Per un invalido italiano, l’assegno di invalidità civile è di 286 euro al mese. Ha diritto a ricevere tale assegno l’invalido civile che superi il 74% di invalidità al lavoro e la cifra non cambia con l’aumentare della percentuale di invalidità , cioè un invalido al 100% prende la stessa cifra.
E’ evidente che con 286 euro al mese non ci vive nessuno specie se malato e tantomeno una famiglia. Se ci si rivolge alle istituzioni, loro rispondono che ‘non ci sono ‘ i soldi’: allora viene spontaneo chiedersi dove li trovino i denari, miliardi di euro, per garantire un assegno sociale agli immigrati, anche clandestini o richiedenti asilo e non ci sono soldi per garantire una esistenza dignitosa agli invalidi civili.
Un clandestino che arriva in Italia e che richiede l’asilo politico o lo status di rifugiato riceve dallo stato immediatamente la somma di 976,15 euro per i primi 35 giorni., ridotti poi a 557,80 euro in caso di respingimento della domanda. In seguito, secondo la Fondazione Leone Moressa, lo Stato affronta una spesa diretta di 14.600 Euro l’anno, ovvero 40 euro al giorno, cioè circa 1.200 euro al mese per persona e altrettanti in prestazioni indirette come le spese sanitarie e servizi generali dello Stato: quindi allo Stato ogni rifugiato o presunto tale costa circa 29.200 Euro l’anno. Facendo due calcoli, un qualsiasi immigrato che mette piede in Italia percepisce il doppio ed in alcuni casi il triplo di quanto prende un invalido civile, cioè una persona malata, che non può provvedere al suo sostentamento. Alla somma vanno, inoltre, aggiunti vari benefit di cui godono gli immigrati, come: scuole materne gratuite, case popolari, assistenza sanitaria e altro.
Fonte: www.bastacasta.altervista.org
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