sabato 6 febbraio 2016

I 64 anni di regno di Elisabetta II



Il 6 febbraio 1952, mentre si trovava in visita ufficiale in Kenya, l'allora principessa Elizabeth venne avvisata della morte del padre, affetto da tumore ai polmoni. Fu il marito Filippo che diede la notizia alla nuova regina e quando le fu chiesto di scegliere il nome con cui volesse regnare, lei scelse di utilizzare il proprio nome, Elisabetta.
Fu la prima monarca britannica dall'Atto di Unione del 1801 a trovarsi fuori dal Regno Unito al momento della successione al trono. L'albergo dove alloggiava la coppia reale, il "Treetops hotel" divenne un'attrazione turistica negli anni successivi. Elisabetta II fu incoronata con una fastosa cerimonia all'abbazia di Westminster il 2 giugno 1953[23].
In onore della sua incoronazione, la East African Coronation Safari istituì l'East African Safari Rally, che sarebbe divenuto noto come uno dei più duri rally del mondo. La gara s'iniziò il 27 maggio 1953 per concludersi un giorno prima dell'incoronazione, il 1º giugno. Furono attraversati KenyaUganda e Tanganika (l'odierna Tanzania).

Vita da regina

Elisabetta II con il principe consorteFilippo nel giorno dell'incoronazione (2 giugno 1953).
La cerimonia della solenne incoronazione della regina è avvenuta quasi un anno e mezzo dopo la sua ascesa al trono. Dopo l'Incoronazione, lei e Filippo si trasferirono a Buckingham Palace nel centro di Londra. Come molti dei suoi predecessori, tuttavia, si pensa che lei non ami risiedere nel palazzo e che consideri il Castello di Windsor, a ovest di Londra, come la propria casa. Trascorre anche molto tempo al Castello di Balmoral in Scozia.
La regina Elisabetta è il sovrano che ha viaggiato di più di tutti i tempi, davanti a papa Giovanni Paolo II. Nel 1953-54 lei e Filippo fecero un viaggio per il mondo durato sei mesi, diventando il primo monarca regnante a circumnavigare il mondo, e anche la prima a visitare AustraliaNuova Zelanda e le Isole Figi. Nell'ottobre 1957 lei fece una visita di stato agli Stati Uniti, e nel 1959 fece un viaggio in Canada. Nel 1961 visitò l'India e il Pakistan per la prima volta. Ha effettuato visite di Stato in gran parte dei paesi europei e no. È presente regolarmente agli incontri dei Capi di Stato del Commonwealth.
Nel periodo in cui Elisabetta salì al trono, ci fu un gran parlare di una "nuova età Elisabettiana". Il ruolo di Elisabetta è quello di guidare il Regno Unito mentre il potere economico e militare veniva condiviso con un crescente numero di nazioni indipendenti. Mentre le nazioni si sono sviluppate economicamente e culturalmente, la regina Elisabetta ha assistito senza rancori negli scorsi 50 anni alla graduale trasformazione dell'Impero Britannico nel suo moderno successore, il Commonwealth. Ha lavorato sodo per mantenere contatti coi precedenti possedimenti britannici e, in qualche caso, come nel Sudafrica, ha giocato un ruolo importante nello stabilire buoni rapporti.
Elisabetta II e i leader del Commonwealth nel 1960Castello di Windsor.
Elisabetta ha idee conservatrici in materia di religione, moralità e affari di famiglia. Ha un forte senso dei doveri religiosi e prende seriamente il giuramento della sua incoronazione. Questa è una ragione per cui è considerata improbabile la sua abdicazione. Come sua madre, biasimòEdoardo VIII per avere abbandonato il suo ruolo e obbligato suo padre a diventare re, cosa che pensava avesse accorciato la sua vita di parecchi anni. Usò l'autorità della sua posizione per impedire a sua sorella, Principessa Margaret, di sposare un uomo divorziato, Peter Townsend. Per anni rifiutò di acconsentire alla relazione del figlio Carlo, principe del Galles con Camilla Shand, duchessa di Cornovaglia.
La Regina con il primo ministroEdward Heath (a sinistra), il presidente USA Richard Nixon e la first lady Pat Nixon1970.
Si crede che le vedute politiche di Elisabetta siano meno chiare (non ha mai detto o fatto niente in pubblico che potesse rivelarle). Conserva relazioni cordiali coi politici di tutti i partiti. Si crede che i suoi Primi Ministri preferiti siano stati Winston ChurchillHarold Macmillan e Harold Wilson. Tra i meno amati ci fu indubbiamente Margaret Thatcher, che ha detto di "detestare cordialmente". Si pensa che abbia avuto un buon rapporto conTony Blair, durante i primi anni del suo ufficio di Primo ministro; comunque, era diventato evidente negli ultimi periodi che i suoi rapporti con Blair si fossero induriti. La regina pensava infatti che lui non la tenesse sufficientemente informata riguardo agli affari di Stato.
I soli argomenti pubblici sui quali la regina rende pubbliche le sue opinioni sono quelli riguardanti l'unità dei suoi regni, inclusi Canada e Regno Unito. Ha parlato in favore della continua unione di Inghilterra e Scozia, facendo irritare alcuni nazionalisti scozzesi. I suoi discorsi di lode per l'Accordo del Venerdì Santo in Irlanda del Nord hanno sollevato alcune lamentele da parte di alcuni Unionisti nel Partito Unionista Democratico che si oppose all'intesa. Poi, anche se non parlando direttamente contro la Sovranità del Québec in Canada, ha pubblicamente lodato l'unità del Canada e espresso il suo desiderio di continuare a vedere un Canada unito.
Elisabetta II cavalca Burmese alla cerimonia Trooping the Colour del1986.
Nonostante una serie di controversie sugli altri membri della famiglia reale, particolarmente sulle difficoltà matrimoniali dei figli attraverso gli anni ottanta e novanta, la regina Elisabetta rimane una figura su cui non si sono abbattute polemiche ed è generalmente rispettata da tutti i suoi sudditi. Comunque, il suo ruolo pubblico rimane formale, anche se più tranquillo rispetto a una volta. Il suo rifiuto di mostrare emozioni in pubblico impedisce il nascere di un sentimento più profondo nei suoi riguardi da parte della gente.
La regina Elisabetta non ha mai sofferto di severa disapprovazione della gente. Comunque, nel 1997 lei e altri membri della famiglia reale furono bollati come freddi e senza sentimenti quando non furono visti a partecipare in pubblico alle dimostrazioni di dolore in occasione della morte della Principessa Diana. Questo apportò critiche anche da parte dei tabloid tradizionalmente favorevoli alla monarchia.
Si crede che Elisabetta nutrisse avversione nei confronti di Diana e pensasse che lei avesse arrecato un danno immenso alla monarchia. Comunque, l'immagine dell'intera famiglia reale che china il capo davanti alla bara di Diana mentre passa davanti a Buckingham Palace, insieme a rare trasmissioni televisive in diretta, fecero appello al dolore pubblico. Si crede che il cambiamento di comportamento della regina sia stato dovuto a una forte influenza della regina madre e Tony Blair.
Il principe Filippo ed Elisabetta II, ottobre 1992.
La regina resta un capo di Stato molto rispettato. Nel 2002 ha celebrato il suo Giubileo d'oro (Golden Jubilee), segnando il 50º anniversario della sua salita al trono. In quell'anno la regina compì molti viaggi nei Paesi del Commonwealth, incluse numerose parate e concerti ufficiali. Nel giugno2002, migliaia di persone si unirono fuori da Buckingham Palace per il "Party a Palazzo", un concerto in cui si esibirono numerosi cantanti delle isole britanniche. Una funzione nazionale di ringraziamento si tenne il giorno dopo alla Cattedrale di San Paolo (Londra), alla quale la regina e il principe Filippo si avviarono a bordo della carrozza dorata. Questo fu seguito da feste e processioni, finendo con un passaggio (fly-past) del Concorde e della pattuglia acrobatica Red Arrows. La famiglia reale seguì l'evento dal balcone di Buckingham Palace, davanti a una folla di un milione di persone.
L'anno di Giubileo coincise con le morti, nel giro di pochi mesi, della madre della regina e della sorella. Le relazioni di Elisabetta coi figli, che erano ancora distanti, sono invece ora diventate più strette dopo queste morti. È particolarmente vicina alla nuora, Sophie Rhys-Jones, contessa del Wessex. È conosciuta per aver disapprovato la lunga relazione del Principe del Galles con Camilla Shand, ma con il loro recente matrimonio, è riuscita ad accettarla. D'altra parte, è molto legata ai suoi nipoti, specialmente al principe William e a Zara Phillips.
Nel 2003 la regina, la cui salute è robusta, si sottopose a tre operazioni. Ebbe due operazioni di chirurgia verso la fine dell'anno ai due ginocchi e si fece rimuovere lesioni dal volto. Ciò ha provocato alcuni dibattiti nei media riguardo al fatto se la monarchia dovrebbe evolversi contemplando la possibilità per il re di abdicare come in altre nazioni, e fece nascere insistenti voci riguardo a una sua abdicazione.
Elisabetta II e il principe Filippo nel2007.
A tutt'oggi la Regina, che ha 89 anni e dal 20 dicembre 2007 è divenuta il più anziano sovrano britannico di tutti i tempi, ha sempre smentito ogni ipotesi di una possibile abdicazione. Quelli che la conoscono bene asseriscono che intende regnare fino alla sua morte. La regina, comunque, ha cominciato ad affidare alcuni doveri pubblici ai figli, come ad altri membri della famiglia reale. Nel 2005 è stato annunciato che, insieme con il principe Filippo, avrebbe ridotto il numero di viaggi internazionali. In ogni caso, è chiaro che intende fare quanto le è possibile finché sarà abile fisicamente.
L'immagine pubblica di Elisabetta si è notevolmente ammorbidita negli ultimi anni, particolarmente dalla morte della regina madre. Anche se rimane riservata in pubblico, è stata vista ridere e sorridere molto più che in passato e, con sorpresa di molti, è stata vista commuoversi in maniera manifesta in occasioni di forte emozione, come la messa in memoria per gli attentati dell'11 settembre 2001 alla Cattedrale di St. Paul e in Normandia per il 60º anniversario del D-Day, dove, per la prima volta, si è rivolta alle truppe canadesi; in passato aveva sempre cercato, per il suo ruolo, di mostrare forza e fermezza al massimo grado.
La Regina visita Birmingham nel luglio 2012, durante il suo Giubileo di diamante.
Il 6 febbraio 2012 è stato l'anniversario della sua salita al trono ed è cominciato l'anno del Giubileo di diamante (Diamond Jubilee), che è stato celebrato con quattro giorni di festa (dal 2 al 5 giugno 2012), dichiarati dalla regina giorni festivi in tutto il Regno Unito, per commemorare il 60º anno di regno.
Il 27 luglio 2012 la regina Elisabetta II ha aperto ufficialmente i Giochi della XXX Olimpiade a Londra, mentre il 29 agosto ha dato inizio ai XIV Giochi paralimpici estivi. Suo padre re Giorgio VI del Regno Unito aprì le olimpiadi di Londra 1948, mentre suo bisnonno re Edoardo VII aprì le olimpiadi di Londra 1908. La regina ha anche aperto i Giochi della XXI Olimpiade a Montreal nel 1976 in qualità di Regina del Canada, mentre il principe Filippo ha aperto le olimpiadi del 1956 a Melbourne, in Australia. È il primo Capo di Stato ad aver inaugurato due Giochi Olimpici in due differenti paesi.
Nel 2012 è stata definita la 26ª donna più potente e influente al mondo dalla rivista statunitense Forbes, che ha inoltre stimato il suo patrimonio 450 milioni di dollari.
Nel 2013 viene invitata dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano per una visita privata a Roma il 6 e il 7 marzo, ma è costretta a cancellare il viaggio a causa di unagastroenterite che la costringe a un ricovero in ospedale della durata di un giorno.
Il 4 aprile 2013 ha ricevuto un premio onorario BAFTA per il suo patrocinio dell'industria cinematografica ed è stata definita da Sir Kenneth Branagh (che le ha consegnato il premio durante la cerimonia onoraria) "la più memorabile Bond girl della storia".
Il 17 aprile 2013, con un'eccezione al protocollo, ha partecipato con il Principe Filippo ai funerali della Baronessa Margaret Thatcher, ex Primo ministro del Regno Unito, deceduta l'8 aprile dello stesso anno[29][30].
Il 4 giugno 2013 ha presenziato, con gli altri membri della famiglia reale, a una messa all'abbazia di Westminster per commemorare il 60º anniversario della sua incoronazione, avvenuta il 2 giugno 1953. Dall'11 al 14 luglio inoltre, per festeggiare l'anniversario dell'incoronazione, si è svolto nei giardini di Buckingham Palace un festival a cui hanno partecipato tutti i Royal Warrant britannici[32].
La regina Elisabetta II è il sovrano più longevo della storia britannica e dal 9 settembre 2015 quello ad aver regnato più a lungo nella storia della monarchia britannica (seguita dalla regina Vittoria, che regnò 63 anni, 7 mesi e 2 giorni), nonché il secondo attuale Capo di Stato in carica da più tempo (dopo re Rama IX di Thailandia, in carica dal 1946).

Ruolo politico


La regina ha anche un ruolo nel governo esecutivo. I governi sono conosciuti come "Il governo di Sua Maestà" e la regina nomina i ministri che vi lavorano. In pratica, comunque, la composizione del governo non è determinata dalla regina, ma dal 
Primo ministro, che "consiglia" la regina. Il governo deve rispondere in prima istanza alla regina, e successivamente alla camera bassa del Parlamento. La regina ha un ruolo anche nel potere giudiziario: la corte agisce in suo nome e i processi sono condotti in sua vece.
I viaggi ufficiali compiuti dalla regina Elisabetta II.
La regina ricopre un ruolo essenziale nel processo legislativo nei regni. La "Corona in Parlamento" (il Parlamento che agisce con il consiglio e il consenso della regina), in ogni paese, è una parte integrante del Parlamento, insieme con la "camera alta" e con la "camera bassa". La regina può legalmente garantire o negare l'assenso alle leggi. La regina nel Regno Unito, o il suo governatore generale negli altri reami del Commonwealth, tiene un discorso all'annualeapertura del Parlamento, sottolineando il programma legislativo del governo per l'anno a venire.
La regina Elisabetta II nel 2010, durante una visita a Toronto, inCanada.
La regina non può essere condotta in giudizio alla corte come capo di Stato, né può essere citata personalmente per qualche atto ufficiale svolto da lei stessa o in suo nome (anche se la Corona può essere citata come entità legale). La regina è, comunque, una persona normale che deve seguire la legge, a cui è soggetta come gli altri cittadini. Il fatto teorico che il sovrano possa essere posto in giudizio per un'offesa recata ad altri non è mai stato provato come agibile; di fatto non si è mai verificata questa condizione; e per il sistema giuridico del Regno Unito, che valorizza molto la condizione del precedente questo ha notevole valore. Nella Rivoluzione inglese del XVII secolo, il Parlamento condannò Carlo I d'Inghilterra per tradimento, ma dopo la Restaurazione di Carlo II d'Inghilterra, questi procedimenti furono denunciati come illegali, dato che ignoravano che le azioni del sovrano erano avvenute nel rispetto delle norme legittime esistenti nel regno.
I Primi ministri britannici prendono molto seriamente i loro incontri settimanali con la regina.  Elisabetta intrattiene inoltre conversazioni con singoli ministri britannici e occasionalmente tiene incontri con ministri di altri Paesi.
La regina incontra anche il Primo ministro della Scozia. Il palazzo reale di Edimburgo, il Palazzo di Holyrood, già dimora dei re scozzesi, come Maria Stuarda, è ora regolarmente abitato, ed è residenza di almeno uno dei membri della famiglia reale (spesso il Principe del Galles o la Principessa reale). Riceve anche rapporti dalla nuova Assemblea gallese, ed è continuamente tenuta informata dell'andamento degli altri governi del Commonwealth.
Benché la tradizione le imponga di non intervenire direttamente in politica, il suo lungo periodo di servizio, il fatto che è stata interlocutrice di ogni Primo ministro a partire da Winston Churchill nel Regno UnitoLouis St. Laurent in CanadaAlexander Bustamante in GiamaicaSidney Holland in Nuova Zelanda, e molti altri. Nelle sue memorie, Margaret Thatcher offriva questa descrizione dei suoi incontri settimanali con la regina:
"Chiunque pensi che siano una mera formalità, o limitati ad amenità sociali, si sbaglia; sono molto simili a riunioni di lavoro e Sua Maestà mostra di avere una visione formidabile delle tematiche più urgenti e una grande esperienza."
Durante una discussione all'interno del Commonwealth a proposito delle sanzioni al Sud Africa, la regina fece un puntiglioso riferimento al suo ruolo di Capo del Commonwealth che, al tempo, fu interpretato come un segno di disaccordo rispetto alla scelta della signora Thatcher di opporsi alle sanzioni.
La regina è stata coinvolta in alcune controversie politiche durante il suo regno, durante le quali le sue azioni sembrano aver affermato le sue convinzioni politiche. Il 18 novembre 1965, il Governatore della Rhodesia (SirHumphrey Vicary Gibbs) fu nominato Cavaliere Gran Croce dell'Ordine Reale Vittoriano, un onore concesso dalla regina in persona, una settimana dopo che Ian Smith aveva fatto la sua Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza. Gibbs era molto leale verso la Rhodesia e anche se aveva rifiutato di accettare la Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza, il premio fu considerato per lo meno intempestivo. L'interpretazione può essere però più sottile e diplomatica.
Ronald Reagan e la Regina Elisabetta a cavallo.
La Regina incontra George Bush econsorte.
La Regina brinda con il PresidenteBush alla Casa Bianca.
Nel suo discorso al Parlamento in occasione del Giubileo d'argento 1977, la regina affermò: "Non posso dimenticare che fui incoronata regina del Regno "Unito" di Gran Bretagna e Irlanda del Nord". Questo riferimento venne in un momento in cui il governo laburista stava tentando di introdurre un controverso progetto di devoluzione alla Scozia e al Galles, e fu interpretato come opposizione alla devoluzione. Però, nell'ultima parte degli anni novanta, dopo che i referendum approvarono un progetto di devoluzione, la regina inviò i suoi auguri al nuovo Parlamento scozzese.
La regina ha fatto amicizia con molti leader stranieri, fra cui Nelson MandelaMary Robinson e George H. W. Bush, il cui figlio, George W. Bush, è stato suo ospite a Buckingham Palace, primo presidente statunitense in più di 80 anni a esservi ospitato. In certi momenti questi contatti si sono dimostrati molto favorevoli e utili per l'Inghilterra. Per esempio, il primo ministro John Major ebbe una volta problemi a lavorare con un leader del Commonwealth. Grazie a una informazione della regina, Major stabilì con il leader un rapporto personale, che alla fine portò benefici a entrambi gli stati. In modo simile la regina prese l'iniziativa quando il presidente irlandese Mary Robinson cominciò a visitare in varie occasioni l'Inghilterra, suggerendo che avrebbe volentieri invitato la signora Robinson a farle visita a palazzo. Il Governo irlandese accettò. Il risultato di tale connessione informale fu di creare il precedente della prima visita in cui un Presidente irlandese abbia incontrato un monarca britannico.

Parentele

La regina Elisabetta II discende dalla casa reale tedesca di Sassonia-Coburgo-Gotha, che ereditò il trono dalla regina Vittoria (di casato Hannover) alla sua morte, nel 1901. È inoltre discendente della casa reale d'Inghilterra di Wessex e di quella scozzese degli Stuart, le quali famiglie si imparentarono a partire dal VII e dal IX secolo. Attraverso la sua bisnonna, la regina Alessandra di Danimarca, discende anche dalla casa reale danese Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg, una linea dell'antico e prestigioso casato nordeuropeo degliOldenburg.
Come pro-pro-nipote della regina Vittoria, Elisabetta II è imparentata con molti sovrani di case reali europee: è cugina di Harald V di Norvegia (discendente di re Edoardo VII), di Alberto II del Belgio, di Juan Carlos I di Spagna e di Carlo XVI Gustavo di Svezia, così come di re detronizzati (Costantino II di Grecia e Michele I di Romania); è imparentata anche con il re detronizzato Simeone II di Bulgaria e con le case reali di Prussia (Hohenzollern), Russia (Romanov) e Italia (Savoia).

Personalità e immagine

Piuttosto conservatrice nella foggia del vestire, la regina è famosa invece per i soprabiti dai colori forti e per i cappelli decorativi, che le consentono di essere vista facilmente nella folla.
Anche se frequenta molti eventi culturali, nella vita privata si dice che la regina abbia poco interesse per cultura e arte. I suoi principali interessi sono le corse dei cavalli, la fotografia e i cani.
L'immagine pubblica di Elisabetta si è notevolmente ammorbidita negli ultimi anni, partendo dal rigore che si era autoimposta, anche se resta riservata in pubblico. È stata vista ridere, sorridere e commuoversi molto più che negli anni passati, e si è visto che ha versato alcune lacrime durante alcune cerimonie ufficiali come nel giorno di commemorazione del 2002.
La regina invia un annuale Messaggio di Natale (Queen's Christmas Message) al Commonwealth (eccettuato il 1969). Da quando è diventata regina, Elisabetta II passa circa tre ore al giorno con il cosiddetto "doing the boxes", cioè a leggere i documenti di stato che provengono dai vari ministeri, uffici governativi e ambasciate. Questo, con i colloqui che tiene, le permette di restare aggiornata sugli eventi.

Filmografia

Discendenza

Ascendenza

Elisabetta II del Regno UnitoPadre:
Giorgio VI del Regno Unito
Nonno paterno:
Giorgio V del Regno Unito
Bisnonno paterno:
Edoardo VII del Regno Unito
Trisnonno paterno:
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha
Trisnonna paterna:
Vittoria del Regno Unito
Bisnonna paterna:
Alessandra di Danimarca
Trisnonno paterno:
Cristiano IX di Danimarca
Trisnonna paterna:
Luisa d'Assia-Kassel
Nonna paterna:
Mary di Teck
Bisnonno paterno:
Francesco di Teck
Trisnonno paterno:
Alessandro di Württemberg
Trisnonna paterna:
Claudine Rhédey von Kis-Rhéde
Bisnonna paterna:
Maria Adelaide di Hannover
Trisnonno paterno:
Adolfo di Hannover
Trisnonna paterna:
Augusta d'Assia-Kassell
Madre:
Elizabeth Bowes-Lyon
Nonno materno:
Lord Claude Bowes-Lyon
Bisnonno materno:
Lord Claude Bowes-Lyon
Trisnonno materno:
Thomas Lyon-Bowes, Lord Glamis
Trisnonna materna:
Charlotte Grimstead
Bisnonna materna:
Frances Dora Smith
Trisnonno materno:
Oswald Smith
Trisnonna materna:
Henrietta Mildred Hodgson
Nonna materna:
Lady Cecilia Cavendish-Bentinck
Bisnonno materno:
Rev. Charles Cavendish-Bentinck
Trisnonno materno:
Lord William Cavendish-Bentinck
Trisnonna materna:
Lady Anne Wellesly
Bisnonna materna:
Louisa Burnaby
Trisnonno materno:
Edwyn Burnaby
Trisnonna materna:
Anne Caroline Salisbury

Ascendenza patrilineare

Meissen
Sassonia
Sassonia-Coburgo
Windsor
  1. Teodorico Iconte di Wettin
  2. Dedo, conte di Wettin
  3. Teodorico II, margravio di Bassa Lusazia
  4. Thimo, conte di Brehna
  5. Corradomargravio di Meissen
  6. Ottone II, margravio di Meissen
  7. Teodorico, margravio-vescovo di Meissen
  8. Enrico III, margravio di Meissen
  9. Alberto II, margravio di Meissen
  10. Federico I, margravio di Meissen
  11. Federico II, margravio di Messen
  12. Federico III, margravio di Messen
  13. Federico Iprincipe elettore di Sassonia
  14. Federico II, principe elettore di Sassonia
  15. Ernesto, principe elettore di Sassonia
  16. Giovanni, principe elettore di Sassonia
  17. Giovanni Federico, principe elettore di Sassonia
  18. Giovanni Guglielmoduca di Sassonia-Weimar
  19. Federico Guglielmo I, duca di Sassonia-Weimar
  20. Federico Guglielmo IIduca di Sassonia-Altenburg
  21. Federico Guglielmo III, duca di Sassonia-Altemburg
  22. Ernesto Iduca di Sassonia-Gotha e di Sassonia-Altenburg
  23. Giovanni Ernestoduca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
  24. Francescio Giosea, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
  25. Ernesto Federico, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
  26. Francesco Federico, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfed
  27. Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gothaduca di Sassonia-Coburgo-Gotha
  28. Albertoprincipe consorte del Regno Unito
  29. Edoardo VIIre del Regno Unito e imperatore d'India
  30. Giorgio V, re del Regno Unito e imperatore d'India
  31. Giorgio VI, re del Regno Unito e imperatore d'India
  32. Elisabetta II

6 febbraio 1952: morte di re Giorgio VI, inizia il regno di Elisabetta II

Three queens in mourning - Ron Case, 1952. For a short time there were three Queens in Great Britain: Queen Mary, Queen Elizabeth the Queen Mother and Queen Elizabeth II.:

Nella foto, ai funerali del Re, da destra, Elisabetta II, sua nonna la regina Mary, anziana madre del defunto Giorgio VI e la regina madre Elizabeth Bowes-Lyon, vedova di Giorgio VI.
Tutto questo accadeva 64 anni fa.

giovedì 4 febbraio 2016

Gli iniziati di Estgot. Capitolo 33. Avvicinandosi agli Alfar



Al risveglio, Waldemar percepì che quello sarebbe stato il gran giorno dell'Incontro con gli indigeni di Alfheim.

Sapeva benissimo cosa andava fatto in proposito.
Prima di riprendere la marcia lungo i boschi della valle del fiume Leth, Waldemar aveva dato precise disposizioni:
<<D'ora in avanti procederemo con molta circospezione e in assetto difensivo. 
Secondo le mie previsioni è in questo punto che saremo attaccati da una guarnigione di Alfar.
Sono dotati di una straordinaria agilità e si muovono così rapidamente da apparire ai nostri occhi come un fascio di luce. 

Ma siccome non potranno far valere l' "effetto sorpresa", sarà più agevole per noi fermarli senza spargimento di sangue.

E' fondamentale, lo ripeto, non dare loro alcun pretesto per accusarci di aggressività. Ci difenderemo, ma facendo tutto il possibile per non danneggiare i legittimi possessori di questo territorio.

Ricordatevi sempre che noi siamo qui come ospiti, e oltre tutto ospiti indesiderati.
Spetta a noi dimostrare agli Alfar che possiamo essere loro alleati nella lotta contro le bestie di Gothian ed è quello che farò quando parlerò con loro, dal momento che mi è stata concessa la facoltà di comprendere la loro lingua ed esprimermi in essa>>



Il Generale Leonenko annuì e diede ordine di assumere la formazione compatta e tenuta "anti-sommossa".

Erano stati preparati fin dall'inizio a quel tipo di eventualità. quando cioè la priorità era mantenere l'ordine riducendo al minimo i danni nei confronti della popolazione.
Dal momento che il sentiero nei boschi era stretto, la formazione era sbilanciata in lunghezza, cosa che poteva rivelarsi una debolezza grave.

Il Consigliere Albedo lo fece notare:
<<Forse quando eravate ufficiale in Iraq non avevate questo tipo di problemi, ma converrete anche voi sul fatto che la formazione compatta non può essere abbastanza estesa in un sentiero nel bosco. Dovremmo allargare la strada>>

Waldemar scosse il capo:
<<Non se ne parla nemmeno! Per gli Alfar gli alberi sono sacri. Ci accuserebbero di profanazione e non sarebbe possibile alcun dialogo.
Le strategie e le tattiche militari devono tenere conto di tutte le implicazioni sociali, politiche, economiche e religiose.
Ora ascoltatemi bene...



Se gli scudi non saranno sufficienti, allora interverrò personalmente usando la telecinesi, che creerà una sorta di scudo protettivo>>

<<Ma potrà essere usata solo nei singoli combattimenti oppure potete estenderla fino a proteggere tutti?>> chiese Greta.

<<Posso coprirne molti, ma non tutti. Voi mi aiuterete, dottoressa Van Garrett, intervenendo là dove io non arrivo. Mostrerete a tutti che la vostra agilità è superiore persino a quella degli Alfar.
Sarete il nostro Angelo Custode!>>

<<Io mi vedo più come uno degli Cavalieri dell'Apocalisse, o magari come l'Angelo Sterminatore che dischiuse il Settimo Sigillo. Ma per stavolta farò un'eccezione>>

<<Molto bene! E vi assicuro che troverete gli Alfar estremamente affascinanti. Sono belli, oltre che agili e coordinati ed aggraziati. E il loro profondo legame con la natura ha qualcosa di magico>>

Greta tornò ad allarmarsi:
<<Spero che questa loro magia non sia troppo efficace o questo sarà l'incontro ravvicinato del terzo tipo più breve della storia dell'umanità>>

<<La nostra tecnologia è più potente. In fondo ogni forma di tecnologia complessa risulta, per i non addetti ai lavori, del tutto indistinguibile dalla magia>>

Quando finalmente incominciò la marcia, il bosco sembrava quasi avere una vita propria.



C'erano piccole creature alate luminose, come fate in miniatura.

<<Questo posto assomiglia sempre di più a Disneyland>> commentò Greta <<Ci manca solo che gli animali si mettano a parlare e che compaia il Principe Azzurro>>

<<Be' per quanto ne so gli Alfar Chiari, o Ljosalfar, sono molto prestanti fisicamente. E i loro capi potrebbero ricordare un principe delle favole>> rispose Waldemar

<<E voi credete che io mi lasci incantare dai principi azzurri?>> ribatté lei, a voce più bassa.

<<La bellezza degli Alfar vi stupirà. Chissà perché abbiamo sempre immaginato gli alieni come creature brutte, grottesche. E invece sono belli, più belli di noi>>





<<Che cosa fragile, la bellezza...>> commentò Greta.

<<Fragile, certo, come tutte le cose preziose... quelle che se ne vanno via per prime col passare del tempo...>>

<<Ma i guerrieri Alfar sono anche forti?>>

<<In un duello ad armi pari vincerebbero loro. E se non saremo vigili e diplomatici, potrebbero anche farci fuori>>

<<Eppure voi non sembrate spaventato>> sussurrò Greta

In effetti non lo era, e c'era una ragione ben precisa.
Io non ho paura della morte. La morte non è niente. Io ho paura della vita. E' la vita che fa tremare... 
Ma preferì dare a Greta una risposta diversa:

<<Ho visto questa scena infinite volte nelle mie premonizioni, ma mai due volte uguale. So solo che il destino mi reclamava qui, in questo giorno in cui faremo la Storia>> mormorò Waldemar, poi si riscosse <<Ci attaccheranno con frecce dalla punta avvelenata. Non è un veleno mortale, ma è qualcosa di peggio. E' un veleno doloroso>>

Archer:

<<...proveranno anche a stregarci con i loro occhi ipnotici...>>



<<E' questo che più mi preoccupa, lord Waldemar: la loro presunta magia>>

<<E' ciò che rimane loro di un passato glorioso. Quando vedrete la loro città, Alfheim, rimarrete senza parole...




Un tempo erano semidei, ma anche i semidei, prima o poi, devono scendere dai loro troni.
Scopriranno che ciò che chiamano magia corrisponde a quello che noi chiamiamo tecnologia avanzata. E la nostra è più avanzata>>

Non c'era bisogno di dire altro: ormai gli Alfar erano vicinissimi.
Chi fino ad ora si è rifiutato di credere, adesso toccherà con mano.

E' un giorno perfetto, e io odio la perfezione, così come odio l'idolatria del fatto compiuto, o la confusione che la gente comune fa tra grandezza e successo. Molti grandi furono perdenti e molti vincenti furono impostori. Ma oggi tutti questi squilibri saranno riequilibrati.

Una voce interiore, forse dalle memorie ancestrali degli imperatori romani, riassunse:
Parcere subiects ed debellare suberbos.

Sconggere i superbi, certo, ma stavolta non sottometteremo nessuno.
Se tutto andrà bene, ci sarà solo collaborazione da pari a pari.




martedì 2 febbraio 2016

Angmar e Gundabad



Nell'ultimo episodio cinematografico de "Lo Hobbit", "La Battaglia delle Cinque Armate", si fa riferimento più volte a un luogo, chiamato Gundabad, che funge da fortezza degli Orchi, dove si recano Legolas e Tauriel per scoprire le reali intenzioni di Azog e Bolg.
Molti di questi elementi non sono presenti nel romanzo, ma si ritrovano nelle Appendici de "Il Signore degli Anelli", che sono uno dei testi più importanti per capire l'universo tolkieniano.

La roccaforte vicina al Monte Gundabad nell'adattamento cinematografico di Peter Jackson

Gundabad è il massiccio all'estremo nord delle Montagne nebbiose.
Dopo l'avvento dei nani nella Terra di MezzoDurin vi costruì una delle prime roccaforti nanesche e per i nani rimase un luogo sacro.
Durante la seconda era fu conquistata da legioni di orchi discesi da Nord, ma dopo la sconfitta di Sauron e lo smarrimento dell'Unico Anello fu riconquistata dai nani.
All'inizio della terza era, quando i Nazgûl vengono a nord per fondare il regno di Angmar gli orchi riconquistarono la montagna e ne fecero la loro principale roccaforte.
Da qui parte l'esercito di orchi che prende parte alla battaglia dei Cinque Eserciti raccontata ne "Lo hobbit": l'esercito è guidato da Bolg, figlio di Azog il profanatore, ucciso da Dain nella battaglia di Azanulbizar.
La montagna verrà definitivamente riconquistata dai nani nella quarta era della terra di mezzo.
Per capire l'importanza strategica di Gundabad bisogna avere presente la vicenda del Regno di Angmar.

Il Regno di Angmar fu fondato nel 1300 della Terza Era all'estremo nord delle Montagne Nebbiose dal Signore degli Spettri dell'Anello, che divenne noto come il Re Stregone di Angmar


Come gli altri Nazgul, il Re Stregone di Angmar era stato un sovrano degli uomini, reso potente da uno dei Nove Anelli, e poi soggiogato a Sauron grazie al potere dell'Unico.
Dato che il Re Stregone era un servitore di Sauron, si presume che il Regno di Angmar e le guerre da esso condotte contro i regni successori di Arnor furono mosse seguendo gli ordini di Sauron.
La capitale del Regno di  Angmar era Carn Dûm, e uno dei capisaldi del regno era Gundabad, sede degli eserciti degli Orchi.



Poco dopo la sua fondazione, Angmar mosse guerra ai regni dei Dúnedain di ArthedainCardolan e Rhudaur, approfittando delle loro divisioni interne.

Il Re Stregone conquistò Rhudaur, il più debole dei regni succeduti ad Arnor, e sostituì il re Dúnedain con uno degli Uomini delle Colline, una tribù selvaggia di uomini forse discendenti della "maledetta" stirpe di Ulfang.
Sotto il controllo del Re Stregone, Rhudaur nel 1356 T.E. invase Arthedain e nell'attacco il re di Arthedain, Argeleb I, venne ucciso. Tuttavia, con l'aiuto dell'esercito di Cardolan, Arthedain riuscì a mantenere una linea di difesa lungo le Colline Vento.
Nel 1409 T.E. Angmar attaccò Cardolan, distruggendo il regno. In quest'epoca, Rhudaur scomparve, lasciando Arthedain come unico regno dei Dúnedain in Arnor. Arthedain, privo di alleati, combatté per altri 500 anni.
Nel 1974 T.E. Angmar riunì le sue forze e lanciò un assalto finale ad Arthedain. Angmar prese la capitale di Arthedain, Fornost, distruggendo così l'ultimo regno dei Dúnedain in Arnor.


Un anno più tardi, il principe Eärnur di Gondor arrivò in aiuto di Arthedain, ma troppo tardi. Il suo esercito, insieme con i Dúnedain rimasti, gli Elfi di Lindon, e truppe di elfi inviate da Gran Burrone guidate da Glorfindel sconfisse completamente le forze di Angmar nella battaglia di Fornost, 

Nella versione cinematografica il Bianco Consiglio presume che Il Re Stregone di Angmar sia stato ucciso e seppellito in un luogo inaccessibile presso le montagne di Rhudaur: è la stessa Galadriel a dichiararlo apertamente, tanto che Gandalf e Radagast si recheranno a controllare e troveranno che la tomba è stata aperta e Angmar, assieme agli atri Nazgul, è stato resuscitato dal Negromante, che altri non è che Sauron, e si è recato nella fortezza in rovina di Dol Guldur.

Dopo la caduta di Dol Guldur, Angmar seguì Sauron si rifugiò a Mordor, prendendo dimora a Minas Morgul, forte della celebre profezia secondo cui il Re Stregone non sarebbe stato ucciso da un uomo.
Infatti fu ucciso da una donna, Eowyn e da un hobbit, Merry, durante la Battaglia dei Campi di Pelennor.