sabato 31 dicembre 2016

Chi sono veramente i presunti "ribelli moderati" che hanno devastato la Siria?

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Aleppo è stata liberata da parte dell’esercito di Assad col sostegno delle forze russe di Putin, ma i media occidantali piangono i terroristi di Al-Nusra e di altre sigle affini che tenevano prigioniera la città da quattro anni. L’attentato all’Ambasciatore russo ha segnato una pugnalata alle spalle di chi il terrorismo lo combatte per davvero, mentre l’Occidente si schiera con i terroristi.
La guerra in Siria è iniziata il 15 marzo 2011, nel contesto della cosiddetta Primavera Araba (la Falsa Primavera) e si è sviluppata su scala nazionale nel 2012 ed è ancora in corso.
Fin dall'inizio l'obiettivo dell'insurrezione è spingere alle dimissioni il presidente Baššār al-Asad ed eliminare la struttura istituzionale del Partito Baath, il partito socialista arabo.
Lo schema dell'insurrezione è quello già sperimentato in Libia e in Ucraina: operatori esterni fomentano un'iniziale rivolta e poi ne prendono il controllo.
Col radicalizzarsi degli scontri si aggiunge con sempre maggiore forza una maggioritaria componente estremista di stampo salafita che, anche grazie agli aiuti di alcune nazioni sunnite del Golfo Persico, si pensa possa aver raggiunto il 75% della totalità dei combattenti. Tali gruppi fondamentalisti hanno come principale obiettivo l'instaurazione della Shari'a in Siria

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StatusOngoing
Main belligerents
 Syrian Arab Republic
Allied groups
 Iran (from 2013)
InfoboxHez.PNG Hezbollah (from 2013)
 Russia (from 2015)
 Opposition
 Islamic Front(2013-15)
 Turkey[b] (from 2016)

 ISIL(from 2012)
 Rojava (SDF)
(from 2012)

Commanders and leaders


United States Army Sean MacFarland[63]
(Commander of CJTF-OIR)

In Siria la guerra contro Assad la fanno Isis e Al Qaeda, alias al-Nusra. Dopo l'evaporazione dell'Esercito Libero Siriano, i ribelli moderati non esistono

Di Victor de Crunari   
http://www.affaritaliani.it/esteri/siria-i-ribelli-moderati-non-esistono-in-guerra-contro-assad-isis-al-qaeda-456497.html?refresh_ce

Siria, ma quali ribelli moderati? Dopo il ritrovamento di fosse comuni a Aleppo est, emerge la verità: la guerra contro Assad la fanno solo Al Qaeda e Isis


Un fantasma si aggira per la Siria del regime di Assad devastata dalla guerra: i ribelli moderati. Dopo che l'esercito siriano con l'aiuto dei russi ha occupato la parte orientale di Aleppo, qualcosa nella narrazione dei media occidentali si è inceppato. Il ritrovamento difosse comuni con decine di cadaveri di uomini, donne e bambini orribilmente torturati e mutilatiimbarazza chi si è ostinato a raccontare l'assedio in termini di eroica resistenza dei ribelli (moderati, of course) contro il “feroce bombardamento” russo-siriano. Ma non erano le bombe del regime a intrappolare la popolazione civile? E i ribelli non erano, appunto, moderati? E non è proprio per questa moderazione che sono stati armati e finanziati non solo dall'Arabia Saudita, ma anche direttamente dalla Cia, cioè dagli Stati Uniti d'America? 


Siria, i ribelli cosiddetti moderati che fanno la guerra a Assad sono di Al Qaeda o dell'Isis



«Molti dei "ribelli" che noi in Occidente abbiamo finora sostenuto sono tra i più crudeli e spietati combattenti presenti in tutto il Medio Oriente» scrive Robert Fisk, uno degli inviati in Siria più autorevoli, sull'Independent – che non nasconde, giustamente, i tanti crimini del regime di Assad: torture, esecuzioni, uccisione di civili, distruzione di quartieri in mano ai ribelli e così via (link). Difficile dargli torto. Basta guardare per esempio a Harakat Nour al-Din al-Zenki, che era una delle fazioni ribelli più importanti ad Aleppo, gruppo indipendente parte del Consiglio del Comando Rivoluzionario Siriano. Oltre a essere stato supportato dall'Arabia Saudita come alleato del fronte Autenticità e Sviluppo, ha ricevuto sostegno finanziario dagli Stati Uniti attraverso un programma della CIA volto a finanziare i gruppi di ribelli moderati. Ha ricevuto anche dei missili anticarro BGM-71 TOW di produzione statunitense. 


In Siria i cosiddetti ribelli moderati finanziati e armati dalla Cia hanno decapitato un bambino


Peccato che nel luglio dell'anno scorso si sia diffuso in Rete l'abominevole video di un gruppo di miliziani proprio di Harakat Nour al-Din al-Zenki, finanziati e armati dunque dagli Stati Uniti, che decapitano un bambino palestinese di circa 10 anniaccusato di essere una spia di Liwaa Al Quds, una brigata palestinese che sostiene Assad. Ma non erano moderati? E gli altri gruppi che hanno combattuto nella parte orientale di Aleppo contro il regime di Assad, non erano moderati? Come no: dominati da Al Qaeda, in tempi più recenti chiamata “Jabhat al-Nusra” e attualmente “Jabhat Fateh al-Sham”, così come in altre zone della Siria a combattere il regime è l'Isis... Al Qaeda, dunque. Stiamo parlando dei responsabili dell'attacco alle torri del World Trade Center dell'11 settembre 2011: do you remember? Sembrava che tra i media occidentali, impegnati a pubblicare senza verifiche di sorta i dati forniti dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, fondato da un oppositore di Assad e mantenuto dal governo inglese, non se ne accorgesse nessuno.

Ma improvvisamente, dopo la fine della battaglia di Aleppo, in molti sembrano essersi accorti che le cose sono diverse da come sono state raccontate. Per esempio l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, che nel giro di pochi giorni ha prima lanciato l'allarme per la possibile uccisione da parte dell'esercito siriano di centinaia di persone in fuga dalla città; poi ha affermato: «nelle scorse due settimane il Fronte “Fatah al-Sham” e il Battaglione “'Abu Amara” sono stati accusati di aver rapito e ucciso un numero imprecisato di civili a cui era stato chiesto dai gruppi armati di lasciare i rispettivi quartieri, proprio per risparmiare la vita dei civili...». E se perfino il Corriere della Sera, con Paolo Mieli, si accorge improvvisamente della «presenza sul campo di battaglia di gruppi armati islamisti al momento persino più forti e feroci di quelli riconducibili a Daesh», vuol proprio dire che qualcosa è cambiato. «Cosa si dovrebbe fare quando i qaedisti, per di più con armi fornite sia pur involontariamente dai nostri alleati, resistono ad oltranza tenendo in ostaggio una popolazione?» si chiede Mieli, seppellendo schiere di titoli del Corrierone sullo spietato assedio della città e sulla popolazione intrappolata dai bombardamenti, che oggi si scopre essere invece stata tenuta in ostaggio dai ribelli... ex moderati.Quanto all'involontarietà della fornitura di armi agli jihadisti, di involontario pare esserci più che altro la comicità... 

E torniamo al fantasma, i ribelli moderati. Lo stesso Robert Fisk dell'Independent nel 2015 già giurava di aver sentito con le sue orecchie l'ex numero 2 in Iraq di David Petraeus affermare che i ribelli moderati in Siria non esistevano più da un pezzo. Ma che fine ha fatto l'Esercito Libero Siriano? Semplice, è presto andato in mille pezzi. I suoi componenti sono entrati in gran numero nel  fronte al-Nusra e nell'Isis. In molti hanno venduto le armi ricevute dagli americani a peso d'oro, per poi magari ritirarsi a vita privata. Il Washington Institute for Middle East Policy, in uno studio dedicato all'ipotesi di cacciare al Nusra dalla Siria del Nord per mezzo del sedicente Esercito Libero Siriano, ha concluso trattarsi di mission impossibile. La guerra nelle regioni settentrionali infatti non è altro che una competizione tra le diverse fazioni salafite, alcune delle quali come al Nusra hanno giurato fedeltà ad Al Qaeda, altre come Ahrar ash-Sham non l'hanno fatto, mentre l’Els non ha alcun peso reale, con buona pace dei media. Il che dimostra una volta di più che gli Stati Uniti conoscono da tempo la verità: i ribelli moderati siriani, semplicemente, non esistono.

Di Victor de Crunari


venerdì 30 dicembre 2016

L'Ultimo Eretico. Capitolo 5. Qualcosa di nostro

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<<La situazione era un po' più complessa...>> aveva detto Virginia.
Luca, con ancora le sue mani strette tra quelle di lei, non sapeva come reagire.
Alla fine, il suo commento fu il più ovvio:
<<A tal punto da sparire? Da indurci a credere che fossi morta?>>
Lo sguardo di Virginia si adombrò:
<<Il fatto è che non riuscivo più a vivere, ma non riuscivo neppure a morire>>
Lui sospirò.
Belle parole, certo... ma soltanto parole...
Aveva imparato a non fidarsi troppo delle parole, perché potevano essere veicolo, nel contempo, di verità e di inganno, di bellezza e di orrore, di speranza o di disperazione.
<<Conosco quella condizione, ma fatico a credere che ti appartenga>>
Lei rimase ferita da quella replica e lasciò andare le sue mani:
<<Dimenticavo che tu sei convinto di essere quello che soffre di più, talmente occupato a decantare il tuo personale dolore da non riuscire a riconoscere quello degli altri, nemmeno quando ti viene incontro>>
Quelle parole avrebbero sciolto anche le pietre, ma non Luca Bosco.
<<La vita è ingiusta con tutti, ma è crudele solo con alcuni. E questo il tuo amato Waldemar lo sapeva bene e infatti provvedeva frequentemente a ricordarmelo. Aveva il tuo amore eppure non gli bastava!>>
Virginia socchiuse gli occhi:
<<L'amore non basta. Nemmeno l'amore ricambiato, perché in ogni coppia c'è sempre una parte che ama di più. E chi ama di più è destinato a soffrire di più. Lui temeva di perdermi. Sapeva che è rischioso affezionarsi a ciò che si può perdere con facilità>>
Luca era spazientito:
<<Giustifichi il suo dolore e non il mio. Quando ti credevo morta, era come se la parte migliore di me fosse morta con te, ma questo non ti interessa>>
<<Non è vero!>>
<<Lasciami finire! Tu mi rimproveri perché mi lamento. Vorresti che facessi buon viso a cattivo gioco. Come se il buon umore potesse venire a comando! Come se fosse un indice di maturazione. Io invece ho sempre associato il buon umore alla stupidità>>
<<Mi stai dando della stupida?>>
<<No, sto cercando di farti capire che per me la vita è un sacrificio.
La morte si sconta vivendo, diceva Ungaretti e aveva ragione.
E tu vieni qui, dopo avermi spezzato il cuore, a dirmi che io vedo solo la mia sofferenza?
Sono io quello che non riesce a vivere e non riesce a morire!
Sì, è questa la mia tragedia.
Non riesco a morire e non riesco a vivere...>>
Virginia tornò a stringergli le mani, come per calmarlo:
<<Ti ho visto parlare con il Professore e con gli altri della Confraternita. Mi sembravi allegro, spontaneamente allegro...>>
Luca si accigliò:
<<Si può essere allegri e tristi nello stesso tempo. Avere la tristezza dentro senza essere completamente tristi>>
Lei lo fissò con preoccupazione:
<<Sei cambiato, Luca... c'è qualcosa in te... qualcosa...>>
Lui sostenne lo sguardo:
<<Sì, qualcosa è accaduto anche a me. Un niente, se paragonato a ciò che tu mi racconterai. Ma un niente che per me è tutto>>
Virginia annuì:
<<Hai ragione. Ho sbagliato approccio... io ti devo delle scuse e anche delle spiegazioni>>
Anche lui annuì, ma con un sorriso ironico:
<<Mi piacerebbe sapere la verità, anche se stasera verrò a conoscenza soltanto di una parte della tua verità>>
Lei si rabbuiò:
<<Sono consapevole che non sarà facile riguadagnare la tua fiducia. Ammesso che io l'abbia mai avuta>>
A questo punto fu Luca a smorzare la tensione con una battuta:
<<Mi hai dato buca troppe volte ai nostri appuntamenti>>
Lei rise:
<<E' perché davamo a quegli appuntamenti un significato diverso. Non pensavo che tu tenessi tanto a me. Credevo che ciò che provavi per me fosse soltanto un capriccio. Forse è per questo che ho creduto alle parole terribili che mi dicesti l'ultima volta. Ma rimedieremo anche a questo. Ora però sediamoci e parliamo di ciò che mi è accaduto in questi anni>>
Si accomodarono in un tavolo riservato.
Luca non sapeva se fidarsi o meno, ma intendeva concederle il beneficio del dubbio:
<<Ti ascolto>>
<<Ti ricordi l'ultima volta che ci vedemmo?>>
<<Non potrei dimenticarla nemmeno se volessi>>
<<Eri arrabbiato perché non volevo confidarmi con te riguardo ai motivi per cui avevo intenzione di lasciare Waldemar>>
Per Luca era come spargere sale sulle ferite:
<<Ti dissi delle cose orribili, che non pensavo. Di questo ti chiedo scusa, anche se mi rendo conto che sono parole difficili da perdonare>>
Virginia annuì:
<<Credo che alla fine di questa serata, avremo molte cose di cui doverci perdonare reciprocamente. Vedi, il motivo per cui non mi confidai con te era perché non volevo metterti in pericolo>>
<<Pericolo?>>
<<Sì. Ciò che sto per dirti richiede un atto di fede. Tu credi nel soprannaturale?>>
Luca inarcò le sopracciglia:
<<Mi piacerebbe poterci credere. Forse la vita sarebbe più interessante. Meno banale. Ma gli unici fenomeni soprannaturali che ho incontrato nella mia vita si trovano all'interno dei libri e nella fantasia dei loro autori>>
Lei scosse il capo:
<<Ci sono più cose in cielo e in terra di quante possa immaginarne la tua filosofia. Tu hai già incontrato il soprannaturale, ma non te ne sei accorto, perché noi sappiamo nasconderci bene>>
Lui sgranò gli occhi:
<<Noi chi?>>
<<Noi Iniziati agli Arcani Supremi. L'Ordine degli Iniziati è composto da persone che possono comunicare con entità sovrumane>>
<<Un'altra società segreta? Non ti bastava la Confraternita degli Eburnei?>>
Virginia abbassò la voce:
<<La Confraternita è solo una copertura. Nemmeno Monterovere, fino a pochi mesi fa, sapeva come stanno le cose. Quando sono tornata, gliel'ho rivelato come ora lo rivelo a te: il mio compito iniziale, anni fa, era quello di infiltrarmi tra voi per convertirvi alla causa degli Iniziati e per altre ragioni ancora più oscure, alle quali però mi sono ribellata>>
Luca socchiuse gli occhi, come se improvvisamente si fosse trovato davanti qualcosa di spaventoso:
<<Tutto questo per me non ha senso. Perché dovrei crederti, dopo che per tanto tempo hai mentito?>>
Lei gli strinse le mani:
<<Guardami negli occhi: io credo che tu, ora, sia in grado di saper riconoscere la verità. 
Il motivo per cui io, anni fa, non portai a termine il compito che mi era stato assegnato è che provavo sentimenti di amore e di amicizia che alla fine hanno prevalso. Ma a quel punto dovevo fuggire e nascondermi, e far credere di essere morta, per non incorrere nella vendetta degli Iniziati, o almeno di quella parte dell'Ordine che era a me più legata>>
<<Ammesso che esista qualche verità in ciò che hai detto, Virginia, mi chiedo come mai ora sei tornata. Forse questo fantomatico Ordine degli Iniziati non esiste più?>>
Virginia scosse il capo:
<<Esiste ancora, ma ci sono forti divisioni al suo interno. Mi è stata accordata una protezione, ma il mio incarico è cambiato. Questa volta il mio compito è quello di fornirvi alcune informazioni di vitale importanza, lasciandovi liberi di decidere secondo coscienza. Monterovere è stato il primo a sapere, ma io ho voluto che tu fossi il secondo, in nome di ciò che hai provato per me>>
<<Dunque Waldemar non lo sa?>>
<<No. La sua attenzione è altrove adesso, ed è meglio così>>
<<Ad Estgoth? In un eterno limbo?>>
<<No, Luca. Lui è andato oltre. Ha scelto un sentiero che diverge dal nostro>>
Lui sorrise ironicamente:
<<Nostro?>>
<<Mio e tuo>>
<<Perché, esiste forse a questo mondo qualcosa di "nostro", di tuo e mio insieme?>>
Virginia gli mise le mani sulle spalle:
<<Da questo momento, il futuro è nostro. Tuo e mio. Insieme>>

giovedì 29 dicembre 2016

I Lari

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Proteggetemi 
custodi  miei silenziosi 
perchè il sole si raffredda 
e l'ultima foglia dell'alloro 
era polverosa 
- e non servì nemmeno per la casseruola 
dell'arrosto - 
proteggetemi da questa pellicola 
da quattro soldi 
che continua a svolgersi 
davanti a me 
e prendete a coinvolgermi 
come attore o comparsa 
non prevista dal copione,
proteggetemi persino dalla vostra presenza 
quasi sempre inutile 
e intempestiva 
proteggetemi 
dalle vostre spaventose assenze,
dal vuoto che create 
attorno a me 
proteggetemi dalle Muse 
che vidi appollaiate 
o anche dimezzate a mezzo busto 
per nascondersi meglio 
dal mio passo di fantasma,
proteggetemi o meglio ancora 
ignoratemi 
quando entrerò nel loculo che ho già pagato da anni- 
proteggetemi dalla fama/farsa 
che mi ha introdotto nel Larousse illustrato 
per scancellarmi poi 
dalla nuova edizione,
proteggetemi 
da chi impetra la vostra permanenza 
attorno al mio catafalco,
proteggetemi con la vostra dimenticanza 
se questo può servire a tenermi in piedi 
poveri lari sempre chiusi nella vostra 
dubbiosa identità,
proteggetemi senza che alcuno 
ne sia informato 
perché il sole si raffredda e chi lo sa 
malvagiamente se ne rallegra 
o miei piccoli numi 
divinità di terz'ordine scacciate 
dall'etere. 

(E. Montale)

In memoria di Alan Rickman e Carrie Fisher,
il Principe Mezzosangue e la Principessa Leila.