venerdì 25 luglio 2014

Rose e fiori


Canzone senza parole, John Melhuish Strudwick, 1875, olio su tela, 74,3 x 99,8 cm, Messico, collezione privata di Pérez Simon .


Il dipinto raffigura uno dei temi preferiti dell’artista, ovvero la sensazione suscitata dall’ascolto della musica, capace di esprimere sentimenti meglio che le parole; la malinconica fanciulla del dipinto infatti, ascolta il canto di due tortore che si stanno corteggiando immersa in pensieri amorosi. La sua pallida figura semisdraiata sul tappeto erboso, ricorda quelle di Burne-Jones del ciclo della Rosa Selvatica, che l’artista ha avuto modo di ammirare nel suo atelier. Il volto e i motivi floreali dell’abito devono molto a Botticelli, mentre la posa, ripresa dal ritratto seicentesco di Edward Herbert realizzato da Isaac Oliver, verrà ripresa da Spencer Stanhope in “Amore e la fanciulla”. Con questo dipinto Strudwick afferma il suo stile lineare e decorativo che segnerà una svolta nella sua carriera artistica.




























Daenerys Targaryen


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