martedì 15 luglio 2014

Rivendell (o Imladris), noto come Gran Burrone.











Gran Burrone (in SindarinImladris, che significa "Profonda valletta del crepaccio"), conosciuto anche come Forraspaccata (in inglese, con un calcoRivendell), è una città diArda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien. È un avamposto degli Elfi (Eldar) nella Terra di Mezzo. Viene anche indicato, nei testi tolkieniani, come L'Ultima Casa AccoglienteL'Ultima Dimora Accogliente o la Casa di Elrond.












Geografia

Gran Burrone è situato a nord della Terra di Mezzo, in una valle nascosta tra le pendici delle Montagne Nebbiose e uno stretto meandro del fiume Bruinen.



Uno dei principali accessi a Gran Burrone è il Guado del Bruinen superato il quale si diparte un lungo sentiero tortuoso che conduce alla valle degli elfi. Il guado fluviale, essendo sotto il potere di Elrond, è in grado di gonfiarsi e difendere l'accesso alla valle, come quando travolge i Nazgûl all'inseguimento di Frodo.


Storia

Gran Burrone fu fondato, nella Seconda Era, da Elrond il Mezzelfo, discendente dei grandi re degli Eldar della Prima Era, migliaia di anni prima degli eventi narrati ne "Il Signore degli Anelli".
Oltre che di Elrond, il luogo è la dimora di altri importanti personaggi elfici del racconto tolkieniano, come Arwen e Glorfindel





Fu, da principio, un rifugio per molti dei Noldor che erano fuggiti da Eregion durante la guerra con Sauron. Successivamente vi trovarono appoggio, benché sovente sotto assedio, anche Dúnedain di Arnor (vi crebbero, per esempio, Valandil e Aragorn).





Grazie al potere dell'anello elfico Vilya - che Gil-galad aveva donato a Elrond - il luogo verrà preservato integro dalla corruzione del tempo - come un riflesso terreno del reame immortale di Valinor - fino all'avvento della Quarta Era.



Partito Elrond per Valinor, dopo la distruzione dell'Anello e la scomparsa del potere di Vilya, i suoi figli Elladan e Elrohir diventano i nuovi Signori di Imladris. Anche Celeborn vi risiede per alcuni anni, prima di trasferirsi, a sua volta, nel Reame Beato. Dopo la morte di re Elessar di Arnor e Gondor (il già citato Aragorn) il piccolo regno verrà mantenuto sotto la protezione di Eldarion, figlio di Elessar e Arwen e, quindi, nipote di Elrond.







Ne Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli

Ne Lo HobbitBilbo Baggins fa tappa a Gran Burrone, assieme a Gandalf e ai Nani della compagnia, sia durante il viaggio di andata verso la Montagna Solitaria che in quello di ritorno verso la Contea.









Ne Il Signore degli AnelliFrodo Baggins, ferito gravemente da uno dei Nazgûl, e gli altri Hobbit che sono con lui vengono accolti, per un certo tempo, a Gran Burrone dove incontrano Bilbo che vi si era ritirato, anni prima, dopo la sua scomparsa dalla Contea.





Nello stesso periodo, rappresentanti di Elfi, Nani e Uomini si riuniscono nella dimora elfica di Elrond per prendere parte al Consiglio di Elrond in cui apprendono del ritrovamento dell'Unico Anello, del tradimento di Saruman e della crescente minaccia costituita da Sauron. Il consiglio si chiude con la decisione di distruggere l'Anello, gettandolo nel fuoco del vulcano Orodruin; un compito di cui Frodo si assumerà la responsabilità e a supporto del quale verrà costituita la Compagnia dell'Anello.











4 commenti:

  1. Ma come fai a sapere tutte queste cose??? Addirittura hai la planimetria di Granburrone!^^
    Io lo trovo in posto stupendo, mi piace sia l'architettura così luminosa e delicata che il modo in cui si fonde con la natura circostante senza essere troppo invasiva!
    in effetti è lo scenario perfetto per una storia romantica! ^^

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    1. Ah ah, per me gli elfi di Tolkien sono come una religione e tutti i suoi testi sono delle "sacre scritture" a cui sono stato devoto fin da bambino, ben prima che uscissero tutti gli art book che ne sono stati tratti, per non parlare poi dei film. Va detto che Peter Jackson, il regista, è un vero genio nel suo campo ed è riuscito in un'impresa epica e cioè fare in modo che i film riuscissero a rendere l'universo creato da Tolkien ancora più affascinante di quello che lo stesso Professore di Oxford avrebbe mai potuto immaginare. Tolkien era anche un ottimo disegnatore e illustratore e ha disegnato i primi modelli di Rivendell e degli altri siti della Terra di Mezzo, sempre in collaborazione col figlio Christopher, ed erano lavori splendidi, considerando i mezzi dell'epoca. Tuttavia Tolkien non credeva possibile che le sue opere potessero essere messe in scena in un film e quindi cedette i diritti cinematrografici per una somma non molto alta. Questo è il motivo per cui Christopher Tolkien, l'erede, non è mai andato d'accordo con Peter Jackson. Immagino che si sia roso il fegato vedendo il capolavoro realizzato con la trilogia cinematografica e anche con il ciclo attuale de Lo Hobbit, rendendo esteticamente molto valido sul grande schermo un romanzo che, con tutto il dovuto rispetto per il Professore, non è proprio il massimo (Tolkien all'epoca pensava di scrivere una fiaba per bambini e solo molto più tardi diventò il pioniere del romanzo epico di fantasia, che ha fondato, al di là delle intenzioni del suo creatore, il genere fantasy contemporaneo!). Lo Hobbit come romanzo ha certamente il merito di aver creato un mondo, ma è solo col Signore degli Anelli e col Silmarillion che questo mondo è stato "ammobiliato" e portato alla perfezione! Poi ci sono stati trent'anni di lavoro da parte di tutti gli artisti che hanno perfezionato sempre di più le mappe e le immagini, fino ad arrivare alle planimetrie, ai testi di lingua elfica... io ho una mezza libreria piena di queste cose, per non parlare delle miniature e dei modellini! Va be', ognuno ha le sue fissazioni, io ho quella del fantasy e anche quella della fantascienza (Star Wars in particolare, altra fissazione... infatti sono molto curioso di vedere cosa combinerà la Disney adesso che ha comprato la Lucasfilm e sta realizzando il settimo episodio!).
      Devo dire però che non vivo tutto questo come un'evasione dalla realtà, ma come un modo per cercare di valorizzare ciò che nella realtà mi piace di più. Per questo amo accostare immagini fittizie con immagini reali, nei miei post... il proposito è quello di creare un ponte tra i mondi, un varco, un po' come Le nebbie di Avalon (altra mia bibbia di riferimento!!!). Spero di esserci riuscito e i tuoi apprezzamenti sono sempre un grande incoraggiamento per me e per i miei tentativi di trasmettere la bellezza di questi mondi. :-)

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    2. Si vede che sei un'esperto in queste cose, infatti! Mi incuriosisicono sempre moltissimo questi tuoi post proprio perchè raccolgono un sacco di informazioni che da sola non andrei mai a cercare!^^
      Anche a me piace l'universo fantasy/fiabesco, ma per me è più che altro un fatto estetico, mi piacciono le atmosfere che coinvolgono fate ed elfi e trovo molto piacevoli ed interessanti i racconti e le storie fantasy, ma più in là non vado (anche per mancanza di tempo..)!
      Invece la fantascienza mi interessa molto meno (a differenza della mia migliora amica che è una fan sfegatata di star wars e mi ha costretta a vedere tutti i film, pure più di una volta), l'unico episodio di guerre stellari che mi è piaciuto davvero è stato quello sulla storia d'amore di Anakin Skywalker! ^^

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    3. L'elemento estetico è fondamentale in letteratura così come nel cinema o nelle altre forme di espressione, per cui la ragione che ti ha portato ad amare il fantasy è validissima e molto importante! La forma e il contenuto sono uniti e inseparabili: il significato si esprime attraverso la forma (che è il "significante", direbbero quelli di scienze della comunicazione). Ecco la grande importanza dell'estetica! E' un modo per comunicare qualcosa. L'abito fa il monaco e credo che una persona esperta di moda potrebbe capire molte cose dal modo con cui qualcuno si veste o si pettina o si esprime. Poi è chiaro che all'interno dei tanti significati, uno può essere incuriosito da qualcosa. Nel mio caso la psicologia dei personaggi e le vicende storiche. Anche per me, per esempio, la storia di Anakin e Padme è l'elemento in assoluto più interessante nel profilo psicologico di colui che diventerà il carismatico Lord Fener (che tra l'altro ha ispirato in parte il personaggio di Lord Fenrik di Gothian nel mio romanzo, che non ha niente a che vedere con la fantascienza). In realtà la fantascienza che mi interessa è quella che ha più aspetti in comune col fantasy, ma certamente preferisco il fantasy di gran lunga! Gli aspetti tecnici e meccanici invece mi interessano poco, con grande scandalo dei miei amici :-D

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