Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
sabato 23 novembre 2013
I dandy del primo Novecento
Durante la Belle Epoque (1895-1914) e in particolare nell'Età edoardiana (1901-1910), Parigi e Londra videro l'apogeo del dandismo.
Ce lo raccontano scrittori del calibro di Marcel Proust, che si ispirò al dandy Robert de Montesquiou per uno dei suoi personaggi più importanti, Palamède Guermantes, barone di Charlus.
Nel ritratto di Montesquiou che ho messo come prima immagine, possiamo vedere elementi che sono tornati di moda di recente, come il panciotto a doppio petto e la cravatta ascot di tipo plastròn oltre ad altri elementi che non sono mai passati di moda, come i gemelli ai polsini, i guanti bianchi e il bastone da passeggio, che è quasi un simbolo del dandismo, la pochette, il fiore all'occhiello e l'orologio da taschino con la catenella appesa ad un bottone del panciotto.
Vediamo un esempio di come questo stile è stato recentemente ripreso da personaggi più o meno noti.
L'attore Jude Law (con cravatta annodata col doppio nodo Windsor, il più elegante in assoluto) e l'attore Charles Dance, famoso per il suo ruolo di lord Tywin Lannister ne Il gioco del trono.
Si sta quindi, proprio in questi anni, riproponendo un'eleganza che era propria dell'alta società londinese durante il regno di Edoardo VII, un secolo fa.
Un altro dandy dell'epoca fu lo scrittore e premio Nobel per la Letteratura André Gide.
Da giovane Gide si vestiva ispirandosi al personaggio di Dorian Gray ed in uno dei suoi romanzi, "I sotterranei del Vaticano", è presente un personaggio molto simile a Dorian, e cioè Lafacdio.
Prossimamente tratterò dei dandy del periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale.
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Mi sembra molto affascinante questo stile, secondo me è in grado di conferire ricercatezza e raffinatezza senza per questo rendere un uomo troppo effeminato. Molto interessanti anche le interpretazioni moderne che ne danno attori e uomini celebri.
RispondiEliminaCiao Riccardo, finalmente ho ripreso a scrivere dopo un lungo periodo. Buona serata, Irene
Sono d'accordo con te! Bentornata nella blogosfera ;-)
EliminaGrazie per il commento e a presto!
;-)