Dopo essersi congedati da Jennifer, il Principe Vlad Dracu e lady Joelle Burke-Roche si prepararono ad attraversare il Varco di Estgoth, quello che conduceva a Gothian.
Il Varco consisteva in un arco senza porte, ma con una luce di un azzurro freddo come il ghiaccio.
Vlad si rivolse a Joelle:
<<Prima di procedere c'è un'ultima cosa che devi sapere. I Vampiri di Gothian non sono tutti degli ex-umani. La condizione del Non-Morto si estende anche alle specie aliene.
Molti dei Vampiri di Gothian erano degli Alfar, prima della trasformazione.
Altri invece sono venuti dalla Terra. Ma anche questi non sono tutti una progenie della famiglia Dracu. La mia famiglia è potente ed io sono considerato il Principe dei Vampiri terrestri, ma non sono stato il primo. I primi Vampiri terrestri discendono dai Rettiliani.
Ti sembrerà strano, ma durante gli anni della mia vita mortale io non credevo nei Vampiri così come non credevo nella magia. Mi facevo beffe di tutto questo, considerandola una sciocca superstizione.
Un giorno ti racconterò la storia sul come sono diventato quello che sono. Per adesso ti basti sapere che, quando fui in punto di morte, in seguito al tradimento di alcuni falsi alleati, fu il Signore Gothar in persona a conferirmi il dono della Non-Morte. In cambio mi affidò la missione di creare una legione di Vampiri in grado di dominare l'umanità.
Ci sono arrivato vicino molte volte: ogni volta che un'Oligarchia parassitaria prendeva il potere, a governarla erano i Vampiri. Ma tutte le volte qualcosa si è messo nel mezzo e i miei piani sono falliti. Ogni volta ho dovuto ricominciare da capo.
Roman Waldemar ha capito tutto questo: ha capito che l'Oligarchia tecnocratica, burocratica e finanziaria che governa l'Unione Europea e gli Stati Uniti è guidata dai Vampiri, così come anche la Massoneria.
Sono tutti miei discendenti. E' storicamente provato. Elisabetta II Windsor è una mia discendente, così come lo sono Hillary Clinton e Angela Merkel.
Waldemar ha capito anche anche l'Islam radicale è guidato dai Vampiri.
Da anni combatte una lotta solitaria contro l'Oligarchia e contro l'Islamismo fondamentalista.
Ha ostacolato in tutti i modi i nostri piani. Sa troppe cose e sta incominciando ad avere troppi seguaci.
Per questo Waldemar deve morire!
Questa è la mia ultima possibilità, e gran parte del successo di questa missione dipende da te>>
Joelle annuì:
<<Comprendo la responsabilità che grava sulle mie spalle e prometto di consacrare tutta me stessa ai fini del successo di questa missione>>
Vlad allora le prese la mano e la condusse con sé verso il Varco.
Prima di attraversarlo, rivolse un'invocazione al suo divino protettore:
<<O Signore Gothar, so di averti deluso più volte. Ho fallito con Virginia e con Jessica, attirandomi così la tua giusta punizione.
Guardami o Signore, e fissa lo sguardo, perché sto diventando spregevole agli occhi di chi mi contempla>>
La sua voce era piena di vergogna per i suoi fallimenti e le sue parole erano un modo per fare ammenda..
Per questo volle ripeterle:
<<Guardami o Signore e fissa lo sguardo, perché sto diventando spregevole agli occhi di chi mi contempla>>
A quel punto si udì un suono nelle tenebre, un canto che parlava di infinita solitudine e di eterne paure.
Il Varco si aprì. Il Signore Gothar aveva perdonato il suo servo e gli aveva offerto una seconda possibilità.
Si rivolse a Joelle:
<<Andiamo. E' giunto il momento>>
Entrarono, e si ritrovano all'interno di un edificio immenso, di architettura gotica, bellissima, ma cupa e fredda.
Da vero gentiluomo Vlad offrì il suo mantello a Joelle:
<<I Conti di Gothian ti forniranno tutti i vestiti adatti>>
Ma Joelle non pareva preoccupata dal freddo:
<<Eccoci nel luogo che terrorizza tutte le sacerdotesse di Atar, compresa mia sorella Jennifer e mia zia Isabel>>
Vlad sorrise:
<<L'importante è che piaccia a te, e dall'espressione del tuo viso direi che ne sei affascinata>>
Joelle annuì, guardandosi intorno con meraviglia:
<<E' una costruzione imponente e maestosa, degna di un re>>
Camminarono lungo l'altissima volta ghiacciata, e poi attraverso camminamenti esterni, che permettevano di osservare la grandiosità di quell'altissima costruzione, che nel contempo affondava le sue radici fino al cuore della terra.
Joelle lesse un'iscrizione su una porta:
<< "Io presi un pugno di sabbia e glielo mostrai, scioccamente chiedendo tanti anni di vita quanti granelli di sabbia. Mi scordai di chiedere che fossero anni di giovinezza"
Piuttosto sprovveduto, non trovi?>>
<<La tua ironia è atroce>>
<<L'ironia, Vlad, mi serve per sopravvivere e le cose che dobbiamo fare per sopravvivere spesso sono atroci e imperdonabili>>
<<Questo è vero. Ma devi imparare a frenare la lingua. Qui anche le ombre hanno orecchi>>
<<Le ombre non sono nostre alleate?>>
<<A volte sei più ingenua di una bambina. Le ombre sono alleate della luce, poiché non c'è ombra senza luce. E sono alleate del fuoco, perché è la fiamma più vivida a proiettare le ombre più oscure. Amano Atar e Belenos, e odiano Eclion e Gothar>>
Non c'era nessuno ad aspettarli, me sentivano di essere osservati, di essere spiati.
Mentre camminavano attraverso scale, atrii, corridoi a volta e saloni, Vlad parlò a Joelle con una sincerità che mai aveva mostrato con qualcuno in tutta la sua lunghissima esistenza:<<L'ironia, Vlad, mi serve per sopravvivere e le cose che dobbiamo fare per sopravvivere spesso sono atroci e imperdonabili>>
<<Questo è vero. Ma devi imparare a frenare la lingua. Qui anche le ombre hanno orecchi>>
<<Le ombre non sono nostre alleate?>>
<<A volte sei più ingenua di una bambina. Le ombre sono alleate della luce, poiché non c'è ombra senza luce. E sono alleate del fuoco, perché è la fiamma più vivida a proiettare le ombre più oscure. Amano Atar e Belenos, e odiano Eclion e Gothar>>
Non c'era nessuno ad aspettarli, me sentivano di essere osservati, di essere spiati.
<<Joelle, è necessario, prima di incontrare la famiglia dei Conti di Gothian, che tu sappia tutta la verità.
Spero che mi concederai di essere poetico nell'esprimertela, poiché le verità più amare possono comunque essere addolcite con il miele della bellezza.
Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati ad Estgoth?
Tu mi guardavi intensamente e ti chiedevi chi fosse l'uomo che avevi davanti.
Gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sapevano, non sanno e non sapranno, non hanno idea delle malefatte che il potere deve commettere per assicurare la propria sopravvivenza in nome di un bene superiore.
La mostruosa, inconfessabile contraddizione: perpetuare il male per garantire il bene.
La contraddizione mostruosa che fa di me un individuo cinico e indecifrabile anche per te:
gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sanno la responsabilità che per secoli è gravata sulle mie spalle.
La responsabilità diretta o indiretta per tutte le stragi avvenute per garantire la sopravvivenza del mio popolo.
Waldemar questo lo sa, ma non lo sapeva ancora quando incontrò Virginia.
Certe cose Waldemar non solo non le sapeva, all'epoca, ma non poteva nemmeno immaginare che esistessero
Tutti a pensare che la verità sia una cosa giusta, e invece è la fine del mondo, e noi non possiamo consentire la fine del mondo in nome di una cosa giusta.
Abbiamo un mandato, noi. Un mandato celeste. Bisogna amare così tanto il Signore Gothar per capire quanto sia necessario il male per avere il bene>>
Joelle poteva capire, ma aveva qualcosa da obiettare:
<<Un'azione buona non cancella quella cattiva, e viceversa>>
<<Lo so>> disse Vlad <<ma quando si parla di politica, bisogna ragionare come Machiavelli. Ci furono momenti in cui noi Vampiri Rettiliani non eravamo al governo e dovevamo difenderci>>
<<Lo so>> disse Vlad <<ma quando si parla di politica, bisogna ragionare come Machiavelli. Ci furono momenti in cui noi Vampiri Rettiliani non eravamo al governo e dovevamo difenderci>>
Joelle lo guardò con un lampo di ironia:
<<Non eravate al governo, ma eravate al potere nella finanza, nelle banche, nella Massoneria, nella burocrazia, nella magistratura, nell'università, nella stampa, nei salotti buoni, nell'aristocrazia parassitaria. Avete succhiato metaforicamente il sangue di una civiltà intera>>
Vlad le rivolse uno sguardo ammonitore:
<<Questo è un discorso che è meglio tacere. Dimmi piuttosto, perché alla fine gli uomini hanno spesso preferito dei volgari demagoghi populisti?>>
Joelle scrollò le spalle:
<<Il volgo ama i suoi simili, o almeno chi si finge tale>>
Vlad rise:
<<Ma certo! Uno sciocco è sempre molto amato dagli sciocchi!>>
Joelle rise a sua volta:
<<Mi chiedo come siete riusciti a sconfiggerli e a far trionfare l'oligarchia globalista ovunque. I populisti in fondo hanno vinto battaglie molto importanti>>
Vlad si fece serio:
<<C'è una lezione che tu devi imparare. Vedi, mia cara, si possono vincere anche tutte le battaglie e perdere la guerra>>
Joelle era incuriosita:
<<Com'è possibile?>>
Vlad si concesse un'aria da stratega:
<<Chi conquista il potere viene anche conquistato dal potere. Ci prende gusto. Incomincia a capire la mentalità degli oligarchi e persino ad apprezzarla. Alla fine tende ad assomigliare sempre più alla parte peggiore dei suoi ex nemici. A volte può anche succedere che il populista vincitore sia ricattato dai servizi segreti degli oligarchi, e diventi una marionetta nelle loro mani.
In ognuno di questi casi, il vincitore diserta e tradisce, passando dalla parte opposta.
Ma bisogna essere molto abili nel mantenere segrete queste trame.
Chi non vuol far sapere una cosa, in fondo non deve confessarla neanche a se stesso, perché non bisogna mai lasciare tracce>>
Joelle annuì:
<<Non mi faccio troppi scrupoli morali. Io non ho mai creduto che si possa distinguere l'umanità in due categorie, angeli e diavoli, siamo quasi tutti dei medi peccatori>>
Vlad la fissò seriamente:
<<Lo so! Ma ora devi essere ancora più forte! I Conti di Gothian ti riceveranno molto presto e d'ora in avanti le tue visioni saranno più frequenti, e spaventose>>
Joelle scrollò le spalle:
<<Io non ho paura. Sono sogni: non c'è niente da temere, nei sogni>>
<<E invece sì> ribatté Vlad
<<Che cosa?>> chiese Joelle
Vlad le rivolse uno sguardo carico di mistero:
<<Il Passato. Il Futuro. La Verità>>
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