Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 13 aprile 2016
Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 42. La Fonte Sacra
Avevano quasi perso la cognizione del tempo, quando il sentiero che affiancava il canale sotterraneo incominciò lievemente a risalire.
Joelle puntò istintivamente la torcia verso il canale:
<<L'acqua sta diventando più limpida o è solo una mia impressione?>> .
<<C'è una lieve risalita. Secondo la mia mappa ci stiamo avvicinando alla sorgente sotterranea. La chiamano "la Fonte Sacra">> spiegò Jennifer.
<<La Fonte Sacra? Ha qualcosa a che fare con il nome della Setta della famiglia Dracu?>>
Delle Quattro Società, la Fonte Sacra era la più misteriosa e le sorelle ne avevano una conoscenza soltanto indiretta.
Joelle apparteneva all'Aristocrazia Nera, come tutti i nobili devoti ad Eclion.
Jennifer era un'adepta della Fiamma di Atar e una custode del Fuoco Segreto.
Jessica apparteneva al Serpente Rosso ed era devota a Belenos.
Ciò che sapevano della Fonte Sacra derivava dai ricordi di Virginia, che vi era stata ammessa dopo l'adozione da parte della Famiglia Dracu.
Chi entrava in quella setta, compiva il primo passo verso il vampirismo, e cioè diventava un Vampiro Psichico, cioè una persona che assorbiva le energie altrui con la semplice vicinanza, senza alcun bisogno di contatto fisico.
<<Alcuni nascono con la predisposizione al vampirismo psichico. A volte non ne sono nemmeno consapevoli, ma di fatto vivono come parassiti, sottraendo energie e risorse ad altre persone, minandone l'autostima, in maniera così naturale e spontanea che la loro pericolosità si rivela solo quando è troppo tardi.
Altri, per diventare tali, devono sottoporsi a una Seconda Iniziazione.
Nella nostra Prima Iniziazione, ci è stata somministrata l'Acqua della Vita, che ha risvegliato in noi poteri di varia natura.
Chi vuole diventare un Vampiro Psichico deve passare attraverso la Seconda Iniziazione, che prevede la somministrazione di una bevanda avente come base l'acqua appena sgorgata da una delle Fonti Sacre.
La composizione chimica di quelle acque è un segreto molto ben conservato.
Dicono che questa, in passato, sia stata la più importante delle Fonti Sacre, ma da molto tempo nessuno l'ha più raggiunta, poiché questo percorso era stato proibito per volontà del Consiglio dell'Ordine.
Strano che Vlad non te ne abbia parlato>>
<<Non voleva influenzare le mie decisioni>>
<<Eppure dovrai decidere, Joelle, poiché la Fonte è vicina>>
<<Penso che valga la pena provare. Se fosse vero, sarebbe una Fonte dell'Eterna Giovinezza.
Ma prometto che non abuserò di quel potere: non sottrarrò energie a chi è innocente. Se proprio dovrò, si tratterà di qualcuno che merita una punizione>>
<<Una punizione? Secondo il giudizio di chi, Joelle? Il tuo? Intendi essere, per le tue vittime, la pubblica accusa, il tribunale e la giuria?>>
<<Confido nella mia capacità di giudizio. Questa mia convinzione è sorretta da una sana autostima>>
<<Forse hai troppa fiducia in te stessa, Joelle. Io ho meno certezze.
Non sono acqua di sorgente. Sono acqua di foce, e il mio tormento è non sapere se sono fiume o oceano>>
<<Ti piace parlare per enigmi e analogie poetiche? Per me sono frasi senza senso, ma che hanno un tasso sufficiente di pessimismo romantico per risultare piacevoli al tuo caro Waldemar>> rise Joelle
<<Ne parli come se lo conoscessi di persona, eppure ne hai solo sentito parlare>>
<<Jenny, ti stai dimenticando che Virginia ha condiviso i suoi ricordi anche con me! Io ricordo tutto ciò che lui e lei hanno fatto insieme e si sono detti.
E' stata una lezione per me, perché ho capito in cosa è consistita l'abilità di Waldemar: io sono convinta che lui avesse capito la vera natura di Virginia e il suo compito.
Lei era stata incaricata di operare il vampirismo psichico su di lui, fino a provocarne la morte, ma è lui che si è nutrito di lei, della sua giovinezza, del suo entusiasmo.
Giorno per giorno, con il suo pessimismo, la sua negatività, ha avvelenato il cuore di Virginia.
Certo gli veniva spontaneo recitare quella parte, perché era così vicina al suo ideale poetico.
"La letteratura" diceva Waldemar "si nutre del dolore umano. La felicità degli altri è noiosa.
Non c'è niente di più noioso di una storia in cui tutto va bene.
E non c'è niente di più kitsch e di cattivo gusto di una persona che ostenta la propria felicità, pubblicizzandola, come fanno adesso le regine dei social media. Prima o poi la nemesi, l'ira degli Dei, colpirà coloro che hanno la presunzione di farsi vanto della propria fortuna, e li metterà di fronte alla prova del dolore. Voglio vedere, allora, se saranno così ottimisti!"
Oppure si abbandonava alle sue consuete citazioni del tipo: "E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore? Alle fronde dei salici le nostre cetre erano appese".
E così, con queste continue somministrazioni di negatività, ha destabilizzato l'equilibrio di Virginia, come ha fatto con tutte le altre donne della sua vita, e come farà anche in futuro, se qualcuno non lo fermerà!>>
Jennifer si inalberò:
<<Queste sono tutte menzogne! Lui l'amava! Loro si amavano! Tu invece stai diventando più acida di Jessica!
Quello che tu vedi come negatività o pessimismo o debolezza era una forma di understatement, e di rispetto verso chi stava peggio, un modo per consolare chi aveva avuto meno fortuna.
E' vero, lui non sopportava le persone che ostentavano felicità, come sua madre per esempio. Conosciamo lady Helena: si fa vanto di ogni cosa, proclamando in continuazione la sua discendenza dalla stirpe dei re, ma lui volle mostrare che anche i re, come tutti gli uomini, sono fatti di argilla.
Virginia, che credeva di dover abbattere un idolo, si accorse che la sua vittima predestinata era un uomo. E' falso dire che lui l'abbia mossa a pietà, al contrario, le rivelò che la sua vita era stata "un finto inverno misto al quasi eterno sole", e che quella finzione, come ho detto, era un modo per consolare chi stava peggio.
E la amava molto, con tutto ciò che rimaneva del suo cuore provato dalle controversie:
"Sappi amore mio, che se avanza un pezzo di questo cuore è cuore tuo. E i giorni persi sono giorni da rifare">>
Joelle inarcò le sopracciglia:
<<Si limitava a citare poesie, canzoni e altre sdolcinatezze sentimentali: in fondo è sempre stato un dongiovanni, almeno nelle tentazioni. C'è anche questo, nei ricordi di Virginia, e io credo che lei avrebbe fatto meglio a sottrargli le energie usando il vampirismo psichico. Quella era la missione che Vlad le aveva affidato, ma lei non ebbe il coraggio di portarla a termine!>>
Jennifer scosse il capo:
<<Waldemar non le è mai stato infedele, e questo lo sai anche tu, visto che condividiamo gli stessi ricordi di Virginia. Forse quand'era più giovane, prima di conoscerla, era incostante nei suoi sentimenti, ma quando si fidanzarono, lui le fu fedele, perché la amava davvero!
Ricordi cosa le disse: "Tu sei la pelle che ho deciso di tenere" "Io per non morire ho tatuato te sul mio cuore">>
Joelle rise:
<<Sì, e lei rispose: "Qui fra poco nevica". Come a dire che non era facile per Waldemar tenere a freno le proprie infatuazioni per altre donne>>
<<Infatuazioni puramente platoniche!>> ribatté Jennifer, sdegnata.
<<Può darsi, ma come è scritto, chi guarda un'altra donna con desiderio, ha già commesso adulterio nel suo cuore>>
Jennifer scrollò le spalle:
<<Risparmiami il moralismo evangelico! Lui era pazzo di lei, questo è innegabile. Ed è per questo che dopo la sua morte non riusciva a darsi pace.
Ha sofferto per due lunghissimi anni!>>
<<Salvo poi saltare addosso a Jessica appena ne ha avuto l'occasione>>
<<Virginia era morta da due anni! Volevi forse che Waldemar facesse voto di castità in eterno?
E poi Jessica era la copia esatta di Virginia! Io non lo biasimo per aver ceduto.
E poi noi conosciamo Jessica, si finge tanto buona, ma è più furba di una zingara!
In ogni caso, dopo Jessica, non ha più osato sfiorare una donna neanche con il pensiero>>
Joelle la fissò con aria ironica:
<<Io non credo che Virginia sia morta.
Quanto a Waldemar, sta solo aspettando il momento in cui potrà esercitare il suo ruolo da stallone e da "maschio alfa". Ha una mentalità chiaramente sessista. Ma avrà una bruttissima sorpresa, quando arriverà il mio turno!>>
<<Il più delle volte, un'accusa generica e astratta come quella di sessismo viene fatta perché sono finite le argomentazioni concrete. Non è da te, Joelle, scendere così in basso.
In ogni caso, io non ti permetterò di fargli del male. Ho giurato di guardargli le spalle e intendo tenere fede alla mia parola, anche se questo significherà andare contro di te>>
<<E' riuscito a metterci una contro l'altra. Ma non capisci che per lui siamo solo burattini in grande gioco di potere?>>
<<Il vero burattinaio è Vlad, e un giorno, mia povera Joelle, rimpiangerai di averlo scelto come alleato>>
Mentre parlavano, proseguivano lungo il molo, che affiancava il canale.
Il corso d'acqua sotterraneo si stava via via restringendo e la sua corrente era via via più veloce.
<<La Fonte è vicina>> annunciò Jennifer <<e presto vedremo anche il Varco>>
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Finalmente anche Jennifer ha tirato fuori un pò di personalità!^^
RispondiEliminaNon che sembri avere un carattere particolarmente spiccato (soprattutto se confrontato con quello di Joelle, che risulta sempre più ben definito), non so come dire, sebra quasi che parli attraverso il pensiero altrui (della nonna o di Waldemar) piuttosto che aver ragionamenti originali...
Oltretutto nel confronto con Joelle, così determinata ed intraprendente, risulta quasi "petulante": ha in che che mi fa pensare a Jessica ma senza l'audacia e la capacità manipolatoria che la contraddistinguevano.
Interessanti anche i retroscena sulla vita di Waldemar, hai anche trovato l'escamotege per giustificare la sua passione per le donne e tirare in ballo il fatto che probabilmente Virginia non è morta. :)
Se posso darti un consiglio, senza offesa, cerca di limitare un pò le citazioni poetiche e letterarie: so che ti piacciono e che ti servono a dare un'aria "colta" al personaggio, però se ne metti troppe tutte insieme, mi sembra che il dialogo risulti un pò pesante e poco scorrevole... magari potresti "diluirle" con frasi più discorsive in modo che ottengano il loro effetto senza intaccare l'immediatezza della lettura: tieni comunque presente che il mio è un consiglio da "lettrice generica" poi ovviamente fai come credi sia meglio per il romanzo! :)
Sì, il personaggio di Jennifer si sta via via definendo, anche se è ancora forte il lei l'influenza della bisnonna Margaret o del suo senso di lealtà verso Waldemar. Per questo, nel dialogo con Joelle, il ruolo di Jennifer è stato un po' quello dell'avvocato difensore.
EliminaRispetto a Jessica, Jennifer si limita a opporsi a livello verbale, senza passare ai fatti, per il momento, ma col tempo sarà inevitabile anche per lei prendere delle decisioni attive, quando le circostanze lo renderanno necessario.
Questo dialogo è servito anche, come hai giustamente notato, per comprendere meglio alcuni aspetti del carattere di Waldemar.
Sì, certo, è meglio non abusare delle citazioni... ma sai che a volte mi viene prima in mente la citazione dell'argomento stesso del capitolo... sembra incredibile, ma può capitare che io abbia in testa alcune citazioni e attorno a quelle ci costruisca un intero dialogo... forse è per questo che può risultare a tratti meno scorrevole: cercherò di non lasciarmi prendere troppo la mano. Quella del "collage" di citazioni era una tecnica di scrittura di Gadda, che è uno dei miei autori preferiti, ma per leggere una sua facciata ci vuole mezz'ora :-D
Anche Eco era uno che abbondava nelle citazioni, ma la sua genialità consisteva nel far sì che nessuno se ne accorgesse. Una volta disse, ironizzando, che temeva che lo accusassero di plagio, cioè di aver copiato da altri, ma ogni volta succedeva che nessuno si accorgeva della citazione o la riconosceva. Io invece cerco di metterle in carattere corsivo, e poi si tratta di cose molto note, a volte anche canzoni, per cui sono più facilmente riconoscibili ;-)
Grazie mille!!! :-D