Nella sala dei marmi, al centro della Grande Piramide dell'Acropoli di Lathena, gran parte dei membri della Dinastia Eclionner si era riunita in attesa dell'arrivo dell'anziano patriarca, il principe della corona Sephir Eclionner.
Albero genealogico della Dinastia imperiale Eclionner
(in grassetto sono indicati i personaggi ancora in vita)
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| | |
Wechtigar XVI Barbablù Vorian Eclionner Diana Eclionner
+ + +
Sophie Tessier-Ashpool Melania Orwell William Richese
| | !
Sen. Sibelius Fuscivarian Sephir Eclionner Ivar Eclionner Helena Richese
| + + +
Kato Fuscivarian - - - Wensy Fuscivarian - - - Susan Fuscivarian Conte di Linthael
+ ________ |________ _ _ _!_____ |
Jessica | ! | | | Vyghar
Antares Masrek --- --+ ----Ellis Eclionner-+ Elner X Irulan Elian di Linthael
_| _ + | Eclionner
| | Lilieth Vorkidian Elner XI
Hito Leto | +
Fuscivarian Marvin Alienor di Alfarian
+ Vorkidian |
Chani Corrino + Eleanor Eclionner
Igraine Fenmore
Igraine Fenmore
Erano presenti, inseme all'imperatore Elner XI, le principesse Irulan ed Elian, la loro madre, lady Susan Fuscivarian, la cognata di lei, Jessica Antares, con i figli Hito e Leto Fuscivarian e la nuora Chani Corrino, oltre al conte Vyghar di Linthael.
La riunione era di fondamentale importanza, perché si doveva stabilire una volta per tutte la linea di successione al trono, insieme ai matrimoni dinastici.
Il vecchio Sephir Eclionner arrivò in tarda serata, di pessimo umore come al solito, specie quando era costretto a viaggiare.
Almeno il mio esilio a Yuste è finito. Giuro che non lascerò mai più Lathena in vita mia!
Era vestito con una preziosa marsina di seta color indaco, lo stesso dei suoi occhi, come tutti gli Eclionner del ramo principale, i cosiddetti principi del sangue.
Dopo un rapido sguardo sui presenti, sentì una fitta al cuore.
Mancano i migliori. Sono morti o comunque se ne sono andati. Mia moglie, i miei figli, mio nipote Marvin e la mia pronipote Eleanor. E anche i gemelli che ho avuto da Marigold.
Sono rimasto solo con una manica di buoni a nulla.
La tristezza pervase il suo animo in maniera persistente.
Ubi est gloria nunc Babiloniae... nomina nuda tenemus...
A così poco si era ridotta la sua famiglia?
Per un attimo interminabile pensò all'enormità del suo fallimento come figlio, come marito, come padre, come nonno e persino come bisnonno. Non aveva mai visto la sua pronipote.
Cos'è stata la mia vita se non un inanellarsi di fallimenti? A cosa sono serviti quei fugaci momenti di felicità, se poi tutto era destinato a svanire?
Non esser mai, non esser mai, ma meno morte che non esser più.
Più che l'assenza e gli sentiva la mancanza: l'assenza è un non esserci, la mancanza è un venir meno, un non esser più. E la felicità era come un figlio unico: se lo perdi, perdi anche il senso della tua vita. Meglio allora non avere figli, non conoscere la felicità. Meglio quest'ombra, questa caligine.
Il sole è tramontato sul deserto della mia anima.
Dovette farsi forza per affrontare uno dei più scadenti Consigli di Famiglia della sua vita.
Salutò tutti con un cenno severo, e chinò quasi impercettibilmente la testa di fronte a suo nipote, l'imperatore Elner XI.
<<Qual è l'ordine del giorno?>> chiese senza preamboli.
L'imperatore Elner e lady Susan si scambiarono un'occhiata di intesa.
Fu Elner XI a parlare per primo:
<<Come sapete, ho divorziato dalla mia seconda moglie Alienor di Alfarian ed ho diseredato sia nostra figlia Eleanor, sia il figlio che porta in grembo. Ora intendo risposarmi con la principessa Irulan Eclionner>>
Sephir guardò Irulan, che rimase impassibile.
A parlare fu la madre di lei, lady Susan Fuscivarian
Sephir non aveva mai sopportato lady Susan, sia perché era figlia del senatore Fuscivarian, l'uomo che aveva quasi distrutto la Dinastia, impedendo a Sephir stesso e a suo figlio Masrek di salire al trono, sia perché non tollerava l'idea che la principessa Wensy, sorella di Susan e moglie di Sephir, fosse morta tragicamente, mentre l'altra sorella continuava a vivere e a tramare.
Lady Susan era riuscita, con il metodo del bastone e della carota, a piegare la volontà di sua figlia Irulan ed a costringerla ad accettare la proposta di matrimonio dell'imperatore.
<<Mia figlia ha accettato con grande onore la proposta di Sua Maestà>>
Sephir sbottò:
<<Sei sempre ben pronta a parlare al posto suo! Ha più di trent'anni, maledizione! Sarà pur in grado di parlare senza che tu le faccia da ventriloquo!>>
E rivolse la sua attenzione nuovamente ad Irulan:
<<Sei veramente sicura? E' il terzo matrimonio per mio nipote, e spero vivamente che sia l'ultimo! Non vorrei certo una replica del regno di Elner VIII, che ebbe sei mogli e ne fece decapitare due!>>
Irulan allora parlò con molta umiltà:
<<La mia devozione verso l'imperatore Elner XI e verso tutta la Dinastia mi hanno convinta a rinunciare alla vita appartata che fino ad ora mi era stata concessa. Ora sono l'umile serva del mio signore. Ecce ancilla Domini>>
Sephir trovò la citazione sacra un po' troppo pretenziosa e fuori luogo, ma dovette ammettere che rendeva perfettamente lo spirito di sacrificio con cui Irulan accettava la proposta.
<<Se qualcuno è contrario, parli ora o taccia per sempre>>
A quel punto Leto Fuscivarian scattò in piedi:
<<Irulan era stata promessa a me!>>
A quel punto si alzarono in piedi anche sua madre Jessica, sua cognata Chani e la sorella di Irulan, la principessa Elian, che voleva sposare Leto.
Sephir li osservò attentamente, sforzandosi di celare il suo disgusto.
Non valgono la corda per impiccarli!
Ma dovette essere diplomatico:
<<Non esiste alcun contratto che lo dimostri>>
Leto si adirò:
<<Susan mi aveva dato la sua parola!>>
Sephir sorrise:
<<E tu ti fidi della parola di un Fuscivarian? Conosci così poco la tua stessa famiglia?>>
Leto non si lasciò intimidire:
<<Esigo soddisfazione!>>
Sephir perse la pazienza:
<<Ti sposerai con l'altra tua cugina, la principessa Eilan! Spero che avrai il buon senso di accettare, se non vorrai che la tua testa sia infilzata su una picca davanti alla porta del Nord!>>
Leto guardò Elian. Era una fanciulla bella e dolce.
Si immaginò un futuro con lei, e ritenne che era preferibile alla decapitazione.
Sephir però capì che Leto non si sarebbe ritirato dal Gioco del Trono.
Ebbe una fugace visione di un ragazzo sul Trono del Sole, ma non lo riconobbe.
Non portava la corona, e forse non era nemmeno l'Imperatore, ma solo un suo discendente.
Di chi era figlio?
Un figlio di Elner e Irulan, oppure quello che Alienor portava in grembo? Un figlio di Marvin, oppure Anakin, il figlio che lui stesso, Sephir, aveva avuto da Marigold di Gothian?
Quella premonizione di un futuro lontano almeno quindici anni, gli mostrò il volto del figlio di colui che avrebbe vinto il Gioco del Trono, ma non gli diede alcun mezzo per indovinare chi fosse.
Quanto tempo ancora avrebbe dovuto aspettare per sapere chi avrebbe vinto, definitivamente, il Gioco del Trono?
Dopo un rapido sguardo sui presenti, sentì una fitta al cuore.
Mancano i migliori. Sono morti o comunque se ne sono andati. Mia moglie, i miei figli, mio nipote Marvin e la mia pronipote Eleanor. E anche i gemelli che ho avuto da Marigold.
Sono rimasto solo con una manica di buoni a nulla.
La tristezza pervase il suo animo in maniera persistente.
Ubi est gloria nunc Babiloniae... nomina nuda tenemus...
A così poco si era ridotta la sua famiglia?
Per un attimo interminabile pensò all'enormità del suo fallimento come figlio, come marito, come padre, come nonno e persino come bisnonno. Non aveva mai visto la sua pronipote.
Cos'è stata la mia vita se non un inanellarsi di fallimenti? A cosa sono serviti quei fugaci momenti di felicità, se poi tutto era destinato a svanire?
Non esser mai, non esser mai, ma meno morte che non esser più.
Più che l'assenza e gli sentiva la mancanza: l'assenza è un non esserci, la mancanza è un venir meno, un non esser più. E la felicità era come un figlio unico: se lo perdi, perdi anche il senso della tua vita. Meglio allora non avere figli, non conoscere la felicità. Meglio quest'ombra, questa caligine.
Il sole è tramontato sul deserto della mia anima.
Dovette farsi forza per affrontare uno dei più scadenti Consigli di Famiglia della sua vita.
Salutò tutti con un cenno severo, e chinò quasi impercettibilmente la testa di fronte a suo nipote, l'imperatore Elner XI.
<<Qual è l'ordine del giorno?>> chiese senza preamboli.
L'imperatore Elner e lady Susan si scambiarono un'occhiata di intesa.
Fu Elner XI a parlare per primo:
<<Come sapete, ho divorziato dalla mia seconda moglie Alienor di Alfarian ed ho diseredato sia nostra figlia Eleanor, sia il figlio che porta in grembo. Ora intendo risposarmi con la principessa Irulan Eclionner>>
Sephir guardò Irulan, che rimase impassibile.
A parlare fu la madre di lei, lady Susan Fuscivarian
Sephir non aveva mai sopportato lady Susan, sia perché era figlia del senatore Fuscivarian, l'uomo che aveva quasi distrutto la Dinastia, impedendo a Sephir stesso e a suo figlio Masrek di salire al trono, sia perché non tollerava l'idea che la principessa Wensy, sorella di Susan e moglie di Sephir, fosse morta tragicamente, mentre l'altra sorella continuava a vivere e a tramare.
Lady Susan era riuscita, con il metodo del bastone e della carota, a piegare la volontà di sua figlia Irulan ed a costringerla ad accettare la proposta di matrimonio dell'imperatore.
<<Mia figlia ha accettato con grande onore la proposta di Sua Maestà>>
Sephir sbottò:
<<Sei sempre ben pronta a parlare al posto suo! Ha più di trent'anni, maledizione! Sarà pur in grado di parlare senza che tu le faccia da ventriloquo!>>
E rivolse la sua attenzione nuovamente ad Irulan:
<<Sei veramente sicura? E' il terzo matrimonio per mio nipote, e spero vivamente che sia l'ultimo! Non vorrei certo una replica del regno di Elner VIII, che ebbe sei mogli e ne fece decapitare due!>>
Irulan allora parlò con molta umiltà:
<<La mia devozione verso l'imperatore Elner XI e verso tutta la Dinastia mi hanno convinta a rinunciare alla vita appartata che fino ad ora mi era stata concessa. Ora sono l'umile serva del mio signore. Ecce ancilla Domini>>
Sephir trovò la citazione sacra un po' troppo pretenziosa e fuori luogo, ma dovette ammettere che rendeva perfettamente lo spirito di sacrificio con cui Irulan accettava la proposta.
<<Se qualcuno è contrario, parli ora o taccia per sempre>>
A quel punto Leto Fuscivarian scattò in piedi:
<<Irulan era stata promessa a me!>>
A quel punto si alzarono in piedi anche sua madre Jessica, sua cognata Chani e la sorella di Irulan, la principessa Elian, che voleva sposare Leto.
Sephir li osservò attentamente, sforzandosi di celare il suo disgusto.
Non valgono la corda per impiccarli!
Ma dovette essere diplomatico:
<<Non esiste alcun contratto che lo dimostri>>
Leto si adirò:
<<Susan mi aveva dato la sua parola!>>
Sephir sorrise:
<<E tu ti fidi della parola di un Fuscivarian? Conosci così poco la tua stessa famiglia?>>
Leto non si lasciò intimidire:
<<Esigo soddisfazione!>>
Sephir perse la pazienza:
<<Ti sposerai con l'altra tua cugina, la principessa Eilan! Spero che avrai il buon senso di accettare, se non vorrai che la tua testa sia infilzata su una picca davanti alla porta del Nord!>>
Leto guardò Elian. Era una fanciulla bella e dolce.
Si immaginò un futuro con lei, e ritenne che era preferibile alla decapitazione.
Sephir però capì che Leto non si sarebbe ritirato dal Gioco del Trono.
Ebbe una fugace visione di un ragazzo sul Trono del Sole, ma non lo riconobbe.
Non portava la corona, e forse non era nemmeno l'Imperatore, ma solo un suo discendente.
Di chi era figlio?
Un figlio di Elner e Irulan, oppure quello che Alienor portava in grembo? Un figlio di Marvin, oppure Anakin, il figlio che lui stesso, Sephir, aveva avuto da Marigold di Gothian?
Quella premonizione di un futuro lontano almeno quindici anni, gli mostrò il volto del figlio di colui che avrebbe vinto il Gioco del Trono, ma non gli diede alcun mezzo per indovinare chi fosse.
Quanto tempo ancora avrebbe dovuto aspettare per sapere chi avrebbe vinto, definitivamente, il Gioco del Trono?
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