martedì 11 agosto 2015

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 3. La partenza di Waldemar



Lord Roman Waldemar era comodamente seduto su una poltrona del lussuoso jet privato che lo stava trasportando nel sud della Germania e precisamente a Stoccarda, in incognito e sotto falso nome, con tanto di nuovo cellulare intestato ad un presunto giovane uomo d'affari tedesco, di cui, peraltro aveva l'aspetto, sia per l'eleganza inappuntabile, sia per le origini germaniche della famiglia di suo padre.



Suo padre, Friedrich Waldemar, era infatti nato e cresciuto ad Hannover, nel cuore della Germania, anche se aveva trascorso la maggior parte della vita a Londra in qualità di ambasciatore tedesco in Gran Bretagna.
Qui, anche grazie alle segrete manovre degli Iniziati, aveva incontrato e sposato la nobildonna lady Helena Richmond.
La madre di Waldemar, Lady Helena, contessa di Richmond, era per metà inglese, imparentata con la famiglia reale, e per metà di origine italiana, in quanto figlia della nobilis nata Caterina Orsini di Bracciano.
Dunque nelle vene di Waldemar scorreva per metà sangue tedesco, per un quarto sangue inglese e per il rimanente quarto sangue italiano.
Lui comunque era nato e cresciuto in Inghilterra, anche se conosceva molto bene sia il tedesco che l'italiano ed aveva compiuto molti viaggi in Germania e in Italia.



Era stato proprio durante un suo soggiorno in Italia, per conseguire una seconda laurea in filologia classica e romanza, dopo quella in letteratura inglese e filologia germanica, che aveva conosciuto l'amore della sua vita: Virginia Dracu.
C'era tra loro una certa differenza di età, ma l'intesa era stata perfetta.
Mai avrebbe immaginato che Virginia fosse uno dei membri più autorevoli dell'Ordine degli Iniziati.
Fu in seguito alla loro relazione che incominciò, per Waldemar, la lunga presa di coscienza del suo ruolo.
Erano passati ormai diversi anni dalla morte di Virginia, che si era sacrificata per salvarlo dalle mire del principe Vlad Dracu. 
Inutilmente aveva cercato di dimenticare Virginia dedicandosi alla politica: alla fine, proprio i suoi nemici politici lo avevano esiliato ad Estogth, dove era avvenuta la sua Iniziazione e la sua presa di potere sull'Ordine degli Inziati.
Ma ormai tutto questo apparteneva al passato. 
Il presente, invece, era al centro delle sue attenzioni.
Waldemar aveva da poco compiuto quarant'anni e per la prima volta in vita sua si sentiva pienamente padrone del proprio destino.



Fisicamente sembrava molto più giovane della sua vera età, e questo era dovuto al fatto che, come massimo risultato del Programma Genetico degli Iniziati, aveva il privilegio di non invecchiare, se non molto più tardi rispetto ai comuni mortali.
La sua pelle chiara non aveva nemmeno una ruga, ed era morbida, fresca e compatta.
I suoi capelli castano chiari erano folti e vigorosi ed i suoi occhi celesti erano resi ancora più azzurri dall'assuefazione all'Acqua della Vita, l'elisir che gli aveva donato i poteri della precognizione e della telepatia.



Il viso presentava tratti regolari, dolci, conformi con la sua indole tendenzialmente romantica e sensibile, più portata per la vita contemplativa che per l'azione.
Ma questa indole di fondo stava cambiando.
L'Acqua della Vita, così come la responsabilità della guida dell'Ordine, oltre che l'esperienza degli eventi degli ultimi anni, lo avevano reso più forte, più sicuro di sé e più determinato.
Le preoccupazioni, comunque, restavano molte.
Nel congedarsi da Jessica, si era chiesto come mai non riuscisse ad avere premonizioni dirette che la riguardassero. 
Edwina aveva detto che le premonizioni non venivano a comando.
Eppure è troppo strano che io non abbia premonizioni sul futuro di Jessica e nemmeno su quello di Jennifer, per non parlare della terza sorella, quella devota ad Eclion l'Oscuro, la più pericolosa, Joelle Burke-Roche, colei che chiamano l'Oscura Sorella.
Il rischio che Joelle, approfittando dell'assenza di Waldemar, potesse tentare di far del male a Jessica era concreto.
Mia madre vigilerà sulla sicurezza di Jessica.
Lady Helena Waldemar, contessa di Richmond, era un osso duro.
Vigilerà anche su Estgoth e sull'intero Ordine, insieme al mio fidato vice, Ivan Kaspar.
Li aveva messi in guardia in particolare dalla famiglia Dracu, che guidava l'opposizione interna all'Ordine ed era nota per i suoi metodi non particolarmente sottili.
Vlad è riuscito a far arrivare a Gothian sua nipote Herbertha con i due figli, così da tenermi sotto tiro da entrambe le parti del Varco.
Ma in quel momento la sua concentrazione era rivolta maggiormente a cosa avrebbe trovato al di là del Varco, nella Nuova Terra.
La rocca di Alfarian, Edwina, i Drow: il primo nucleo di ciò che diventerà il popolo Alfar, nato dalla fusione genetica "in vitro" degli umani selezionati da Atar e dagli indigeni, chiamati Elfi Oscuri. Se tutto andrà bene, otterremo un popolo molto simile agli Elfi delle nostre leggende.
Certo, questa manipolazione estetizzante è una follia, ma il Signore Atar non sente ragioni.
Per sé Waldemar invece aveva progetti diversi.
Io mi occuperò dei Keltar, come fu stabilito nel Patto, e mia figlia Igraine diventerà la loro prima regina.