Nella sua
accezione politologica il conservatorismo è una corrente di pensiero politico-culturale che si basa su alcuni concetti fondamentali:
- Il valore della
stabilità istituzionale e normativa come condizione necessaria per la
certezza del diritto e il mantenimento del binomio "
legge e ordine" nella società.
- L'idea che
le riforme e i cambiamenti non siano di per se stessi un bene, ma vadano considerati come una misura d'eccezione, da prendere in considerazione soltanto
qualora una determinata istituzione o norma non sia più in grado di funzionare o di garantire i diritti degli individui e la
sicurezza della comunità.
- La tendenza a rispettare o quantomeno a
tenere in considerazione gli elementi della
tradizione della della comunità di riferimento, dal punto di vista culturale, sociale, istituzionale, valoriale e religioso (
Dio, Patria e Famiglia), pur ammettendo che
essi non siano un vincolo legislativo, ma un elemento di tutela della
stabilità e della identità del soggetto politico, seppur nell'ambito di un quadro pluralistico dove è legittimo il dibattito e il dissenso, purché avvenga nell'ambito delle norme costituzionali e dell'ordinamento giuridico delle istituzioni pubbliche.
-
Il rifiuto della rivoluzione e dell'utopia, fondato sulla sfiducia della bontà dell'uomo allo stato di natura. Il conservatorismo ritiene che la rivoluzione, oltre che essere un atto violento, si risolva in una
mera sostituzione di una classe dirigente con un'altra, secondo la teoria delle elite.
- Una tutela della
proprietà privata e dell'
economia di mercato, più o meno spiccata a seconda dell'adesione del conservatore all'
ideologia liberale.
Il
conservatorismo liberale (Neoconservatorismo) accetta alcuni elementi del
liberalismo classico (tutela dei
diritti civili e politici) e del
neoliberismo economico, tra cui l'
individualismo e il
contenimento della pressione fiscale e della spesa pubblica, pur nella salvaguardia dei
diritti sociali e al riconoscimento del
welfare state come elemento
sussidiario al mercato e al privato.
Il
conservatorismo sociale (Paleoconservatorismo) sarà invece più legato alla comunità che all'individuo, alla persona intesa come parte di un tutto con cui è in relazione secondo elementi tradizionali, in base ad ideologie quali il
comunitarismo (
destra sociale) e al
personalismo (
centro cattolico)
, tipiche dei partiti di ispirazione
tradizionalista e cristiana e in ambito economico ad un maggiore
statalismo e
protezionismo, nel qual caso si parlerà di
conservatorismo nazionale.
- Un collocamento politico nell'ambito dello schieramento
moderato di centro-destra.
- Una propensione per il
contenimento dell'immigrazione clandestina.
- Una
valorizzazione della differenza e del merito, pur nell'ambito di una
eguaglianza giuridica e di una
equità economico-sociale che però
rifiuta il socialismo e il comunismo.
- Un
rispetto delle autorità come garanzia contro il disordine e la violenza anarchica, ma sempre all'
interno del costituzionalismo liberaldemocratico.