Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 22 luglio 2014
Lucrezia Borgia e altri dipinti del tardo preraffaellita F.C. Cowper
Lucrezia Borgia regna in Vaticano in assenza del papa Alessandro VI, Frank Cadogan Cowper, 1908/14, olio su tela, 221 x 153,7 cm, Londra, Tate Gallery.
Il dipinto di Cowper illustra un episodio scandaloso ed oscuro nella storia dei papi: nel 1501 Lucrezia Borgia, la figlia di papa Alessandro VI, prende il posto del padre in una riunione. Cowper realizza una composizione suggestiva in cui due nobili scostano la veste di Lucrezia per permettere ad un frate francescano di baciarle i piedi, segno di sottomissione papale. La stanza vaticana in cui appare Lucrezia esiste ancora oggi ed è stata affrescata da Pinturicchio nel rinascimento. L’artista si reca personalmente in Vaticano per poterla copiare e studiare i volti dei cardinali per rendere fedele la scena storica
Frank Cadogan Cowper (Wicken, 16 ottobre 1877 – 17 novembre 1958) è stato un pittore inglese, conosciuto come l'ultimo dei preraffaelliti. Come soggetti privilegiati delle sue opere ci sono scene rappresentanti personaggi storici dalla personalità controversa.
Qui sotto vediamo Maria I Tudor, la Cattolica, detta anche Bloody Mary, la Sanguinaria, che viene accolta a Londra dopo la deposizione della cugina Jane Grey. Dietro a Maria vediamo la sorella Elisabetta I Tudor, che le succedette cinque anni dopo, nel 1558.
Cowper ammira così profondamente i preraffaelliti da imitarne lo stile ed essere considerato come un artista “vecchio stile” e anacronistico. Osservando la veste della Bella Dama Senza Pietà, La belle dame sans merci, tuttavia, ci si accorge che l’abito senza maniche dalla forma ampia e dallo scollo profondo è sicuramente del 1920. Anche le decorazioni a grossi papaveri, che si fondono con quelli reali sparsi nel prato, ricordano i tessuti floreali di Gallenga e Fortuny. In questa seconda versione del soggetto, Cowper inserisce anche il cavaliere che giace a terra dormiente, occupando l’intera parte inferiore del dipinto; la pericolosa femme fatale è posizionata invece al centro, in uno schema a piramide, mentre soddisfatta di se stessa si sistema i capelli, che al vertice del triangolo diventano simbolo della seduzione femminile.
La bella dama senza pietà, Frank Cadogan Cowper, 1926, olio su tela, collezione privata .
Griselda la Paziente, Frank Cadogan Cowper, 1938, matite ed acquerello lumeggiato con biacca su carta, 40,7 x 25,4 cm, collezione privata
Il soggetto è tratto dalla notissima e controversa decima novella del decimo giorno del “Decamerone” di Boccaccio, ripresa da Petrarca e Chaucer. Il marchese di Saluzzo è persuaso dai sudditi a sposarsi e sceglie, un po’ per capriccio, un’umile contadina, Griselda, che viene sottoposta ad una serie di prove crudeli per testare la sua fedeltà. La ragazza sostiene con rassegnata bontà le mortificazioni del marito, sopportando per anni le stravaganze dell'uomo che le toglie i figli ed ogni affetto, la ripudia e finge di risposarsi imponendole di diventar serva della nuova e più giovane “sposa”. La sua tacita e paziente obbedienza fa si che venga riconosciuta come figura femminile ideale del medioevo, simboleggiando una umiltà e devota rassegnazione che noi facciamo fatica a considerare virtù, ma che nell'epoca vittoriana e post-vittoriana erano tornate in auge. Il dipinto è realizzato con il primo stile di Cowper, influenzato dal rinascimento italiano e caratterizzato dall’uso decorativo di tessuti pregiati.
Le quattro regine trovano Lancillotto addormentato, Frank Cadogan Cowper, 1926 ca., olio su tela, 103 x 90,5 cm, collezione privata .
Un sorprendente esempio di sopravvivenza preraffaellita, tratta un soggetto che ha affascinato per anni la Confraternita, quello della “Morte di Arthur” di Thomas Malory. L’episodio è quello del capitolo tre del sesto libro, dove le regine trovano Lancillotto addormentato sotto un albero di mele. Ognuna di loro lo vorrebbe come amante, così la Fata Morgana, una delle regine, lo trasferisce sotto incantesimo fino al suo castello e gli chiede di scegliere una di loro.
Lancillotto, fedele a Ginevra, rifiuta e riesce a fuggire. Per tematica e tecnica potrebbe essere datato intorno al 1900, ma il dipinto non viene esposto alla Royal Accademy fino 1954. Sono solo le figure delle quattro regine a dare un vero indizio della data, poiché ricordano le star del cinema degli anni ‘50. Il modello per il dipinto è William Jackson, nipote di George Howard, nono conte di Carlisle, mentre per la regina in piedi sul retro avvolta nella pelliccia posa Ann Armson.
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