martedì 13 maggio 2014

Albero genealogico dei Wittelsbach, la famiglia d'origine dell'impeatrice Sissi e del re Ludwig II di Baviera



La famiglia Wittelsbach è una famiglia reale europea e una dinastia tedesca della Baviera. Sono considerati la più antica dinastia germanica e una delle più antiche d'Europa.
I ruoli principali furono duchi, elettori e re di Baviera (1180–1918), conti palatini del Reno (1214–1803), margravi di Brandeburgo (1323–1373), conti d'OlandaHainaut e Zelanda(1345–1432), arcivescovo elettore di Colonia (1583–1761), duchi di Jülich e Berg (1614–1794/1806), re di Svezia (1441-1448 e 1654–1720) e un re di Grecia (1832–1862).
La famiglia annovera due imperatori del Sacro Romano Impero (1328/1742), un re dei Romani (1400), due anti-re di Boemia (1619/1742), un re d'Ungheria (1305) e un re di Danimarca e Norvegia (1440).
Ottone I di Wittelsbach (Kelheim1117 – Pfullendorf11 luglio 1183) fu Duca di Baviera dal 1180, il primo dei Wittelsbach a ricevere questo titolo.
Ottone era uno dei figli di Ottone IV di Wittelsbach e fratello di Corrado IArcivescovo di Magonza (vescovo dal 1161-1165 e dal 1183-1200) che ottenne anche l'Arcivescovato di Salisburgo col nome di Corrado III (1177-1183).
 Il figlio del duca Ottone, Ludovico I acquisì anche il Palatinato nel 1214.
Il castello di Wittelsbach fu distrutto nel 1209, dopo che il conte Otto di Wittelsbach, un nipote del duca Otto, ebbe assassinato il re Filippo di Svevia, e non fu mai ricostruito.
La famiglia Wittelsbach è stata la dinastia regnante nei territori tedeschi della Baviera (dal 1180 al 1918) e dell'elettorato Palatino (dal 1214 fino al 1805); nel 1815 quest'ultimo venne parzialmente ripristinato come Reno Palatino, incorporato alla Baviera, a sua volta elevata a regno da Napoleone nel 1806.
Alla morte del duca Ottone II nel 1253, i possessi dei Wittelsbach furono divisi fra i suoi due figli maschi: Enrico divenne duca della Bassa Baviera mentre Ludovico II duca dell'Alta Baviera e conte palatino del Reno. Quando il ramo di Enrico di estinse nel 1340 il ducato fu riunito sotto l'imperatore Ludovico IV, un figlio del duca Ludovico II.
La famiglia ebbe due sacri romani imperatoriLudovico IV (13141347) e Carlo VII (17421745), entrambi appartenenti al ramo bavarese della famiglia e un re di Germania conRoberto del Palatinato (14001410), un membro del ramo palatino.

Ramo bavarese

Il Castello di Trausnitz dei duchi bavaresi
Il ramo bavarese resse il Ducato di Baviera fino alla sua estinzione nel 1777. Per mezzo secolo, dal 1323 al 1373, il ramo minore della dinastia governò anche sul Brandeburgo, nel nord-est della Germania. Nel sud, mantennero il Tirolo tra il 1342 e il 1363. Tra il 1345 e il 1432 governarono anche l'Olanda, l'Hainaut e la Zelanda, nel nord-ovest dell'ex Impero germanico. Dal 1349 in poi la Baviera fu suddivisa tra i discendenti dell'imperatore Ludovico IV, che creò i rami Baviera-LandshutBaviera-StraubingBaviera-Ingolstadt e Baviera-Munich. Con la guerra di successione di Landshut la Baviera fu riunita nel 1505, contro la pretesa del ramo palatino, sotto il ramo bavarese Baviera-Munich.
Dal 1583 al 1761, il ramo bavarese della famiglia fornì principi elettori e arcivescovi di Colonia e molti altri vescovi (di Ratisbona, di Frisinga, di Liegi, di Münster, di Hildesheim, di Paderborn e di Osnabrück) e come gran maestro dell'Ordine Teutonico. Nel 1623 i duchi furono investiti della caricaelettorale.
Massimiliano II Emanuele, elettore di Baviera, servì anche come governatore dei Paesi Bassi spagnoli (16921706) e come duca di Lussemburgo(17121714). Suo figlio l'imperatore Carlo VII fu anche re di Boemia (17411743).
Con la morte del figlio di Carlo, Massimiliano III Giuseppe, elettore di Baviera, il ramo bavarese si estinse nel 1777.

Ramo palatino

Il ramo palatino resse il Palatinato fino al 1918 e successe anche in Baviera nel 1777. Con la bolla d'oro del 1356 i conti palatini furono investiti della dignità elettorale.
Dopo la morte del re Roberto di Germania nel 1410 cominciò la suddivisione delle terre del Palatinato sotto numerosi rami come NeumarktSimmernZweibrückenBirkenfeldNeuburg e Sulzbach.
Nel 1619, l'elettore palatino protestante Federico V era re di Boemia, ma fu sconfitto dal cattolico Massimiliano I appartenente al ramo bavarese. Di conseguenza, l'Alto Palatinato fu ceduto al ramo bavarese nel 1623. Quando la guerra dei trent'anni conclusasi con il trattato di Münster (chiamato anche pace di Vestfalia) nel 1648, un nuovo elettorato aggiuntivo fu creato per il conte palatino del Reno.
Uno dei rami cadetti del ramo palatino conservò anche il ducato di Jülich e Berg dal 1614 in poi. Principi del ramo palatino servirono come vescovi dell'impero (arcivescovi-elettori di Magonza e di Treviri).
Dopo l'estinzione del ramo bavarese, una disputa sulla successione e la breve guerra di successione bavarese, il ramo del Palatinato successe in Baviera nel 1777.
Con la morte dell'elettore Carlo Teodoro nel 1799 tutti i territori dei Wittelsbach in Baviera e nel Palatinato furono riuniti sotto Massimiliano I Giuseppe di Baviera un membro del ramo Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld. Al momento c'erano due rami superstiti della famiglia Wittelsbach: Zweibrücken, con a capo il duca Massimiliano Giuseppe e Birkenfeld, a capo del quale era il conte palatino Guglielmo. Massimiliano Giuseppe ereditò il titolo di Carlo Teodoro, di elettore di Baviera, mentre Guglielmo fu compensato con il titolo di duca in Baviera. La forma di duca in Baviera fu scelta perché nel 1506 era stata costituita una primogenitura nel casato di Wittelsbach con la conseguenza che vi fosse un solo di duca di Baviera nel tempo. Il 1º gennaio 1806 Massimiliano Giuseppe assunse il titolo di re.
La dichiarazione di Anif (in tedesco: Anifer Erklärung), rilasciata dal re bavarese Ludovico III il 12 novembre 1918 al castello di Anif in Austria, pose fine a 738 anni di governo della casa di Wittelsbach in Baviera.

Regno al di fuori del Sacro Romano Impero

Con il duca Ottone III che venne eletto antiré d'Ungheria, con il nome di Bela (13051308) la dinastia Wittelsbach per la prima volta salì al potere al di fuori del Sacro Romano Impero.

Ramo palatino

Cristoforo III del ramo del Palatinato fu re di DanimarcaSvezia e Norvegia (1440/14421448) ma non lasciò discendenti. Il casato di Palatinato-Zweibrücken fornì alla monarchia di Svezia di nuovo fra il 1654-1720 Carlo XCarlo XICarlo XII e Ulrika Eleonora.
La principessa Wittelsbach Sofia di Hannover (16301714) fu la madre di Giorgio I di Gran Bretagna; ella morì come erede presuntiva di Gran Bretagna un paio di settimane prima del caso di successione. La linea di successione giacobita è attualmente all'interno della casa di Wittelsbach: Francesco di Baviera, è riconosciuto dai giacobiti come Francesco II, principe ereditario di Baviera.
Il principe Wittelsbach Ottone di Baviera venne eletto re della Grecia alla sua indipendenza nel 1832 e fu costretto ad abdicare nel 1862.

Ramo bavarese

Giuseppe Ferdinando Leopoldo di Baviera, principe delle Asturie fu scelto da Inghilterra e Olanda come favorito alla successione come sovrano di Spagna e il giovane Carlo II di Spagna lo scelse come suo erede, ma a causa della sua morte improvvisa nel 1699 i Wittelsbach non ottennero il trono spagnolo.

Albero genealogico


Carlo Teodoro sposò in seconde nozze l'Infanta Maria José di Portogallo da cui ebbe altri figli

Secondo Ramo palatino

Il ramo palatino resse il Palatinato fino al 1918 e successe anche in Baviera nel 1777. Con la bolla d'oro del 1356 i conti palatini furono investiti della dignità elettorale.
Dopo la morte del re Roberto di Germania nel 1410 cominciò la suddivisione delle terre del Palatinato sotto numerosi rami come NeumarktSimmernZweibrückenBirkenfeldNeuburg e Sulzbach.
Nel 1619, l'elettore palatino protestante Federico V era re di Boemia, ma fu sconfitto dal cattolico Massimiliano I appartenente al ramo bavarese. Di conseguenza, l'Alto Palatinato fu ceduto al ramo bavarese nel 1623. Quando la guerra dei trent'anni conclusasi con il trattato di Münster (chiamato anche pace di Vestfalia) nel 1648, un nuovo elettorato aggiuntivo fu creato per il conte palatino del Reno.
Uno dei rami cadetti del ramo palatino conservò anche il ducato di Jülich e Berg dal 1614 in poi. Principi del ramo palatino servirono come vescovi dell'impero (arcivescovi-elettori di Magonza e di Treviri).
Dopo l'estinzione del ramo bavarese, una disputa sulla successione e la breve guerra di successione bavarese, il ramo del Palatinato successe in Baviera nel 1777.
Con la morte dell'elettore Carlo Teodoro nel 1799 tutti i territori dei Wittelsbach in Baviera e nel Palatinato furono riuniti sotto Massimiliano I Giuseppe di Baviera un membro del ramo Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld. Al momento c'erano due rami superstiti della famiglia Wittelsbach: Zweibrücken, con a capo il duca Massimiliano Giuseppe e Birkenfeld, a capo del quale era il conte palatino Guglielmo. Massimiliano Giuseppe ereditò il titolo di Carlo Teodoro, di elettore di Baviera, mentre Guglielmo fu compensato con il titolo di duca in Baviera. La forma di duca in Baviera fu scelta perché nel 1506 era stata costituita una primogenitura nel casato di Wittelsbach con la conseguenza che vi fosse un solo di duca di Baviera nel tempo. Il 1º gennaio 1806 Massimiliano Giuseppe assunse il titolo di re.

File:Ludwig II portrait by Gabriel Schachinger.jpg

Ludovico II, qualche volta tradotto in italiano anche come Luigi II di Baviera (Monaco di Baviera25 agosto 1845 – Lago di Starnberg13 giugno 1886), fu re di Baviera dal 1864 al1886, anno in cui fu dichiarato pazzo e deposto. È a volte indicato come Swan King in inglese e der Märchenkönig (il re delle favole) in tedesco. Altri titoli erano conte palatino del Reno, duca di Baviera, Franconia e Svevia.
È a volte indicato anche come il "pazzo re Ludwig", anche se l'esattezza di tale etichetta è stata contestata: fu deposto per motivi di malattia mentale, senza visita medica, e morì il giorno dopo in circostanze misteriose: le domande sulla diagnosi medica restano controverse. Uno dei suoi detti più citato è «Voglio rimanere un eterno enigma per me stesso e per gli altri».
Fu noto come un eccentrico la cui eredità si intreccia con la storia dell'arte e dell'architettura; infatti egli commissionò la costruzione di numerosi stravaganti castelli fiabeschi (il più famoso è il Neuschwanstein) e fu un devoto mecenate del compositore Richard Wagner

File:Hohenschwangau - Schloss Neuschwanstein1.jpg

Fu generalmente ben voluto e ancora oggi è venerato da molti in Baviera. La sua propensione nel costruire castelli è una grandiosa eredità per la Baviera e contribuisce ad incrementarne il fatturato turistico di massa. Dopo la sua deposizione per infermità mentale gli succedette il fratello Ottone.
La dichiarazione di Anif (in tedesco: Anifer Erklärung), rilasciata dal re bavarese Ludovico III il 12 novembre 1918 al castello di Anif in Austria, pose fine a 738 anni di governo della casa di Wittelsbach in Baviera.

Dimore

Nel 1813 il Duca Guglielmo in Baviera acquistò un ex monastero dopo la sua secolarizzazione, la francone Abbazia di Banz. Suo nipote il Duca Massimiliano Giuseppe in Baviera acquistò il Castello di Possenhofen sul Lago di Starnberg che divenne la sua principale residenza e dove i suoi figli, in particolare la futura Imperatrice Elisabetta d' Austria, Regina d'Ungheria ("Sissi"), furono allevati. Nel 1838 egli acquistò il Castello di Unterwittelsbach (oggi ospita un museo di "Sissi") nei pressi del sito di Burg Wittelsbach, la sede ancestrale del Casato di Wittelsbach. Sua moglie, la Principessa Ludovica di Baviera, figlia del Re Massimiliano I Giuseppe di Baviera, eredità l'alto bavarese Abbazia di Tegernsee, acquistata nel 1817 da Re Massimiliano I Giuseppe, insieme alla vicina Kreuth.
Luitpold Emanuel in Bavaria (1890-1973), l'ultima prole del ramo minore in Baviera, vendette Possenhofen e Schloss Biederstein a Monaco al fine di finanziare il suo tardo romantico castello di Ringberg. Suo cugino il Duca Luigi Guglielmo in Baviera, anche egli senza figli, nel 1965 adottò il nipote di sua sorella Maria Gabriella, il Principe Max Emanuel di Baviera del ramo maggiore, che ereditò le proprietà a Banz, Tegernsee e Kreuth da suo zio e, dal lato di suo padre, il Castello di Wildenwart nei pressi du Frasdorf, che nel 1862 erano stati acquistati da Francesco V, Duca di Modena che le lasciò a sua nipote, la regina bavarese Maria Teresa.

    Note[modifica | modifica sorgente]