Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 2 febbraio 2016
lunedì 1 febbraio 2016
Parodie fantasy
Lo sguardo perso di Jon
Famolo strano...
La proverbiale acutezza dell'ammiraglio Akbar
Il vincitore
Notare la reazione di Stannis
50 sfumature di Angela
Jennifer distratta ed Emma "secchiona". Le gambe: presenti! Le scarpe in coordinato...
Ecco a cosa si è ispirato Tolkien per creare Minas Tirith: a una torta di matrimonio!
La depressione cronica di Denethor e le risposte geniali di Pipino
Il pazzo
L'idiota
Scemo e più scemo
Gli Alti Elfi
sabato 30 gennaio 2016
Maria di Guisa, la madre di Maria Stuarda
Maria di Guisa (in inglese, Mary of Guise, in francese, Marie de Guise) (Bar-le-Duc, 22 novembre 1515 – castello di Edimburgo, 10 giugno 1560) membro della potente famiglia dei Guisa, ramo della Casa di Lorena, fu regina consorte di Scozia come sposa di Giacomo V e, alla sua morte, reggente del regno dal 1554 al 1560, per conto della loro figlia Maria Stuarda.
Durante la reggenza, Maria prese nelle proprie mani le redini della politica nazionale, nel maggio del 1553 l'ambasciatore francese Jean Scheyfve udì che la reggenza di Arran stava giungendo al termine e che Maria aveva proposto come suo sostituto il figliastro James Stewart. Infine fu la stessa Maria a divenire reggente dal 12 aprile 1554 e durante la reggenza si consultò sempre con i due potenti fratelli in Francia - il cardinale Carlo di Lorena e Francesco, duca di Guisa, entrambi in posizioni di governo - così che la Scozia e la Francia si presentassero come alleati nel trattare con le altre nazioni. La reggenza di Maria fu comunque minacciata dalla crescente influenza dei protestanti scozzesi segretamente supportati da Elisabetta I d'Inghilterra, e fu proprio in questo periodo che si posero le basi per la futura lotta interna al paese basata sul credo religioso. Quando Maria morì diidropisia le sue spoglie furono riportate in Francia e sepolte nella chiesa del convento di Saint Pierre a Reims, la cui badessa era sua sorella Renata.
In tempi moderni - sia nel film Elizabeth sia nel romanzo di Philippa Gregory L'amante della regina vergine - si suggerisce l'ipotesi che la regina Elisabetta abbia ordinato l'avvelenamento di Maria perché aveva ricevuto, dalla Francia, un abito da sposa sul quale era stato applicato del veleno. Non sussiste tuttavia alcuna prova di ciò, anzi, la morte di Maria di Guisa fu una delle poche morti di regnanti che nel XVI secolo il popolo non attribuì al veleno.
venerdì 29 gennaio 2016
Elisabetta di York, la madre di Enrico VIII
Elizabeth of York (11 February 1466 – 11 February 1503) was queen consort of England from 1486 until her death. As the wife of Henry VII, she was the first Tudor queen. She was the daughter of Edward IV, niece of Richard III and married the king following Henry's victory at the Battle of Bosworth which ended the Wars of the Roses. She was the mother ofHenry VIII.
giovedì 28 gennaio 2016
Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 32. Sangue e fragole.
Joelle Burke-Roche aveva posto molte domande al principe Vlad, nel loro ultimo incontro.
Per lo più quegli interrogativi riguardavano la storia della famiglia Dracula (solo ora osava pronunciare il loro cognome per intero) e la natura dei Vampiri in generale.
<<Il cognome Dracula deriva dal fatto che la mia famiglia era stata insignita dell'Ordine del Drago, fondato da Sigismondo di Lussemburgo, Re di Boemia, Sacro Romano Imperatore e Gran Maestro dell'Ordine degli Iniziati, per contrastare l'avanzata dei Turchi Ottomani.
Il soprannome "Tsepesh", l'Impalatore, deriva dalla modalità con cui ho messo a morte, per l'esattezza, 23.884 Turchi nella zona del basso Danubio, ai confini del mio Principato, la Valacchia. Senza contare, naturalmente, quelli che sono morti bruciati vivi nei villaggi>>
Joelle non aveva battuto ciglio. Si era limitata a commentare:
<<Immagino che i rapporti della famiglia Dracula con la Turchia non siano idilliaci>>
Vlad aveva sollevato le spalle:
<<Da parte mia non c'era niente di personale. Figuriamoci!
Io sono un uomo di mondo, cresciuto a Costantinopoli quando ancora non si chiamava Istanbul, ostaggio del Sultano Murad II, ma trattato con tutti i riguardi per il mio rango di Principe.
Non è colpa mia se poi il Sultano ha deciso di invadere la Valacchia!>>
<<E da quel momento hai incominciato a impalare i Turchi>>
<<Be', forse l'impalamento potrà sembrare una misura eccessiva, come metodo di esecuzione, ma vedi, mia cara, noi dovevamo disincentivare l'invasione dei Turchi.
E' importante difendere i confini della propria patria.
O almeno, lo era fino a qualche decennio fa. Ora prevale una mentalità buonista che non comprendo, fatta di ovvietà istituzionali e di bigottismo politicamente corretto.
Siete diventati più bacchettoni di quanto lo si era nell'età vittoriana.
La seconda età elisabettiana è diventata una fotocopia carnevalesca dell'età vittoriana.
Voi giovani adesso vi fate troppi scrupoli verso le orde di stranieri che invadono le vostre terre e, se mi è concesso dirlo, ora siete voi a prendere il palo nel...>>
<<Non ti è concesso dirlo>> aveva replicato lei, trattenendo un sorriso.
Lui aveva sospirato, come fanno tutti coloro che rimpiangono "i bei tempi andati";
<<Oggi le mie imprese da Principe di Valacchia non sono più apprezzate come una volta, ma sono orgoglioso di poter dire che per quella faccenda dei Turchi impalati, il Re d'Ungheria, Mattia Corvino, mi donò un drago imbalsamato, che conservo ancora nelle segrete del mio castello di Borgo Pas. Quel drago veniva dal Varco di Estgoth ed era una creatura aliena, naturalmente, una delle bestie di Gothian>>
Rispondendo ad altre domande di Joelle, il principe Vlad dichiarò:
<<La gran parte delle voci che circolano su di me e sui Vampiri sono alquanto ingigantite.
Si tratta di superstizioni popolari che hanno poi alimentato i romanzi gotici e quelli dell'orrore. Per un po' è stato divertente assecondare certe leggende nere, ma dopo un po' ci si sente diffamati.
Insomma, ci sono cose che voglio smentire una volta per tutte: io non dormo in una bara, posso stare sveglio di giorno e anche uscire di casa, purché adotti qualche protezione.
Si è inoltre presa troppo sul serio una mia vecchia battuta che recitava: "Io non bevo... vino".
In realtà posso bere e mangiare qualsiasi cosa, purché sia condita col sangue.
Sangue e fragole, per esempio: le adoro, e hanno lo stesso aspetto delle fragole condite con aceto balsamico italiano. Una bottiglia di sangue è quasi indistinguibile da una di aceto balsamico>>
Era difficile rimanere seri di fronte a quel mare di assurdità.
Ma Joelle si divertiva.
Dovrei avere paura, e invece Vlad mi fa ridere.
Quasi come Roger Rabbit faceva ridere Jessica Rabbit.
Lo amo perché mi fa ridere...
Vlad aveva tenuto a precisare che i Vampiri avevano una potenza sessuale molto più vigorosa dei mortali ("è grazie all'alta concentrazione di sangue" aveva specificato, come se ce ne fosse stato bisogno) e che potevano generare figli, sia con i vampiri che con i mortali. Nel secondo caso nascevano creature ibride, come i Vampiri Psichici.
<<Possiedo numerose residenze, tutte dotate di ampi e profondi sotterranei per attività "ricreative e spirituali". Ho una villetta vittoriana nel Maine, per esempio, per quando mi voglio rilassare>>
E qui si era arrivati al nocciolo della questione.
<<A tal proposito vorrei parlarti di una cosa riguardante i sotterranei di questo castello, che i Burke-Roche hanno chiamato, non senza ironia, Sleepy Providence. In effetti la Divina Provvidenza stava dormendo profondamente mentre qui l'Ordine degli Iniziati tesseva le sue trame.
In ogni caso, la caratteristica fondamentale è che esiste una galleria che collega questo castello con il Varco di Estgoth.
Forse ho scoperto un modo per aprire quel Varco, ma è necessario il tuo aiuto.
Tu sei la mia "partner in crime", ti piace l'idea?>>
Joelle annuì:
<<E' esattamente quello che volevo quando ho deciso di venire ad Estgoth! Ora sono pronta per questa avventura. I sotterranei mi hanno sempre affascinata>>
<<Molto bene! Il tuo aiuto mi serve perché quel passaggio contiene molti ostacoli contro i Vampiri, mentre è fatto apposta per far passare la tua gemella, Jennifer, che ha vissuto per anni nelle catacombe con quella pazza di lady Margaret.
Con le dovute accortezze, potremo riuscire a raggiungere il Varco di Estgoth. Per tutto il resto ci affideremo all'alleanza segreta tra Eclion e Gothar, che noi due abbiamo siglato>>
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