venerdì 2 agosto 2013

Mistero ad Hollow Beach. Capitolo 5.


Barbie Fitzherbert e Robert Oakwood Junior prendevano il sole sulla splendida spiaggia di Hollow Beach, presso le Hamptons di Long Island, NY, il 2 agosto 2013.
Lei ne approfittò per indagare sulla misteriosa vita di lui.

Barbara: <<Ma tu non ti senti solo?>>
Robbie: <<A volte si sta soli per sentirsi meno soli>>
B. : <<Ma qui non conosci proprio nessuno?>>
R. : <<Al contrario! Qui conosco tutti e tutti conoscono me!>>
B. : <<Anche la nipote di lady Edith?>>
R. : <<Solo di vista. E' indubbiamente una bella ragazza>>



B. : <<Quindi a te piacciono le more dalla pelle scura!>>
R. : <<Il colore dei capelli, degli occhi o della pelle non è importante per determinare la bellezza. E poi per me il carattere conta molto di più. Se c'è sintonia, l'attrazione aumenta!>>
B. : <<Oh, quindi immagino ti piaceranno le ragazze colte, intelligenti, sensibili, che leggono molto, che hanno le tue stesse abitudini!>>
R. : <<Questo può essere un elemento di attrazione molto forte. Ma a me piace anche il gusto estetico, l'eleganza, la raffinatezza. E poi altre cose più... come dire? Di intesa a livello erotico>>
B. : <<Mi sa che quel tipo di donna non esiste>>
R. : <<Forse. Chissà? Io non smetto mai di sperare>>
B. : <<Però c'è il rischio che mentre tu aspetti la "ragazza perfetta", ti sfuggano delle oppurtunità forse meno perfette, ma che sarebbero molto soddisfacenti>>
R. : <<Può essere...>>
B. : <<Senti, ma è vero che tutta la terra dove è sorto il quartiere di Antler Street apparteneva al conte Hector Burke-Roche, il defunto marito di lady Edith, la Vedova Nera?>>



R. : <<Sei una ragazza che fa troppe domande... Lady Edith non merita quel soprannome. Comunque, per rispondere alla tua domanda... sì, questa terra era tutta dei Burke-Roche, fino agli anni '70. Mio nonno Henry ne comprò una buona parte e fece affari costruendo case e rivendendole. Per noi tenne la India's House, che in un certo senso è il contraltare moderno del maniero dei Burke-Roche>>
B. : <<Immagino che gli piacerebbe un matrimonio dinastico tra te e la nipote di lady Edith>>
R. : <<Mio nonno è morto quando avevo sei anni. La proprietà fu amministrata da mia nonna fino alla sua morte, alcuni anni fa. Il fratello di mio padre ha avuto come eredità una proprietà terriera in Tennessee, che apparteneva alla famiglia di mia nonna, gli Stoker. Ho un cugino, da quelle parti, con quattro figli, due femmine e due maschi. Per me sono come dei nipoti e ogni tanto vengono a trovarmi qui a Hollow Beach. Come vedi non sono affatto solo>>
B. : <<Verranno a trovarti quest'anno?>>
R. : <<Penso di sì. In particolare una nipote mi è molto affezionata, si chiama India come mia nonna ed è nata lo stesso giorno in cui mia nonna è morta. Alla stessa ora. E le assomiglia incredibilmente, sia nel fisico che nel carattere. Gli Stoker avevano una sensibilità molto acuta, una specie di sesto senso. Pensa che una volta la piccola India ha guardato la stella del vespro, che poi è il pianeta Venere, e ha detto: "Quella stella è cattiva". Sul momento mi sembrò una cosa assurda, ma poi ho pensato alla dea Venere, la dea dell'amore. Spesso l'amore è cattivo, ci fa innamorare di chi non vuole saperne di noi. Era una cosa che mia nonna India diceva spesso. Lei non amava mio nonno, fu un matrimonio combinato>>
B. : <<Davvero consideri l'amore una cosa negativa?>>
R. : <<L'amore ci toglie la libertà di non amare. Ci rende schiavi. Ci rende stupidi. Ridicoli. "Tutte le lettere d'amore sono ridicole. Non sarebbero lettere d'amore se non fossero ridicole", diceva Fernando Pessoa. L'amore ci rende vulnerabili. Ogni gioia che ci dona costa una sofferenza dieci volte più grande. E anche quando l'amore è tanto, a volte troppo, da solo non basta. Non garantisce nulla. Non è sufficiente. Sì, non è sufficente>>
B. : <<Tu parli da uomo ferito. Non esistono leggi in amore. Non si può generalizzare. Ognuno lo vive a modo suo. Bisogna essere quello che si è>>
R. : <<Bisogna diventare quello che si è! E' diverso. Ma questo richiede una volontà di vita e di potenza che ci spinga ad uno slancio senza esitazione, senza discernimento. E' il voler giudicare che ci porta alla sconfitta>>
B. : <<Troppa filosofia. E forse troppe delusioni. E magari anche l'ipersensibilità degli Stoker...>>
R. : <<Ti stai avventurando su un terreno pericoloso. Ci sono cose che è meglio non sapere>>


Cast

Valeria Lukyanova (Real Doll) - Barbie Fitzherbert

Oona Chaplin - Maggie Burke-Roche

Maggie Smith - lady Edith Burke-Roche

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