Gustavo III re di Svezia, sovrano colto dalla personalità complessa, amante dell'arte e di gusto raffinato. Reduce da un breve viaggio in Francia torna in patria per salire al trono nel 1772 .
Ispirato dall'architettura e dalle arti decorative francesi,
dà vita allo stile neoclassico svedese che porta il suo nome:
"Gustaviano" dando un nuovo volto a Stoccolma definita la
"Parigi del Nord".
Lo stile gustaviano è la rielaborazione, semplificata al gusto
nordico, del rococò e del neoclassicismo. Prevalgono in esso i colori dai toni chiari. Tipici dello stile
gustaviano sono i bianchi, i grigi, l'ocra gialla e l'azzurro ma anche il verde
salvia, il rosa, l’avorio e non mancano le dorature che ai tempi di Gustavo III
si trovavano solo nei palazzi reali e nelle dimore dell'aristocrazia. I mobili
sono di forme austere e sobrie, rispettano simmetrie e linearità tipicamente
neoclassiche, hanno finitura opaca ed effetto invecchiato quindi shabby/decapè.
Alla semplicità dell'arredamento si contrapponeva, all'epoca, la ricchezza
delle decorazioni alle pareti e dei complementi mantenendo comunque la
raffinatezza e la sobrietà tipiche dello stile.
Ed ecco alcune rielaborazioni contemporanee di questo stile
Foto di Marzia Sofia Salvestrini
Le famose tonalità pastello sono, insieme al bianco, quelle dominanti in questo stile che si presta a rielaborazioni nelle linee essenziali dell'arredamento anche più semplice o più rigoroso.