domenica 29 maggio 2016

Brynden Rivers "Bloodraven" Targaryen, il Corvo dai Tre Occhi, l'Ultimo Veggente






File:Lord corvo di sangue.jpg


Lord Brynden Rivers, detto Lord Corvo di Sangue, è uno dei Grandi Bastardi di Aegon IV Targaryen. Nasce dalla relazione del re con Melissa Blackwood, sua sesta concubina, e viene da lui legittimato. 
Il suo stemma è un drago bianco dagli occhi rossi che sputa fuoco su campo nero.
Rimane fedele ai Targaryen durante la Ribellione dei Blackfyre. È Primo Cavaliere dei re Aerys I e Maekar I Targaryen.

 Successivamente, ricopre la carica di Lord Comandante dei Guardiani della Notte. La sua amante è Shiera Stella marina, un’altra dei Grandi Bastardi di Aeogn IV. Pure il suo fratellastro Aegor Rivers, detto Acreacciaio, desidera Shiera e ciò alimenta ulteriormente la già esistente rivalità fra i due.
Si pensa che Corvo di Sangue sia uno stregone.

Aspetto e carattere

Come tutti gli albini, Brynden ha pelle color del latte, capelli bianchi e occhi rossi.
 Ha un nevo vinoso sulla parte destra del viso che, presente sin dalla nascita, si estende dalla gola fino all’orecchio destro. Si dice che la voglia ricordi un corvo insanguinato ed è da ciò che gli deriva il soprannome “Corvo di Sangue”.
Tuttavia, la somiglianza non è perfetta e Dunk pensa che la voglia abbia semplicemente l’aspetto di una macchia. Secondo G.R.R. Martin, si tratta di qualcosa di simile ad una chiazza d’inchiostro che suggerisce la sagoma di un corvo. 
Brynden non è alto o muscoloso come i suoi fratellastri. È leggermente al di sotto del metro e ottanta e molto esile e scarno. A questo si aggiungono un aspetto cupo e minaccioso e una sinistra reputazione di stregone e di capo di una rete di spionaggio. 

Veste solitamente dei colori del sangue e del fumo; nel suo abbigliamento, l’elemento del fumo è rappresentato da un grigio molto scuro chiazzato o striato di nero. Dato che la sua pelle è assai sensibile alla luce solare, lo si vede normalmente spostarsi avvolto in un mantello e con il capo coperto da un cappuccio. 
È un eccellente arciere.
Perde un occhio durante la Ribellione dei Blackfyre e solo raramente nasconde la menomazione con una pezza, preferendo mostrare al mondo la sua cicatrice e la sua orbita vuota.
 Porta i bianchi capelli lisci e lunghi fino alle spalle, con una ciocca pettinata in avanti a celare il suo occhio perduto.

Girano voci che Brynden, dietro lo pseudonimo di Lord Corvo di Sangue, sia un sinistro stregone che di fatto governa il reame con “incantesimi e spie”. Il quesito “Quanti occhi ha Lord Corvo di Sangue?” è un indovinello popolare al quale è corretto rispondere: “Mille occhi, più uno”.
 La ballata Mille e un occhio è ispirata da Brynden. 

Storia

Giovinezza
Brynden è il figlio bastardo di Aegon IV Targaryen e della sua sesta concubina, Melissa Blackwood, la quale prende il posto di Barba Bracken, quinta amante del re. Il figlio bastardo di Barba, Aegor Rivers, detto Acreacciaio, prova una grande avversione per lui. Entrambi i “Grandi Bastardi” vengono legittimati da re Aegon sul letto di morte.

Prima Ribellione dei Blackfyre
Brynden è un guerriero potente e il possessore della spada in acciaio di valyria chiamata Sorella Oscura, alla quale egli, esperto arciere, preferisce però il suo arco lungo di legno d'albero-diga. Brynden serve nel concilio ristretto del fratellastro Daeron II Targaryen. Durante la Ribellione dei Blackfyre, resta fedele al re e comanda un gruppo di arcieri armati d’archi lunghi: le cosiddette Zanne del Corvo. Durante la Battaglia di Campo dell'Erba Rossa, Brynden perde un occhio nello scontro con il fratellastro Acreacciaio. Infine, le Zanne del Corvo prendono possesso della Cresta delle Lacrime, ove fanno piovere frecce su Daemon Blackfyre da circa trecento iarde di distanza, uccidendo quest’ultimo e i suoi due figli gemelli. È a seguito di ciò che Brynden viene bollato come fratricida.Al termine del conflitto, Brynden prende provvedimenti molto duri verso i ribelli, opponendosi così alla linea di clemenza sostenuta dal principe Baelor. 


Regno di re Aerys I Targaryen

Nel 209 CA, Brynden diventa Primo Cavaliere di suo nipote re Aerys I Targaryen. La prima ardua prova che gli si presenta è la Grande Epidemia di Primavera, che ha comportato la morte del precedente re e suo fratellastro Daeron II Targaryen, dei principi Valarr e Matarys Targaryen e di centinaia d’altri. Brynden ordina ai piromanti della Gilda degli Alchimisti di bruciare nella Fossa del Drago i cadaveri che vede ammassati per le strade di Approdo del Re. I bagliori delle pire d'altofuoco irradiano la città per tutta la notte. 
All’incirca nello stesso periodo, il regno è colpito dalla siccità e tale situazione permane per poco più di un anno.Numerosi uomini e donne del popolino abbandonano le proprie terre in cerca di luoghi in cui le probabilità di pioggia siano maggiori. Corvo di Sangue intima loro di far ritorno alle loro case, ma solo pochi obbediscono. Anzi, essi lo considerano la causa della calamità e lo maledicono in quanto fratricida. Molti di loro cominciano a rubare per vivere. I prezzi crescono a causa del commercio in crisi e ovunque si ritiene che, nel regno di Aerys, viaggiare sia assai più pericoloso di quanto lo fosse nel regno del di lui padre.
Nel 211 CA, Dagon Greyjoy conduce il saccheggio della costa occidentale, senza risparmiare Isola Bella, i cantieri navali di Arbor e il villaggio di Piccola Dosk nell’Altopiano. Verso il 212 CA, Lord Beron Stark raduna il suo esercito nell’intenzione di scacciare gli Uomini di Ferro dalla Costa Pietrosa, mentre i Lannister costruiscono una propria flotta per attaccare le Isole di Ferro.Nel frattempo, l’attenzione di Corvo di Sangue resta concentrata su Tyrosh, dove Acreacciaio si è rifugiato, in esilio, con i figli sopravvissuti di Daemon Blackfyre.[4] Riferendosi a Dagon, Victarion Greyjoy dice: «Affrontò il leone nella sua stessa tana e fece nodi alla coda del meta–lupo, ma nemmeno lui riuscì a sconfiggere il drago.» Simile affermazione allude ad un intervento decisivo da parte dei Targaryen.
Un’altra bruciante questione all’interno del regno nell’anno 211 CA riguarda Ser Otho Bracken, conosciuto come il Bruto di Bracken, il quale dovrebbe divenire Lord di Stone Hedge. Dato che i membri della Casa Blackwood, acerrimi nemici dei Bracken, non possono soffrire l’erede, ci si aspetta che essi scatenino una guerra per spodestarlo. Corvo di Sangue è per metà Blackwood da parte di madre, perciò è lecito pensare ch’egli non tolleri alcuna lamentela che giunga dai Bracken. È risaputa l’opinione di Septon Sefton al riguardo: egli è convinto che ci siano scarse probabilità che Corvo di Sangue intervenga e che, se pure decidesse d’intervenire, sarà solo per aiutare i cugini Blackwood a tenere a bada Otho. 

Seconda Ribellione dei Blackfyre
Nel 212 CA, i sospetti di Lord Corvo di Sangue si rivelano fondati. Grazie alle informazioni di un uomo in armi della Casa Vyrwel e di una compagnia di guitti nani, egli è a conoscenza del complotto ordito per proporre Daemon II Blackfyre come legittimo erede dei Sette Regni. Corvo di Sangue marcia sul Torneo di Bianchemura con 300 Zanne del Corvo, tre confratelli giurati della Guardia reale, altri 500 cavalieri e 5.000 fanti provenienti dalle Terre della Corona e dalle Terre dei Fiumi. Di fronte ad un esercito tanto possente che incombe su di lui, Daemon tenta di reclutare in battaglia i partecipanti al torneo, ottenendo scarso appoggio. In seguito, Daemon sfida a duello il Primo Cavaliere, ma quest’ultimo rifiuta e lo fa arrestare, soffocando così la Seconda Ribellione dei Blackfyre.[4] Invece di essere giustiziato assieme ai ribelli, Daemon viene tenuto prigioniero per assicurarsi che Acreacciaio non possa nominare suo fratello Haegon come pretendente legittimo.

Terza Ribellione dei Blackfyre
A seguito della Terza Ribellione dei Blackfyre, Brynden suggerisce che Acreacciaio, ora prigioniero, sia messo a morte. Tuttavia, Aerys I Targaryen decide di graziarlo mandandolo alla Barriera. La nave su cui Acreacciaio viaggia verso il Forte Orientale viene però intercettata ed egli riesce nuovamente a fuggire ad Essos. 

Gran Concilio del 233

Nel 221 CA, Brynden resta in carica come Primo Cavaliere del re Maekar I Targaryen, fratello e successore di Aerys I. Dopo la morte di Maekar, che avviene nel 233 CA, egli convoca un Gran Concilio ad Approdo del Re, per discutere la problematica della successione.
Aenys Blackfyre esprime il desiderio di poter partecipare al Gran Concilio in veste di pacifista e Brynden gli mette a disposizione una scorta che da Tyrosh lo accompagni ad Approdo del Re. Ciononostante, una volta giunto nella capitale, Aenys viene arrestato dalle Cappe Dorate e poi decapitato nella Fortezza Rossa. 
Il Gran Concilio si conclude con la scelta di Aegon V Targaryen, quartogenito di Maekar, come successore.
Per prima cosa, il nuovo re fa arrestare Corvo di Sangue per l’assassinio di Aenys. È Maestro Aemon a raccontare che egli viene imprigionato nelle celle nere all’interno della Fortezza Rossa. Brynden si difende dicendo di aver sacrificato il proprio onore per il bene del regno, ma Aegon rifiuta di rilasciarlo, offrendogli due possibilità: prendere il nero oppure morire. Brynden sceglie la prima opzione. 

Guardiani della Notte

Quando, nel 233 CA, Maestro Aemon raggiunge la Barriera via nave, è scortato da Ser Duncan l’Alto, amico di re Aegon V e membro della Guardia reale. Lo accompagna, inoltre, una “guardia d’onore”, una figura d’eccezione fra le reclute dei Guardiani della Notte. Si contano in tutto 200 reclute di cui sia uomini liberi che prigionieri. Tra i secondi ci sono anche Brynden Rivers e i suoi arcieri delle Zanne del Corvo. 

Nel 239 CA, Brynden è elevato al grado di Lord Comandante dei Guardiani della Notte, titolo che gli permane fino al 252 CA, quando scompare improvvisamente durante un’esplorazione oltre la Barriera. 

Eventi recenti

Il Banchetto dei Corvi
Maestro Aemon racconta a Samwell Tarly che, quando si è unito ai Guardiani della Notte, Brynden l’ha accompagnato alla Barriera sotto scorta di Duncan l’Alto. 

La Danza dei Draghi

Bran Stark scopre che Brynden sopravvive nelle sembianze del Corvo con tre occhi, l’ultimo veggente verde, il quale abita in una caverna oltre la Barriera assieme ai Figli della Foresta. 

Morte

Nella serie televisiva Games of Thrones, Brynder Rivers Targaryen muore ucciso dagli Estranei e dai Cavalieri della Notte, dopo che la sua caverna è stata scoperta a causa di un'imprudenza di Bran Stark, il quale erediterà i poteri di veggente del Corvo dai Tre Occhi.

Citazioni di Brynden

Il Corvo con tre occhi, ovvero l’ultimo veggente verde – by SephyStabbity©

Il tradimento non è meno abietto perché il traditore si dimostra un codardo
Brynden rivolto ad Ambrose Butterwell

Ci sono sempre stati Targaryen che sognavano cose a venire, da lungo tempo prima della Conquista”
Brynden rivolto a Dunk e ad Egg

Ho avuto molti nomi quando ancora potevo muovermi, e perfino io un tempo ebbi una madre, e il nome che mi diede tenendomi al seno era Brynden”
Il Corvo con tre occhi rivolto a Meera Reed

Gli uomini dimenticano. Solo gli alberi ricordano
Il Corvo con tre occhi rivolto a Bran Stark

Un uomo deve saper guardare, prima di sperare di vedere
Il Corvo con tre occhi rivolto a Bran Stark

Anch’io ho i miei fantasmi privati, Bran. Un fratello che amavo, un fratello che odiavo, una donna che desideravo. Attraverso gli alberi li vedo ancora, ma nessuna delle mie parole li ha mai raggiunti. Il passato resta passato. Possiamo trarne un insegnamento, ma non lo possiamo modificare
Il Corvo con tre occhi rivolto a Bran Stark


Citazioni su Brynden


La Madre ha marchiato lord Rivers nel momento stesso della sua nascita, e Acreacciaio l’ha marchiato per la seconda volta sul Campo dell'Erba Rossa
Septon Sefton rivolto a Dunk

“Quanti occhi ha Lord Corvo di Sangue? diceva l’indovinello. “Mille occhi, più uno.” Alcuni sostenevano che il Primo Cavaliere del re fosse uno studioso delle arti oscure, in grado di cambiare faccia, di assumere l’aspetto di un cane con un occhio solo, persino di mutarsi in nebbia. Branchi di lupi grigi davano la caccia ai suoi nemici, diceva la gente, e i corvi neri erano le sue spie, e gli bisbigliavano segreti all’orecchio. La maggior parte di quelle storie erano solo leggende, Dunk non ne dubitava, ma nessuno poteva nemmeno dubitare che Corvo di Sangue avesse informatori dappertutto.”
Dai pensieri di Dunk

Lord Corvo di Sangue è uno stregone e un bastardo”
Glendon Flowers rivolto a Maynard Plumm

Albero genealogico dei Targaryen. Genealogical tree of House Targaryen. Stammbaum Targaryen.


Gotico, neogotico e Tudor Renaissance



Castle Leslie
CastleLeslieSummer2006.jpg

Marienburg Castle, Saxony, Germany/ ♥ Lovely~Madorie Darling ♥:

Verrès - verres castle Val d'Aosta region Italy:

Light from the window - Dover Castle:

Types of medieval window design:

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William the Conqueror | Castle of William the Conqueror, Caen, France:









Castle in Ireland:

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sabato 28 maggio 2016

Roccascalegna (Chieti)

L'Islamofobia non è razzismo: è difesa dei diritti civili europei













Il termine islamofobia viene definito in maniera negativa, come un pregiudizio infondato contro la religione islamica e i suoi credenti.
Viene associato in generale alla xenofobia e persino al razzismo.
Riguardo all'associazione con la xenofobia, si può dire che, nell'accezione negativa prevalente, l'islamofobia ne sia una parte, in quanto pregiudizio nei confronti degli stranieri di religione islamica, che poi si estenderebbe anche agli autoctoni convertiti all'Islam.
Eppure entrambi questi termini hanno anche un'altra accezione, più aderente all'etimologia, e cioè la paura degli stranieri e in particolare la paura degli stranieri islamici estesa poi anche agli autoctoni convertiti all'Islam.
Mettiamo da parte la paura degli stranieri e concentriamoci su quella degli islamici.
Abbiamo motivo di avere paura?
Mettendo da parte il terrorismo, che rappresenta solo una frangia estremistica, abbiamo motivo di temere il cosiddetto "Islam moderato"?
Bisognerebbe prima di tutto trovare un accordo su cosa si intende per Islam moderato.
La domanda che considero più rilevante, al riguardo, è il rapporto tra l'Islam cosiddetto moderato e i diritti delle donne, i diritti civili delle minorante e in generale tutta quella serie di diritti che sono garantiti negli stati laici del mondo occidentale.
Qualcuno conosce un paese di religione islamica dove i diritti civili sono garantiti?
Forse la Turchia? I Curdi non sarebbero molto d'accordo, pur essendo islamici loro stessi, ma appartenenti ad una minoranza a cui lo stato turco ha negato quello statuto autonomo che pure in genere tutti gli stati sono tenuti a riconoscere nei confronti delle minoranze etniche.
C'è inoltre la fondata paura che l'accrescersi dei poteri del presidente Erdogan, esponente del partito islamico moderato, possa lentamente minare le fondamenta dell'unico stato laico e, in buona parte, democratico, del mondo islamico.
Tutti gli altri paesi, anche i più illuminati, compresi quelli che hanno di recente assunto istituzioni democratiche, conservano un'impronta più o meno sessista e omofoba, che, nei paesi in cui è in vigore la Sharia, diventa una vera e propria sottomissione e persecuzione.
Considerando che l'immigrazione islamica in Europa procede a ritmi tali da poter assumere, entro breve tempo, una forte influenza sociale, religiosa e persino politica, sostenuta anche dagli aiuti finanziari dell'Arabia Saudita, che acquista terreni ed edifici, oltre che quote azionarie delle imprese e delle banche, è legittimo chiedersi se l'islamizzazione possa costituire una minaccia per i diritti civili che la civiltà occidentale ha conquistato negli ultimi secoli.
Paradossalmente, chi si pone questa domanda, viene accusato di razzismo proprio da coloro che sarebbero le prime vittime dell'islamizzazione, e cioè le femministe e gli intellettuali laici di sinistra, oltre che le minoranze, anch'esse di sinistra.
L'accusa di razzismo è ridicola, dal momento che qui si sta parlando di una religione, e non di una etnia. (Il termine razza è privo di significato se riferito ad una componente del genere umano).
L'accusa di islamofobia, che non va assolutamente mescolata né con la xenofobia, né con il razzismo, andrebbe letta in termini etimologici e dovrebbe suscitare la domanda: è fondata la paura che l'Islam possa costituire una minaccia per i diritti civili delle donne e delle minoranze, oltre che dei credenti delle altre religioni?
Io invito gli intellettuali di sinistra a porsi questa domanda e a provare a darsi una risposta che non sia astratta, ma basata su esempi concreti e su fatti reali.

Mappa delle rotte dell'immigrazione in Europa e in America

Mappa del reddito pro capite nelle regioni europee

reddito pro capite, mappa dell'Europa