Dáin II Piediferro è un personaggio di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien. Compare con un ruolo secondario nel romanzo Lo Hobbite viene citato anche ne Il Signore degli Anelli e nei Racconti incompiuti.
All'interno del corpus dello scrittore, Dáin è un Nano, cugino di secondo grado di Thorin Scudodiquercia e, alla morte di quest'ultimo, Re Sotto la Montagna e Re del Popolo di Durin. Divenne famoso per aver ucciso l'orco Azog durante la battaglia di Nanduhirion. Secondo John D. Rateliff, Dáin svolge "un ruolo minore, ma fondamentale" ne Lo Hobbit, cioè quello di colmare il vuoto creato da Thorin dopo che egli cede alla malattia del drago[1].
Biografia
Per approfondire, vedi Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. |
Dáin è un discendente di Grór, il più giovane figlio di Dáin I della stirpe di Durin. Partecipa alla battaglia di Nanduhirion dove assiste impotente alla morte di suo padre Náin per mano dell'Orco Azog. Dáin affronta faccia a faccia il grosso orco e, alla fine, riesce ad ucciderlo in duello. La sua impresa diventa nota in tutta la Terra di Mezzo e, al termine della battaglia, il giovane nano viene eletto nuovo signore dei Nani dei Colli Ferrosi nelle Terre Selvagge[2].
Ne Lo Hobbit, Dáin accorre con cinquecento nani[3] in aiuto di Thorin Scudodiquercia, suo cugino di secondo grado. Thorin, infatti, aveva da poco riconquistato il tesoro di Erebored aveva bisogno dell'aiuto di Dáin per proteggerlo dagli uomini di Pontelagolungo e, soprattutto, dagli elfi silvani di re Thranduil.[4]. Giunti ai piedi della Montagna Solitaria, Dáin ed il suo esercito si ritrovano coinvolti nella sanguinosa battaglia dei cinque eserciti[5], nella quale Thorin perde la vita. Dáin, così, viene eletto Re Sotto la Montagna e Re del Popolo di Durin, il primo non in linea diretta[6].
Dáin viene ucciso durante la guerra dell'anello nel 3019 T.E., difendendo il corpo del suo alleato Re Brand di Dale davanti alle porte di Erebor. Gli succede il figlio Thorin III Elminpietra..
Adattamenti
Nella trilogia cinematografica de Lo Hobbit diretta da Peter Jackson, in cui compare soltanto nell'ultimo capitolo, Dáin è interpretato dall'attore scozzese Billy Connolly, che si è servito solo parzialmente del make-up sul set del film[7]. A differenza di tutti gli altri nani visti nelle due trilogie dirette da Jackson, Dáin è l'unico di essi che è stato ricreato in CGI nei dettagli estetici, poiché secondo il regista mezze giornate di trucco per poche scene del personaggio avrebbero solo rallentato i tempi[8][9]. Contrariamente al libro, egli non partecipa alla Battaglia di Azanulbizar, in cui uccide Azog dopo che questo ha spezzato il collo a suo padre Náin. Dáin parte dai Colli Ferrosi con circa 500 Nani verso Erebor per aiutare suo cugino Thorin Scudodiquercia a respingere le pretese degli Elfi e degli Uomini, ma con l'arrivo degli Orchi, le forze del bene decidono di allearsi per combattere il nemico comune. In battaglia, indossa un elmo gallico, brandisce un martello e cavalca un cinghiale, mentre i suoi consanguinei cavalcano gli arieti. Dopo la Battaglia dei Cinque Eserciti, in cui Thorin, Fili e Kili vengono uccisi, Dàin diventa il nuovo Re di Erebor, ma la sua incoronazione verrà mostrata solo nella versione estesa[10].
Note
- ^ Rateliff, p. 703.
- ^ J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, appendice A "Il popolo di Durin".
- ^ J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit, Capitolo 16 - "Un ladro nella notte".
- ^ J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit, Capitolo 15 - "Le nuvole si addensano...".
- ^ J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit, Capitolo 17 - "... e scoppia il temporale".
- ^ J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit, Capitolo 18 - "Il viaggio di ritorno".
- ^ Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno, Billy Connolly torna sul set, BadTaste.it, 13 aprile 2014. URL consultato il 10 gennaio 2015.
- ^ (EN) Big Yin replaced with CGI Connolly in Hobbit flick, thescottishsun.co.uk, 4 dicembre 2014. URL consultato il 10 gennaio 2015.
- ^ (EN) The Hobbit: the Battle of the Five Armies review: ‘much to enjoy but a stumble at the finish’, theonering.net, 2 dicembre 2014. URL consultato il 10 gennaio 2015.
- ^ Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate, ecco le scene che mancano all’appello!, BadTaste.it, 25 dicembre 2014. URL consultato il 10 gennaio 2015.
Bibliografia
- J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit, Adelphi, 1989, ISBN 88-459-0688-4.
- (EN) John D. Rateliff, The History of the Hobbit, Part 2: Return to Bag End, Houghton Mifflin Harcourt, 2007, ISBN 978-0-00-725066-