domenica 30 aprile 2017

Centri di potere degli Anunnaki

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Fonte: Filosofia e Logos http://www.filosofiaelogos.it/News/Gli-illuminati-prescelti-dagli-annunaki.html

Gli Illuminati prescelti dagli Annunaki [113]


Category :Ufologia | Author: Fonte | Condividi | Commenti
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Pochi nel mondo sanno veramente quali origini ha tutto il potere del Governo Ombra attuale.
Sappiamo tramite gli scritti e gli studi di Zecharia Sitchin e di Erich von Däniken che un antico popolo chiamato Nefilim o Anunnaki interferì o meglio creò le basi genetiche dell’attuale società.
Ma quello che molti non sanno è il nome di colui che per primo fondò il regno di Babilonia, cioè il primo monarca di origini terrestri che si proclamò, in nome degli Anunnaki, sovrano della Terra.
Egli era famigliarmente della linea di sangue di Noé, e Noé stesso era il suo trisavolo.
Lo stesso Noé aveva contatti con quel misterioso dio che parlava attraverso le nuvole che assumevano colori chiari e luminosi. Questo misterioso dio era ovviamente un semplice disco volante Anunnako e la voce che Noé sentiva altro non era che la loro voce.
Torniamo al primo vero monarca che gli Anunnaki scelsero per dare vita a quello che oggi conosciamo come Governo Ombra.
Il suo nome era Nimrod, primo fra tutti gli uomini ad essere scelto dagli Anunnaki e primo fra tutti gli uomini a creare un potente regno.
Egli dopo il grande diluvio, fondò Babilonia e successivamente la città di Ninive. Era anche un abilissimo cacciatore, dote combattiva classica dei Anunnaki.
Nimrod si sposò con una sua stessa parente, nel caso specifico la sua stessa madre, usanza piuttosto nota guarda caso fra gli Anunnaki: infatti il mantenimento del “Sangue puro” è stata sempre una caratteristica del Governo Ombra.
Ancora oggi e da sempre, le famiglie reali programmavano i matrimoni fra loro con la scusa di appacificare i regni in guerra ma con il vero motivo di mantenere quei frammenti di DNA Anunnako o divino come credevano loro.
Alla morte di Nimrod si sparse la voce che egli era in realtà il Dio Baal, divinità praticamente presente in tutte le culture dell’epoca.
In verità questa affermazione era veritiera, poiché gli dei della mitologia come sappiamo altro non sono che razze aliene che hanno dato vita alle diverse popolazioni, culture e società antiche.
Nimrod iniziò la costruzione della Torre di Babele, ma in seguito alla rivolta che avvenne a Babilonia la Torre non fu mai completata. Quella rivolta fu una delle più note rivolte dell’Umanità dell’epoca contro il potere divino o Anunnako.
Da Nimrod che fu in pratica il primo massone, discende tutta la linea del Governo Ombra.
Quando affermiamo che la culla dell’umanità era l’Africa siamo in errore, poiché l’umanità attuale praticamente discende da Babilonia. Dopo Nimrod infatti, iniziò quella triste linea di controllo e comando che abbiamo ancora oggi. Nella massoneria stessa, solo i massoni del 32° e 33° grado conoscono Nimrod e la vera storia di Babilonia. Questi massoni vengono chiamati Illuminati e in verità con la massoneria stessa hanno ben poco a che fare. Gli altri stessi massoni sono succubi inconsapevoli della loro volontà e conoscenza superiori.
Nimrod fu quindi il primo “Muratore” il primo “Architetto” il primo “Costruttore”, colui che nella regione di Babilonia creò il primo grande impero.
La regione di babilonia oggi conosciuta come Iraq è stata terra di conflitti per molti secoli. Ancora oggi la scusa del petrolio è usata per creare guerre in quelle terre desertiche, ma come sempre il vero motivo è un altro.
Perfino il petrolio stesso, sebbene non ne neghi l’importanza, non è il motivo primario della guerra attuale in Iraq. Provate a pensarci…
La tecnologia Anunnaka e quella del Governo Ombra non ha certo bisogno di un combustibile fossile per funzionare!
Gli Anunnaki che investirono con il loro potere Nimrod ebbero poi seguito nella terra d’Egitto, dove vennero costruite le piramidi e vennero riportati i valori del re o faraone come divinità assoluta. L’egitto fu praticamente il primo Impero Mondiale, seguito da Roma e dagli Imperatori Cinesi che guarda caso venivano chiamati i “Figli del Cielo”.
In pochi millenni, gli Anunnaki avevano tranquillamente creato la loro rete di controllo prendendo il governo dei più forti imperi della Terra.
Sappiamo bene il legame che c’è fra le piramidi e Orione, ma quello che gli studiosi non sanno è che Orione come ho scritto nella sezione dei Rettiliani, è una zone della galassia dove per l’appunto vivono i Rettiliani!
Nimrod fu praticamente il primo uomo a progettare l’Ordine Mondiale, ma fallì in quanto come sappiamo le lingue degli uomini furono confuse e gli uomini stessi vennero dispersi sulla Terra.
Quest’opera fu fatta secondo a Bibbia da Dio, noi possiamo affermare che fu fatta dalla forza della Luce.
Confondendo le lingue degli uomini non fu fatto loro alcun male e nello stesso tempo fu impedito agli Anunnaki di completare il loro progetto.
Purtroppo oggi c’è di nuovo solo una lingua usata dai Massoni… l’inglese, e c’è di nuovo una sola città… Internet.
Essi tenteranno di finire ciò che ha cominciato Nimrod, come simbolo di culto e assoluto potere, come simbolo di un’unica religione che nega il vero Dio e l’evoluzione.
Essi conoscono bene le energie della Cintura fotonica del 2012 e cercheranno di utilizzarle a loro vantaggio.
Il lato positivo è che dal 2000 gli Anunnaki come molti di voi sapranno non collaborano più con i membri del Governo Ombra Terrestre. Questo è avvenuto in seguito alla quasi “minaccia” della Federazione di Luce di un conflitto galattico nel caso gli Anunnaki avessero continuato a interferire con il Karma della Terra.
L’impero di Sirio al momento è decisamente l’impero galattico più forte fra quelli vicino al nostro pianeta e le Pleiadi interessate anche loro al destino della Terra e delle anime presenti qui, avrebbero appoggiato pienamente Sirio in difesa di Gaia. Per questo motivo gli Anunnaki per scongiurare una guerra aperta che alla fine non li avrebbe dato ciò che in verità volevano e che avrebbero pure rischiato di perdere, decisero di cessare ogni tipo di aiuto esterno agli Illuminati della Terra.
Questa resa degli Anunnaki nel 2000 è stata in pratica la fine del mondo massone di Nimrod… perché la gente si aspettava che il mondo finisse nel 2000? È finito infatti! Ma forse non come la fantasia della gente credeva

.La resa degli Anunnaki fa parte di un trattato fra le forze della Federazione Galattica e le forze della Fratellanza Oscura, conosciuto come “Armistizio di Anchara” in cui inoltre sono stati vietati i rapimenti alieni da parte dei Grigi, tranne quelli che avevano già avuto luogo prima dell’anno 2001.
Purtroppo i Grigi non rispettano sempre questo patto, anche se i rapimenti sono notevolmente diminuiti rispetto ai decenni dal 1970 al 1990.
Un’altra cosa che venne stabilità dall’armistizio è l’impossibilità che avvengano esplosioni nucleari su Gaia. In questo caso la Federazione Galattica avrebbe il via libera per intervenire ed impedirlo. Quest'ultimo punto è stato richiesto soprattutto dai Maestri della Fratellanza Bianca di Gaia per la salvaguardia delle Anime del pianeta e ovviamente del pianeta stesso.
L’ultimo caso di esplosioni nucleari (E pensate che furono 138 sotto la superficie e 41 nell'atmosfera!) furono i test francesi di Mururoa che si conclusero infatti nel 1996.
Tornando a Nimrod comunque, avete scoperto chi fu il padre degli Illuminati della Terra. Sebbene privi del loro principale appoggio extraterrestre, gli Illuminati discendenti da Nimrod continuano ancora a cercare di creare il loro Nuovo Ordine Mondiale, in vista della sfida definitiva.

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Il Parlamento Europeo è sostanzialmente la continuazione del lavoro incompiuto di Nimrod, il tiranno che costruì la torre di Babele per sfidare il vero Dio creatore.



Si dice che gli antichi Anunnaki abbiano creato la razza umana attraverso la modificazione genetica di antichi esseri umani, per usarli come forza manuale. Ma prima che gli esseri umani fossero creati, gli Igigi furono stati utilizzati dagli Anunnaki come forza lavoro principale.

Gli antichi dèi, gli Igigi, astronauti di una generazione più giovane; i servi dei potenti Anunnaki venuti sulla Terra per l’oro.

La terminologia utilizzata per descrivere gli dei è estremamente complicata ed ha ancora bisogno di un sacco di studio. I ricercatori ritengono che il termine Igigi è di origine semitica e indica un gruppo di dèi nel pantheon mesopotamico. Non è ancora chiaro quale delle antiche divinità apparteneva Igigis, ma molti studiosi suggeriscono che sia Mardik, il dio protettore della città di Babilonia che è stato uno dei Igigi.

Gli studiosi di linea tradizionale usano il termine Igigi per riferirsi a divinità sumere. Secondo questi studiosi, mitologicamente parlando, gli Igigi erano i più giovani servitori degli Anunnaki, che hanno iniziato una ribellione contro i loro padroni e contro la dittatura di Enlil. Infine, gli Anunnaki sostituirono gli Igigi con gli esseri umani.

Il mito Atrahasis, la storia babilonese del Diluvio e un precursore della storia dell’alluvione in Gilgamesh , il paradiso sumero è descritto come un giardino in cui gli dei minori (gli’Igigi) sono stati messi al lavoro scavando un corso d’acqua per i suoi padroni, gli Anunnaki.



“Quando gli dei lavoravano come gli uomini soffrivano di lavoro; il lavoro degli dèi è stato enorme, il lavoro era pesante; la sofferenza era grande “.

“Gli Anunnaki fecero soffrire glii Igigi per il molto di lavoro.” (Linee 5-6)

“Quando gli dèi, come gli uomini, lavoravano, portando il carico, il carico degli dei è stato grande, il lavoro doloroso, eccessivamente fastidioso. Il grande Anunnaku, Sete, stava facendo lavorare sempre di più gli Igigi.”
L’ipotesi degli antichi astronauti suggerisce che gli Igigi erano simili agli Anunnaki, e rimanevano in orbita costante intorno al nostro pianeta. In sostanza, essi sono stati considerati come intermediari tra il nostro pianeta e Nibiru, la sede degli Anunnaki.

Molti credono che gli Igigi sono rimasti in orbita costante intorno al nostro pianeta, su piattaforme giganti che lavoravano ed elaboravano l’oro che veniva consegnato dalla Terra. Dopo l’elaborazione del materiale, veniva trasferito ad altre navi, e infine trasportato sul pianeta degli Anunnaki.

A quanto pare gli Igigi non hanno mai incontrato gli umani. Si dice, in diversi testi di riferimento, erano “troppo superiori per gli esseri umani”, e quindi “non si preoccupano di queste persone.”



Dopo anni di lavoro duro per gli Anunnaki, gli Igigi si ribellarono contro i loro padroni. Dicono che hanno dato fuoco ai loro strumenti e hanno circondato la grande casa di Enlil di notte, costringendo gli Anunnaki a trovare un’altra fonte di lavoro.

Questo è il motivo per cui l’antica Anunnaki, hanno sostituito gli Igigi con gli esseri umani geneticamente modificati, creando una maggiore forza sulla parte superiore del corpo.



Molti scrittori suggeriscono che l’umanità è una ‘razza schiava’ ed è stata creata dagli Anunnaki, che hanno geneticamente modificato gli antichi esseri umani circa 500.000 anni fa.
Per come vanno le cose sul nostro pianeta attualmente possiamo dire di essere ancora in schiavitù, delle grandi banche, delle grandi multinazionali, delle case farmaceutiche, del lavoro…le cose non sembrano essere cambiate molto rispetto agli antichi testi che parlano degli Anunnaki. Probabilmente non se ne sono mai andati.

Il Serpente Rosso, il Sangue Reale, il Graal e Rennes-Le-Chateau

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LIBRI ANTICHI 3. Le Serpent Rouge


C’è un libricino leggero ma pesante: "Le Serpent Rouge". Il Serpente Rosso è un libro criptico composto da tredici pagine. Esso è stato scritto da tre uomini, Pierre Feugère, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, nell'ottobre del 1966 e poi pubblicato il mattino del 17 gennaio 1967 a Pontoise, comune a nord-ovest di Parigi. Il 6 marzo 1967 furono trovati morti Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker: impiccati nello stesso giorno. Il 7 marzo 1967 fu trovato impiccato anche Pierre Feugère. Forse essi erano degli iniziati appartenenti al cosiddetto "Priorato di Sion”, che avevano rivelato cose segrete riservate strettamente ai suoi membri.
Il Priorato Di Sion fu probabilmente fondato a Gerusalemme nell'anno 1090, in occasione delle prime crociate e per volontà di Goffredo di Buglione, duca della Bassa Lorena, che, grazie alla sua difesa contro i musulmani, venne chiamato “Difensore del Santo Sepolcro”.
Lo stesso Goffredo avrebbe poi fondato l'Ordine dei Templari, come braccio armato del Priorato di Sion.Tra i sommi priori facenti parte del Priorato di Sion figurerebbero personaggi molto noti, tra i quali: Leonardo da Vinci (interpretazione esoterica dell’Ultima Cena), Isaac Newton, Sandro Botticelli, Victor Hugo, Claude Debussy e Walt Disney (tributo con La bella addormentata nel bosco), solo per citarne alcuni. Ancora oggi esisterebbe questa antica e misteriosa organizzazione che sarebbe nata per proteggere la discendenza di Gesù e il suo segreto: i membri ritengono che Gesù non sia morto in croce bensì, sostenuto e aiutato dai suoi fedelissimi, si sarebbe trasferito in Francia (Linguadoca) insieme a Maria Maddalena e proprio dai loro figli avrebbe avuto origine la dinastia Merovingia e Carolingia (ovvero quelle di Pipino, Carlo Martello, Carlo Magno). E una tradizione esoterica dice che Goffredo di Buglione era discendente dei Merovingi e, quindi, di Cristo e della Maddalena.
Le Serpent Rouge nasconderebbe, tra le sue incomprensibili parole, proprio questa storia. Esso è composto di versetti criptici dove ogni capoverso è dedicato ad un segno zodiacale. Dodici capitoli più uno, in tutto tredici, in quanto è stato aggiunto il segno zodiacale del Serpentario, più noto come Ofiuco. Ci sono, inoltre, le immagini della Chiesa di Saint-Germain De Près e delle tombe di re merovingi scoperte in essa, la genealogia merovingia, la Gallia del 511 e del 632, la Chiesa di Saint Sulpice con la sua pianta e indicazioni astronomiche. Leggendo il libro, (
http://priory-of-sion.com/pos/img/leserpentrouge.pdf), si noterà come questi versi non hanno quasi significato. Ma il linguaggio di essi è sicuramente criptato e in stretta connessione con lo stesso segreto di Rennes-Le-Chateau. Questo l’ordine dei segni zodiacali e delle loro posizioni astronomiche a creare una sorta di mappa per ritrovare un leggendario tesoro: Acquario (si parla subito di manoscritti probabilmente antichi e ora rimessi insieme dopo molto tempo, ritrovarsi forse da Saunière; poi del bianco e del nero, segni di simbologia templare e alchemica); Pesci (si parla dell’autore di questi manoscritti, probabilmente Salomone. Il suo è un sigillo celebre, il luogo sembra quello del tempio a Gerusalemme e il demone Asmodeo, che ritroviamo nella chiesa di Rennes- Le-Chateau fu costretto a costruirglielo); Ariete ( si parla di un pellegrinaggio, forse lungo molto tempo e di una Regina di un regno scomparso, probabilmente Maria Maddalena. Il Filo di Arianna potrebbe riferirsi ad un labirinto); Toro (chiaro riferimento a una mappa, guardando il cielo. Le 64 pietre forse si riferiscono al pavimento della chiesa di Rennes-Le-Chateau o a delle stelle); Gemelli (continuano le istruzioni della mappa e il doppio riferimento, regale e di forma, della corona e dell’anello); Cancro (certo riferimento alla chiesa di Rennes-Le-Chateau); Leone (per me qui la descrizione di un luogo sotterraneo); Vergine (riferimento a due artisti con elementi esoterici. Qui chi ha saputo interpretare i versi precedenti ha già trovato il luogo in questione); Bilancia (ancora numeri e luoghi, 14, 35, casa diroccata, croce di creta e un continuo riferimento a dei cavalieri); Scorpione (riferimenti chiari alla Chiesa di Saint Sulpice. Sembra quasi un rito di iniziazione); Ofiuco o Serpentario (verso chiave a mio parere; si maledicono i profanatori, ovvero quelli che vogliono arricchirsi bassamente e non conoscere la verità fine al suo significato; si parla del segreto del sigillo di Salomone e quindi dello scritto in sé e si parla di un mondo nascosto, probabilmente sotterraneo e labirintico); Sagittario (alcuni elementi di versi precedenti e di qui sembrano quasi descrivere scene apocalittiche; ma la spiegazione potrebbe essere di natura astronomica); Capricorno (sembra quasi che gli autori si siano pentiti di aver parlato e cercano di ridurre tutto a un sogno). Interessanti anche le immagini del libro e soprattutto le prime tre. Lo stemma Lene Buxeum - Eous Scaphae con un vaso che rovescia il suo contenuto e un cavallo che osserva attentamente senza mostrare il suo cavaliere. La scritta si riferisce a etimologie di luoghi legati alla linea gnostica e al sigillo di Salomone. Lene è un fiume che scorre a Magalas, comune francese nella Linguadoca; Buxeum è l'etimologia di Belcastel-et-Buc, altro comune della zona; Eous riprende Ens, villaggio nei Pirenei Orientali e Eous è anche, nella mitologia greca , il nome di uno dei cavalli del Sole che denota l'oriente, l'aurora, la mattina; Scaphae potrebbe essere Escapat di Villeneuve-Minervois sempre comune della Linguadoca o la parola latina barca/scialuppa di salvataggio. Altre immagini presenti sono il logo dei Rosa-Croce che troviamo ricorrente anche nella chiesa di Rennes-Le-Chateau e quel pensatore appoggiato con il gomito alla colonna che, guardando i quattro cubi numerati, ci ricorda cosa bisogna continuare a fare: ricercare per capire.


L E    S E R P E N T   R O U G E

di Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent, Gaston De Koker
(Le "x" che si vedono nel testo sono cancellature.)
PONTOISE - 17 GENNAIO 1967

Acquario

Come sono strani i manoscritti di questo Amico, grande viaggiatore dell'incognito, essi mi sono apparsi separatamente, tuttavia formano un tutto per colui che sa che i colori dell'arcobaleno uniti danno l'elemento bianco, o per l'artista che sotto il suo pennello, fa dalle sei tinte della sua tavolozza magica, sorgere il nero.

Pesci

Questo Amico, come posso presentarvelo? Il suo nome resterà un mistero, ma il suo numero è quello di un sigillo celebre. Come descrivervelo? Forse come il navigatore dell'arca imperitura, impassibile come una colonna sulla sua roccia bianca, che guarda verso il mezzogiorno, al di là della roccia nera.

Ariete

Durante il mio sofferto pellegrinaggio, ho tentato di aprirmi con la spada una strada attraverso la vegetazione inestricabile dei boschi. Avrei voluto arrivare alla dimora della Bella Addormentata in cui certi poeti vedono la Regina di un regno scomparso. Alla disperazione di ritrovare il cammino, le pergamene di questo Amico furono per me il Filo di Arianna.

Toro

Grazie a lui, ornai a passo moderato e con sguardo su (rivolto verso l'alto), io posso scoprire le sessantaquattro pietre disperse del cubo perfetto che i Fratelli della Bella del bosco nero, sfuggendo all'inseguimento degli usurpatori, avevano seminato sulla strada quando fuggirono dal Forte bianco.

Gemelli

Riunire le pietre sparse, lavorare con la squadra ed il compasso per
rimetterle nell'ordine regolare, cercare la linea del meridiano che va da Orientea Occidente, poi guardando dal Sud al Nord, infine in tutti i sensi per ottenere la soluzione cercata, facendo sosta davanti alle quattordici pietre marcate con una croce. Il cerchio era l'anello e corona, ed esso (era) il diadema di questa Regina del castello.

Cancro

Le lastre del pavimento a mosaico del luogo sacro potevano essere
alternativamente bianche o nere, e Gesù, come Asmodeo,
sorvegliava i loro allineamenti. Il mio sguardo sembrava incapace
di vedere la cima dove dimorava nascosta la meravigliosa addormentata. Non era stato Ercole con la potenza magica, come decifrare i misteriosi simboli impressi dagli osservatori del passato. Nel santuario tuttavia l'acquasantiera, fontana d'amore dei credenti che ridà il ricordo di queste parole: CON QUESTO SEGNO TU lo VINCERAI.

Leone

Di colei che io desidero liberare, salgono verso di me gli effluvi del
profumo che impregnano il sepolcro. Una volta alcuni l'avevano chiamata: ISIDE, regina delle sorgenti benefiche, VENITE A ME VOI TUTTI CHE SOFFRITE E CHE SIETE OPPRESSI E IO VI DARO' SOLLIEVO, ALTRI  MADDALENA, dal CELEBRE vaso colmo di balsamo guaritore. Gli iniziati conoscono il suo vero nome: NOSTRA SIGNORA DES CROSS.

Vergine

Io ero come i pastori del celebre pittore Poussin, perplesso davanti l'enigma: "ET IN ARCADIA EGO!". La voce del sangue, vuole rendermi l'immagine di un passato ancestrale.  Si, il lampo del genio attraversa il mio pensiero, rivedo, comprendo!  Io conosco ora questo segreto favoloso. E meraviglia, al momento dei salti dei  quattro cavalieri, gli zoccoli di un cavallo avevano lasciato quattro impronte sulla pietra,  ecco il segno che DELACROIX aveva lasciato in uno dei tre dipinti della cappella degli Angeli. Ecco la settima sentenza che una mano aveva tracciato:ESTRAIMI DAL FANGO, PERCHE' IO NON VI RESTI AFFOSSATO. Due volte IS, imbalsamatrice e imbalsamata, vaso miracoloso
dell'eterna Dama Bianca delle Leggende.

Bilancia

Cominciato nelle tenebre, il mio viaggio non poteva terminare che nella luce. Alla finestra della casa diroccata contemplavo attraverso gli alberi spogli dell'autunno la vetta della montagna. La croce di creta si distaccava sotto il sole del mezzogiorno, era la quattordicesima e la più grande di tutte con i suoi 35 centimetri.  Eccomi dunque a mia volta cavaliere sul destriero divino che cavalcava l'abisso.

Scorpione

Visione celeste per colui che mi ricordano le quattro opere di Em.
SIGNOL, intorno alla linea del Meridiano, nello stesso coro del santuario
da dove irradia questa sorgente d'amore degli uni per gli altri.
Io ruoto su me stesso passando con lo sguardo la rosa del P a quella dell'S,poi dall'S al P. E le spirali nel mio spirito diventano un  polipo mostruoso che espelle il suo inchiostro. Le tenebre che assorbono la luce, ho un capogiro e porto la mia mano sulla mia bocca, mordendo istintivamente il palmo, forse come OLIER nel suo feretro. Maledizione,io comprendo la verità. E' il passaggio, ma egli stesso facendo il bene, come xxxxxxxx QUELLO della tomba fiorita. Ma quanto hanno saccheggiato la casa, non lasciando che cadaveri imbalsamati e numeri di metallo che non avevano potuto importare? Quale strano mistero cela il nuovo Tempio di SALOMONE edificato dai bambini di Saint VINCENT?

Ofiuco o Serpentario

Maledicendo i profanatori nelle loro ceneri e coloro che vivono sulle loro tracce, uscendo dall'abisso dove era stato tuffato, compiendo il gesto d'orrore: "Ecco la prova che del sigillo di SALOMONE io conosco il segreto, che xxxxxxxx di questa REGINA ho visitato le dimore nascoste". A questo, Amico Lettore, guardati di aggiungere o togliere uno iota ... Medita, medita ancora, il vile piombo del mio scritto contiene forse l'oro più puro.

Sagittario

Ritornando allora alla bianca collina, il cielo avendo aperte le sue cateratte, mi sembra di sentire vicino una presenza, i piedi nell'acqua come colui che riceve il segno del battesimo.Ruotando ad est, di fronte a me vidi srotolando senza fine i suoi anelli l'enorme SERPENTE ROSSO citato dalle pergamene, salato e amaro, l'enorme bestia aizzata (scatenata) davanti i piedi di questo monte bianco, rosso per la collera.

Capricorno

La mia emozione fu grande, "ESTRAIMI DAL FANGO", dicevo, e il mio risveglio fu immediato. Ho omesso di dirvi in effetti che questo era un sogno da me fatto questo 17 GENNAIO, festa di San SULPICIO.
A seguito del mio turbamento persistente, ho voluto, dopo le  riflessioni di rito, riferirvi un racconto di PERRAULT. Ecco dunque Amico Lettore, nelle pagine che seguono, il risultato di un sogno che mi aveva cullato nel mondo dallo strano all'ignoto. A Colui che è il passaggio per fare il bene [o: A colui che sembra di fare il bene, o ancora: A Colui che cessa di fare il bene(?)].




INDICE

Prefazione: Il serpente e la punta dell'iceberg
Capitolo I - I Cavalieri di Sion
Capitolo II - Il veleno del Serpente rosso
Capitolo III - Maria Maddalena, Gesù e Giovanni Battista: la dottrina eretica dei mandei
Capitolo IV Società segrete e politica
Capitolo V - Il potere delle società segrete
Appendice: Il Serpente rosso, Le serpent rouge
Tavola cronologica degli avvenimenti principali
Bibliografia

APPROFONDIMENTI

Dalla prefazione:
"...E fra tutti i dossier segreti è soprattutto la poesia "Le Serpent Rouge" a colpire il lettore. Per diversi motivi. Per prima cosa è molto suggestiva. Il testo consta di tredici strofe, dodici delle quali sono associate ai noti segni zodiacali, mentre la tredicesima, collocata tra lo Scorpione e il Sagittario, è dedicata a un segno poco noto, quello del Serpente.
Per farla breve, "Le Serpent Rouge" è il racconto di un viaggio onirico. Il cercatore — in questo caso l'iniziato — si muove nella regione del Razès. L'itinerario parte dalla fortezza di Blanchefort, percorre boschi e pianure da est a ovest, raggiunge Rennes-le-Chàteau e termina lì, dov'era iniziato: a Blanchefort. Questo movimento circolare in senso orario ricorda lo scorrere del tempo, il moto celeste degli astri e il ciclo dei segni zodiacali...".

AUTORE

Sabrina Marineo, nata a Venezia, si è laureata in Lettere e Filosofia a Ca’ Foscari e ha frequentato la leggendaria scuola teatrale “Commedia dell’Arte all’Avogaria” di Giovanni Poli. E' giornalista freelance, attrice di teatro, traduttrice e autrice, da anni è appassionata ricercatrice di Storia, Egittologia, Mitologia e Dottrine Esoteriche occidentali. Attualmente vive a Monaco di Baviera.


Il serpente rosso. Le società segrete al potere in Occidente.

Venexia Edizioni, 2013.

181 pagine – disponibile in cartaceo


Su Rennes-le-Château sono stati scritti migliaia di libri, in tutte le lingue e con tutte le teorie possibili e immaginabili. Io ho scelto di analizzare le vicende di Rennes partendo da un altro punto vista,  da quello delle società segrete. Inizio quindi da lui, Pierre Plantard, il grande mistagogo, e dal Priorato di Sion. Ritengo, infatti, che le società segrete rivestano un ruolo molto più importante di quanto non si creda nei disegni politici e negli avvenimenti storici, e non soltanto oggi. È sempre stato così. Perché queste organizzazioni accolgono nelle loro file personaggi intriganti, pericolosi, assetati di potere, esperti nel tessere complotti in segreto, alle spalle dei governi e, soprattutto, dei cittadini. Anche dietro l’affare di Rennes-le-Château c’è molto più di ciò che sembra a prima vista. La fondazione del Priorato di Sion non era il gioco di un mitomane che si chiamava Pierre Plantard, bensì la mossa di un uomo informato che da anni operava a suo agio tra gli occultisti e in seno alle società segrete francesi. Dunque ho seguito le sue tracce, cercando di comprendere che cosa si nascondeva dietro la maschera enigmatica del suo sorriso di sfinge. Ho trovato personaggi come l’allora presidente Francois Mitterrand e l’importante uomo d’affari Patrice Pelat. Come sempre, le mie ricerche non si sono limitate all’epoca moderna. Ho fatto visita alla Corte del re di Francia, Luigi XIV detto Re Sole, e lì mi sono imbattuta nel misterioso personaggio dell’uomo dalla Maschera di Ferro. Questo prigioniero, contrariamente a quanto si penserebbe, ha molto a che fare con il pittore Nicolas Poussin, con il Razès e con il veleno del Serpente rosso.


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Il piccolo testo de:"LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT SULPICE DE PARIS" è stato scritto in lingua francese nell'Ottobre del 1966 da tre autori: Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker e pubblicato poi il 17 di Gennaio del 1967. 
I tre autori del piccolo opuscolo morirono subito dopo la pubblicazione in circostanze poco chiare anche se i tre casi di morte vennero archiviati come suicidi.
Questa conclusione è però poco soddisfacente dato che è quasi inverosimile pensare che solo dopo tre mesi dall'uscita del loro libro tutti e tre gli autori avessero avuto problemi così gravi, o così gravi e profondi squilibri, da spingerli a mettere in atto quell'estremo gesto; non tutti e tre assieme comunque.  

Qualcosa doveva averli spinti alla morte. 
Qualcuno in effetti ipotizzò che forse furono uccisi, condannati a morte da qualche tribunale iniziatico perchè colpevoli di aver violato la regola del "Silentium". 
Ciò che avevano dato alle stampe forse non era tutta "farina del loro sacco", come si dice da noi, ma bensì ciò che avevano racchiuso in quelle pagine, altro non era che una trascrizione fedele di alcuni passi tratti da manoscritti segreti accessibili solo da alcuni iniziati. 
Tali scritti avrebbero dovuto restare nascosti alla massa ma con il loro lavoro (e proprio grazie ad  esso) tutti ora potevano prendere visione di quell'antico segreto, scritto in modo oscuro, ma chiarissimo per chi sapeva leggere i simbolici significati.
Mettere mano a certi documenti di proprietà di qualche setta segreta non è certo facile. 
O i tre scrittori vi erano entrati in possesso "casualmente" (ma nulla avviene per caso..) e fiutando il grosso affare letterario avevano trascritto e epubblicato tali documenti, oppure, Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, altri non erano che membri essi stessi di una setta.
Comunque fosse pubblicando "LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT SULPICE DE PARIS", i tre avevano involontariamente firmato anche la loro condanna a morte.
Naturalmente queste sono conclusioni di alcuni espresse per cercare di dare una risposta plausibile a quanto successe a loro dopo l'uscita del libro.

L'opuscolo in questione è composto da n. 13 pagine; nelle prime 5 troviamo l' Avant-Propos, nelle altre vi sono le immagini della Chiesa di Saint-Germain de Prés, delle tombe di re merovingi scoperte nella stessa chiesa, della copertina di un opuscolo pubblicato nel 1861 "Gnomon Astronomique", la genealogia merovingia, la Gallia del 511, la Gallia del 632 circa, della Chiesa di S. Sulpice, la pianta della stessa Chiesa (ed il meridiano di Parigi) ed il quartiere Saint-Germain del 1615 (anche qui vi è indicato il meridiano).
Seguono tredici strofe e ogni strofa corrisponde ad un segno dello zodiaco. 
La tredicesima strofa, terz'ultima in ordine di apparizione, porta il nome di Ofiuco o Serpentario.
Leggendo poi la descrizione degli interni della chiesa di Rennes-Le-Château ci si accorge di quante analogie vi siano con il luogo descritto in questo testo e la chiesa stessa.

Che cosa rivelerebbe di tanto grave "Il Serpente Rosso", a parte le chiare analogie con la chiesa di Rennes-Le-Château, come vedremo nella pagina che segue? 
Forse questo testo rappresenta la chiave di lettura per svelare i segreti di Rennes? 
O è una specie di mappa per arrivare al fantomatico tesoro che si ipotizza essere nascosto in quei luoghi? Ma se il mistero è legato ad un tesoro di che tesoro si tratta? Il mitico Santo Graal o il tesoro dei Catari o deo Templari?

Considerando le varie e strane morti disseminate sulla strada che conduce alla chiesa di Rennes o attorno a questo libro, si può affermare che cercare di capirci qualcosa, o averci a vuto a che fare qualcosa, sia stato per tutti un grosso rischio.
L'abate Gélis, amico e confidente di Saunière (personaggio principale delle vicende di Rennes-le-Château) verrà ucciso e trovato con il cranio fracassato. 
La sua tomba è orientata verso Rennes-le-Château e sulla stessa è impresso un simbolo dei Rosa-Croce.
Gli autori del Il Serpente Rosso furono trovati impiccati.
La nipote di Marie Dénarnaud (amica e governante di Saunière) alla quale la Dénarnaud aveva regalato dei gioielli, verrà trovata assassinata.
Questi gioielli provenivano da un'oreficeria visigota. 
L'assassino verrà scoperto e fu accertato che era membro di una setta segreta.

Ma altri fatti strani, luttuosi e misteriosi si susseguono.

Da molti anni si lavora sugli enigmi di Rennes-Le Château e anche se ancora non si è venuti a capo di nulla che sia veramente credibile e provato, c’è chi assicura che a Rennes sia nascosto il Graal, oppure che vi si nascondino sconvolgenti segreti sul cristianesimo e sul Cristo stesso o, ancora, il favoloso tesoro dei Templari, o quello dei Visigoti, o quello dei Catari, o la vera storia delle società segrete, o il tesoro della corona francese....

Qualcuno sostiene che nella chiesa di Rennes l'Abate Saunière avesse veramente trovato il Graal o l'Arca dell'Alleanza; certi invece sostengono che avesse trovato un luogo di culto segreto, considerato anche che, nelle decorazioni della chiesa, vi sono molti simboli rosacrociani e alchemici che è difficile trovare in altre chiese.
O forse il tesoro del Tempio di Salomone, trafugato dai romani il 70 d. C., e riconquistato dai barbari quando saccheggiarono Roma, passato ai Visigoti e successivamente ai Templari ?...

Nessuno ancora oggi ha dato una risposta alle tante ipotesi, uno smentisce l'altro, ma nessuno è ancora riuscito a formulare un'ipotesi suffragata dalle prove e dalla realtà dei fatti.

Il segreto rimarrà per sempre sempolto in quelle terre francesi dove l'ultimo a scavare fu l'Abate Saunièr, dato che oggi non è permesso, nemmeno ai residenti, di fare delle buche per piantare degli alberi?

Francamente ci auguriamo di no. Qualunque cosa si nasconda dietro questa storia che resiste al tempo con il suo fascino fomentato dal busines turistico, ci auguriamo che prima o poi venga risolto.


Miti e leggende d’europa: Il Serpente Rosso

Cari e amici e cari lettori, negli ultimi anni si è fatto un gran parlare del Best Seller di Dan Brown “Il Codice Da Vinci”, un libro che ha suscitato “scandalo” nell’ambiente ecclesiastico, ma ahimè, per coprire scandali ben più reali rispetto al volto umano di Cristo.
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Il libro di Dan Brown è semplicemente un puzzle di teorie già esistenti alle quali l’autore americano ha aggiunto un giallo ed un pò di mistero, giusto per creare un pò di supance. Il vostro Angel quest’oggi vi propone un mistero sul quale il caro Zio Dan non ha mai indagato, forse perchè chiunque ci abbia provato da quarat’anni a questa parte è morto?Ed è il mistero del Serpente Rosso, un piccolo libricino legato ai misteri descritti nel Codice Da Vinci.Il piccolo testo de :” Le Serpent Rouge. Note sur St. Germain De Pres et San Sulpice De Paris” è stato scirtto in lingua francese nell’ottobre del 1966 da tre autori francesi : Pierre Feugere, Louis Saint- Maxent e Gaston De Koker e pubblicato poi il 17 gennaio del 1967.
I tre autori del piccolo oposculo morirono subito dopo la sua pubblicazione in cirostanze misteriose, archiviate frettolosamente come casi di suicidio. Qusta conclusione però è assai poco soddisfacente, perchè suona strano che i tre autori, a soli tre mesi dalla pubblicazione del loro libro abbiano avuto problemi gravi o squilibri tali da poterli portare a commettere quell’insano gesto; non tutti e tre contemporaneamente.
Qualcosa doveva averli spinti alla morte. Qualcuno, infatti, ipotizzò che forse furono uccisi, condannati a morte da qualche tribunale iniziatico per aver violato la regola del “Silentium”. Ciò che avevano dato alle stampe, forse non era tutta farina del loro sacco come si dice da noi, ma bensì ciò che aveano racchiuso in quelle pagine, altro non era che una trascrizione fedele di alcuni passi accessibili solo a pochi fedeli iniziati.
Tali segreti dovevano rimanere oscuri alla massa, ma con il loro lavoro tutti potevano avere accesso a quell’antico segreto scritto in modo oscuro, ma chiarissimo a chi sapeva leggere i simboli trascritti.
Mettere in mano tali manoscritti a tre scrittori non è cosa facile, a questo punto due domande sorgono spontanee o i tre autori erano entrati per caso in possesso di quegli incartamenti ( nulla avviene per caso…), oppure essi stessi erano mebri di quella setta. In qualsiasi maniera stessero le cose i tre poveri francesi pubblicando Il Serpente Rosso, avevano involontariamente posto la firma sotto la loro condanna a morte.
Materialmente quella riportata sopra è solo la conclusione dello scrivente, ma i fatti accaduti agli autori e a tutti coloro che hanno provato ad andare oltre l’apparenza delle scritture sono accaduti realmente.
L’oposcuolo in questione è composto da n.13 pagine; nelle prime 5 n troviamo l’avant-propos, nelle altre vi sono alcune immagini della Chiesa di Saint – German de Pres, delle tombe dei Merovingi scoperte nella stessa chiesa, della copertina di un opuscolo pubblicato nel 1861 ” Gnomon Astronomique”, la genealogia Merovingia, la Gallia del 511, la Gallia del 632 circa, la pianta della stessa Chiesa di Saint Sulpice, del meridiano di Parigi e del quartriere di saint-Germain del 1615, anche qui vi è indicato il meridiano.
Seguono tredici strofe, ad ogni strofa corrisponde un segno dello Zodiaco. La tredicesima strofa, la terzultima in ordine di apparizione, porta il nome di Ofiuco o Serpentario. Leggendo poi la descrizione di Rennes-Le-Chateu, ci si accorge di quante analogie ci siano tra il testo e la chiesa su citata.
Che cosa rivelerebbe il Serpente Rosso di tanto grave, a parte le chiare analogie con la chiesa di Rennes-Le -Chateau? Forse questo testo rappresenta la chiave di lettura per scoprire i segreti di Rennes? O è una mappa che si ipotizza conduca ai fantomatici tesori nascosti nel luogo? Ma se il mistero è legato ad un tesoro di che tesoro si tratta? Del segreto del Santo Graal, del tesoro dei Templari o dei Catari?
Considerando le strane e luttuose vicende che hanno costellato la strada che porta a Rennes o attorno a questo libro, si può affermare che cercare di capirci qualcosa, o il solo avere provato a capirci qualcosa, sia stato per tutti un grosso rischio.
L’abate Gelis amico e confidente di Sauniere ( personaggio relamente esistito, non il biliotecaio del libro di Dan Brown) verrà ucciso e trovato con il cranio fracassato. La sua tomba è orientata verso Rennes-Le- Chateau e sulla stessa è impresso il simbolo dei Rosa-Croce. Gli autori del Serpente Rosso furono trovati impiccati. La nipote di Mariè Denarnaud (amica e governante di Sauniere) alla quale verranno ragalati dei gioielli verrà trovata assassinata, l’assassino fu rintracciato e venne scoperto che quest’ultimo apparteneva ad una setta segreta. I gioielli in questione erano di fattura visigota.
Ma altri fatti strani e luttuosi si susseguono sulla scia dei precedenti.
Da molti anni ci si interroga sui misteri di Rennes-Le-Chateau e anche se ancora non si è venuti a capo di nulla che sia credibile o veramente provato, c’è chi assicura che a Rennes sia nascosto il Graal, oppure che vi si nascondano sconvolgenti segreti sul Cristianesimo e sulla natura di Cristo e ancora il favoloso tesoro dei Templari, oppure il tesoro del Tempio di Re Salomone saccheggiato dai romani nel 70 d.C. e riconquistato dai barbari una volta saccheggiata Roma, passato ai visigoti e successivamente ai Templari?
Nessuno fino ad oggi ha dato risposta a tale ipotesi, una smentisce l’altra, ma nessuno è ancora riuscito a formulare un’ipotesi che possa suffragata dalle prove e dalla relatà dei fatti.
Forse il segreto rimarrà a riposare in quelle terre francesi tanto care a Sauniere, dove il governo in questi ultimi tempi ha vietato ai citadini financo di scavare per piantare alberi?
Francamente mi auguro di no. Qualsiasi cosa si celi dietro questa storia, che resiste al tempo con il suo fascino, fomentato dal business turistico, mi auguro che prima o poi venga scoperto, caosmai propio da noi amici della Ruota? Goch Là
P.S: A ttitolo informativo per quanti di voi vogliano documentarsi domani sarà pronta una versione italiana del Serpente Rosso, che pubblicherò sul Blog. Di nuovo Goch Là