiori mi indicheranno la via per l'iniziazione.
Ma chi aveva portato quella carta fin lì?
Qualcuno ha accesso a questa casa e riesce a muoversi qui senza farsi sentire.
Era un altro enigma da risolvere, se voleva sopravvivere a quella situazione assurda.
Quel giorno però doveva prima di tutto andare dall'architetto Stoker per definire i lavori di restauro.
La sua abitazione si trovava lungo la Antler Street, nella parte compresa tra la strada e la laguna, alla destra del castello dei Burke-Roche.
Era un edificio curioso.



Sulla sinistra, c'era solo il piano terra, con due tettoie spioventi, al centro c'era anche un primo piano con un terrazzo e una mansarda con due abbaini e sulla destra c'era una torretta rotonda a tre piani, con ampie vetrate e un tetto a forma di cono.
Stoker deve avere apportato numerosi cambiamenti all'edificio originale. Ora è molto diverso da come me lo ricordavo.
Il giardino era molto ampio e ben curato.
Si vede che è gente ricca, forse hanno persino più soldi dei Burke-Roche.
Quando finalmente fu pronto, Robert si recò di fronte alla villa degli Stoker e suonò il campanello.
Gli rispose la voce di una signora anziana:
<<Casa Stoker, chi è?>>
<<Sono Robert Oakwood, abito qui vicino, e sono qui per...>>
<<La stavamo aspettando, signor Oakwood, ora le apro>>
Il cancello si spalancò quasi senza un rumore e dal portico del piano terra emerse una anziana donna vestita come una governante:
<<Sono Kate McGarrick e sono al servizio della famiglia Stoker da tre generazioni. L'architetto la sta aspettando nel suo studio, la prego di seguirmi>>



La casa era molto illuminata ed il colore bianco dominava l'atrio, così come l'esterno.
Un grande pianoforte a coda si trovava ad una estremità dell'atrio, in altro angolo c'era una scala e dalla parte opposta, verso sinistra, si dipartiva un corridoio.
Presero quella direzione e arrivarono in fondo, in uno studio con pavimento di parquet, ampie vetrate, tinte color ocra, librerie di legno pregiato e troferi di caccia alle pareti.
La stanza pareva vuota, quando una voce alle spalle di Robert, parlò:
<<Si sta muovendo in maniera molto disinvolta, signor Oakwood. Forse un po' troppo disinvolta. Oserei dire: "rischiosa">>
Robert si voltò e al posto della vecchia governante vide un uomo di mezza età, dall'aria decisa e con un accenno di sorriso sul lato destro del volto.



<<Sono Richard Stoker, l'architetto. La sto tenendo d'occhio da due giorni, sa? Dalla mia torre, sull'altro lato della casa. Se ha notato qui ogni abitazione ha una torre, o più di una. Si tengono tutti sotto controllo. Questo è un luogo dove non si arriva per caso>>
Robert cercò di mantenere un'aria tranquilla:
<<Io sono qui solo per ristruttare la casa dei miei nonni. Col suo aiuto, naturalmente>>
<<Certo, certo. Ma le consiglio di essere più prudente, se ci tiene a vedere la fine dei lavori>>
<<In che senso più prudente?>>
<<Ieri l'ho vista litigare con Maggie Burke-Roche. Non la provochi troppo, è una persona pericolosa. Secondo: eviti di parlare con Barney Banks. Quando è ubriaco va a raccontare in giro ai quattro venti tutto quello che ha scoperto nelle sue "conversazioni amichevoli". Infine, faccia installare un sistema di protezione, in casa sua. Stanotte ho visto gente incappucciata che entrava e usciva>>
<<Lei non dorme mai, signor Stoker?>>
<<Dormo con un occhio solo, come i felini. E' un'abilità che si acquisisce quasi spontaneamente, da queste parti>>
<<Non le pare di essere un po' troppo... scusi se mi permetto... un po' troppo paranoico>>
Stoker rise:
<<Ah ah, no, semplicemente io vedo il mondo in maniera più "sottile". Anche questa è un'abilità che si acquisisce quando si entra a far parte della Società>>
<<Quale società?>>
<<Quella degli Iniziati, naturalmente! E non finga di non saperlo, perché nella giornata di ieri hanno fatto di tutto per contattarla>>
<<Ok, ok, me ne hanno parlato, ma io non ci capisco niente. Tutti fanno solo delle allusioni che io non comprendo. Forse lei mi può aiutare>>
<<Sono qui per questo, signor Oakwood. Si sieda, prego. E mi ascolti bene>>


Cast

Phyllis Somerville - Kate McGarrick

Dermot Mulroney - architetto Richard Stoker