Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 26 novembre 2014
La Quarta Era. Capitolo 25. Elrond rincontra sua moglie Celebrian
Pochi conoscevano nei dettagli la vera storia di Celebrian, la moglie di Elrond Mezzelfo, che aveva lasciato la Terra di Mezzo molto tempo prima di tutti gli altri elfi.
Si narrava che durante un viaggio da Lothlorien a Gran Burrone era stata rapita dagli Orchi e ferita gravemente. Elrond l'aveva guarita nel corpo, ma non nello spirito, ed ella aveva voluto lasciare la Terra di Mezzo, poiché lo riteneva un luogo senza speranza.
Quella era solo una parte della verità.
Elrond e i suoi figli erano gli unici a conoscere il resto.
Celebrian aveva subito torture e violenze inenarrabili da parte degli Orchi, e questo l'aveva moralmente distrutta.
Già di per sé era incline alla malinconia e ai repentini cambiamenti di umore, come tutti i discendenti di Finarfin e della casa reale dei Noldor.
Non era bastato l'amore del marito, dei figli e dei genitori a trattenerla dal partire.
Elrond aveva cercato in tutti i modi di farle dimenticare il dolore, ma non c'era stato nulla da fare.
Per secoli il ricordo di quell'addio lo aveva tormentato.
Ricordava perfettamente i discorsi di Celebrian:
"La cognizione del dolore cambia la prospettiva da cui vedi il mondo. Sapevo che il Male esisteva, ma non l'avevo mai sperimentato sulla mia pelle. La violenza che ho subito mi ha fatto capire una cosa, e cioè che la nostra incapacità di sconfiggere il Male ha reso la condizione di questa Terra di Mezzo così precaria, debole e miserabile che noi Eldar abbiamo deciso di non pensarci, di distoglierne lo sguardo, illudendoci che non ci avrebbe mai sfiorato. Ci siamo ritirati nelle nostre belle dimore, lasciando che il resto del mondo cadesse nelle mani dei malvagi"
Elrond aveva cercando di controbattere a quell'accusa:
"Io ho fatto quel che ho potuto. Ho combattuto al fianco di Gil-Galad e di Elendil, contro Sauron, nella piana di Dargorlad. Li ho visti cadere per mano del nemico. Ho visto Isildur che mozzava la mano di Sauron e si impadroniva dell'Anello. Ho pregato Isildur di distruggerlo, ma lui non mi diede ascolto. Che altro potevo fare? Fintanto che quell'Anello non sarà ritrovato e distrutto, noi non possiamo impedire al Male di rialzare la testa"
Celebrian aveva annuito, ma la sua decisione ormai era presa:
"La Terra di Mezzo è contagiata in maniera irreversibile. Se davvero mi ami, Elrond, vieni via con me. Partiamo insieme per l'Ovest, con i nostri figli. Facciamo vela per le Terre Imperiture, dove mio nonno Finarfin regna sugli Alti Elfi della stirpe dei Noldor, la mia famiglia".
In quel momento, Arwen si era fatta avanti:
"Siamo noi la tua famiglia, madre! Non puoi abbandonarci così!".
Celebrian l'aveva guardata con risentimento:
"Non sono io che vi abbandono! Siete voi che non volete seguirmi! Io non capisco che cosa vi lega a questa terra senza speranza. O forse è perché in voi Mezzelfi scorre anche il sangue degli uomini, e li amate troppo per lasciarli da soli. Tu, Arwen, in particolare... troppo a lungo hai dato confidenza agli eredi di Isildur. Se questa è la tua scelta, io l'accetterò, ma tu devi accettare la mia. Non resterò in questo luogo corrotto, che mi uccide giorno per giorno con la sua malvagità"
Nemmeno sua madre Galadriel era riuscita a convincerla a restare:
"Cosa credi di trovare dall'altra parte dell'oceano? Potrai anche attraversare il vasto mare, ma i turbamenti del tuo cuore ti seguiranno ovunque andrai. La felicità è dentro di noi, oppure non è in nessun luogo".
Celebrian aveva scosso il capo:
"Tu scambi la felicità con la protezione che ti deriva dal prezioso anello di Adamant. Ma anche una regina degli Elfi, che possiede uno degli anelli del potere, non cresce e non arricchisce la propria vita: continua semplicemente a sopravvivere, fin quando ogni singolo minuto è stanchezza e vacuità. Un giorno ti ricorderai di queste parole e anche tu abbandonerai questi luoghi e farai vela verso Occidente. Fino ad allora, io ti aspetterò".
E così era stato.
Celebrian era andata all'Ovest e dopo secoli di lontananza, Elrond e Galadriel l'avevano raggiunta, col resto della famiglia.
Ella li aveva accolti con sincera gioia, ma poi si era accorta della mancanza di Arwen, e subito aveva intuito la verità.
<<Arwen ha preferito rimanere a Gran Burrone? Cosa mai può averla trattenuta laggiù? Cos'altro, se non la sua attrazione verso i mortali?>>
Elrond si era rabbuiato:
<<Ho provato in tutti i modi a convincerla a venire con me, ma alla fine ho dovuto riconoscere che non avevo il diritto di impedirle di stare vicino alla persona che amava. Ora lei è felice col suo sposo. Cerchiamo anche noi di ritrovare la felicità di un tempo! Sono venuto fin qui per te, Celebrian. Ti prego, concedimi una seconda possibilità!>>
Le emozioni di Celebrian erano state contrastanti, e le lacrime avevano rigato il suo bel volto:
<<Un tempo pensavo che le lacrime potessero muovere a pietà i malvagi, ma ora so che non è così. La crudeltà non si attenua con le lacrime, perché di lacrime si nutrono i malvagi>>
Elrond aveva sospirato, in preda allo sconforto:
<<Celebrian, le violenze che hai subito sono state terribili, ed ora sei sconvolta per la decisione di Arwen, ma non puoi rimanere intrappolata nel passato! C'è del buon in questo modo, ci sono persone che ti amano: io, i nostri figli Elladan ed Elrohir, i tuoi genitori. Galadriel è venuta qui soprattutto per rivedere te...>>
La moglie di Elrond annuì:
<<Tu hai certamente ragione, ma non è così facile sottrarsi al proprio passato. Quasi sempre le cose che ricordiamo meglio sono proprio quelle che sarebbe meglio dimenticare>>
martedì 25 novembre 2014
Rovine e frammenti
Buildwas Abbey, Impressive ruins of a Cistercian abbey, including its unusually unaltered 12th century church, beautiful vaulted and tile-floored chapter house, and recently re-opened crypt chapel. Situated in a wooded Severn-side setting, not far from the Iron Bridge and Wenlock Priory.
Iscriviti a:
Post (Atom)