Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 2 luglio 2013
La quinta stagione (2013). Recensione.
Un film surreale, apocalittico, austero, decadente a tratti gotico. Alla decomposizione di una natura in sfacelo si accompagna la degenerazione della comunità e dei singoli personaggi, salvo alcuni, che riescono a salvare quel briciolo di umanità che, anche se non è sufficiente a salvarli a livello materiale, li salva nella loro dignità di esseri umani. I colori (dove domina il grigio), le scene, i ritmi lenti, i dialoghi lapidari, possono ricordare il Bergman di "Luci d'inverno" o de "Il settimo sigillo". La trama e situazioni possono ricordare invece il Bunuel de "L'angelo sterminatore". La fotografia, che è quasi un susseguirsi di quadri, rimanda non solo ai maestri fiamminghi, ma anche a Caspar David Friedrich,
Nonostante tutte queste citazioni e tutti questi preziosismi, il film non convince. Pare una serie di diapositive, con una trama debole e personaggi poco incisivi. In tutta sincerità si tratta di un film sopravvalutato.
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