sabato 19 dicembre 2015

mercoledì 16 dicembre 2015

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 26. Joelle e Jennifer



La Stanza Bianca del castello di Estgoth non aveva finestre e l'unica aria fresca proveniva da una feritoia che dava verso l'interno.
L'arredamento era minimo: un letto, un  tavolo con una sedia, un comodino e un armadietto.
Ovviamente non c'erano passaggi segreti.
In uno degli angoli era stato ricavato un piccolo bagno.
La funzione di quella stanza era stata quella di ospitare i malati mentali nei momenti di crisi di rabbia o di mania, affinché non costituissero un pericolo per se stessi e per gli altri.
Quando Joelle Burke-Roche vi era stata condotta, in custodia cautelare, come indagata per la sparizione di Jessica Baumann, il vecchio maggiordomo, incaricato di trasportare gli effetti personali della ragazza, aveva specificato che:
<<Questa stanza non è mai stata vuota per più di un anno. Ogni generazione di ogni famiglia che ha abitato in questo luogo, ha avuto almeno un pazzo>>
Joelle non se meravigliava più di tanto:
<<Lo dite come se fosse qualcosa di cui andare fieri>>
Il vecchio sorrise:
<<Oh, ma erano dei pazzi molto speciali. Si raccontano tante leggende... avevano poteri magici!>>
Joelle finse di non credere a quel discorso, ma incominciò a riflettere.
Il Programma Genetico può avere creato di tutto.



Sistemò i suoi effetti personali e pose sul tavolo alcuni libri che le erano stati "gentilmente" concessi come svago dalla sua futura suocera, lady Helena.
Tempo due giorni ed Helena tornerà qui con la coda tra le gambe. Ed io dovrò farle credere che non vedrò mai più Vlad. 
In fondo non è difficile ingannare la gente: basta dirle quello che vuole sentirsi dire, e poi fare il contrario!
Tutto questo le serviva come legittima difesa, in primo luogo.
Negoziare sì, ma da una posizione di forza!
Lo aveva detto anche all'avvocato e ai familiari.
Bisognava riconoscere che su alcuni punti lady Helena non aveva tutti i torti.
In fondo non erano particolarmente diverse, erano semplicemente avversarie per la leadership.
Io fonderò la Dinastia Imperiale Eclionner, per la maggior gloria del Signore Eclion.
E la Dinastia avrà bisogno del sangue di Helena, il Sangue dei Re. Non è una questione araldica, è una questione genetica: le dinastie reali hanno selezionato da sempre i geni dei vincitori, specie quelli di una Dinastia che ha creato la supremazia anglosassone sulla Terra.

Sotto l'epidermide di Londra pulsano le vene della Storia!




Un tempo si era creduto che la Discendenza Arturiana e la Discendenza Messianica fossero meglio conservate nella famiglia reale dei Windsor e nella famiglia Spencer: questo aveva portato i Burke-Roche ad una serie di matrimoni combinati con quelle due dinastie.
Due matrimoni, due divorzi, e la morte prematura della maggior parte dei contraenti.
Mai fallimento era stato più cocente, soprattutto perché gli eredi non avevano presentato alcun potere superiore.
A quel punto si era cominciato a comprendere che il Principe Promesso era nato dall'unione di due Non-Iniziati, portatori sani dei genomi più preziosi, quello dell'Aristocrazia Nera, presente nella massima quantità in Helena Richmond, e quello del Serpente Rosso, presente in massima quantità in Friedrich Waldemar, il nipote di una delle Iniziate più potenti, Sidonie Waldemar.
All'inizio era stato difficile per il Consiglio degli Iniziati anche solo accettare l'idea che il genoma adeguato per la Profezia e l'attivazione dei Varchi fosse presente soltanto in quel personaggio schivo e accidioso che rispondeva al nome di Roman Waldemar.



Una sola persona se n'era resa conto prima di tutti gli altri.
Vlad Dracu lo sapeva, e per questo aveva mandato Virginia ad ucciderlo. 
Ma Waldemar riesce sempre a sgusciare come un'anguilla, tra le mani di chi crede di averlo preso.
Questa volta però le cose sarebbero andate diversamente.
Vlad mi aiuterà a piegare Waldemar. Lo costringerò a inginocchiarsi davanti a me. Sarò io a comandare, nella nuova Dinastia!
Era una chiamata alla quale non poteva evitare di rispondere.
Lei era stata creata per questo e consacrata ad Eclion e infine Iniziata ai Misteri degli Arcani Supremi.
Eclion è il mio custode, non manco di nulla, e se anche camminerò per una valle oscura, lui sarà con me.
E anche Gothar sarebbe stato con lei.
Gothar mi offre l'immortalità attraverso l'alleanza di Vlad. Ed io accetto!
Non avrebbe più dovuto temere lo scorrere del tempo e le parole che ammonivano i mortali.
Io sopravvivrò a tutti. Vedrò gli altri diventare polvere, specialmente Waldemar.
Terra alla terra, polvere alla polvere, cenere alla cenere, poiché tu sei cenere, e cenere ritornerai.
Dunque era deciso.
Avrebbe nuovamente spalancato le porte alla famiglia Dracu.
Quel tradimento avrebbe riguardato tutti gli altri, ma Joelle non aveva scrupoli: era devota al Signore delle Tenebre ed aveva scelto di allearsi con il Signore del Ghiaccio.
Aveva ricevuto varie visite, sua nonna, sua zia, l'avvocato. Tutti le portavano buone notizie: non c'erano prove sufficienti per indagarla. Il magistrato avrebbe decretato il "non luogo a procedere".
L'unica visita irritante era stata quella di Jennifer Crimson.




Jennifer era entrata con aria furtiva e sguardo complice, e aveva parlato con voce bassa, come se stesse dicendo qualcosa di proibito:
<<Joelle, forse tu non lo sai, ma io sono l'unica, tra i cloni di Virginia, ad avere sviluppato capacità precognitive. Avevo previsto il rapimento di Jessica, compreso il tuo ruolo, anche se tu lo neghi. Sarei dovuta intervenire, ma non l'ho fatto, e me ne pento.
Ma ora ho visto qualcos'altro nel tuo futuro. Una minaccia. Credo che sia legata a Jessica. Qualcuno la sta preparando per sfidarti e ucciderti>>
Joelle aveva provato una sensazione sgradevole, ma aveva mantenuto il suo contegno:
<<Chi?>>
<<La persona che la ospita in questo momento>>
<<E chi sarebbe?>>
<<Io credo che sia Valeria Dracu, la sorella di Vlad, anche se non ne ho la sicurezza. Non saprei nemmeno dire dove si trova Jessica in questo momento. Il mio dono non è così forte come quello di Lord Waldemar. Io posso vedere solo frammenti confusi, per speculum et in aenigmate>>
Joelle, essendo un'Iniziata, conosceva bene quel passo:
<<In America studiamo il latino meglio di voi Europei, che avete perso l'interesse per le vostre radici, persino per quelle più grandi e gloriose.
 Prima lettera ai Corinzi: "Ora vediamo come in uno specchio e in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia". 
Tu pensi che sia Valeria... e perché mai dovrebbe avercela con me?>>
La gemella la fissò aria solenne:
<<Forse ritiene che Vlad rivolga troppa attenzione nei tuoi confronti. Tu puoi negare quanto vuoi, ma una cosa è certa, e riguarda tutti i cloni. Fin dall'inizio Vlad ha cercato di condizionarci, affinché riuscissimo là dove Virginia aveva fallito: uccidere Waldemar, prosciugandolo di ogni energia.  Jessica lo ha deluso e lui l'ha punita, ma può darsi che Valeria abbia altri progetti per lei>>
Joelle scosse il capo:
<<No, non credo proprio. E in ogni caso non ho certo paura di Jessica. Ho notato che voi veggenti siete paralizzati dalla paura. E' forse la facoltà della premonizione che vi indebolisce in questo modo?>>
Jennifer le rivolse uno sguardo deluso:
<<Tu parli di paura, ma la chiamo prudenza. Tu parli di debolezza, ma io la chiamo preparazione a ciò che non può essere cambiato.  
Quand'ero bambina, parlavo da bambina, pensavo da bambina, ragionavo da bambina. Ma, divenuta donna, ciò che ero da bambina l'ho abbandonato>>
Joelle sbuffò:
<<Sciocchezze! Tu vedi due coincidenze e le chiami destino! Io invece sono certa di essere l'unica artefice della mia fortuna, e questo mi rende forte!>>
Jennifer pareva chiedersi com'era possibile che due gemelle fossero tanto diverse:
<<Non l'unica artefice. E nemmeno così forte.
 Lo sai perché il dono della Premonizione spetta a pochi, e in maniera tanto limitata? Perché gli altri non avrebbero la forza di sopportare neanche per un minuto la visione di quel futuro! 
E allora chi è il più forte? Quello che si nutre di illusioni o quello che riesce a guardare avanti senza distogliere lo sguardo da ciò che non gli piace?
Non parlarmi di forza, se non hai il coraggio di guardare in faccia alla realtà. Chi guarda avanti deve essere pronto a tutto, preparato ad ogni eventualità, e consapevole che nel futuro c'è anche la fine delle cose che ci sono care, compresa la nostra vita, perché purtroppo (o per fortuna) morire si deve, qualsiasi cosa Vlad ti abbia promesso. 
Non capisci che se continuerai ad inseguire il tuo sogno di immortalità, non farai altro che accorciare la tua stessa vita? O devo forse spiegarti che la non-morte del vampiro non è vita?>>
Joelle ebbe una reazione stizzita:
<<Non voglio sapere niente del mio futuro! Tienti per te le tue ammonizioni e i tuoi presagi di sventura! Tanto il futuro non si può cambiare, lo hai detto tu stessa!>>
Jennifer continuò a fissarla:
<<Alcune cose si possono cambiare, finché la loro probabilità è inferiore ad una certa soglia.
Tu sei ancora in tempo per scegliere di non diventare lo strumento di Vlad Dracu e per evitare una guerra tra sorelle che porterebbe la tragedia nella nostra famiglia e anche altrove.
Ti è stata data la possibilità di fare una scelta. Rifletti bene, prima di decidere>>
Joelle sospirò:
<<La nostra famiglia? Quale famiglia? Ci hanno separate quando eravamo ancora embrioni e ci hanno fatto nascere in tempi e luoghi diversi. Troppo poco per considerarci una famiglia>>
Una lacrima percorse il bel viso di Jennifer:
<<Eppure io mi ricordo quando tu nascesti, nel 1995. I tuoi genitori (i nostri genitori), erano persone gentili: invitarono la mia famiglia adottiva, i Crimson, e anche la famiglia adottiva di Jessica, i Baumann. C'era anche Virginia, che aveva già quindici anni, Jessica ne aveva sei, io ne avevo quattro. Un'età sufficiente per ricordare.
Tu eri un fagottino indifeso, nelle braccia di tua madre (di nostra madre). Ti amai fin dal primo momento. Sì, sorella mia, io ti ho amato. Perché tre sono le cose che rimangono: confidenza, lealtà e amore: ma di tutte la più grande e l'amore.

Anche se ormai tutto questo per te non ha più alcuna importanza>>
Se ne andò, lasciando Joelle ai suoi pensieri, nella Stanza Bianca.