lunedì 30 novembre 2015

Perché se uno è bravo nello studio è un odiato secchione, mentre se è bravo nello sport è un amato campione?



Io non sono mai riuscito a capirne il motivo, né quando ero studente, né adesso che sono insegnante. Posso solo constatare questo fatto e denunciare che il bullismo spesso è opera di ragazzi/e bravi nello sport contro ragazzi/e bravi nello studio.

9 commenti:

  1. Guarda, secondo me è un problema molto complesso, che andrebbe analizzato caso per caso, ma in base alla mia esperienza dipende soprattutto da come uno si pone più che da in cosa è bravo.
    Di solito i ragazzi bravi nello sport sono più socievoli,"casinari" e divertenti di quelli bravi nello studio, che invece di solito sono più chiusi e introversi, quindi è normale che riscuotano più consensi.
    Personalmente sono sempre stata molto brava sia nello sport che nello studio e non ho mai avuto problemi di alcun tipo, anzi sono sempre stata piuttosto popolare sia a scuola che all'università.
    Però ero (e sono) anche una che parlava e scherzava con tutti, ero la prima che passava i compiti agli altri o che si offriva volontaria per salvare qualche compagno impreparato o iniziava una guerra con i cancellini, ed ero tra quelli che organizzavano sempre qualcosa (che fossero feste, uscite o partite a pallavolo); mentre vedevo che c'erano dei compagni di classe anche molto bravi che non uscivano mai, facevano i leccapiedi ai professori e se gli chiedevi qualcosa non ti rispondevano perchè se no prendevi un voto più alto di loro, ti credo che alla fine venivano esclusi!
    Questo non significa assolutamente che il bullismo sia giustificabile (anche se io non ho mai notato se ci fosse quando andavo a scuola...), ma di certo la colpa non sta mai da una parte sola: insomma se vedi che rischi che ti mettano in mezzo, cerca di renderti un pò più simpatico, no? :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono molto estroverso (fin troppo, nel senso che parlo troppo e a volte straparlo :-D) e lo ero anche da ragazzo, andavo bene a scuola, suggerivo, aiutavo, ero molto disponibile, ma facevo schifo, assolutamente schifo nei giochi di squadra, e per questa ragione ero un po' sfottuto dai ragazzi atletici, non era bullismo, ma era comunque pesante come cosa, e piuttosto deleteria.
      Oggi la situazione situazione è peggiorata, i ragazzi sono molto più inclini alla violenza e , cosa ancor più evidente, lo sono diventate anche le ragazze: ho assistito a delle risse tra ragazze che si contendevano le attenzioni di un ragazzo a suon di ceffoni, calci e pugni. Le hanno sospese, e al ritorno hanno fatto peggio di prima. Non posso ovviamente dire dove è accaduto, ma garantisco che non si trattava di scuole degradate... simili incidenti succedono un po' dappertutto.
      Ovviamente, quando c'è un problema di "socializzazione", chi è che se ne deve occupare? Uno a caso: l'insegnante di lettere, che deve fare anche da assistente sociale, da psicologo, da educatore, ecc ecc ecc. ma sarebbe più facile addomesticare un ghepardo!!! °-°
      Secondo me la colpa di questa escalation è che guardano troppi film d'azione (è per questo che io poi ho avuto la crisi di rigetto sui film dove ci si picchia o comunque dove ci sono troppi combattimenti, e di conseguenza, come ben sai, ho deciso di eliminare quegli elementi da ciò che scrivo) che a loro volta hanno come sbocco la playstation con i videogiochi d'azione corrispondenti ai film...
      La domanda di oggi mi è sorta proprio come sfogo di fronte ai continui problemi disciplinari che ci sono a scuola... ci siamo americanizzati anche in questo, cioè l'Italia ha la capacità di prendere dall'America solo il peggio, mentre il meglio se ne guarda bene dall'imitarlo...
      E' un brutto periodo per fare gli insegnanti... va be' scusa per lo sfogo e grazie per la risposta!!! :-D

      Elimina
    2. Guarda, io capisco la difficoltà della situazione in cui ti trovi (o per lo meno posso immaginarla), però secondo me è fin troppo semplicistico dare al colpa ai film d'azione ed ai videogiochi violenti: io (così come tutti quelli della mia generazione) sono cresciuta con cartoni animati come Ken il guerriero ed I Cavalieri dello Zodiaco e con film come Terminator, Die Hard, Rocky e compagnia bella, che sono cento volte più violenti di quello che propongono oggi, senza contare che i primi videogiochi saranno pure stati meno realistici a livello di grafica, ma erano altrettanto violenti e molto più splatter, e non mi pare che ci fossero tutti questi problemi a scuola o fuori....
      Capisco che a te possa non piacere il genere ma dare tutta la colpa a tv, cinema e videogiochi mi pare proprio troppo facile!
      Il problema secondo me sono i genitori: a noi ci punivano severamente se ci comportavamo male, prendevamo un brutto voto o venivamo ripresi dai professori, e c'era poco da fare, non avevamo nemmeno diritto di replica!
      Quindi chiaramente c'era più rispetto per gli adulti, gli insegnanti e le istituzioni e più senso del dovere, oggi mi pare che i ragazzini sono tutti una massa di viziati maleducati... Non sono favorevole alla violenza, ma secondo me qualche bella sculacciata quando ci vuole ci vuole! ;)

      Elimina
    3. Cavoli, non ti sei fatta proprio mancare niente in fatto di film d'azione e videogiochi sparatutto!!! :-D :-D :-D
      Ecco, i miei compagni più bulli erano proprio quelli che guardavano quella roba lì, mentre io guardavo Lady Oscar :-P
      Comunque, a onor del vero, io sono un fan di Guerre Stellari, che pur avendo personaggi e situazioni meno truculente di Terminator, certamente mette in scena combattimenti e battaglie molto spettacolari, e in generale i film di fantascienza hanno questo aspetto, ma io li guardano "nonostante" questo aspetto, cioè mi piaceva la fantasia, l'ambientazione, ma mi annoiava il combattimento. Tanto che adesso, se rivedo un film, le parti combattute le salto a piè pari.
      Non voglio comunque fare un pacifismo facile o un buonismo da professore di lettere in crisi di mezza età :-D :-D :-D
      E' vero quello che tu dici riguardo ai genitori, e io aggiungerei anche riguardo ai presidi che stanno dalla parte dei genitori per avere qualche alunno in più e quindi un bilancio più cospicuo, che alla fine è l'unica cosa che interessa alla maggior parte dei presidi-manager attuali.
      Tuttavia io credo che adesso la qualità grafica e tecnologica del "fandom" che gira attorno ai film violenti sia qualcosa di più coinvolgente e avvolgente, e l'esempio sta nel fatto che di certe cose ne sento parlare fin nei dettagli anche quando non le vedo e non mi interessano: siamo tutti interconnessi adesso, è più difficile distinguere i confini tra la fiction e la realtà. Secondo me con il livello che hanno raggiunto le playstation adesso, è come vivere in una realtà virtuale. Non bisogna sottovalutare la potenza della tecnologia nell'amplificare l'ebbrezza che può dare l'immedesimazione in un contesto di combattimento.
      Fatto sta che io sono arrivato al punto della nausea. Se uno vuol vedere la guerra, basta che guardi il telegiornale. Sinceramente sarebbe un gran bene per tutti se la guerra e i combattimenti ci piacessero un po' di meno... specie a noi adulti, che saremo genitori e dovremo dare il buon esempio... mah, non lo so... prima di iniziare a insegnare la pensavo come te, ma dopo è cambiato tutto... secondo il mio modesto parere, sicuramente fazioso, è un errore pedagogico quello di offrire come modello umano i guerrieri. In Guerre Stellari il personaggio che io amavo di più era Yoda, il più anziano di tutti gli Jedi. Quando Luke va a cercarlo e lo incontra, non lo riconosce e gli dice: "Cerco un grande guerriero" e Yoda gli risponde: "La guerra non fa nessuno grande". Ecco, quella frase da sola bastava a salvare tutto il resto...
      Grazie comunque per aver espresso il tuo parere, che è sempre un valido spunto di riflessione!^^ ;-)

      Elimina
    4. P.s. Ho notato una cosa, però: oggi le ragazze mi sembrano più "agguerrite" dei ragazzi. E questo potrebbe avvalorare la mia tesi, nel senso che ci sono stati molti più film, nell'ultimo decennio, dove erano proprio le ragazze le più letali :-D :-D :-D
      Mi conforta comunque sapere che nella vita Jennifer Lawrence è tutto il contrario di Katniss :-P
      Ricordo ancora un'intervista esilarante in cui Chris Hemsworth diceva che la Lawrence, durante le riprese, si ingozzava di tonno e sottaceti, e poi doveva baciarlo... immagino che non fosse proprio un romantico bacio al sapore di "fragola" :-D :-D :-D
      Ah ah, meglio riderci su! ;-)))

      Elimina
  2. Hai proprio ragione! Sono d'accordo con te che oggi è difficile fare gli insegnanti, io insegno inglese e quando mi mandano a fare lezioni alle superiori confesso che sono un pò apprensiva!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh sì, la situazione è grave, ma i genitori non se ne rendono conto e gli esterni ancora meno...
      Comunque è impossibile non essere apprensivi, perché abbiamo delle responsabilità enormi se qualcuno si fa male, e poi comunque io mi prendo a cuore le questioni dei miei studenti, specie di quelli che sono vittime di bullismo.

      Elimina
  3. Ciao Riccardo, non dirlo a me che ho Lorenzo in seconda media e non ti dico cosa ci hanno riferito i professori durante la riunione di classe!
    I ragazzini bravi non riescono a far smettere i disturbatori e così i docenti non riescono a fare lezione come vorrebbero, a discapito di chi può dare di più e potrebbe imparare di più... che peccato!!!
    Spero che le cose cambino, cari saluti Fede

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le scuole medie si trovano in una situazione difficilissima. Il problema numero uno è che i docenti non hanno più alcun potere disciplinare: qualunque sanzione viene depotenziata dal preside o addirittura annullata dai tribunali amministrativi.
      La realtà, che purtroppo va detta, è che noi insegnanti non contiamo più niente, e gli studenti se ne sono accorti, e non ci rispettano più.
      Le conseguenze di tutto questo si vedranno quando le attuali generazioni di adolescenti si troveranno ad affrontare la vita reale, perché non saranno preparati a ricevere i "no" che la vita, inevitabilmente, prima o poi, dice a tutti.
      Temo che le cose non miglioreranno, almeno non in tempi brevi, perché non vedo alcun segnale in quella direzione.
      Cari saluti a te!!!
      R

      Elimina