Il porto elfico del Mithlond o Porti Grigi o Rifugi Oscuri, è una località di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien. È un porto sul golfo di Lhûn, nel nord-ovest della Terra di Mezzo.
Il porto è diviso fra Harlond (Porto del Sud, in Sindarin) e Forlond (Porto del Nord, sempre in Sindarin) che occupano le rive meridionali e settentrionali (rispettivamente) dell'estuario del fiume Lhûn.
La sua fondazione risale all'inizio della Seconda Era, per mano di alcuni Elfi del Beleriand che decisero di rimanere nella Terra di Mezzo dopo la serie di guerre contro Morgoth, e fu successivamente utilizzato come base di partenza dagli Elfi che desideravano partire dalla Terra di Mezzo alla volta di Valinor. Mithlond faceva parte del regno di Lindon, direttamente governato da Gil-Galad, ultimo re dei Noldor della Terra di Mezzo. Il Mithlond è sempre stato di grande importanza culturale e spirituale per gli Elfi; per lungo tempo rimase l'insediamento elfico più importante ad occidente delle Montagne Nebbiose, prima della fondazione delle colonie nell'Eregion e di Imladris.
Fin dai tempi della sua fondazione, i Porti Grigi hanno avuto come governante Círdan il Carpentiere.
Círdan, soprannominato Il Carpentiere (The Shipwright in lingua originale) o Il Timoniere, è un Elfo Telerin, grande marinaio, carpentiere, signore delle Falas e membro del Bianco Consiglio[2]. Fu il custode del Grande Anello Narya finché non lo affidò a Gandalf, quando questi arrivò dall'Ovest, avendo capito il suo importante ruolo futuro[3].
È uno degli elfi che più si opposero al male e vissero più a lungo nella Terra di Mezzo.
Durante la Prima Era fu Signore delle Falas e degli Elfi che vi dimoravano, i Falathrim, unici in quei tempi a conoscere l'arte della costruzione delle navi che ebbero in dono dai Valar. Ebbe dimora nei porti di Brithombar e di Eglarest; dopo la distruzione dei porti partì in compagnia di Gil-Galad verso l'isola di Balar ove si stabilì a raccogliere perle. Divenne il custode dei Porti Grigi nel Golfo di Lhûn, ricoprendo questo incarico nella Seconda e Terza Era[5].
Quando Sauron forgiò l'Unico Anello per controllare sotto il suo volere tutti gli Anelli del Potere, Galadriel suggerì di nascondere i Tre Anelli degli Elfi. Celebrimbor, che aveva progettato gli Anelli del Potere, seguì il consiglio di Galadriel e affidò Narya e Vilya a Gil-galad nel Lindon. Successivamente, Gil-galad affidò Narya, l'Anello di Fuoco dal colore rosso, proprio a Círdan.[6][nb 1]
Insieme a Gil-galad e Elrond, Círdan fece parte dell'Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini, ricoprendo il ruolo di luogotenente di Gil-galad e affrontando l'esercito di Sauron nella Battaglia di Dagorlad, che segnò la fine della Seconda Era. Infatti, in essa Sauron venne sconfitto, o almeno così si credette, e l'Anello Dominante perduto, grazie all'impresa di Isildur, che lo tagliò dal dito del Nemico. Tuttavia, esso non fu distrutto. Isildur, infatti, si rifiutò di consegnarlo a Elrond e a Círdan che gli stavano accanto. Essi gli consigliarono di gettarlo immediatamente nella lava del Monte Fato, ma Isildur si rifiutò[nb 2][7][8].
All'arrivo di Mithrandir ai Porti Grigi, Círdan, «che vedeva più lontano di chiunque altro sulla Terra di Mezzo»[9], riconobbe in lui il più possente fra gli Istari, nonostante fosse più minuto e apparentemente il più vecchio, e gli donò l'anello Narya con queste parole[3]:
« "Prendi ora questo Anello", disse "perché le tue fatiche e le tue preoccupazioni saranno gravi, ma in tutte esso ti sosterrà e ti difenderà dalla prostrazione. Questo infatti è l'Anello del fuoco e chissà che con esso tu non riesca a riaccendere i cuori al valore di un tempo, in un mondo che va raggelandosi. Quanto a me, peraltro, il mio cuore è con il Mare e io dimorerò presso le rive grigie, a guardia dei Porti, finché l'ultima nave non sarà salpata. Quel giorno io attenderò te." » |
Círdan offrì il suo aiuto ai Dúnedain nelle loro lotte contro Sauron, in particolare nel Regno di Arnor, che era costantemente in guerra contro Angmar. Successivamente entrò a far parte del Bianco Consigliocon l'obbiettivo di fermare e distruggere il redivivo Sauron, nel frattempo insediatosi a Dol Guldur[2]. Non partecipò al Consiglio di Elrond, poiché non poteva lasciare i Porti Grigi, ma inviò l'elfo Galdor come suo rappresentante[10].
Nel capitolo conclusivo de Il Signore degli Anelli appare invecchiato e barbuto, caso strano per un elfo, anche se conserva la propria immortalità. Prepara l'imbarcazione che porterà gli ultimi elfi e i portatori dell'Anello (Bilbo e Frodo) verso Valinor[1].
Due anni e mezzo dopo la caduta di Sauron, Bilbo Baggins e suo nipote Frodo, quali portatori di quell'Unico Anello che ha segnato irrimediabilmente la loro vita[2], partono[3] dai Rifugi Oscuri per raggiungere il Reame Beato, i primi hobbit ammessi in Valinor. Assieme a loro lasciano la Terra di Mezzo, Gandalf, Galadriel e Elrond, portatori dei tre Anelli del Potere elfici.
La partenza avviene il 6 ottobre dell'anno 1421 secondo il calendario della Contea e segna una delle date di inizio della Quarta Era[4].
Nell'Appendice A de Il Signore degli Anelli si accenna alle tradizioni popolari hobbit per cui anche Sam sarebbe partito dai Rifugi il 22 settembre 1482 come ultimo portatore dell'anello.
La partenza avviene il 6 ottobre dell'anno 1421 secondo il calendario della Contea e segna una delle date di inizio della Quarta Era[4].
Nell'Appendice A de Il Signore degli Anelli si accenna alle tradizioni popolari hobbit per cui anche Sam sarebbe partito dai Rifugi il 22 settembre 1482 come ultimo portatore dell'anello.
Adattamenti
Nella trilogia de Il Signore degli Anelli diretta da Peter Jackson, il ruolo di Círdan è interpretato da Michael Elsworth, il quale non ha mai un ruolo parlato[11][12]. Compare per la prima volta nel prologo de Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello, al momento della donazione dei Tre Anelli degli Elfi. La sua seconda e ultima apparizione è nel finale de Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re, quando assiste alla partenza di Galadriel, Celeborn, Elrond, Gandalf, Bilbo e Frodo verso Valinor.
Ci sono alcune differenze tra film e romanzo che coinvolgono il personaggio:
- Círdan è presente nel momento in cui Isildur decide di tenere con sé l'Unico, mentre nel film è assente.
- Círdan è il luogotenente di Gil-galad nella Battaglia di Dagorlad, mentre nel film questo ruolo è ricoperto da Elrond (che nel romanzo è invece l'araldo di Gil-galad).
- Círdan è un membro del Bianco Consiglio, ma nella trilogia de Lo Hobbit non ne fa parte.
Note
- ^ «A questo punto, si dice che Gil-galad diede Narya, l'Anello Rosso, a Círdan, Signore dei Porti, ma più avanti si trova una nota a margine da cui risulta che lo tenne per sé finché non partì per la Guerra dell'Ultima Alleanza.» J.R.R. Tolkien, p. 324
- ^ «Isildur, infatti, si rifiutò di consegnarlo a Elrond e a Círdan che gli stavano accanto. Essi gli consigliarono di gettarlo immediatamente nel fuoco dell'Orodruin dove era stato forgiato, affinché potesse essere annientato e il potere di Sauron diminuito per sempre così che lui restasse soltanto un'ombra malvagia nel deserto. Ma Isildur rifiutò dicendo: "Voglio tenerlo come guidrigildo per la morte di mio padre e di mio fratello. Non sono stato forse io a infergere il colpo mortale al Nemico?". E l'Anello, che egli tenne, sembrò a Isildur straordinariamente bello a vedersi tanto da non poter tollerare che andasse distrutto.» J.R.R. Tolkien, p. 352
- ^ a b J.R.R. Tolkien, p. 355
- ^ a b J.R.R. Tolkien, p. 359
- ^ a b J.R.R. Tolkien, p. 363
- ^ J.R.R. Tolkien. Christopher Tolkien (a cura di) The Peoples of Middle-earth. (in inglese) Boston, Houghton Mifflin, 1996. ISBN 0-395-82760-4
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 561
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 324
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 352
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 329
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 427
- ^ J.R.R. Tolkien, p. 325
- ^ (EN) WHICH CHARACTERS FROM THE LORD OF THE RINGS MOVIES WILL APPEAR IN THE HOBBIT?, in periannath.com, 22 aprile 2009. URL consultato il 30 dicembre 2014.
- ^ (EN) Springsouth Actors Agency, in springsouth.co.nz. URL consultato il 30 dicembre 2014.
Bibliografia
- J.R.R. Tolkien, a cura di Christopher Tolkien, Il Silmarillion, Bompiani, 2009, ISBN 978-88-452-5654-7.
- J.R.R. Tolkien, a cura di Christopher Tolkien, Racconti incompiuti, Bompiani, 2008, ISBN 978-88-452-9131-9.
- J.R.R. Tolkien, La Compagnia dell'Anello, Bompiani, 2000, ISBN 88-452-3420-7.
- J.R.R. Tolkien, Il ritorno del re, Bompiani, 2000, ISBN 88-486-0372-6.