Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 10 febbraio 2016
Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 34. Memorie del sottosuolo
Dopo la partenza di lady Helena, che era tornata a Londra insieme al marito, alla zia e alla nipote, nel vecchio castello di Sleepy Providence ad Estgoth erano rimaste soltanto le esponenti della famiglia Burke-Roche.
Joelle poteva contare sul sostegno di sua nonna Glynis e sulla cauta neutralità di sua zia Isabel.
Nessuna di loro due l'avrebbe ostacolata, nelle sue prime esplorazioni dei piani bassi.
Ma lady Margaret e la sua fida discepola Jennifer era tutto un altro paio di maniche.
E infatti, proprio mentre Joelle visitava la cripta, si sentì afferrare al braccio destro da una mano secca, callosa e artigliata.
<<Non è prudente aggirarsi da sola nei meandri di questo castello.
E' vetusto e nasconde molti brutti ricordi>> sibilò lady Margaret Burke-Roche.
Mai brutti quanto, te, Margaret! Fu il pensiero di Joelle, e nemmeno le sue parole furono tenere:
<<Tu sei vissuta qui per un tempo quasi infinito, e hai vagato senza tregua nelle catacombe, durante i lunghi inverni del tuo esilio.
Tu, interminabilmente sopravvissuta a te stessa...>>
<<E sopravvivrò anche a te, Joelle, se procederai da sola oltre questi confini>>
<<Perché? Cosa c'è oltre questi confini?>>
<<Dolore>> dichiarò Lady Margaret, continuando a stringerle la mano nodosa e artigliata intorno al polso <<molto dolore>>
<<Sai Margaret, ogni volta che ti guardo e ricordo che sei la mia bisnonna, mi vengono in mente i miei genitori, che sono morti giovani, mentre tu sei ancora qui.
Non offenderti, ma trovo intollerabile l'idea che i giovani periscano e i vecchi resistano.
E' contro natura. Tu sei contro natura. Il tuo aggrapparti al disfacimento della vecchiaia è contro natura>>
<<Sei sempre dolce come un pasticcino all'arsenico, mia cara, ma sta' attenta: la tua aspirazione all'immortalità e all'eterna giovinezza è ancor più contro natura>>
<<E' qui che ti sbagli. Il mio è un desiderio molto comune: chiunque vorrebbe crescere senza invecchiare, vivere senza perdere la salute e la bellezza. Cosa c'è di male in tutto ciò?>>
<<C'è che il prezzo è il Morso del Vampiro, e se tu credi di poter usare Vlad, scordatelo, perché è sempre stato lui ad usare gli altri!>>
<<In tanti secoli, tu e i tuoi amici non siete riusciti ad ucciderlo. Questo depone a favore della sua intelligenza e a sfavore della vostra>>
<<No, la verità è un'altra. La verità è che se puoi ucciderlo, lui può ucciderti di più>>
<<Il che conferma che ho fatto bene a sceglierlo come alleato>>
<<Era il tuo destino, ed io non ho intenzione di ostacolare la tua ricerca, Joelle, anzi potrei persino esserti di aiuto>>
<<Timeo Danaos, et dona ferentis>>
<<Glynis e Isabel ti hanno insegnato bene! Ma non hai nulla da temere da me, per un motivo ben preciso, che non ha nulla a che fare col fatto che sei mia pronipote.
Io non ti sarò d'ostacolo perché il Destino vuole che tu segua proprio quella via che ora stai cercando qui, nel sottosuolo. Questo è un luogo che conserva memoria di eventi ancestrali.
Queste mura, questi cunicoli, questi labirinti hanno vita propria...
Queste spelonche stavano aspettando te, e tu non le hai deluse. Hai superato tutte le prove. Ora non ti resta che procedere verso il Varco di Estgoth, perché quello è il tuo destino>>
<<Il destino non esiste. Ci sono io, e ci sono le mie scelte.
Tu riesci a comprendere solo la tradizione, ma il mio pensiero mira a tutto ciò che ancora non è avvenuto!>>
<<E' vano opporsi, mia giovane e ribelle pronipote>>
<<Sono i tuoi disegni ad essere vani, Margaret >>
<<Non sono disegni miei. L'intera nostra stirpe è un disegno degli Arcani Supremi, i Grandi Antichi, le Potenze della Terra, i Guardiani della Galassia, i Dominatori dell'Universo!
Ogni singolo incontro, ogni singolo matrimonio, ogni singola storia della nostra famiglia... ognuna di queste cose è stata voluta da loro, per migliaia di anni>>
<<Nessun matrimonio d'amore, per millenni?>>
<<L'amore è un'antica forza, una delle tante che ci è servita in passato, ma non è più essenziale per la sopravvivenza della nostra specie>>
<<Parli così perché non l'hai mai conosciuto>> ribatté Joelle.
<<Parlo così perché ho visto la figlia di Jessica! Sta crescendo in maniera abnorme! E' già in grado di camminare e di parlare! Per molti è un'abominazione, ma per me è il passo successivo dell'Evoluzione Umana!>>
<<La figlia di Jessica se ne può andare al diavolo, per quel che mi riguarda!>>
<<Ma non capisci? Non ti rendi conto che tu stessa sei stata il veicolo di quell'evoluzione? Sei tu che hai permesso a Vlad di somministrare a Jessica l'Acqua della Vita, conferendo così alla bambina poteri straordinari.
Anche questo era parte del tuo destino. Io lo sapevo e non ho fatto niente per fermarti, così come non lo farò nemmeno adesso>>
<<Bene, allora perché mi trattieni? Sei pregata di venire al punto!>>
<<Io sono la Custode del Varco di Estgoth, ma non ho il potere di aprirlo.
Questo Varco è uno dei più grandi misteri della Storia. La soluzione di questo mistero si trova nel Necronomicon, il principale testo di negromanzia esistente. E la sezione che più importa al riguardo è la Storia dei Grandi Antichi. Spiega tutto sulle varie fazioni che si combatterono prima che l'umanità si evolvesse. L'umanità è il frutto dell'unione tra i primitivi e queste varie fazioni.
Ho insegnato tutto questo a Jennifer. Lei potrebbe esserti di grande aiuto>>
<<Ah, ecco dove volevi arrivare! Mi vuoi mettere Jennifer alle calcagna perché ti faccia da spia e riesca a oltrepassare il Varco>>
<<No, Jennifer non andrà oltre il Varco, almeno non per il momento. Ma è necessario che ti istruisca su alcune questioni fondamentali. I nostri interessi non sono contrastanti. Jennifer ha una missione diversa dalla tua, ma non opposta. Dovrà verificare, su questa Terra, quanto scritto ne "La dottrina segreta" di Madame Blavatsky, un'occultista che fu screditata perché aveva detto qualcosa di troppo audace, e cioè che la razza umana discende da un innesto tra l'homo sapiens primitivo e altre razze extraterrestri, tra cui gli Iperborei e gli Atlantidei, che ho ragione di credere siano niente meno che gli Alfar che abitano nel nord della Nuova Terra.
E' essenziale che Jennifer ti spieghi tutto questo, in modo che tu possa affrontare con cognizione di causa tutto ciò che troverai dall'altra parte.
Giungerai sulla soglia, sul ciglio, in un momento sconvolgente di vertiginosa attesa e di estremo pericolo, sotto un nuovo cielo e con una Nuova Terra tra le mani. Attenta! Non lasciartela cadere!>>
<<E va bene! Jennifer potrà accompagnarmi fino al Varco, ma non un millimetro oltre!
Potrà raccontarmi le fiabe della buonanotte, dopodiché girerà i tacchi e mi lascerà libera di proseguire da sola>>
<<Oh, ma non sarai sola: ci sarà Vlad con te... una compagnia che non ti invidio affatto>>
<<Sempre meglio di Jennifer>>
Margaret sorrise, suo malgrado:
<<Un giorno, quando tutto sarà compiuto, quando avrai svolto interamente la tua parte nel nostro Grande Disegno e non sarai più utile a nessuno, ci sarà qualcuno che ti farà passare la voglia di ridere. E allora sarà il mio turno, perché ride bene chi ride ultimo, non dimenticarlo mai>>
Joelle aveva imparato da tempo a lasciarsi scivolare via tutte le malignità che la gente si riteneva stranamente in diritto di gettarle addosso, come se l'ironia fosse una colpa resa inaccettabile se sommata a tutte le altre sue doti:
<<Come potrei dimenticare ciò che tutti si affannano ad augurarmi?
Ma fossi in te non sarei così sicura degli oracoli e men che meno dei proverbi.
La partita è appena iniziata e l'esito è completamente incerto
Persino gli Immortali, dall'alto dei loro troni, non sono al sicuro!
In fondo cos'è mai una corona, se non un cappello dove ci piove dentro?
Ed è proprio il nostro riso ciò che loro più temono: derisi dagli uomini, persino gli Dei sarebbero perduti.
E l'uomo libero deve crearsi da solo, perché gli Dei sanno creare soltanto schiavi!>>
martedì 9 febbraio 2016
lunedì 8 febbraio 2016
Storia e istituzioni della Contea degli Hobbit
Come tutti sanno, la Contea degli Hobbit è situata nella zona nord-ovest della Terra di Mezzo , continente centrale di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien, ed è abitata dal popolo dei Mezzuomini, detti anche, per l'appunto, Hobbit.
La regione presso cui si trova la Contea è l'Eriador, il cui nome significa Terra tra le Montagne, e infatti è situata tra i Monti Azzurri (Ered Luin) ad Ovest e le Montagne Nebbiose (Misty Mountains) ad est.
Questa pianura si trovava sotto la giurisdizione del Regno di Arnor, prima della sua dissoluzione, poi del regno di Arthedain e infine dei Capitani dei Dunedain, ultimo dei quali fu Aragorn.
La carica di Conte della Contea degli Hobbit era stata istituita dal Re di Arnor Argeleb II, antenato di Aragorn, che l'aveva affidata all'allora capo della Famiglia Tuc, Isumbras I.
Geografia
Secondo le informazioni dateci da Tolkien, la Contea misura 40 leghe (222 km, 120 miglia Númenóreane) dai Luoghi Lontani ad ovest al Ponte sul Brandivino ad est, e 50 leghe (278 km, 150 miglia) dalle Brughiere del Nord alle Paludi del Sud. Ciò è confermato in un saggio dallo stesso Tolkien (sui linguaggi della Terra di Mezzo) nel quale egli descrive la Contea come avente un'area di 18.000 miglia quadrate (47.000 km²). Per attenersi il più possibile a tale descrizione si deve supporre che la Contea avesse grosso modo una forma rettangolare.
Il fiume Brandivino (Baranduin) delimita la Contea ad est, anche se gli Hobbit vivono anche nella Terra di Buck, che si trova oltre il fiume ad ovest della Frattalta, la siepe che protegge la Contea dall'invasione degli alberi della Vecchia Foresta; comunque, la Terra di Buck, dominio della famiglia Brandybuck, di cui faceva parte Merry, non era formalmente riconosciuta come parte della Contea fino a dopo la Guerra dell'Anello, quando venne ufficialmente riconosciuta alla Contea da Re Elessar. A nord e ad ovest la Contea non ha confini topografici, ma è delimitata dalle antiche vie sud ed est, e da vaghi tratti geografici come i Colli Torrioni.
La Contea era originariamente divisa in quattro decumani (Decumano Nord, Decumano Sud, Decumano Est e Decumano Ovest), ma la Terra di Buck e più tardi i Confini Occidentali furono annessi ad essa. All'interno dei Decumani esistono alcune divisioni minori non ufficiali come le terre di casata: i Tuc vivono quasi tutti a Tucboro (o nei suoi pressi) o nella Terra di Buck, per esempio. In molti casi un cognome Hobbit indica la provenienza della famiglia: quello di Samwise Gamgee per esempio deriva da Gamwich ([ɡammiʤ]), città da cui è originaria la sua famiglia. Al di fuori dei Decumani, la Terra di Buck stessa deve il suo nome ai Vecchiobecco, quando cambiarono il loro nome in Brandibuck.
La Contea era piuttosto densamente popolata con numerosi villaggi e qualche città, ma era ancora abbastanza disabitata da permettere la sopravvivenza di vaste aree boschive e di paludi.
Storia
Gli Hobbit si stabilirono nella Contea nell'anno 1601 della Terza Era (anno 1 del Calendario della Contea). Gli Hobbit (che originariamente abitavano la valle dell'Anduin) erano migrati ad ovest oltre le aspre Montagne Nebbiose durante la decade precedente, e prima di penetrare in quella che poi sarebbe divenuta la Contea essi vissero nel Dunland e in parte dei disabitati reami divisi di Arthedain, Cardolan e Rhudaur. Si suppone che gli Hobbit in origine migrarono ad ovest per sfuggire alle forze maligne presenti nel Bosco Atro e al disordine provocato dagli Esterling.
La Contea era una regione dell'Arthedain, e allo stesso modo faceva parte del Reame di Arnor. Gli Hobbit ottennero un permesso ufficiale dal re Argeleb II a Roccanorda (Fornost) per insediarsi in quell'area, che non era popolata e veniva considerata territorio di caccia del Re; il sovrano dunedain nominò quindi un conte come suo vassallo, e da qui la terra venne appunto conosciuta come ''la contea''. Gli Hobbit si consideravano sudditi del Re, ed inviarono alcune truppe di arcieri in supporto al regio esercito durante la Battaglia di Fornost contro il Re Stregone di Angmar. Dopo la caduta di Arnor, la Contea rimase una piccola ma indipendente unità politica. I capi dei clan continuarono l'elezione del ''Conte della Contea'', che assunse i poteri del Re dopo la fine del Regno del Nord. I primi Conti furono i capofamiglia del Clan dei Vecchiobecco, mentre in seguito al governo della Contea succedettero i Tuc.
La modesta estensione di tale regione, la relativa mancanza di influenza negli eventi della Terra di Mezzo ed il coraggio e l'ingegno degli Hobbit ne fecero un trascurato oggetto di conquista, così che vissero indisturbati per molti anni. La Contea era vigilata e protetta dai Raminghi Dúnedain, che sorvegliavano i confini e tenevano alla larga i ficcanaso. Gli unici stranieri ad avere accesso alla Contea erano i Nani che percorrevano la Grande Via Est attraversando la Contea per raggiungere le loro miniere nelle viscere dei Monti Azzurri. Occasionalmente anche gli Elfi vi passavano nel loro tragitto verso i Rifugi Oscuri. L'unica battaglia, prima degli eventi che segnarono la fine della Terza Era, fu la Battaglia di Terreverdi (1147 C.C.), nel Decumano Nord, in cui Brandobras Tuc detto il Ruggibrante, mise in fuga gli Orchi e, a parte il successivo "Lungo Inverno" (2758-59), in cui vennero soccorsi da Gandalf, e il "Crudele Inverno" (1311 C.C.), in cui il Brandivino ghiacciò, gli Hobbit soffrirono la fame e i Lupi Selvaggi dell'Eriador invasero la Contea, non vi furono problemi per il pacifico paese, mentre guerre imperversavano nel resto della Terra di Mezzo.
Le principali famiglie della Contea: i Tuc, i Brandybuck e i Baggins erano imparentate tra loro. Bilbo era infatti figlio di Belladonna Tuc e Frodo era figlio di Primula Brandibuck, a sua volta figlia di Mirabella Tuc. Questo rendeva Frodo, Merry e Pipino cugini di primo e secondo grado contemporaneamente.
Le principali famiglie della Contea: i Tuc, i Brandybuck e i Baggins erano imparentate tra loro. Bilbo era infatti figlio di Belladonna Tuc e Frodo era figlio di Primula Brandibuck, a sua volta figlia di Mirabella Tuc. Questo rendeva Frodo, Merry e Pipino cugini di primo e secondo grado contemporaneamente.
Politica
La contea era organizzata in quattro settori, chiamati Decumani, ognuno dei quali al corrispondente punto cardinale, Nord, Sud, Est e Ovest. Gli organi ufficiali del potere della Contea erano il Sindaco, che risiedeva a Pietraforata sui Bianchi Poggi (comunemente detto semplicemente il Sindaco della Contea, eletto ogni sette anni alla Libera Fiera sui Bianchi Poggi in occasione della festa Lithe di Mezza Estate) e il Conte, facente le funzioni del Re (tradizionalmente risiedeva a Tucboro e si trattava del capo dell'importante clan dei Tuc); al di fuori della Contea, la Terra di Buck si organizzava invece con il Signore di Buck, con sede a Buckburgo.
Gli Hobbit erano molto liberali, amavano la pace e la cooperazione, preferivano tenersi alla larga da tutto quanto accadesse al di fuori degli stretti confini della Contea. La stessa Contea era, nella mente dei suoi abitanti, più una comunità di persone libere che una nazione nel senso degli Uomini, e i valori su cui si fondava la loro società erano dati per scontati e condivisi da tutti. A dimostrazione della loro liberalità, gli Hobbit erano l'unico popolo della Terra di Mezzo che sceglieva il proprio rappresentante diretto, il Sindaco, attraverso elezioni regolari.
Quindi, anche se nominalmente il Conte era comunque il giudice supremo della Corte di Giustizia, presidente dell'Assemblea Nazionale e capo dell'esercito Hobbit. il ruolo del Sindaco era più importante, nella mentalità hobbit, dal momento che aveva il compito di occuparsi dei servizi di Posta e della Guardia Nazionale. La Terra di Buck e i Luoghi Lontani (nei pressi dei Rifugi Oscuri) non erano considerate ufficialmente parte della Contea, fino alla Guerra dell'Anello.
Economia
La Contea è descritta come una piccola ma incantevole terra rigogliosa, amata dal suo popolo. Gli Hobbit praticavano una tecnica agricola estensiva. Vi erano varie coltivazioni nella Contea, tra cui quelle di cereali, frutta, legname ed una qualità di erba simile al nostro tabacco e molto apprezzata dagli Hobbit e denominata da loro erba pipa.
La maggior parte dell'economia era di tipo primario, basata appunto sull'agricoltura e l'allevamento, la caccia si praticava sporadicamente, più che altro nella Terra di Buck, mentre non ci sono notizie sulla pesca. Notevole era inoltre l'artigianato.
L'altra fonte di introiti per la Contea era il commercio, che veniva praticato, a parte ovviamente degli Hobbit di fuori, prevalentemente con i Nani delle Montagne Azzurre e quelli di Erebor. Dopo la Guerra dell'Anello, vennero stipulati trattati commerciali anche con il regno di Gondor e quello di Rohan, con la sicurezza di una maggiore prosperità per tutte le parti. Il commercio riguardava soprattutto generi alimentari, beni di consumo e i materiali necessari per l'edilizia, come i metalli e le leghe, mentre c'era poco interesse per oggetti di valore (a parte l'argenteria).
Non si hanno notizie sulla valuta; in effetti Tolkien non dice niente al riguardo neanche degli altri popoli della Terra di Mezzo. Probabilmente il sistema di scambi era basato in parte sul baratto, in parte sull'oro. Ma ne Lo Hobbit c'è una velata menzione alla professione di Bilbo Baggins (cosa che giustificherebbe il suo essere benestante), che potrebbe essere stata quella di presta-denaro. Quindi può anche darsi che esistesse una forma appena abbozzata di attività bancaria.
Le influenze di Tolkien
Secondo le interpretazioni comunemente accettate, nelle devastazioni della Contea perpetrate da Saruman si rispecchiava l'esperienza diretta di Tolkien, che vide l'estendersi della rivoluzione industriale nella zona rurale dello Warwickshire durante la sua giovinezza, e specialmente gli effetti deleteri che da essa si originarono. La ribellione degli Hobbit e la normalizzazione della Contea potrebbero essere interpretati come una ricetta di volontaria semplicità, come una semplicistica soluzione ai problemi della società moderna.
Sulle mappe di Tolkien la Contea è situata più o meno nella stessa posizione dell'Inghilterra nelle moderne mappe europee ed è stata citata come modello dell'ideologia di Merry England, sebbene l'Inghilterra sia un'isola mentre la Contea si trova all'interno del continente.
Essa è tuttavia considerata da alcuni un'isola in un certo senso, a causa della sua indipendenza dalle aree circostanti e dalle loro leggi. Un altro elemento che ci fa supporre l'utilizzo del suolo inglese come fonte di ispirazione è la scelta da parte di Tolkien del nome da attribuire alla terra degli Hobbit:The Shire, appellativo proprio delle contee britanniche, piuttosto che il più comune sinonimo county.
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Ma per me Casa Baggins resterà sempre la migliore! <3
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