Il Principe di Galles, Bertie e la moglie Principessa Alexandra, presero dimora nel sontuoso complesso di Marlborough House, dove allestirono una vera e propria corte parallela.
Mentre a Buckingham Palace e a Windsor si moriva di noia, contagiati dalla tetraggine perpetua della real vedova, la regina Vittoria, e della sua corte di vecchi inaciditi e rozzi stallieri, a Marlborough House e a Sandringham i Principi di Galles si davano alla bella vita e si circondavano di un ambiente che teneva insieme i gaudenti aristocratici squattrinati con i nuovi ricchi in cerca di legittimazione sociale.
I banchieri erano i benvenuti, poiché Bertie, grande spendaccione, aveva sempre bisogno di denaro.
Il Principe aveva tutti i difetti possibili: Bacco, Tabacco e Venere, gola, pigrizia, gioco d'azzardo.
Per Bertie tradire sempre e costantemente la moglie era la regola di vita numero uno.
Per Alexandra la regola era far finta di niente, persino quando il marito ci provava con le sue dame di compagnia. Per lei era "un sollievo" il fatto che quel marito brutto, grasso e con la barba impregnata di puzza di sigaro e di alcool, sfogasse i suoi insaziabili istinti sessuali con altre donne e visitasse la camera nuziale soltanto lo stretto necessario per mettere al mondo dei figli.
E i figli arrivavano.
A neanche un anno dal matrimonio, l’8 gennaio 1864, alla coppia dei principi di Galles nacque, prematuramente, il loro primo figlio: Alberto Vittorio Cristiano Edoardo, detto "Eddie"che più tardi divenne duca di Clarence e che morì di polmonite nel 1892. A breve distanza l’uno dall’altro nacquero gli altri cinque figli. Il secondogenito fu Giorgio Federico Ernesto Alberto, nato il 3 giugno 1865 che diventerà re Giorgio V; poi fu la volta della principessa Luisa, nata il 20 febbraio 1867, della principessa Vittoria, nata il 6 luglio 1868, della principessa Maud, nata il 26 novembre 1869, e di Alessandro Giovanni che, nato il 6 aprile 1871, sopravvisse un solo giorno.
Mentre la moglie si divideva tra le gravidanze e la vita mondana, il principe Bertie se la spassava con gli amici e con le amanti.
Le amicizie femminili
Al tempo della nascita dell’ultima figlia, Maud, le amicizie amorose di Edoardo erano diventate troppe perché fosse possibile soffocare i pettegolezzi. In quel periodo infatti si cominciò a fare apertamente il nome della prima delle donne di spettacolo che entrarono nella sua vita, la cantante d’operetta Hortense Schneider (1833-1920). Più duraturo e pubblico fu invece il rapporto con l’attrice francese Lillie Langtry: i due si incontrarono il 27 maggio 1877 ad una cena e da quella sera la relazione durò poco meno di 13 anni.
Alla Langtry subentrò quale amante ufficiale dal 1891 fino al 1898 Daisy Brooke (1861-1938), moglie di Francis Greville, V conte di Warwick.
Tuttavia, l’ultimo e, presumibilmente, il più grande amore di Edoardo fu Alice Keppel (1868-1947), figlia minore dell’ammiraglio William Edmonstone (1810-1888) di antico lignaggio scozzese e moglie di George Keppel, dei conti di Alberarle. Le doti di Alice Keppel che più sedussero il principe di Galles furono probabilmente la sua naturale gaiezza e la sua prorompente vitalità. A differenza di Daisy Brooke era la quintessenza della discrezione e, a differenza di Lillie Langtry, era molto signorile. Lei e Edoardo si incontrarono ad un pranzo il 27 febbraio 1898 e la loro amicizia durò tutta la vita. L'unica donna che potesse rivaleggiare con Alice Keppel fu Agnes Keyser, che Edoardo conobbe da giovane e che gli fu vicino gli ultimi giorni della sua vita.
Il guaio in tutto questo era che ogni volta che una amante del principe rimaneva incinta, la sua vita era distrutta, perché l'altra regola fondamentale di Marlborough House era che nessuno scandalo doveva diventare di dominio pubblico.
Il principe si godeva la vita, ma a pagarne il prezzo erano gli altri. La sua reputazione, almeno ufficialmente, doveva rimanere senza ombre.
Per questo ogni volta che una ex amante rimaneva incinta o gli chiedeva dei mezzi di sussistenza, entravano in scena i servizi segreti britannici che si premuravano di allontanare e di mettere a tacere le donne ed i loro eventuali figli. In questo tipo di clima, in cui le donne sparivano per salvare la faccia barbuta di Bertie, non c'è da meravigliarsi se gran parte dell'opinione pubblica collegava i delitti di Jack lo Squartatore con la famiglia del Principe di Galles.
La cosa che più infastidisce, leggendo la biografia di Albert Edward, futuro re Edoardo VII, è che, nonostante egli conducesse una vita totalmente dedita ai piaceri materiali e carnali, completamente irresponsabile e priva di qualsiasi scrupolo morale e legale, sia sempre riuscito a farla franca.
Negli stessi anni in cui la vita di Oscar Wilde veniva distrutta dalla rigida morale vittoriana e dalle sue leggi puritane, il principe Bertie non veniva nemmeno sfiorato dagli scandali, perché la stampa e la magistratura mettevano a tacere qualsiasi cosa che potesse mettere in pericolo la successione al trono.
Persino sua moglie, la malinconica principessa Alexandra, lo perdonava e lo difendeva.
Alexandra era fedele al marito, ma aveva smesso di amarlo in breve tempo e si era dedicata completamente all'educazione dei figli, in particolare il primogenito, che era fragile e malaticcio e per il quale la Principessa di Galles nutriva un affetto sconfinato.
Parlerò della sorte di questo sfortunato principe, "Eddie", duca di Clarence, in uno dei prossimi post.
E bravo Bertie...facile così, no?
RispondiEliminaE la cosa incredibile è che quando è diventato re, è stato uno dei sovrani più amati in assoluto! Forse perché, dopo i sessantaquattro anni di noia vittoriana l'ascesa al trono del pornografico Bertie, divenuto re Edoardo VII, portò un po' di divertimento ufficiale anche a Buckingham Palace e a Windsor, e per riflesso in tutta Londra, dove ancor oggi l'età edoardiana, durata solo nove anni, è ricordata come "il buon tempo antico". Basta guardare la prima stagione di Downton Abbey ;-)
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