lunedì 21 luglio 2014

L'addio di Cordelia (Re Lear) e altri quadri in stile tardo preraffaellita



King Lear. Cordelia's Farewell (also known as King Lear: Act I, Scene I), 1897 - 1898
Edwin Austin Abbey (1852 - 1911), American

Abbey's work frequently depicted scenes from the literature of William Shakespearee. This painting shows the first scene of the tragedy, King Lear, during which Cordelia (one of three of the King's daughters) is banished from the kingdom. The King asks his three daughters to proclaim how much they loved their father. Cordelia is the only truthful and humble one, opting for deep words of kindness and affection. He misinterprets her words and exiles her for what is perceived as humiliation.
 — presso The Metropolitan Museum of Art, New York.

 Erasmo e Tommaso Moro in visita dai figli di re Enrico VII a Greenwich, 1499 (detto anche “La nuova conoscenza”), Frank Cadogan Cowper, 1910, affresco, 205,7 x 210,8 cm,



L’affresco viene realizzato per il palazzo del parlamento, che illustra la storia dei Tudors. Sei artisti (vedi John Byam Liston Shaw) vengono incaricati di dipingere ogni murale mantenendo un’uniformità visiva e una combinazione di colori sui toni del nero, rosso e oro. Cowper rappresenta Erasmo (sulla destra) e Tommaso Moro mentre vanno a trovare i figli di re Enrico VII a Greenwich nel 1499.
Il ragazzo al centro è Enrico VIII, futuro re d’Inghilterra, la ragazza di profilo è Margaret mentre la bambina seminascosta è Mary.
Sullo sfondo, la loro madre, la regina Elisabetta di York, con in braccio l'ultimogenito e davanti alla finestra lady Margaret Beaufort, erede dei Lancaster e madre di Enrico VII, che è sulla destra, in rosso, leggermente inchinato, dietro Erasmo. In ginocchio, in rosso, dietro a Tommaso Moro, è il primogenito Arthur, Principe di Galles, morto prima del padre. Essendo la dinastia Tudor di origine gallese, il nome Arthur fu scelto per legittimare la discendenza dell'erede al trono dal mitico re Artù. 

Sotto, Il sonno di Ginevra, J. Collier, 1850-1934



Sotto, Mariana nel sud, Frank Cadogan Cowper, 1909, matita e acquerello lumeggiato con biacca su carta, 50,2 x 33 cm, collezione privata .



Il dipinto, in pieno stile neo-preraffaellita, illustra una scena delle poesie di Tennyson “Mariana” e “Mariana nel sud”, a sua volta ispirate da “Misura per misura” di Shakespeare. Mariana vive confinata in solitudine perché il fidanzato Angelo l’ha abbandonata dopo aver saluto della perdita della dote in un naufragio. L’eroina, col cuore spezzato, canta la sua disperazione accompagnandosi con un liuto. Il tema aveva già infiammato la fantasia della prima generazione dei preraffaelliti: Rossetti l’aveva dipinta in un quadro a dimensioni reali per il quale posava Jane Morris e Millais mentre si stiracchiava dopo aver ricamato per ore. Entrambi poi, avevano illustrato le poesie in una famosa raccolta delle opere di Tennyson edita da Moxon. Qui Rossetti l’aveva rappresentata mentre baciava un crocifisso con aria annoiata e frustrata, con le lettere dell’amante infedele sparse tutto intorno. Cowper conosce sicuramente quest’immagine inquietante, e il suo dipinto, anche se manca dell’intensità di Rossetti, lo rievoca nelle lettere sparpagliate e nell’aggiunta del liuto, che richiama la dimensione musicale che Rossetti spesso accompagna. Cowper non si limita a trarre ispirazione dai preraffaelliti, ma richiama anche un immagine molto precedente, quella dei “coniugi Arnolfini” di Van Eyck nello specchio concavo più volte preso in prestito anche da Hunt, Burne-Jones, Madox Brown e Waterhouse. Anche la cassapanca di legno intagliato e rivestita di drappeggi rossi, è la stessa situata contro alla parete nei “Coniugi Arnolfini”. Il cagnolino che compare in qeust’ultimo viene trasformato in un levriero bianco, mentrele tavole di legno del pavimento vengono sostituite con un mosaico di piastrelle medievali.

Sotto, Come il Diavolo, travestito da Trovadore vagabondo, essendo stato intrattenuto da alcune suore caritatevoli, canta per loro una canzone d'amore, Frank Cadogan Cowper, 1907, olio su tela preparata con gesso, 107 x 155 cm, collezione privata .



La scena del dipinto si svolge all’interno di un refettorio di un convento, con una porta a sinistra che conduce direttamente al chiostro; le suore stanno concludendo un pasto serale mentre un menestrello errante ricevuto come un ospite di passaggio, ma che è in realtà il diavolo, è appena salito su una tavola per cantare una ballata d’amore e torreggia sul pubblico. Le suore, vestite con insolite tonache rosse e nere, sono sorprese da sentimenti contrastanti, c’è chi si dispera, chi scoppia a ridere, chi si mette a lutto e chi si arrabbia inorridita. La vetrata sullo sfondo da cui si riversa la luce, rappresenta il Giudizio Universale, con al centro l'Arcangelo Michele in armatura d'oro che pesa le anime separando il bene dal male; a sinistra le anime buone che salgono dalle tombe vengono assistite da angeli e accolte da San Pietro e dalla Vergine, mentre a destra le anime malvagie vengono strappate dalle tombe dai demoni e corrono nude verso le fiamme dell’inferno e Belzebù. La finestra è una copia fedele di una vetrata del 15 ° secolo della chiesa parrocchiale di Fairford, nel Gloucestershire.

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