mercoledì 25 gennaio 2012

Le Veneri Imperiali

La prima fu sicuramente Livia Drusilla, seconda moglie di Augusto, e prima imperatrice di Roma.


Livia era una donna estremamente ambiziosa: quando vide che Ottaviano Augusto, nipote di Cesare, stava per diventare di fatto l'uomo più potente di Roma, lo sedusse. Pur essendo lei incinta e sposata con Tiberio Claudio Nerone da cui aveva avuto già un figlio con lo stesso nome, ed Ottaviano sposato con Scribonia, i due divorziarono contemporaneamente nel giorno in cui Scribonia partorì Giulia, l'unica figlia di Augusto. Successivamente Livia fu sospettata di aver avvelenato i figli maschi di Giulia e del marito di lei, Agrippa, pure lui morto prematuramente, per costringere Giulia a sposare suo figlio Tiberio e favorire così la successione al potere di Tiberio stesso. Durante il regno del figlio, Livia fu molto potente e morì a 87 anni, età rara per quei tempi. Sotto una foto con un busto di Giulia:


Condannata per adulterio, Giulia fu esiliata prima a Ventotene e poi a Reggio Calabria. Morì poco dopo suo padre Augusto, si pensa per ordine dell'ex marito Tiberio, appena divenuto nuovo imperatore.
Dal primo matrimonio con Agrippa aveva avuto anche due figlie: Giulia Minore ed Agrippina Maggiore. La prima subì la stessa sorte della madre, avendo commesso adulterio col poeta Ovidio: entrambi furono esiliati, lei in un'isola, lui sul mar Nero, ai confini del mondo conosciuto. Ecco Giulia Minore in una immagine su una moneta dell'epoca:



Agrippina Maggiore sposò Germanico, nipote dell'imperatore Tiberio, ed ebbe numerosi figli tra cui l'imperatore Caligola e la futura imperatrice Agrippina Minore.
Agrippina Minore sposò in prime nozze Domizio Enobarbo, che Svetonio descrive come "omni parte vitae detestabilis" e da lui ebbe il figlio, futuro imperatore Nerone. In seconde nozze Agrippina sposò suo zio, l'imperatore Claudio, che adottò Nerone come proprio erede. Dopo aver avvelenato Claudio, Agrippina fu reggente per alcuni anni in nome del figlio Nerone, che però poi la fece uccidere, perché si opponeva al divorzio di Nerone da Ottavia. Ecco una immagine di Agrippina Minore:


Con la morte di Nerone, finì la dinastia Giulio-Claudia, e per molti anni le donne non ebbero influenza politica. Tornarono ad averla con l'avvento della dinastia dei Severi, ma la figura femminile più interessante dell'era imperiale non fu una donna romana, ma una regina orientale che sfidò l'impero romano e cioè Zenobia di Palmyra.(Antiochia 225 - Tivoli 275) 



che riuscì a conquistare per un certo periodo di tempo la parte orientale dell'impero romano:



Sconfitta dall'imperatore Aureliano, Zenobia, legata con delle catene d'oro, venne esibita come trofeo durante le celebrazioni per il trionfo a Roma, nel 274, e passò il resto della sua vita in una villa presso Tivoli.


Molto singolare fu la vita dell'imperatrice Elena, madre di Costantino. Di umili origini, in gioventù faceva la cameriera in un'osteria di Nicomedia in Bitinia (e forse anche la prostituta). Lì conobbe Flavio Costanzo Cloro, generale romano, e ne divenne l'amante. Da lui ebbe un solo figlio, Costantino, mentre Costanzo si sposò con la figlia dell'imperatore Massimiano. Dopo l'abdicazione di Massimiano, Costanzo divenne imperatore, ma morì l'anno seguente, e suo figlio Costantino reclamò il potere supremo contro il figlio di Massimiano, Massenzio. Prima della battaglia definitiva, Elena, che si era convertita al Cristianesimo, invitò il figlio a porre fine alle persecuzioni dei cristiani. Costantino sognò una croce, con la scritta "in hoc signo vinces": sotto questa insegna vincerai. Sconfitti tutti i rivali, Costantino legalizzò il culto cristiano, ed Elena si recò in Palestina alla ricerca della reliquia della Croce.


Per questi meriti, Elena fu proclamata Santa (una bella carriera se pensiamo che era partita come prostituta).. La salma di Sant'Elena Imperatrice si trova a Roma nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli.
Ultima grande donna dell'antichità fu Galla Placidia, nipote dell'imperatore Valentiniano I, sorella di Valentiniano II, figlia di Teodosio I, sorella di Onorio, moglie di Costanzo III e madre di Valentiniano III. La sua vita fu molto avventurosa e merita di essere raccontata bene, con immagini adeguate, nel post di domani.

martedì 24 gennaio 2012

Stile, Moda e Bellezza nell'Antichità

Con oggi incomincio una Storia illustrata della Bellezza che passa attraverso l'evoluzione degli Stili e delle Mode dall'antichità ai giorni nostri.

L'Antichità va dalla scoperta della scrittura (circa 3000 a.C) alla caduta dell'Impero romano (476 d.C.)
Le civiltà più antiche si crearono nelle pianure fertili vicine ai grandi fiumi, come il Nilo per gli Antichi Egizi.

Ecco il busto della loro regina più famosa e più bella, Nefertiti, moglie del faraone Amenofis IV, meglio noto come Akenaton. Dietro al busto un bassorilievo che rappresenta Neferiti con i figli e il sole Aton.


E' probabile che Nefertiti fosse o la madre o la suocera di Tutankhamon.

Nella Mesopotamia, tra il Tigri e l'Eufrate, si svilupparono numerose civiltà. Tra queste i Sumeri, i Babilonesi e gli Assiri. Tra gli Assiri, fu famosa la regina Semiramide (o Shammuramat), moglie del re a Shamshi-Adad V e reggente per il figlio Addu-Nirari III.
Ecco una ricostruzione della sua immagine:




Nella Civiltà greca classica la donna non partecipava alla vita pubblica ed era esclusa dalla politica. Di fatto erano confinate nel Gineceo, la parte della casa destinata alle donne e ai bambini.




Da questo dipinto e dalle statue delle Dee, possiamo ricostruire la moda del tempo. Ecco una ricostruzione in piccolo della colossale statua di Athena Parthenos:




L'originale, nel Partenone, era ricoperta di avorio e oro e doveva presentarsi in questo modo:




Quando il re Filippo di Macedonia conquistò la Grecia, e suo figlio Alessandro Magno conquistò l'Impero Persiano, ebbe inizio la Civiltà ellenistica.


Prima donna famosa tra i Macedoni fu Olympias, moglie di Filippo e madre di Alessandro. Personaggio forte e determinante nella creazione dell'impero macedone, la regina Olympias così ci appare nelle monete dell'epoca:




Anche se noi forse la ricordiamo meglio nella ricostruzione cinematografica del film Alexandros, di Oliver Stone, dove il suo ruolo fu interpretato da Angelina Jolie:




Dopo che i Romani ebbero conquistato la Grecia e la Macedonia, gli ultimi regni ellenistici furono la Siria della dinastia dei Seleucidi e l'Egitto della dinastia dei Tolomei.


Ultima regina macedone d'Egitto fu Cleopatra. Erroneamente è stata raffigurata in costumi egiziani: Cleopatra si sentiva greca e vestiva alla greca. Il reale aspetto di Cleopatra era questo:




Delusi? Direi di sì. Certo che non avesse un bel naso si sapeva, ma che la sua acconciatura fosse molto semplice e diversa da quella delle antiche regine egiziane non era cosa nota. L'ho appreso studiando la storia greca: Cleopatra si pettinava e si vestiva secondo la moda greca, e non secondo quella egiziana. E non era particolarmente bella.
Eppure questa donna conquistò prima Cesare e poi Marco Antonio, ed ebbe figli da entrambi.
Fu sconfitta da Ottaviano Augusto e si suicidò facendosi mordere da un serpente.

Ecco la ricostruzione del reale viso di Cleopatra:



Quando la notizia della morte di Cleopatra giunse a Roma, la gioia per la fine delle guerre civili fu tale che Orazio scrisse una famosa ode che incomincia con "Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus!": ora è tempo di brindare, è tempo di danzare in libertà colpendo la terra con i piedi". 
Domani mi occuperò delle grandi donne dell'Età romana imperiale: Livia Drusilla, prima imperatrice romana, Giulia Maggiore, unica figlia di Augusto, Giulia Minore, nipote di Augusto, Agrippina sorella di Giulia Minore e moglie dell'imperatore Claudio, suo zio, e madre di Nerone, e infine la bellissima regina Zenobia di Palmyra...

lunedì 23 gennaio 2012

Che cos'è la Classe?

La Classe è la compresenza di Stile e di Eleganza in una stessa persona o cosa. Di questi due concetti ho parlato nei post precedenti a questo.

Il termine Classe deriva da classico, in quanto lo stile classico è quello considerato più elegante.

Due donne di classe sono state Grace Kelly e Audrey Hepburn.






Se devo pensare a donne di classe del passato, sia recente che lontano, me ne possono venire in mente molte. Per esempio la cantante Dalida:


oppure Alessandra di Danimarca, che fu Principessa del Galles dal 1863 al 1901, Regina di Gran Bretagna dal 1901 al 1910, poi Regina Madre fino alla morte nel 1925.


oppure Elizabeth von Wittelsbach, Imperatrice d'Austria e Ungheria, comunemente nota come Sissi:


A questo punto sorgono due domande:

1) per essere una persona di classe deve essere per forza bella o ricca?
2) esistono esempi di donne di classe viventi?

Alla prima domanda rispondo che non è necessario essere belli o ricchi, quanto piuttosto avere una personalità che unisca equilibrio, senso della misura, amore per la bellezza e originalità.
Questo può permettere anche ad una persona non bella e non ricca di diventare una persona di classe.
Gli esempi non posso trovarli tra le persone famose, perché la fama si accompagna sempre con la ricchezza, e spesso con la bellezza.

Alla seconda domanda faccio un po' di fatica a rispondere. Posso citare una persona vivente, ma anziana come Virna Lisi.




Tra le donne più giovani mi viene in mente Serena Autieri.




Per par condicio cito anche una mora di classe, Anna Valle.


Tra le giovanissime penso a Beatrice Borromeo.


oppure, sempre per par condicio Charlotte Casiraghi, che non a caso è nipote di Grace Kelly


Siete d'accordo con i miei esempi? Ne avete altri da proporre?

Domani inizierò a parlare della evoluzione degli stili di moda e arte incominciando dall'antichità per arrivare ai giorni nostri.

domenica 22 gennaio 2012

Che cos'è lo Stile?

Lo Stile è un insieme di scelte estetiche e comportamentali che contraddistinguono una persona, una corrente artistica, una civiltà o un periodo storico. La parola deriva dal latino stilus, che era la penna per scrivere: quindi nasce in ambito letterario, si estende in ambito artistico e quindi anche alla moda.

Lo Stile è qualcosa di diverso rispetto all'Eleganza, di cui ho parlato nel post precedente. Queste due qualità però possono coesistere e in tal caso si ha la Classe, ma di questo parlerò nel prossimo post.

Nell'ambito della moda, una delle caratteristiche dello stile individuale è la personalizzazione delle scelte estetiche, nel bene e nel male, quello che ti fa subito dire di una persona: ecco, è lei!


Anna Wintour, leggendaria direttrice di Vogue dal 1988, si riconosce tra mille per il suo caschetto, rimasto inalterato per decenni, lo sguardo magnetico, il sorriso ironico, gli occhiali neri enormi (che in questa foto mancano, ma in genere quando la "direttorissima" assiste alle sfilate sono immancabili). Chi guarda questa foto riconosce subito la Wintour, che cattura immediatamente l'attenzione, e poi nota che c'è una giovane sconosciuta, almeno per me, al suo fianco, la quale risulta piuttosto anonima, con una pettinatura standard, un trucco discutibile, e l'aria di chi si sente importante solo perché è ritratta nella stessa foto con un personaggio che ha Stile.

Nell'ambito dell'arte uno degli stili più facilmente riconoscibili è il gotico, caratterizzato, in architettura, dagli archi a sesto acuto:




La cattedrale di Notre Dame a Parigi ne è uno degli esempi più illustri, assieme alla Westimnster Abbey di Londra o al Duomo di Milano.

Il gotico è uno stile anti-classico, così come il barocco, il rococò, il romanticismo, il decadentismo, le avanguardie storiche e le neoavanguardie.

Lo stile classico, caratterizzato da sobrietà, equilibrio e armonia nelle proporzioni, è quello che nasce in ambito greco antico nel V secolo a. C. (età di Pericle) e viene poi ripreso in ambito romano nel I secolo a. C. fino all'anno 14 d. C (età di Cesare e di Augusto).

Ne è il più famoso esempio l'Acropoli di Atene sulla quale domina il tempio di Atena Parthenos (che in greco vuol dire vergine) comunemente conosciuto come Partenone.

Gli stili classicisti, che si ispirano allo stile classico, sono lo stile rinascimentale, il neoclassicismo e in generale gli stili caratterizzati da un ritorno all'ordine.

Lo stile classico è considerato il più elegante e il più legato al concetto canonico di bellezza.

Nella moda un esempio attuale di stile classico in termini di abbigliamento e pettinatura è quello di s.a.r.  Kate Middleton Mountbatten-Windsor, Duchessa di Cambridge:




Tra gli stilisti il più vicino allo stile classico è Armani.


Domani approfondirò il concetto di stile classico nell'ambito del più ampio concetto di Classe.
Nei post successivi prenderò in considerazione gli altri stili, con un approccio che in termini di estetica culturale si chiama fenomenologia degli stili.

sabato 21 gennaio 2012

Che cos'è l'Eleganza?

L'Eleganza, intesa in senso lato, è la capacità di chi riesce con naturalezza a comportarsi in maniera nel contempo raffinata, equilibrata, ed armoniosa, tanto da suscitare l'ammirazione di chi l'osserva.

In senso stretto, con riferimento al vestiario e all'acconciatura, è il modo di abbigliarsi e acconciarsi  in maniera nel contempo semplice e ricercata, in modo che l'equlibrio armonico tra questi due elementi opposti (semplicità e ricercatezza) possa essere considerato oggettivamente bello (cioè giudicato tale dalla maggioranza delle persone) e degno di lode.

Un esempio di eleganza immortale è sicuramente Grace Kelly:


Grace Kelly non era solo bella: era elegante, perché sceglieva sempre un abbigliamento e una acconciatura che riuscivano ad essere ricercati, ma non troppo. Il limite è difficilissimo da stabilire. Un eccesso di ricercatezza o di originalità ridicolizza qualcosa che prima appareva perfetto.

Ma si può essere eleganti anche senza essere fisicamente belli? Assolutamente sì.
Un esempio di donna elegante, anche se fisicamente non bellissima è quello di Joan Crafword:




O la grandissima Meryl Streep:


E' quasi impossibile trovare una foto dove Meryl Streep non emani un senso di eleganza, persino quando è in contesti quotidiani o scherzosi. La sua è una eleganza innata, naturale, spontanea, si potrebbe dire che "ce l'ha nel sangue, nel DNA".

Viceversa si può essere bellissimi senza essere eleganti, e qui non c'è bisogno di esempi, basta girare per strada e guardarsi intorno.

Il mix di naturalezza e raffinatezza, e di semplicità e ricercatezza conferisce equilibrio all'immagine e trasmette un senso di autocontrollo e di coordinamento nei modi e nelle azioni, che dona nel contempo piacevolezza ed autorevolezza.

Non è necessario nemmeno essere ricchi per essere eleganti: non è l'abito firmato che rende più elegante una persona. Si può essere ricoperti di abiti firmati e non raggiungere mai l'eleganza.
Un esempio di persona che si ricopre di abiti firmati e non è quasi mai raffinata è Paris Hilton:


Confrontate la spontaneità di Meryl Streep con le pose esageratamente ammiccanti della Hilton.
Quasi tutte le sue foto la ritraggono con vestiti costosissimi, ma mai equilibrata, sempre in una posa di ostentazione. Ecco, l'ostentazione è il contrario dell'eleganza.

C'è una fashion blogger, molto nota, fisicamente bella, con i migliori capi di abbigliamento a disposizione, che  nonostante cià di solito non riesce ad essere elegante, perché o non riesce a trovare gli abbinamenti giusti, o non ce la fa a realizzare un equilibrio armonioso tra i capi semplici e quelli raffinati. I suoi outfits, che fanno impazzire le sue numerose fan, sono a volte, almeno secondo me, una accozzaglia ridicola di cose che non c'entrano niente tra loro.
Lei si difende dicendo che il suo stile è abbinare capi costosi a capi poco costosi, ma c'è modo e modo di farlo. Lei spesso lo fa in modo inopportuno. Un capo può risultare inopportuno non perché costa di meno, ma perché è troppo vistoso, troppo stonato rispetto agli altri o al contesto. Vorrei tanto mettere una foto che esemplificasse tutto questo: ne ho in mente alcune in cui è talmente bardata di bigiotteria, tra collane e braccialetti e altri pendagli, che sembra un albero di Natale.  Ma non mi voglio beccare una querela per diffamazione. Diciamo che a volte, in confronto a lei, come appare in certi suoi outfits troppo "originali", persino Paris Hilton potrebbe apparire Grace Kelly.

Ma eleganza non vuol dire necessariamente sobrietà: come ho detto, molto dipende dal contesto.
Per esempio non possiamo dire che Maria Antonietta, regina di Francia, vestisse in maniera sobria, però per l'epoca era una donna decisamente elegante:



Oggi solo in una festa di carnevale una donna potrebbe vestirsi così. Questo concetto apparentemente ovvio non è ancora entrato nella testa di molti stilisti, che ci fanno vedere, nelle sfilate, delle modelle vestite in maniera ridicola.
Ecco, direi che oltre all'ostentazione, anche il ridicolo è il contrario dell'eleganza, e potrei mettere una valanga di foto in cui persone che si credono eleganti appaiono invece del tutto ridicole.

Un consiglio alle fashion bloggers è quello di tracciare sempre un limite che separa l'eleganza dal ridicolo. Prima di aggiungere un orpello o un capo stravagante, chiedetevi se ne vale la pena, fermatevi un attimo e pensate a cosa avrebbe scelto Grace Kelly.

venerdì 20 gennaio 2012

Che cos'è la Moda?

Nel significato più generale la moda è un comportamento collettivo che si genera per emulazione di qualcuno o qualcosa che ha attirato l'attenzione ed è stato considerato degno di essere imitato.

Se si restringe il concetto di moda all'abbigliamento e alla acconciatura, si può definire come un modo di abbigliarsi o acconciarsi che segue una tendenza considerata degna di imitazione.


(Nella foto i "pantaloni palazzo", che torneranno di moda nel 2012 secondo quanto si è visto nelle sfilate per la stagione autunno-inverno 2012/13, si veda l'articolo: http://www.naturadonna.com/tendenze-moda-autunno-inverno-2012-i-pantaloni-palazzo/

Ecco un eccezionale video che riassume la moda degli ultimi cento anni:


Non necessariamente la moda è maggioritaria, a volte può essere minoritaria, in quanto segue una tendenza sviluppatasi nell'ambito di una elite o di un gruppo ristretto, e chi la segue vuole sottolineare la sua appartenenza a questa elite. In questo caso la componente sociologica e psicologica prevale su quella estetica. A seconda di chi si imita nel vestire, si comunica anche a quale gruppo sociale si vuole appartenere e quindi anche quali sono le nostre caratteristiche in termini di aspirazioni e motivazioni.

Per esempio tra gli adolescenti o i giovani si possono trovare diversi tipi di mode che delineano l'adesione ai principi di un certo gruppo minoritario. Negli scorsi anni c'è stato il fenomeno della moda degli Emo:



C'è comunque, in un dato periodo che in genere dura un decennio, una moda maggioritaria e quindi dominante.

In genere a dettarla sono le maison o case di moda, per motivi economici, in quanto, costringendo i clienti a rifarsi il guardaroba, mettendo da parte gli abiti fuori moda e comprando quelli nuovi, ottengono enormi guadagni.

Un esempio tipico è quello delle cravatte: tra il 1997 e il 2007 hanno dominato cravatte larghe e spesse, dal 2007 in poi sono state imposte le skinny ties (che io detesto). Una operazione commerciale geniale: ha costretto milioni di persone a cambiare le cravatte, ha cercato di rilanciare questo indumento tra i teen-agers e soprattutto lo ha fatto riducendo i costi di produzione, essendo le skinny ties più strette e più sottili:


Zac Efron è stato uno dei personaggi che le case di moda hanno pagato per indossare le skinny ties e creare così questa moda prima nei giovanissimi e poi anche nei meno giovani.

Qui però la moda è andata contro alcuini princìpi dell'estetica e della psicologia. La cravatta è un simbolo fallico e come tale se è larga e spessa è virile, se è stretta e sottile è androgina, e questo forse spiega il successo avuto dalla skinny tie inizialmente negli ambienti gay.

Ma riguardo alla differenza tra la Moda e lo Stile personale, l'Eleganza o la Classe rimando ai post di domani, dopodomani e del giorno successivo.

Ieri si è detto che anche la Moda è un'Arte.
E' infatti:
1) l'arte di abbigliarsi e acconciarsi e nel contempo è
2) l'arte del creare nuovi tipi di abbigliamento e acconciature da parte di uno stilista.

Ogni maison in genere è stata fondata da uno stilista, che poi col tempo si è avvalso della collaborazione di altri stilisti più giovani. Ma il nome del fondatore è quello che resta.


Gabrielle Coco Chanel ne è un esempio leggendario.
Rivoluzionò la moda femminile, anche a livello di aspetto fisico. I suoi capi di abbigliamento si adattavano a donne magre e di classe come Jacqueline Kennedy:


Oppure come Wallis Simpson, Duchessa di Windsor (nella foto col marito Edoardo VIII di Windsor, che per sposare lei rinunciò alla corona dell'impero britannico)


E ovviamente Audrey Hepburn:


Ma nel caso di queste quattro donne: Chanel, Jackie, Wallis e Audrey più che di moda è preferibile parlare di Stile, di Eleganza e di Classe. Di questi argomenti parlerò nei prossimi post.

Che cos'è l'Arte?

L'Arte è ogni attività creativa che può essere valutabile dal punto di vista estetico.

Nell'Antichità col termine latino "ars, artis" si intendeva l'operato dell'artigiano, e non dell'artista.

Nel Medioevo e nel Rinascimento si è distinto tra le arti meccaniche dell'artigiano, le arti liberali, cioè quelle del libero professionista con una preparazione disciplinare teorica (grammatica, retorica, dialettica, aritmetica, geometria, giurisprudenza e medicina), e le belle arti.

Qui si prenderanno in considerazione solo le belle arti, ma in senso lato, cioè può essere considerata bella qualsiasi arte che sia suscettibile di valutazione estetica.


Ho scelto il ritratto di Monna Lisa come simbolo delle Belle Arti, perché l'arte forse più riconosciuta come tale è la pittura, e nella pittura l'opera più nota in assoluto è questa.
Ma quali sono le altre Belle Arti? Come si possono classificare?

Io propongo questo schema:

1) Arti visive classiche:
 - Pittura
 - Scultura
 - Architettura
 - Arti tessili (arazzo, ricamo)

2) Arti visive moderne:
 - Fotografia
 - Design
 - Moda

3) Arti uditive / foniche:
 - Musica strumentale
 - Canto
 - Dizione

4) Arti letterarie:
 - Poesia
 - Narrativa
 - Sceneggiatura

5) Arti dello spettacolo dal vivo
- Teatro
- Danza
- Mimo
- Arte circense

6) Arti dello spettacolo non dal vivo
- Cinema
- Fiction televisiva
- Arti del punto 5) visualizzate tramite tv o nuovi media


(Nel quadro Minerva e le Muse)

In questi sei gruppi di arti, io ne ho selezionato alcune che mi appassionano e di cui intendo occuparmi a livello critico in questo blog.
In ordine di importanza e preparazione, esse sono la Letteratura, il Cinema, le Arti Visive sia classiche che moderne, e quindi anche Fotografia, Design e Moda.


Nel quadro: "I Romani della decadenza".

E le vostre arti preferite quali sono?







giovedì 19 gennaio 2012

Che cos'è la Bellezza?

Si considera dotato di bellezza, e quindi bello, tutto ciò che, se percepito dalla vista e/o dall'udito, suscita nel soggetto percettore emozioni, sensazioni e pensieri piacevoli e positivi.
Può essere un paesaggio naturale:


Può essere un'opera d'arte:


Può essere un insieme di entrambe le cose:


In quest'ultima immagine (la residenza reale di Sandringham House, in Inghilterra) gli aspetti artistici sono relativi all'architettura e al giardinaggio.

Può essere bella una musica, sia essa naturale o creata dall'uomo.
Può essere bello un testo letterario, anche se in questo caso la bellezza, percepita dalla vista e dall'udito, necessita di una rielaborazione intellettuale maggiore, e quindi può essere meno immediata.
Musica e testo letterario insieme possono creare una canzone, e così infatti nacque la poesia.
Per la definizione di testo letterario e di letteratura rimando a un post successivo.
Bisogna poi distinguere tra bellezza oggettiva e bellezza soggettiva.
La prima è quella che si riconosce perché la maggioranza delle persone giudica bella una determinata cosa.
La seconda dipende invece dai gusti personali e giustifica il motivo per cui persone oggettivamente belle non siano ritenute tali da una parte minoritaria del campione statistico di riferimento. E' il famoso: de gustibus non est disputandum.


Quando alla musica e al testo letterario si uniscono le percezioni visive si può avere un livello di bellezza superiore, come nel cinema. Come esempio vorrei scegliere il videoclip in cui un testo letterario, cioè la poesia Les feuilles mortes, di Prévert, viene interpretata dalla cantante Dalida, con sullo sfondo una serie di immagini che scorrono.



Nel prossimo post parlerò di cos'è l'Arte e di quali e quante sono le arti e vedremo che il concetto di arte può essere esteso a tantissimi ambiti della creatività umana.

mercoledì 18 gennaio 2012

Che cos'è l'Estetica?

Queste mie cronache partono da una prospettiva che, nell'età post-umana, ha assunto un ruolo preponderante proprio in seguito all'uso combinato dello smartphone con fotocamera digitale e dei social network (in particolare Instagram), al fine di utilizzare la propria immagine come mezzo per generare popolarità ed influenzare le scelte altrui, a tal punto di rendere tutto ciò un mestiere.
Si tratta di un nuovo mestiere, quello dell'influencer, cioè della persona che, condividendo tramite immagini il proprio aspetto, vestiario, stile di vita o le proprie passioni, fa pubblicità a tutta l'industria che c'è dietro: cosmetica, moda, alimentazione, viaggi, prodotti di marca, et similia.

Partiremo dal discorso dell'estetica e della moda, perché è certamente quello che ha ottenuto più visibilità grazie al binomio I-Phone - Instagram.

Ma che cos'è l'estetica? O meglio: che cos'era una volta e che cos'è adesso?

In senso tradizionale termine "estetica" ha almeno tre significati

1) filosofia della percezione; 
2) filosofia, scienza e tecnica della bellezza;
3) filosofia dell'arte. 

Sono tre ambiti diversi, ma con molti aspetti in comune. Per esempio la percezione del colore può influenzare il giudizio sulla bellezza di un'opera d'arte visiva.



Allo stesso modo la percezione dei tratti di un viso si presta al giudizio di bellezza:


Questa foto di Anne Hathaway è percepita dalla maggioranza delle persone come "bella", e qui nasce la domanda: cos'è la bellezza? Esiste un modello ideale di bellezza, oppure il giudizio è soggettivo?
A queste domande risponde l'estetica intesa come filosofia della bellezza.
Ma è possibile cercare una risposta a questi quesiti anche con un approccio scientifico.
Esiste una disciplina apposita che se ne occupa, la psicologia della bellezza. Una delle sue tesi è che ciò che ci fa dire che un volto è bello dipende da una serie di parametri legati al concetto matematico di Sezione Aurea, che stabilisce le distanze e le proporzioni ideali dei vari componenti di un viso o di un corpo che la maggioranza degli intervistati definisce "bello". 
Nei prossimi post ritornerò sia sul concetto di bellezza, accostandola alle altre categorie estetiche, tra cui il "sublime", sia sul concetto di Sezione Aurea.




L'estetica nel suo significato più comune è intesa come "tecnica" della bellezza, cioè come insieme di metodi pratici per rendere più bello qualcosa, che può essere il corpo umano, un paesaggio, un ambiente, ma anche una creazione dell'uomo, un'opera d'arte.

Che cos'è un'opera d'arte? Come si può definire l'arte? Quali attività creative dell'uomo possono rientrare nel concetto di arte? Che rapporto c'è tra l'arte e la bellezza?
Di questo si occupa l'estetica intesa nel senso di filosofia dell'arte.
Le due scuole di pensiero che da secoli si confrontano nell'ambito della filosofia dell'arte sono il Classicismo e l'Anti-classicismo. Il primo stabilisce un canone ideale di riferimento, il secondo invece privilegia l'originalità e l'individualità dell'opera d'arte.

I Classicisti sono legati al concetto di Sezione Aurea, gli Anti-classicisti rifiutano i modelli e mirano ad una creazione il più possibile libera da canoni tradizionali.
Nell'Anti-classicismo rientrano, tra gli stili artistici più noti, il Barocco, il Romanticismo, il Simbolismo, le Avanguardie storiche e le Neoavanguardie. Ritornerò in seguito anche su questi concetti.
 Come esempio di opera d'arte del Romanticismo riporto un famoso quadro di C.D. Friedrich, Coppia che osserva il chiaro di luna:



Nell'ambito della filosofia dell'arte si possono poi individuare l'estetica della letteratura e quella dello spettacolo. Le categorie estetiche che si possono individuare in questo ambito sono:


1) Il Bello
2) Il Sublime
3) Il Tragico
4) Il Comico
5) Il Fantastico

Nei prossimi post cercherò di dare una risposta a queste domande: cos'è la bellezza? cos'è l'arte? quante e quali sono le arti? quante e quali sono le arti letterarie?
Ma soprattutto arriveremo a confrontare tutto ciò con l'attuale significato riduttivo che spesso viene attribuito nel web al termine estetica, ossia, nel migliore dei casi, ad un insieme di immagini iconiche molto vicine alla pop art, e nel peggiore alla pratica del make-up, dell'acconciatura, della manicure e del famigerato outfit, ossia l'abbinamento dei capi di vestiario che definiscono lo stile di abbigliamento personale a fronte dei dettami di mercato della moda corrente. 
Parleremo anche di questo, seppure con l'accortezza di alternare post di attualità con altri di argomento storico o letterario che ci permetteranno di mettere a confronto, alla fine, i pro e i contro dell'umanesimo e del postumanesimo.