Carcassonne (in catalano e in occitano Carcassona) è una città francese situata nel dipartimento dell'Aude, del quale è capoluogo, nella regione della Linguadoca-Rossiglione.
Storia
Le prime tracce di insediamento nella regione di Carcassonne, sono state datate al
3500 a.C. Attorno all'
800 a.C., la collina di
Carsac divenne un importante luogo di scambi commerciali.
Carcassonne divenne strategicamente importante quando i
Romani fortificarono la cima della collina attorno all'anno
100 a.C. e resero il centro capitale della colonia di
Julia Carcaso, in seguito
Carcasum. La parte principale delle mura settentrionali risale a quell'epoca.
All'inizio del
VII secolo, i
Visigoti presero il controllo della zona e costruirono ulteriori fortificazioni, tuttora esistenti. Grazie a queste riuscirono a respingere gli attacchi dei
Franchi. I
Saraceni presero Carcassonne nel 725, ma
Pipino il Breve li scacciò nel 759.
Carcassonne divenne famosa per il suo ruolo nella
Crociata albigese, quando la città era una roccaforte dei
Catari francesi. Nell'agosto
1209, l'esercito crociato di
Simone di Montfortcostrinse i cittadini alla resa. Monfort fece uccidere Trencavel e divenne il nuovo Visconte. Egli ampliò le fortificazioni. Carcassonne divenne una cittadella di frontiera tra
Francia e
Aragona.
Nel
1240 il figlio di Trencavel cercò di riconquistare il vecchio dominio ma senza successo. La città si sottomise al potere del Re di Francia nel
1247 e
Luigi IX di Francia fondò la parte nuova della città oltre il fiume. Luigi e il suo successore
Filippo III costruirono le mura più esterne. Secondo i contemporanei la fortezza era considerata inespugnabile. Nel
1355, durante la
Guerra dei cent'anni,
Edoardo il Principe Nero non riuscì a prendere la città, anche se le sue truppe distrussero la
Città Bassa.
Nel
1659, il
Trattato dei Pirenei trasferì la provincia di confine del
Rossiglione alla Francia, e l'importanza militare di Carcassonne venne ridotta. Le
fortificazioni vennero abbandonate e la città divenne principalmente un centro economico, incentrato sull'industria tessile.
La cittadella fortificata
Vista della cittadella di Carcassonne dalle colline circostanti.
Cittadella fortificata di Carcassonne con il vecchio ponte (giorno).
Cittadella fortificata di Carcassonne con il vecchio ponte (notte).
Interno della cittadella fortificata.
Alla fine la cittadella fortificata di Carcassonne cadde in rovina; a tal punto che il governo francese considerò seriamente la sua demolizione. Un decreto in tal senso venne reso ufficiale nel
1849, ma causò un tumulto. Lo storico
Jean-Pierre Cros-Mayrevielle e lo scrittore
Prosper Mérimée, guidarono una campagna per preservare la fortezza come monumento storico. In seguito, nello stesso anno, l'architetto
Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc venne incaricato del rinnovamento del luogo.
Il restauro della città fortificata costituisce un caso di studio nell'ambito dei corsi di restauro; Viollet-le-Duc sintetizzo così il suo approccio ai lavori di restauro del castello: "Restaurare un edificio, non è solo mantenerlo, ripararlo, o ricostruirlo, è riportarlo ad una condizione completa che potrebbe non essere mai esistita".
Il pensiero del francese Le-Duc in materia di restauro era all'opposto di quello dell'inglese
John Ruskin che negli stessi anni teorizzava un modello romantico di restauro conservativo che alterasse il meno possibile i monumenti e che doveva mostrare, e non nascondere, i segni del tempo. L'architetto francese si attenne rigorosamente ai suoi principi in occasione dei restauri del castello e l'edificio divenne così l'emblema stesso del restauro stilistico e fonte di accese critiche da parte degli architetti e restauratori favorevoli all'approccio conservativo, che lo accusavano di aver inventato di sana pianta parti del castello.
Economia
La parte nuova della città (
Ville), sulla sponda opposta del fiume
Aude è sede di manifatture di
scarpe,
gomma e
tessili. Carcassonne è inoltre al centro di un'importante regione di produzione del
vino. Gran parte delle entrate, comunque, derivano dal turismo attratto dalle fortificazioni (
Cité). Carcassonne riceve annualmente circa 3 milioni di visitatori.
Amministrazione
La
communauté d'agglomération du Carcassonnais raggruppa venti comuni:
Berriac, Carcassonne,
Caux-et-Sauzens,
Cavanac,
Cazilhac,
Couffoulens,
Fontiès-d'Aude,
Lavalette,
Leuc,
Mas-des-Cours,
Montirat,
Palaja,
Pennautier,
Pezens,
Preixan,
Rouffiac-d'Aude,
Roullens,
Trèbes,
Villemoustaussou et
Villedubert.
Carcassonne è il capoluogo di quattro cantoni:
- Il cantone di Carcassonne-Centre è formato dalla parte centrale di Carcassonne (11.030 abitanti).
- Il cantone di Carcassonne-Est è formato da una parte di Carcassonne e dai comuni di Berriac, Cavanac, Cazilhac, Couffoulens, Leuc, Mas-des-Cours e Palaja (17.970 abitanti);
- Il cantone di Carcassonne-Nord formato da una parte di Carcassonne e dal comune di Pennautier (13.998 abitanti);
- Il cantone di Carcassonne-Sud è formato dalla parte sud di Carcassonne (8.930 abitanti);
Evoluzione demografica
Abitanti censiti 
Gemellaggi
Curiosità
Vuole la leggenda che, al tempo in cui la città si trovava nelle mani dei
saraceni, l'imperatore
Carlo Magno l'avesse fatta assediare per conquistarla, ed avesse ordito l'assassinio di
re Balaad (o Balaak), che allora regnava sulla città. La sua vedova, che rispondeva al nome di
Dama Carcas, non risolvendosi ad abbandonare la città, decise di prendere lei stessa le redini dell'esercito e di proseguire la battaglia contro
Carlo Magno: per cinque lunghi anni, le battaglie si susseguirono sotto le mura cittadine, decimando a poco a poco le truppe saracene, ma Dama Carcas inventò mille stratagemmi per far credere al condottiero avversario che la città traboccasse ancora di soldati e di ricchezze.
Alla fine, quando ormai i viveri erano quasi esauriti, Dama Carcas ebbe l'idea di far ingurgitare ad un maiale quel poco di grano che ancora era rimasto nelle riserve cittadine, e di gettare la povera bestia dalle mura, in mezzo all'esercito nemico. Il trucco ebbe successo, ed i soldati dell'Imperatore, credendo che la città avesse ancora abbastanza opulenza da sprecare cibo persino per i maiali, levarono l'assedio e si ritirarono.
Nel riconoscere la fine della guerra, Dama Carcas esultò talmente da far suonare le trombe della città. E la leggenda narra che i soldati di Carlo Magno, udendo il frastuono, si voltarono e gridarono: "Carcas sonne!" ("Carcas suona!"), battezzando così definitivamente la città.
Lo stemma della città è oggi costituito dalla fusione degli stemmi della città bassa e della città alta.