giovedì 7 marzo 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 70. Daenerys e Marvin parlano dell'amore



Daenerys di Gothian sapeva che Marvin si stava innamorando di lei.
E' evidente! Traspare da tutto ciò che fa, che dice e che non dice... una donna, per quanto non-morta, se ne accorge... una donna lo sa!
Questa consapevolezza suscitava in lei sensazioni opposte.
Mi chiamavano la Divoratrice di Cuori, ma l'unico cuore che ho veramente conquistato è quello di Marvin Eclionner Vorkidian.
E quello era l'aspetto positivo e gratificante, che faceva da eco ad una antica profezia.
"E condividerà con te i tuoi sogni più preziosi"
Tranne uno.
Io non riesco più a innamorarmi. Persino le mie infatuazioni sono volutamente astratte, perché non voglio che nessuno mi privi della libertà di non amare.
Era sempre stato un suo comandamento, dopo che Daemon l'aveva abbandonata.
Conosceva a memoria i Remedia Amoris di Ovidio. E molti altri avvertimenti di chi metteva in guardia contro quel sentimento.
L'amore è un disturbo ossessivo compulsivo, ci fa fare cose sciocche, ci rende fragili e vulnerabili, ci fa diventare ridicoli.
La parola definitiva, su quel punto, già caro alle Bene Gesserit, l'aveva detta Fernando Pessoa:
"Tutte le lettere d'amore sono ridicole / non sarebbero lettere d'amore se non fossero ridicole /
ma, in fondo, sono coloro che non hanno mai scritto lettere d'amore ad essere ridicoli"
Valeva la pena rischiare?
Un grande amore ricambiato può dare, da solo, senso ad una intera esistenza. Ma se dovesse venire meno, allora potrebbe portare alla rovina precoce l'esistenza di chi è stato abbandonato o tradito.
Marvin meritava una spiegazione, riguardo a questi suoi pensieri.




<<La felicità passata non è più felicità. Il dolore passato è ancora dolore>>
Marvin aveva recepito il messaggio:
<<Conosco quel proverbio. Ma ti rispondo con i versi di un'antica poesia: "Dare un senso alla vita può condurre alla follia, ma una vita senza senso è la tortura">>
Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River, un'antica raccolta di poesie sopravvissuta al Grande Cataclisma che aveva quasi distrutto l'umanità, nell'anno 2146 dell'era cristiana.
Daenerys aveva riconosciuto la citazione:
<<Ci sono tante altre cose che possono dare senso alla vita. Non è necessario l'amore ricambiato>>
Marvin non era d'accordo:
<<L'amore vero non ha surrogati. Ricordi Dolcenera? L'amore ha l'amore come solo argomento>>
Avrebbero potuto continuare per un secolo a sfidarsi a colpi di citazioni.
<<Spero almeno che non mi citerai di nuovo la lettera ai Corinzi! San Paolo parlava di charitas, non di eros... c'è una bella differenza>>
Lui le sorrise :<<So che sei una classicista, e che conosci gli antichi molto meglio di me. Vediamo se riconosci questa: "Aver vissuto una vita da re senza aver mai provato la gioia di un grande amore ricambiato è come essere stati in Paradiso senza aver visto Dio>>
Daenerys riconobbe la raffinata citazione:
<<Queste parole sono attribuite alla compianta principessa Margaret Windsor, Contessa di Snowdon, che aveva sacrificato il suo unico vero amore, l'ufficiale Townsend, per non suscitare uno scandalo alla corte di sua sorella, la regina Elisabetta II, ai tempi in cui il Vecchio Continente esisteva ancora>>
Marvin sorrise:
<<Margaret non fu l'unica principessa triste, in quella famiglia, almeno stando alle antiche leggende>>
Lei ricambiò il sorriso, ma con un accenno provocatorio:
<<Visto che hai citato una Windsor, non pensi che Edoardo VIII si sia mai pentito di aver rinunciato a tutto per sposare Wallis Simpson?>>
Erano miti di un tempo antico, in un luogo remoto, perduto da millenni, ma continuavano a vivere ancora:
<<Forse, ma le è rimasto fedele per trentasei anni, e questa mi pare una prova a favore della sua felicità>>
Era una partita difficile, quella che stavano giocando lei e Marvin:
<<Tu eri felice, con Igraine? Forse sì, eppure l'hai abbandonata. C'erano altri argomenti, oltre all'amore. Vedi come questa parola diventa vuota quando la caliamo nella realtà? L'amore! Questa parola di cui la gente ama riempirsi la bocca. L'amore può essere tanto, a volte persino troppo, ma non è sufficiente per far andare bene le cose. No. Non è sufficiente!>>



Marvin pensò a lungo prima di rispondere e la sua voce era affranta dal dolore:
<<Non è sufficiente ma è necessario. E comunque, con Igraine è finita quando mi sono accorto che non ama me, ma l'immagine che si era fatta di me. Non amava ciò che sono, ma ciò che credeva che io fossi. Io sono solo, anche se non sembra ed ho passato la mia vita a fuggire di gente in gente. Eppure non ho mai smesso di cercare il vero amore, e ad essere pronto a sopportare il rifiuto, l'indifferenza, il tradimento. Non mi arrendo, non intendo eliminarmi da solo!>>
Ed era proprio questo ciò che Daenerys non condivideva:
<<Alcuni riescono a sopportare il rifiuto, la gelosia e persino la tragedia di essere lasciati. Io no. Io non ci riesco. Non ci sono mai riuscita. E non ci riuscirò mai>>
Il messaggio era chiarissimo.
Se mi dovessi innamorare di nuovo e qualcosa dovesse andare storto, tornerei ad essere la sanguinaria Divoratrice di Cuori.
Marvin glielo leggeva negli occhi, ma non si rassegnava all'idea:
<<Al cuore non si comanda. L'amore non è una scelta, è qualcosa che succede, inevitabilmente>>
Ma anche su questo Danerys aveva la sua teoria:
<<Quando l'amore ci ha fatto soffrire troppo, allora l'Io crea delle barriere, dei meccanismi di difesa. Possiamo sublimare tutto, incanalarlo verso direzioni più sicure e più proficue. E' un meccanismo che diventa spontaneo, e un giorno tu stesso te ne accorgerai, quando la tua natura di sovrano e di Messia richiederà tutte le tue energie, tutto il tuo tempo e tutti i tuoi sentimenti. Non ti basterebbe tutto questo per dare un senso alla tua vita?>>
Era un discorso invitante, ma Marvin non si lasciò cadere nella trappola:
<<Mi hai detto di non citare la lettera ai Corinzi, ma non c'è altro modo di rispondere.  E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi l'amore, io non sarei nulla>>



Daenerys sospirò: <<"Tu dici che ami la pioggia, ma quando piove apri l'ombrello. Tu dici che ami il sole, ma quando splende cerchi l'ombra. Tu dici che ami il vento ma quando tira chiudi la porta. Per questo ho paura quando mi dici che mi ami.">>
Marvin riconobbe la citazione da Shakesperare:
<<Potremmo andare avanti così all'infinito. Ma non voglio insistere>>
Lei lo guardò.
Povero Marvin.Tu hai accettato il sacrificio... e chi sono io per giudicarti?
Si pulì gli occhi e, con una improvvisa dolcezza, gli sorrise:
<<Tu mi hai resa una persona migliore, mi hai dimostrato tutto l'amore che mi serviva per porre fine a tutto il male del passato... ti sono debitrice, ma non posso... capisci... non posso ricambiare... per ora io posso... posso solo, come dire... solo farti compagnia>>
Lui annuì e sorrise:
<<Ed io non ti chiedo altro>>


Cast

Harry Lloyd (Viserys Targaryen) - Marvin Eclionner Vorkidian

Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) - Daenerys Steinberg di Gothian

Sophie Turner (Sansa Stark) - Igraine Canmore di Logres

4 commenti:

  1. Riccardo, ciao! Hai ripreso a scrivere sul blog, bene! Ora mi leggo gli arretrati. Ciao!

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    1. Ho approfittato di una settimana libera, ma da lunedì avrò impegni di lavoro dalla mattina alla sera e sarà difficile trovare il tempo per scrivere!
      Un caro saluto!
      ;-)

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  2. E' sempre un piacere leggere questi racconti!
    Alessia
    THE CHILI COOL
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    Kiss

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    1. E' un capitolo molto autobiografico, anche se i personaggi sono inventati, o quanto meno presi a prestito.
      ;-)

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